40esimo di RADIOPIU…. LA VOCE DELL’EMOZIONE
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MALTEMPO IN VENETO. FINO A OGGI TEMPORALI E FENOMENI INTENSI SU GRAN PARTE DEL TERRITORIO REGIONALE
VENEZIA Il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile della Regione del Veneto ha emesso un nuovo avviso che segnala fino alle 12 di oggi la crescente probabilità di rovesci e temporali sparsi a partire dalle zone montane/pedemontane in successiva estensione a parte della pianura. Oggi i fenomeni potranno risultare anche di forte intensità, associati a forti rovesci, locali grandinate e forti raffiche di vento. Le precipitazioni potranno risultare anche consistenti. Successivamente, dal pomeriggio, sono previste precipitazioni più diffuse specie sulle zone centro-settentrionali. Sulla base delle previsioni meteo è stata dichiarata una moderata criticità per rischio temporali su gran parte del territorio regionale (allerta Arancione), ad eccezione del bacino Alto Piave, per il quale è stata definita una criticità ordinaria con allerta Gialla (per questa zona di allertamento è attiva la fase di “Attenzione”). L’evento sarà seguito con particolare attenzione con l’attivazione di un servizio h24 in corrispondenza della fase più intensa della perturbazione.
INTERDIZIONE TOTALE AL TRAFFICO A DIGONERA “ULTIMO GIORNO”
SP 563 SALESEI Da oggi al 1 settembre in località Digonera di Rocca Pietore interdizione al traffico dalle 8 alle 18. Negli altri orari senso unico alternato regolato da semaforo. Dal 1 al 4 settembre senso unico alternato regolato da semaforo.
PRECIPITA DALLA FERRATA BEPI MARTINI PER 200 METRI. MUORE UN’ESCURSIONISTA TEDESCA
COMELICO SUPERIORE Un’escursionista tedesca ha perso la vita queata mattina, precipitando per circa 200 metri dalla Ferrata Bepi Martini al Campanile Colesei, che stava percorrendo assieme al marito. Scattato l’allarme verso le 10.30 di sabato, sul posto è volato l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, che ha individuato il luogo dove si trovava il corpo sotto la parete, nel canalone su cui passa a zig zag il sentiero che sale dal Rifugio Lunelli verso l’attacco della Ferrata. Sbarcati con un verricello di 20 metri tecnico di elisoccorso e medico, non si è potuto far altro che constatare il decesso della 55enne tedesca. La salma è stata imbarellata e, non appena giunto il nulla osta per la rimozione, recuperata, per essere trasportata in piazzola a Padola e affidata al Soccorso alpino della Guardia di finanza. Il marito, che aveva assistito all’incidente è poi sceso fino a dove si trovava il corpo senza vita della moglie. Dalle sue parole la donna, che era perfettamente attrezzata, nel momento della caduta era slegata dal cavo e si era staccato l’appiglio a cui si teneva. L’uomo è stato accompagnato a valle dai tecnici del Soccorso alpino della Val Comelico, uno dei quali era già casualmente sul posto.
IL FINE SETTIMANA DEL SOCCORSO ALPINO
SABATO
TAMBRE Attorno alle 14 di sabato Falco 2 è volato lungo l’Alta via dei Rondoni, a Tambre, dove all’altezza di Forcella Colombera un’escursionista di 32 anni di Ferrara era scivolata dal sentiero, ruzzolando una decina di metri. La donna, che si trovava con il marito poi sceso assieme a un’altra persona sul posto, è stata raggiunta dal personale sanitario e dal tecnico di elisoccorso. Prestatele le prime cure per un sospetto trauma cranico e per una ferita alla testa, l’infortunata è stata imbarellata, issata a bordo con un verricello di 10 metri e condotta all’ospedale di Belluno.
SANTO STEFANO DI CADORE Verso le 15 Falco 2 è stato inviato in Val Frison, a Santo Stefano di Cadore, dove, primo di cordata, un alpinista era volato una decina di metri all’ottavo tiro della Via del Tipico sul Merendera. Il 31enne di Staranzano (GO), con sospetto trauma cranico, al volto e a un polso, è stato recuperato con un verricello di 30 metri e trasportato all’ospedale di Treviso. Imbarcato e portato a valle anche il compagno.
CORTINA Nel pomeriggio di sabato l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto per due differenti scivolate sulle montagne di Cortina. Sopra il Rifugio Scoiattoli per una 60enne di Teolo (PD), che aveva riportato la sospetta frattura di tibia e perone. Atterrati in piazzola, equipe medica e tecnico di elisoccorso hanno raggiunto a piedi la donna, l’hanno stabilizzata e trasferita sull’eliambulanza.
CORTINA Di seguito i soccorritori sono sbarcati in hovering sotto Forcella Lagazuoi, dove un 78enne di Loreggia (PD), si era fatto male a una gamba ed è stato recuperato con il verricello. Entrambi gli inforunati sono stati trasportati all’ospedale di Belluno.
ROCCA PIETORE Successivamente è scattato l’allarme per una cordata di alpinisti in difficoltà sulla parete sud della Marmolata. I due scalatori, 32 anni lui, 22 anni lei, di Valdagno (VI), 200 metri sotto la cima erano stati colti dal temporale, sulla variante Messner della Via Vinatzer. Fissato il campo base al Rifugio Falier, l’elicottero è salito in quota sotto la pioggia e, dopo averli individuati in parete, è riuscito a calare alla loro altezza il tecnico di elisoccorso con un verricello di 90 metri. Entrambi gli alpinisti sono stati recuperati e lasciati al Rifugio Falier.
DOMENICA
CESIOMAGGIORE Ieri mattina attorno alle 9 Falco 2 è stato inviato in Val Canzoi, a Casera Cansech, dove un 54enne di Fiesole (FI) aveva riportato un probabile trauma alla gamba. Attivata in supporto alle operazioni anche una squadra del Soccorso alpino di Feltre. Equipe medica e tecnico di elisoccorso, atterrati nelle vicinanze, hanno prestato le prime cure all’uomo, per poi imbarellarlo e imbarcarlo. Mentre l’eliambulanza volava all’ospedale di Feltre, i soccorritori vi riportavano l’auto dell’uomo. Il Soccorso alpino di Feltre, ottenute le coordinate del punto in cui si trovavano, è poi partito per rintracciare due escursionisti che, assieme al loro cane, avevano perso il sentiero in Val Lunga, una laterale della Val Canzoi, a nord di Forcella San Mauro. Quando la coppia – 28 anni di Castello di Godego (TV) lei e 30 anni di Campo San Martino (PD) lui – ha risposto ai richiami, i soccorritori la hanno individuata. Raggiunti, i due escursionisti sono stati riaccompagnati alla loro macchina. L’intervento si è concluso verso le 16.15.
ROCCA PIETORE L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto lungo il sentiero 610 che porta a Malga Ombretta, per un escursionista che aveva riportato una sospetta frattura all’altezza della caviglia a causa di una scivolata, sul posto già presente il Soccorso alpino della Val Pettorina. Sbarcati con un verricello di 30 metri, equipe medica e tecnico di elisoccorso hanno prestato le prime cure al 77enne di Siena, che si trovava con amici, per poi imbarellarlo, recuperarlo e trasportarlo all’ospedale di Belluno.
BOTTO DAVANTI AL RISTORANTE LA STANGA
REDAZIONE Traffico intenso sulla SR 203 Agordina nella domenica in cui la maggior parte delle persone in vacanza fanno rientro a casa. Nel pomeriggio un incidente frontale ha paralizzato il traffico sia in discesa verso Belluno che in salita verso Agordo. Alle 15:30 un frontale che ha coinvolto un’auto e un furgone adibito al trasporto di persone. L’incidente è avvenuto proprio di fronte al Ristorante La Stanga. A bordo sei occupanti di cui due bambini. Le operazioni di soccorso, messa in sicurezza dei veicoli, rimozione e pulizia della sede stradale, sono durate oltre un’ora. Disagi alla circolazione. Due persone sono state trasportate per accertamenti all’ospedale di Belluno. Sono intervenuti sul posto Vigili del Fuoco, SUEM, Carabinieri, Carabinieri Forestali e Veneto Strade.
(foto: Alessandro Deola)
FEBBRE DENGUE A FELTRE. SCOPERTO UN CASO. DISINFESTAZIONE DELL’AREA COMUNALE INTERESSATA
FELTRE Il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss Dolomiti ha ricevuto una segnalazione di un caso di Dengue in una donna di nazionalità cubana, residente a Feltre, che è tornata di recente da un viaggio a Cuba. La paziente è in buone condizioni ed è stata isolata a casa. La Dengue è una malattia causata da un virus trasmesso dalle zanzare del genere Aedes, come la zanzara tigre (Aedes albopictus), e si manifesta con febbre, cefalea, dolori muscolari, disturbi gastrointestinali ed esantema. Raramente può presentarsi in forma emorragica. Nel Veneto, ci sono stati in media 20-30 casi di Dengue all’anno, con una riduzione durante la pandemia di COVID-19 e un aumento successivo con la ripresa dei viaggi internazionali. In provincia di Belluno, sono stati segnalati due casi importati nel 2018 e 2019. L’Ulss, in accordo con l’autorità comunale, ha avviato un trattamento per eliminare le larve delle zanzare nelle zone pubbliche vicino all’abitazione della paziente, seguito da un trattamento adulticida. La popolazione è stata informata di prendere precauzioni durante questi trattamenti, come evitare di sostare nell’area trattata, chiudere le abitazioni e coprire le colture. Il Servizio Veterinario sta contattando apicoltori e proprietari di animali al pascolo per precauzioni aggiuntive. Il Dipartimento di Prevenzione monitorerà attentamente la situazione e le operazioni di trattamento in corso.
ASSEGNATI I LAVORI ALLO STADIO ALVISE DE TONI DI ALLEGHE
di Gianni Santomaso
RADIOLOGIA IN ULSS 1 DOLOMITI: PRESTAZIONI PIU’ NUMEROSE E PIU’ COMPLESSE
BELLUNO Sabato mattina il Commissario Dal Ben ha presentato i dati di attività della Radiologia del distretto 1, che vede un trend di aumento delle prestazioni erogate dal 2021. Nel primo semestre 2023, rispetto al pari periodo 2022, sono state eseguite: Belluno 21.055 + 15,4% Agordo 6.775 +4,7% Pieve di Cadore: 5.674 + 15,2%. Inoltre, sono state eseguito ben 170 procedure di radiologia interventistica, fiore all’occhiello del reparto (+ 40% rispetto al 2022). Oltre alla tecnologia già attiva, a gennaio sarà sostituita la Risonanza magnetica di Belluno con una macchina ancor più performante dal valore di 902 mila euro. In sostituzione anche le TC di Agordo e Pieve di Cadore, con un potenziamento della qualità. Inoltre, è da poco stato rinnovato il parco degli ecografi. In tutte le sedi della Radiologia, inoltre, è attivo il sistema Rapid con l’intelligenza artificiale per la diagnosi rapida degli ictus. Importanti novità anche per dare risposte alle richieste di prestazioni sempre più numerose, nel rispetto dei tempi di attesa: a settembre sarà operativo un camion con una Risonanza aggiuntiva per smaltire prestazioni. Già attivo, e si vedono i risultati, l’acquisto di prestazioni aggiuntive dal personale interno.
FUGA DALL’ARTIGIANATO. TANTI CHIUDONO PER FARE I DIPENDENTI. I GIOVANI, NON SI AVVICINANO PIU’
Come in tutta Italia, anche in Veneto continua a diminuire costantemente il numero degli artigiani: negli ultimi 10 anni, infatti, sono scesi di 37.500 unità (-19,1 per cento). Secondo gli ultimi dati resi disponibili dall’Inps, nel 2022 nella nostra regione contavamo 158.4031 artigiani (vedi Graf. 1). Possiamo quindi affermare che non solo i giovani sono sempre meno interessati a lavorare in questo settore, ma anche chi ha esercitato la professione per tanti anni e non ha ancora raggiunto l’età anagrafica e/o maturato gli anni di contribuzione per beneficiare della pensione, spesso preferisce chiudere la partite Iva e restare nel mercato del lavoro come dipendente che, rispetto ad un artigiano, ha sicuramente meno preoccupazioni e più sicurezze. L’analisi è stata condotta dall’Ufficio studi della CGIA.
A Rovigo e Verona le flessioni più importanti
A livello provinciale le variazioni percentuali più negative hanno riguardato Belluno con il -20,2, Verona con il -23,2 e, in particolar modo, Rovigo con il -26,3. Tra le sette province venete solo Treviso con il -16 e Venezia con il -16,5 hanno registrato delle contrazioni più contenute della media nazionale che, invece, si è attestata al -17,4 per cento. In termini assoluti le perdite più significative hanno riguardato Vicenza con il -6.756, Padova con il -7.438 e, soprattutto Verona con il -8.821 unità (vedi Tab. 1).
Senza botteghe si estinguono le imprese familiari
Girando per le città e i paesi delle nostre province sono ormai in via di estinzione tantissime attività artigianali. Insomma, non solo diminuisce il numero degli artigiani, ma anche il paesaggio urbano sta cambiando volto. Sono ormai ridotte al lumicino le botteghe artigiane che ospitano calzolai, corniciai, fabbri, falegnami, fotografi, lavasecco, orologiai, pellettieri, riparatori di elettrodomestici e Tv, sarti, tappezzieri, etc. Attività che, nella stragrande maggioranza dei casi erano a conduzione familiare, hanno contraddistinto la storia di molti quartieri, piazze e vie delle nostre città, diventando dei punti di riferimento che davano una identità ai luoghi in cui operavano. Per contro, invece, i settori artigiani che stanno vivendo una fase di espansione sono quelli del benessere e delll’informatica. Nel primo, ad esempio, si continua a registrare un forte aumento degli acconciatori, degli estetisti e dei tatuatori. Nel secondo, invece, sono in espansione i sistemisti, gli addetti al web marketing, i video maker e gli esperti in social media. Purtroppo, l’aumento di queste attività è insufficiente a compensare il numero delle chiusure presenti nell’artigianato storico, con il risultato, come dicevamo più sopra, che la platea degli artigiani è in costante diminuzione.
Con saracinesche abbassate città più insicure
Basta osservare con attenzione i quartieri di periferia e i centri storici per accorgersi che sono tantissime le insegne che sono state rimosse e altrettante sono le vetrine non più allestite, perennemente sporche e con le saracinesche abbassate. Sono un segnale inequivocabile del peggioramento della qualità della vita di molte realtà urbane. Le città, infatti, non sono costituite solo da piazze, monumenti, palazzi e nastri d’asfalto, ma, anche, da luoghi di scambio dove le persone si incontrano anche per fare solo due chiacchere. Queste micro attività conservano l’identità di una comunità e sono uno straordinario presidio in grado di rafforzare la coesione sociale di un territorio. Insomma, con meno botteghe e negozi di vicinato, diminuiscono i luoghi di socializzazione a dimensione d’uomo e tutto si ingrigisce, rendendo meno vivibili e più insicure le zone urbane che subiscono queste chiusure, penalizzando soprattutto gli anziani. Una platea sempre più numerosa della popolazione italiana che conta più di 10 milioni di over 70. Non disponendo spesso dell’auto e senza botteghe sottocasa, per molti di loro fare la spesa è diventato un grosso problema.
Le cause del crollo
Il forte aumento dell’età media, provocato in particolar modo da un insufficiente ricambio generazionale, la feroce concorrenza esercitata dalla grande distribuzione e in questi ultimi anni soprattutto dal commercio elettronico, il boom del costo degli affitti e delle tasse hanno spinto molti artigiani a gettare la spugna. I consumatori, inoltre, hanno cambiato il modo di fare gli acquisti: la cultura dell’usa e getta, del prodotto fatto in serie e consegnato a domicilio ha contagiato tutti. La calzatura, il vestito o il mobile fatti su misura sono ormai un vecchio ricordo; il prodotto fatto a mano è stato scalzato dall’acquisto scelto sul catalogo on line o preso dallo scaffale di un grande magazzino.
Dobbiamo rivalutare culturalmente il lavoro manuale
Negli ultimi 40 anni c’è stata una svalutazione culturale spaventosa del lavoro manuale. L’artigianato è stato “dipinto” come un mondo residuale, destinato al declino e per riguadagnare il ruolo che gli compete ha bisogno di robusti investimenti nell’orientamento scolastico e nell’alternanza tra la scuola e il lavoro, rimettendo al centro del progetto formativo gli istituti professionali che in passato sono stati determinanti nel favorire lo sviluppo economico del Paese. Oggi, invece, sono percepiti dall’opinione pubblica come scuole di serie b. Per alcuni, infatti, rappresentano una soluzione per parcheggiare per qualche anno quei ragazzi che non hanno una grande predisposizione allo studio. Per altri costituiscono l’ultima chance per consentire a quegli alunni che provengono da insuccessi scolastici, maturati nei licei o nelle scuole tecniche, di conseguire un diploma di scuola media superiore. E nonostante la crisi e i problemi generali che assillano l’artigianato, non sono pochi gli imprenditori di questo settore che segnalano la difficoltà a trovare personale disposto ad avvicinarsi a questo mondo. In tutto il Paese si fatica a reperire nel mercato del lavoro giovani disposti a fare gli autisti, i parrucchieri, gli estetisti, i pasticceri, i fornai, i manutentori di caldaie, i sarti, gli idraulici, i tornitori, i fresatori, i verniciatori e i batti-lamiera. Senza contare che nel mondo dell’edilizia è sempre più difficile reperire carpentieri, posatori e lattonieri. Più in generale, comunque, l’artigiano di domani sarà colui che vincerà la sfida della tecnologia per rilanciare anche i “vecchi saperi”. Alla base di tutto, comunque, rimarrà il saper fare che è il vero motore della nostra eccellenza manifatturiera.
PISTA DA BOB A CORTINA: ZANONI CONCORDA PER INNSBRUCK
VENEZIA “Non si possono sprecare 124 milioni di euro per una pista da bob. Soprattutto se esiste l’alternativa concreta e fattibilissima di Innsbruck, disponibile ad ospitare le gare olimpiche nel 2026. Come sostengo da tempo, e come lo stesso Comitato Internazionale Olimpico indica, questa è la strada da percorrere”. La presa di posizione è del consigliere regionale del PD Veneto e presidente della Commissione Legalità, Andrea Zanoni. “Sono risibili le barricate della Fondazione Milano Cortina quando dice che la pista di Innsbruck non ha al momento i requisiti. Lo sanno tutti che le cose stanno così, ma dalla Fondazione tralasciano di dire che è sufficiente un adeguamento del valore di circa 10 milioni per ospitare le Olimpiadi. Parliamo dunque di un risparmio di 114 milioni. Anche perché, pensando al dopo Olimpiadi, è bene ricordare che i costi di manutenzione della pista di Cortina, che sarebbe dotata di decine di impianti di refrigerazione, sono pari ad un milione di euro l’anno. Soldi che andrebbero a carico dei contribuenti, indipendentemente da chi, tra Regione, Provincia e Comune, li dovrebbe prevedere nei bilanci dei prossimi trent’anni almeno”.
PARCHEGGIO A DUE RUOTE LUXOTTICA AGORDO. LA COMMISSIONE TRASPORTI CHIEDE COLLABORAZIONE
AGORDO Con i nuovi parcheggi dello stabilimento EssilorLuxottica di Agordo non mancano i problemi e questa volta riguardano l’area dedicata a biciclette e moto. “Sebbene alcuni abbiano segnalato la sua saturazione, un’analisi più approfondita ha rivelato che la nuova area è molto più grande e adeguata rispetto alla precedente, che era chiaramente insufficiente. In passato, erano state raccolte firme per chiedere l’ampliamento, ma ora sembra che il problema sia stato risolto – dice la commissione trasporti della RSU – Tuttavia, per massimizzare l’utilizzo dello spazio, è importante parcheggiare correttamente. Si consiglia di posizionare le biciclette solo sul lato con le rastrelliere apposite, lasciando l’altro lato della tettoia libero per le moto, come indicato dalla segnaletica presente. Inoltre, è consigliabile disporre le biciclette affiancate in modo alternato. Per quanto riguarda le moto, si suggerisce di parcheggiarle in modo perpendicolare sotto la tettoia, seguendo uno schema a pettine, anziché in modo inclinato (“a spina di pesce”), in modo da ottimizzare lo spazio disponibile”. Poi c’è un problema di accesso allo stabilimento da parte dei pedoni e il consiglio della commissione trasporti è quello di utilizzare solo l’ingresso pedonale adiacente, evitando l’ingresso riservato alle moto, al fine di prevenire possibili incidenti, alcuni dei quali si sono verificati di recente.
RIFIUTI. NUOVE RISORSE PER FINANZIARE I PROGETTI DI VIDEOSORVEGLIANZA DEI COMUNI
VENEZIA Dopo un primo stanziamento di 250mila euro, con cui in marzo era stato avviato un bando per finanziare investimenti promossi dai Comuni per l’istallazione di impianti di videosorveglianza presso i centri di raccolta e in particolare i siti dei territori comunali al fine di prevenire il deposito incontrollato di rifiuti, su proposta dell’assessore Bottacin la Giunta regionale ha deliberato un implemento di risorse per dare riscontro alle molte domande pervenute. “Nella nuova delibera abbiamo stanziato ulteriori 465mila euro – spiega l’Assessore -. Si tratta di un nuovo e importante segnale che diamo in termini di sicurezza del territorio e alla salvaguardia ambientale, con un occhio particolare alla tutela della legalità”. Il bando, come altre iniziative promosse dalla Regione, aveva l’obiettivo di tenere alta la guardia in materia di abbandono di rifiuti, così da individuare e possibilmente prevenire eventi a volte anche criminosi, come nel caso degli incendi negli impianti di gestione.
AAA OFFRESI: ESTATE D’IMPEGNO PER I GIOVANI
PONTE NELLE ALPI Due comuni insieme per l’istruzione, l’educazione e l’impegno civico dei giovani residenti: “AAA Offresi”, il progetto rivolto alle ragazze e ai ragazzi di Ponte nelle Alpi e Soverzene, fa il pieno di partecipanti. L’iniziativa ha coinvolto cinquanta volenterosi dai 14 ai 18 anni. I quali, con l’appoggio di quindici tutor e il coordinamento del settore sociale e di Daniela Rualta, sono stati impegnati per due settimane in attività a favore della comunità. Le stesse attività hanno coinvolto le frazioni attraverso piccole manutenzioni (sistemazione di parchi gioco, panchine, recinzioni, decoro urbano), ma i giovani hanno potuto dare il loro ausilio anche nell’ambito sociale (facendo compagnia agli anziani in casa di riposo o come educatori nei campus estivi), nella promozione turistica e negli uffici comunali. Un’esperienza unica e interessante, quindi, avvalorata dal Ministero delle Politiche giovanili e all’interno del programma regionale “Giovani in loco”.
LA RASSEGNA STAMPA DA L’AMICO DEL POPOLO – 26 AGOSTO 2023
DI GIANNI SANTOMASO
OSPITE: Manuel Conedera
LA SANTA MESSA PER GIOVANNI PAOLO I
CANALE D’AGORDO A 45 anni dell’elezione di Albino Luciani a Pontefice, il suo paese natale, Canale d’Agordo, celebra l’anniversario con la Santa Messa in piazza papa Luciani. La funzione sarà celebrata da S.Em. Cardinale Beniamino Stella, Postulatore della Causa di Beatificazione.
LA DIRETTA RADIO PIU’
LA FOTOGALLERY A CURA DI GIANFRANCO TOME’
L’INAUGURAZIONE DEL MONUMENTO ALL’OSPITE A FALCADE
LA DIRETTA RADIO PIU’
L’INAUGURAZIONE DEL BABY BARBY PARK A MASARE’
LA DIRETTA RADIO PIU’
9 SETTEMBRE, AD AGORDO SPORT IN PIAZZA
AGORDO Sabato 9 settembre 2023 le organizzazioni sportive e di volontariato dell’Agordino organizzeranno ad Agordo la XVI° edizione della manifestazione “Sport in piazza nell’Agordino” . Durante tutta la giornata , dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00 proporranno a bambini e ragazzi le loro attività sul grande prato del Broi di Agordo e nelle strade e spazi limitrofi, chiusi al traffico in collaborazione con l’Amministrazione comunale e la polizia locale di Agordo. I giovani partecipanti potranno raccogliere in una apposita scheda i timbri di “avvenuta attività” rilasciati da ciascuno stand: a chi raccoglierà un congruo numero di timbri, al termine del percorso sarà regalata la maglietta ricordo della manifestazione.
Sotto l’egida del Comitato provinciale AICS di Belluno , hanno già dato la loro adesione 14 associazioni sportive, oltre ad alcune associazioni di volontariato: bambini e ragazzi potranno sperimentare in prima persona dalla pesca sportiva alla danza, dallo sci alla pallavolo, dall’atletica al pattinaggio on line, dall’Hockey alla ginnastica ritmica, e ancora judo, karate, scherma antica, nuoto e tennis . Le associazioni di volontariato coinvolgeranno i giovani in giochi che avranno a tema l’attività e gli scopi della loro associazione. Obiettivo della manifestazione è far vivere concretamente ai ragazzini esperienze sportive o di volontariato , per stimolarli ad impegnarsi nella pratica attiva durante la loro vita. La manifestazione gode del patrocinio del CONI regionale Veneto, del Comune di Agordo e dell’Unione Montana Agordina. Fondamentale l’aiuto di tante piccole realtà commerciali locali, cui va il ringraziamento degli organizzatori.
GLI APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA
A LE BUSE “VINO E CIBO IN QUOTA” TRA I PANORAMI DELLE DOLOMITI
FALCADE La stagione estiva a Le Buse di Falcade non termina ad agosto. Settembre s’apre con il botto. Sabato 2 “vino e cibo in quota”, è l’evento proposto per il secondo anno da Chalet Le Buse, Baita Gigio Picol, Malga Le Buse e Ski Stop. Sarà proposta la degustazione di 4 cicchetti abbinati a 4 calici con possibilità di salire e scendere in Cabinovia (aperta fino alle 17.30). Prenotazioni entro giovedi 31 agosto iscrivendosi sul sito www.falcadedolomiti.it
Un circuito di sapori, un circuito di piacere con i cicchetti itineranti tra i panorami delle Dolomiti: CHALET LE BUSE Sfera di polenta ripiena con guancialino di maiale, salsa al barolo e porcini con Barbera Bovio o Valpolicella classico Conte Rugolin. GIGIO PICOL Crostino con ricotta montata alle erbe e trota affumicata, con spumante pinot nero Blanc de noir Montagna o Traminer Vigna del Lauro MALGA LE BUSE Strudel salato con crema di formaggio di malga, con Raboso frizzante Sutto o Soave San Michele Cà Rugate; SKI STOP Battuta di salmone al coltello su humus di ceci e croste di mais con Rosato Negroamaro Vallone o Primitivo imprint a mano.
IL CORSO DI ECOLOGIA
SAN VITO DI CADORE Tra il 29 agosto e l’1 settembre, si svolgerà la 57esima edizione del Corso di Cultura in Ecologia, che quest’anno è incentrato sul tema de Le Foreste vetuste. Il Corso di svolge al Centro Studi per l’Ambiente Alpino di San Vito di Cadore, ed include una visita all’ex Villaggio Eni di Corte di Cadore (giovedì 31 agosto dalle ore 16:30 alle 18:00), nel corso della quale si racconterà il programma di rigenerazione del sito di Borca, e si farà visita ad alcuni dei laboratori attivi nella Colonia, nei quali gli artisti interpretano temi connessi alle ricerche del Tesaf (Bostrico, Tempesta Vaia, Foreste vetuste).
LA GIORNATA DEL RESPIRO
BELLUNO Sabato 2 settembre al Ristorante De Gusto Dolomiti di Via Meassa a Sagrogna di Belluno viene organizzata una giornata all’insegna della ricerca del buon cibo e della magia. Info e prenotazioni al 373 5042705 o 373 5101875. Le donazioni raccolte durante l’evento saranno devolute alla Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica
PROSSIMAMENTE…
ESPERIENZA CULINARIA AL RIFUGIO AVERAU
CORTINA Martedì 12 settembre, evento straordinario al Rifugio Averau. Gli chef di casa, Matteo e Stefano, della trattoria alla Cima di Valdobbiadene uniscono genio e bravura per un’esperienza unica “dalla laguna alle dolomiti”. Un percorso enogastronomico dal mare ai fiumi, dalle colline ai boschi del veneziano, trevigiano e bellunese fino alle cime di Cortina. Sarà predisposto su prenotazione un servizio di trasporto in jeep dal rifugio Cinque Torri, raggiungibile in macchina dalla strada del passo Falzarego Per info e prenotazioni: 0436 4660
DALLA LAGUNA ALLE DOLOMITI, 12 SETTEMBRE AL RIFUGIO AVERAU
DUE MINUTI PER TE
APPUNTAMENTO DOMENICALE CON IL PENSIERO DI MONSIGNOR GIORGIO LISE