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DALLA PREFETTURA DI BELLUNO IL MONITORAGGIO DEI CONTROLLI, 23-29 NOVEMBRE
A CENCENIGHE ACQUA DI NUOVO POTABILE
Gestione Servizi Pubblici informa che a CENCENIGHE AGORDINO in LOCALITA’ PRA’ DI MEZZO, l’acqua erogata dall’acquedotto è di nuovo potabile e può essere usata, quindi, per scopi alimentari.
SCALE MOBILI CHIUSE A BELLUNO
Le scale mobili che collegano il parcheggio di Lambioi con piazza Duomo verranno chiuse al pubblico tutte le sere alle 22.30, senza distinzioni.
SILVOPASTORALE FARENZENA – DON CHIUSA FINO AL 15 DICEMBRE
AGORDO chiusura della strada silvo-pastorale Farenzena – Don, fino al 15 dicembre 2020 e comunque fino a fine lavori, con riapertura del tratto interessato nelle giornate di sabato e domenica ed eventuali festivi infrasettimanali, per consentire l’esecuzione dei lavori di esbosco.
ITALIA SEMPRE MENO ROSSA E IL VENETO RIAPRE I GRANDI NEGOZI
In Italia cala l’incide di contagio Rt (1,08), Lombardia arancione con Piemonte e Calabria, Liguria e Sicilia giallo Veneto. Friuli ancora arancione almeno fino al 3 dicembre. Con un’ordinanza firmata ieri Luca Zaia ha deciso di dare il via alle riaperture il sabato. Questo provvedimento non tocca però i centri commerciali, che sono chiusi per dpcm «Presento un’ordinanza – spiega il Governatore – con la quale diciamo, visto che abbiamo introdotto, unici in Italia, il principio di un cliente ogni 20 metri quadri, che il sabato aprono tutti”. La domenica resta chiuso tutto eccetto farmacia, parafarmacie, edicole, alimentari. Sono 91 le classi con studenti positivi in provincia, 41 nelle primarie, 39 le classi in isolamento. Situazione difficile nelle case di riposo, A Quero un focolaio, contagiato anche il parroco, salgono gli infetti alla Sersa in Val di Zoldo.
LUCA ZAIA: IL VENETO RESTA IN ZONA GIALLA, ma non abbassiamo la guardia! Proibito cullarsi nelle illusioni: i prossimi giorni saranno decisivi per il futuro della sanità pubblica veneta. Come ho detto infinite volte, questa non è una gara e non si vince niente. Rivolgo a tutti un forte appello alla responsabilità perché si rispettino al massimo il distanziamento sociale senza alcun tipo di assembramento, l’uso costante della mascherina, l’igiene continua delle mani. Non posso dimenticare che stiamo fronteggiando ben tremila ricoveri. Rispetto e responsabilità non sono da rivolgere solo alla salute pubblica e personale, ma anche a chi quei tremila malati li cura con rischio evidente anche per la propria salute personale e con totale abnegazione. Il mio non è un appello di maniera ma una vera e propria chiamata al popolo veneto perché faccia squadra: ogni singolo cittadino deve sentirsi direttamente coinvolto nella battaglia contro questo virus subdolo, sapendo che i prossimi giorni saranno determinanti.
4 MORTI PER COVID IN 24 ORE, LA PIU’ GIOVANE E’ UNA DONNA DI 55 ANNI
BELLUNO Nelle ultime 24 ore sono decedute 4 persone covid positive: due uomini di 90 e di 89 anni ricoverati in Medicina Covid a Belluno e due donne di 55 e di 87 anni ricoverate in Pneumologia Covid a Feltre.
POSITIVI STAMANE ALLE 8 164
AZIENDA ZERO ALLE 17 POSITIVI DAL 21 FEBBRAIO 8115 (+156) ATTUALMENTE POSITIVI 4551 (+39) DECEDUTI DAL 21 FEBBRAIO 228 (+4)
OSPEDALE DI FELTRE È stata attivata un’area per pazienti covid positivi nella Psichiatria di Feltre.
RICOVERI: 199 PAZIENTI IN OSPEDALE, NEGLI ULTIMI DUE GIORNI C’ERANO 201 RICOVERATI MA VA VENUTO CONTO DELLE 4 VITTIME DI IERI
Ospedale di Belluno |
65 TERAPIA INTENSIVA 8 |
Ospedale di Feltre Ospedale di Agordo |
52 TERAPIA INTENSIVA 6 7 |
OSPEDALI DI COMUNITA’
Ospedale di Comunità AGORDO |
11 |
Ospedale di Comunità ALANO |
6 |
Ospedale di Comunità AURONZO Ospedale di Comunità di BELLUNO |
14 16 |
Ospedale di Comunità di FELTRE |
14 |
SCUOLE ED EMERGENZA COVID, AGGIORNAMENTO DEL 27 NOVEMBRE
Dal 14 settembre ad oggi sono state prese in carico ad oggi 344 classi, di cui 59 nell’ultima settimana.
BELLUNO. Sono attualmente in carico al “team scuola” del Dipartimento di Prevenzione 91 classi della provincia così distribuite: – 1 nido – 14 classi dell’infanzia – 41 classi della primaria – 28 classi della scuola secondaria di primo grado – 3 classi della scuola secondaria di secondo grado – 4 doposcuola Attualmente sono in Isolamento Domiciliare Fiduciario 39 classi: – 1 Nido – 14 Classi dell’infanzia – 14 Classi della primaria – 10 classi della scuola secondaria di primo grado. Il potenziamento del team scuola ha permesso di accelerare l’esecuzione dei tamponi sul posto. Si ringraziano le Amministrazioni comunali coinvolte per aver messo a disposizione rapidamente spazi idonei per l’esecuzione dei tamponi.
DANIELE 55 ANNI FULMINATO DA UN INFARTO SULLA STRADA DI CASA
SAN NICOLO’ COMELICO E’ morto nei suoi boschi di Costalissoio, colpito da infarto, Daniele Costan Zovi aveva 55 anni, ha perso la vita in mezzo alla natura, dove era cresciuto anche con il nonno Antonio di professione guardia boschiva, lavorava per la Regola di Costa nella gestione della stalla sociale. Daniele Costan Zovi era impegnato anche in Comune come consigliere comunale con il sindaco Giancarlo Ianese, era stato eletto l’anno scorso: si era presentato in lista Alleanza Progressista. In passato aveva lavorato nel settore dell’occhialeria, prima nella Optica e attualmente era impegnato a contratto in una azienda che si occupa di pulizie in Cadore
Sul luogo del decesso è intervenuto personale sanitario al quale non è rimasto che certificare la morte per cause naturali. La notizia della sua morte ieri sera ha lasciato attonita la comunità di Costa, dove Daniele era stimato, lascia la moglie Tiziana, la mamma Flora, la sorella Laura. I funerali si svolgeranno nella chiesa del paese e Daniele verrà sepolto nel piccolo cimitero di Costa.
50 MILA EURO PER LA SOSTITUZIONE DEGLI SCARICHI IN ETERNIT NELLE CASE DELLA CROCE ROSSA
GOSALDO
DI GIANNI SANTOMASO
CONSIGLIO COMUNALE DI GOSALDO, DIRETTA FACEBOOK
https://www.facebook.com/mirko.mezzacasa/videos/10225032236459936
OPERAZIONE SCHIANTI, VENETO AGRICOLTURA SULLA MELENA SOPRA FARENZENA
AGORDO A breve inizierà il recupero del legname anche in zona monte Larion (foto). Ne ha dato notizia il sindaco di Agordo, Roberto Chissalè nel corso del consiglio comunale di ieri sera “Abbiamo fatto un lavoro di coordinamento anche con la collaborazione dei cittadini”.
DOPO 10 ANNI RIECCO IL BANCOMAT A GOSALDO
GOSALDO Un nuovo servizio per la montagna, ieri a Gosaldo è stato installato il nuovo bancomat. Ne parliamo con l’ex sindaco e già direttore dell’ufficio postale Giocondo Dalle Feste
SCARICA L’ALTRA NOTTE A CANAL, ATTIVATA LA PROVINCIA
FELTRE L’altra notte si è verificato dal versante a nord dell’abitato di Canal il distacco di alcuni massi rocciosi che hanno rotolato sino alla piana sottostante. Non si segnalano danni ad abitazioni, strutture o altri materiali, mentre uno dei sassi ha danneggiato la carreggiata della strada comunale di accesso. Sul posto dalla prima mattinata sono intervenuti operai e tecnici del Comune per i rilievi e la messa in sicurezza della zona. Di seguito è stata redatta una relazione tecnica che è già stata inviata alla Provincia di Belluno per la richiesta di intervento in somma urgenza da parte dell’Ente. “La stessa Provincia era già intervenuta in passato in altro sito lungo lo stesso versante interessato dal distacco della scorsa notte, commenta l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Feltre Adis Zatta, che aggiunge: “Auspichiamo che l’intervento possa essere tempestivo per bonificare quanto prima l’area e mettere completamente in sicurezza la zona.”
RADIO CLUB CIME BIANCHE, TEMPO DI PROVE TRA UNIONE MONTANA E TERRITORIO
AGORDO Prova di collegamenti radio nell’Agordino, perché i CB vogliono sempre farsi trovare pronti come nei giorni di Vaia quando hanno garantito collegamenti in emergenza tra totale assenza di segnali telefonici e rete internet.
Ne parliamo con il presidente del sodalizio Francesco Dell’Osbel
LA SPIAGGETTA SCOMPARSA, RICOMPARIRA’ DALL’ALTRA PARTE DEL LAGO
ALLEGHE, lavori sul lago. Definitivamente scomparsa la spiaggetta, per la prossima estate la spiaggia troverà collocazione in destra orografica (altro lato) sul territorio comunale di Rocca Pietore come anticipato dal sindaco Andrea De Bernardin.
UNA SPIAGGETTA SUL LAGO DI ALLEGHE, LATO ROCCA PIETORE
ROCCA PIETORE Operai al lavoro sul Lago di Alleghe in comune di Rocca Pietore. Ai microfoni di Radio Piu’ il sindaco Andrea De Bernardin fa il punto su l’attuale situazione.
LOTTA AL DISSESTO, I CANTIERI A MEL, TRICHIANA E LENTIAI
DAMIANO TORMEN
WEBINAR PER GENITORI ED INSEGNANTI
BELLUNO Tre incontri per genitori e insegnanti sull’impatto emotivo da covid su bambini e ragazzi organizzati dalla Psicologia Ospedaliera dell’Ulss Dolomiti. I temi verranno sviluppati nei tre webinar che la psicologia ospedaliera ha promosso per le date del 30 novembre, 2 e 3 dicembre dalle 18.00 alle 20.00 . Ospite delle serate, introdotte e moderate dalla coordinatrice del servizio,dott.ssa Francesca De Biasi e dalla collaboratrice dott.ssa Chiara Forlin, la dott.ssa Stefania Sacchezin, esperta in psicologia dell’emergenza. Per iscriversi ai webinar basta inviare una mail a: [email protected] è possibile iscriversi ai webinar.
DI COVID SI CONTINUA A MORIRE, 90 VITTIME IN 24 ORE, 3394 POSITIVI
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
SEGNO NEGATIVO SUI RICOVERI E TERAPIE INTENSIVE, FORSE L’APICE E’ STATO RAGGIUNTO. SABATO TUTTI I NEGOZI APERTI ANCHE MEDIE E GRANDI SUPERFICI DI VENDITA – DA VENEZIA LUCA ZAIA
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA DI LUCA ZAIA
NUOVA ORDINANZA: NELLE GIORNATE PREFESTIVE LE MEDIE E GRANDI STRUTTURE DI VENDITA SONO APERTI, ESCLUSI GLI ESERCIZI COMMERCIALI NEI CENTRI COMMERCIALI CHIUSI PER DPCM. NEI GIORNI FESTIVI VIETATA OGNI TIPO DI VENDITA. LA CONFERMA: C’E’ UN FONDO DA 250 MILIONI PER LE REGIONI CHE HANNO FATTO RESTRIZIONI. QUANDO FINIRA’ IL COVID? “Hai miei colleghi ho chiesto di non prendere ferie fino a maggio”.
Oggi il giorno del verdetto, Veneto ancora in giallo? Secondo Zaia i numeri sono confortanti anche l’Rt calcolato dalla Regione che per rispetto del CTS non viene reso noto.
Vedendo i dati emerge che effettivamente c’è un dato: siamo arrivati nella parte alta, da qualche giorno se è vero che non calano i positivi è altrettanto vero che ha raggiunto il plateau, la parte superiore della curva. Si mantiene costante l’incidenza dei positivi sui tamponi. Potemmo aver raggiunto l’apice dell’infezione, ma non abbiamo la certezza matematica. Ma i numeri ci fanno ben sperare. Abbiamo avuto anche una diminuzione di accesso al Pronto Soccorso anche per grande senso di responsabilità dei cittadini che vanno al Pronto Soccorso solo in caso di necessità e poi c’è il gran lavoro dei medici di base che fanno da filtro.
Ieri riunione con gli esponenti del Governo, portate avanti le istanze note, capire che da qui al 3 dicembre c’è uno spazio utile per creare un confronto serrato e costruttivo per arrivare al nuovo DPCM centrale e forse il più determinante della storia del covid che tocca tutta la parte dell’inverno, che andrà ad incrociare un periodo nel quale arriveranno i vaccini e servirà forza lavoro per la più grande vaccinazione della storia e si inserisce nel periodo in cui c’è anche l’influenza. Ci sarà da parlare anche di economia e sport invernali. SCIARE NON E’ L’UNICA PREOCCUPAZIONE CHE ABBIAMO la preoccupazione è per i lavoratori. Pare che una chiusura durante Natale ci potrà essere ma non c’è nulla ancora di definitivo. Sui ristori vogliamo capire se saranno confermati e quale sarà il livello di coordinamento europeo. Oggi Svizzera e Austria sono aperti. La montagna ha un’economia molto diversificata e devono essere aiutati tutti, ma veramente tutti. Ci hanno garantito che si arriverà alle chiusure solo con la certezza assoluta dei ristori. NON VOGLIAMO A TUTTI I COSTI ANDARE A SCIARE Parliamo di un comparto importante per l’economia, al di là dell’albergo e dell’impianto di risalita c’è chi vive solo del lavoro stagionale. Avremo un sacco di gente che non sapranno come sbarcare il lunario e una provincia come Belluno che ha cososciuto l’emigrazione tornerà e riconoscere questa modalità. C’è un fondo di 250 milioni di euro dedicato a quelle pochissime regioni che hanno attivato restrizioni (Veneto, Emilia, Abruzzo. Piemonte e Lombardia solo in parte) condivise sulle quali possiamo intervenire autonomamente, con i colleghi andrà suddiviso un budget che mi sembra molto risicato. ABBIAMO FATTO UN’ANALISI Il Dpcm prevede per tutt’Italia la chisura di Bar, Ristoranti alle 18 e coprifuoco alle 22, centri commerciali chiusi il sabato e la domenica. Noi per evitare la zona arancione abbiamo fatto la zona gialla plus, un’ordinanza aggiuntiva che non è restrizione da zona arancione ma sta nel mezzo con la chiusura delle attività commerciali la domenica e inoltre il sabato e la domenica oltre i centri commerciali chiudono anche i negozi di medie e grandi dimensioni (outlet, grandi magazzini, parchi commerciali etc.) non chiusi da DPCM. Poi abbiamo inserito gli spazi dei centri commerciali, 1 cliente ogni 20 metri quadrati, esposizione dei cartelli con la capienza e un minimo di gestione per evitare assembramenti senza mettere in capo responsabilità alla proprietà. Oggi presento un’ordinanza nella quale prevediamo che il sabato aprano tutti con le nuove regole della capienza. Domani quindi tutto aperto (eccetto centro commerciali chiusi per DPCM), la facciamo oggi perché volevamo prima vedere come andava con la capienza. Sono misure che le attività commerciali, medie e grandi strutture potranno applicare anche al sabato come fanno in tutti gli altri giorni feriali.
DOMANDE
NON TEME CHE CON LE NUOVE APERTURA POSSA GENERARE ASSEMBRMENTI? Il vero tema è un altro, il sabato con questi negozi chiusi (media e grande distribuzione) si riempiono i centri. Gli assembramenti aumentano la diffusione del virus, ma con le regole che abbiamo stabilito per la capienza è una garanzia. Dispiace invece aver creato le migliori condizioni per gli anziani suggerendo di andare a fare la spesa al mattino presto, invece ci vanno a tutte le ore. Anche i giovani non ascoltano e vanno a fare la spesa nelle ore indicate invece per gli over 65. Noi siamo sommersi di richieste di lockdown che sia chiaro, se da un lato c’è chi rivendica di poter aprire dall’altro c’è mezzo mondo che chiede di chiudere tutto piuttosto che rischiare la vita.
RIAPERTURA SABATO COME DEVE ESSERE INTERPRATA FIDUCIA O VA MEGLIO CON CONTROLLI E SANZIONI? Il Veneto è fatto di persone per bene è un atto di responsabilità. Più rispettiamo le regole e meno guai abbiamo. Se rispettiamo le regole non servono ulteriori restrizioni.
CHIARITO IL GIALLO DEI 250 MILIONI PER LE REGIONI CHE HANNO IMPOSTO RESTRIZIONI Va a copertura delle ordinanze fatte fino ad ora.
DATI MONITORAGGIO STIAMO RAGGIUNGENDO IL PIANORO DELLA CURVA? L’altopiano che in Veneto va di moda. I dati di oggi mi fanno sperare che la zona gialla sia confermata. Ci siamo sempre interrogati e mossi sul piano di sanità pubblica. La piatta si sta creando sui contagi, si presume che prima o poi scenderanno, poi dovrebbero calare i ricoveri e per ultimi i morti.
E PER LO SCI DI FONDO CHE NON SI ACCEDE CON CABINOVIE? Quindi sveliamo una nostra visione: se c’è un assembramento in una cabinovia è anche vero che non c’è sullo sklift e in seggiovia. Montagna invernale è anche senza impianti e faremo una battaglia per tenere aperto il più possibile anche se non risolverà i problemi della montagna.
SCUOLA Fondamentalmente la mia posizione è chiara e condivisa dai colleghi, aprire il 9 dicembre per poi richiudere per le vacanze di Natale è un errore. Ho proposto di evitare il totem del 9 ma fissiamo una data che sia plausibile e lavoriamo per un obiettivo fermo restando che i dati ci dicono che le infezioni scolastiche ce le abbiamo. Da noi zona gialla sono chiuse le superiori ma le infezioni scolastiche ci sono e lo vediamo anche dalle fasce d’età.
PROSSIMO DPCM TERRA’ CONTO DELLA CAMPAGNA DI VACCINAZIONE CHI LE FARA’? Sarà una chiamata alle armi, la madre di tutte le operazioni, la più grande campagna vaccinale mai fatta. Coloro che vorranno essere vaccinati lo vorranno subito. Dobbiamo creare campagne innovative e smart. Il primo drive-in tamponi è stato fatto in Veneto, faremo una cosa simile.
INCONTRO STATO REGIONI COME LO VALUTA, ALTRI PRIMA DEL DPCM? Spero ci sarà più di un incontro perchè la rincorsa si è presa lunga, noi siamo pronti a presentare osservazioni e proposte. Riunione di ieri utile ma a livello di riscaldamento a bordo campo.
PUO’ ESSERE DECISO IN CONFRONTO SERRATO? C’è sempre una reale collaborazione, il DPCM lo scrive il Governo ma viene votato dalla conferenza delle Regioni. Sarebbe bello visto che c’è il tempo affinarlo un po’ di più assieme alle Regioni perché noi siamo la parte operativa, rispetto a Roma abbiamo i pazienti sull’uscio di casa.
PIANO VACCINI COME LO VEDE? Si susseguono le riunioni con i tecnici con leale e piena collaborazione. Il Veneto è pronto sia sul fronte dell’operatività che sulla catena del freddo (-80 gradi) qualora servisse per la conservazione. I 3 milioni e 400 mila dosi non sono per il Veneto ma nazionali anche se sono certo ne arriveranno tanti entro primavera.
VACCINO ANTI INFLUENZALE Ringrazio i farmacisti, hanno restituito 30.000 dosi che andranno a beneficio delle categorie che ne hanno più bisogno.
https://www.facebook.com/zaiaufficiale/videos/137752807780498
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA DI ADRIANO RASI CALDOGNO
BELLUNO Nelle ultime 24 ore ancora 164 casi di positività, dopo una crescita vivace da metà ottobre alla scorsa settimana è comunque una fase stazionaria e leggermente in calo. C’è un segnale confortante: l’aumento dei numeri di negativizzati. Situazione monitorata con attenzione, dopo l’iniziativa in Comelico a fine settembre domenica sarà la volta di Auronzo dalle 9.30 per persone nella fascia d’età 45-71 anni. Circa il 60% dei tamponi viene effettuato nei Drive in di Belluno, Feltre, Tai di Cadore e Agordo. Attualmente la media è di 1200 tamponi rapidi al giorno con un calo nel fine settimana ma con punte giornaliere assolutamente importanti: 1600-1700 per i molecolari siamo sui 1100 al giorno. Questo da anche la dimensione di quanta attività venga svolta a riguardo, questa primavera i tamponi molecolari al giorno erano 200-250. Tempi di attesa anche fino a 50 minuti, in altri casi tempi medi di mezz’ora-tre quarti d’ora anche se in alcuni momenti si può arrivare a due ore-due ore e mezza. Stiamo potenziando le linee di attività per contenere al massimo i disagi. Per la risposta ai tamponi molecolari la norma sarebbe 48 minuti purtroppo si va oltre per i numeri imponenti delle ultime settimane e la capacità di processare i tamponi molecolari è difficilmente espandibile in tempi brevi. La comunicazione di positività fa scattare l’isolamento domestico, sul sito Ulss1 Dolomiti ci sono tutte le schede con i comportamenti da seguire in quarantena e per l’individuazione dei contratti stretti.
Fasce d’età maggiormente presenti nelle positività: nei primi 20 giorni di novembre 39% fascia 46-70 anni, 32% tra 19 e 45 e il 12% tra 71 e 85 anni. La positività riguarda fasce di età anche piuttosto diversificate con predominanza della 46-70.
Situazione ospedali: attualmente le terapie intensive sotto pressione con 15 ricoverati, in area non critica 126 ricoverati, negli ospedali di comunità sono 60 i ricoverati. Le degenze sono presenti sia a Belluno che a Feltre e Medicina di Agordo. Strutture intermedie a Belluno, Feltre, Agordo, Alano, Auronzo, un’altra è in allestimento in Psichiatria a Feltre. Siamo in fase 5 del piano di gestione dell’emergenza. Altri posti letto per paziente covid positivi potranno essere attivati nei prossimi giorni in funzione dell’andamento dell’epidemia e afflusso alle strutture ospedaliere. Attualmente vengono garantite le prestazioni ambulatoriali con classe di priorità urgente, ma anche attività malattie rare, oncologiche, psichiatriche. Chirurgia: garantite solo le urgenze, sospesa tutta l’attività programmata. Funzionano i centri prelievi con le consuete regole. Urgenze chirurgiche e ortopediche a Belluno, le Urologiche a Feltre.
Case di riposo Ci sono stati casi impegnativi per un numero significativo di positività tra il personale addetto alla cura e assistenza degli ospiti e ospiti stessi. Via via sono state interessate le diverse strutture. L’azienda ha dato pieno appoggio e sostegno in vari modi con azioni di alleggerimento per gli ospiti positivi ovvero anche all’invio di personale per sopperire a temporanee situazioni di emergenza. Abbiamo attivato un avviso interno per raccogliere le disponibilità del nostro personale infermieristico per operare nelle case di riposo in difficoltà. Abbiamo attivato questa opportunità e ci auguriamo che molti infermieri diano risposte positive. Ci stiamo organizzando anche diversamente per dare il nostro supporto
Tamponi rapidi Possibilità per medici di medicina generale e pediatri di effettuare i tamponi rapidi per i proprio assistiti. E’ in corso la distribuzione dei kit e via via in corso di attivazione i punti tampone concordati con i medici di medicina generale. Alcuni sono già operativi, altri inizieranno a breve.
Vaccino anticovid Tema quotidianamente all’ordine del giorno. E’ stato attivato un tavolo regionale per la distribuzione, quando verranno autorizzati dalle autorità europee (Aifa a livello nazionale) la macchina organizzativa è pronta per gestire le operazioni secondo priorità condivise augurandoci di dare una risposta adeguata.
In conclusione alcune riflessioni: E’ una fase molto delicata nella gestione della seconda fase dell’emergenza, noi per primi ci rendiamo conto di quanto sia faticoso e disagevole da parte di tutta la popolazione vivere e convivere con le restrizioni. Le preoccupazioni non mancano verso gli scenari futuri, anche per questioni di reddito personale. E’ un momento importante per riuscire a vedere i frutti positivi rispetto al contenimento di questa ondata epidemica per evitare di mettere in crisi il sistema sanitario impegnato in maniera rilevante. Per questo è importante seguire le regole.
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GRUPPO PD: “MANCATO FUNZIONAMENTO APP IMMUNI, LE RAGIONI DELL’ASSESSORE LANZARIN NON CONVINCONO
VENEZIA “La risposta dell’assessore Lanzarin sul mancato caricamento dati dell’App Immuni in Veneto non ci convince: doveva comunque essere attivata la procedura affinché funzionasse visto che oltre mezzo milione di cittadini l’aveva scaricata convinti di avere uno strumento utile, per sé e per gli altri. E invece per oltre quattro mesi non è stato così”. Insoddisfazione del gruppo PD per la replica ricevuta in aula all’interrogazione riguardante i motivi del mancato funzionamento della app per il tracciamento delle persone contagiate da Covid 19. Interrogazione che aveva come primo firmatario Andrea Zanoni e sottoscritta dagli altri colleghi del gruppo PD (Giacomo Possamai, Anna Maria Bigon, Vanessa Camani, Jonatan Montanariello, Francesca Zottis) insieme ai rappresentanti di VcV (Elena Ostanel) e M5S (Erika Baldin), oltre allo speaker dell’opposizione Arturo Lorenzoni. “Non è sufficiente dire che si era in attesa di un protocollo applicativo per uniformare le procedure di tutte le Regioni – rimarca Zanoni – quei dati andavano ugualmente inseriti, come è stato fatto altrove, per avvisare i cittadini su eventuali contatti positivi e prendere i provvedimenti conseguenti. E tutti pensavamo fosse così, anche io che avevo scaricato l’App: purtroppo per quattro mesi i veneti sono stati presi in giro, proprio nel momento in cui il Governo aveva attivato un’importante campagna di comunicazione spendendo soldi pubblici”.
CACCIA E PESCA. LA REGIONE HA STANZIATO FINANZIAMENTI PER LA PREVENZIONE E IL RISTORO DEI DANNI PROCURATI DALLA FAUNA SELVATICA”
VENEZIA Sono stati destinati 98mila euro per la prevenzione e l’indennizzo dei danni all’agricoltura causati dalla fauna selvatica nelle aree protette regionali e 1 milione e 270mila euro per la prevenzione e l’indennizzo dei danni all’agricoltura e all’acquacoltura nel restante territorio regionale, destinato alla gestione programmata della caccia. Importi che si aggiungono ai 250mila euro già stanziati a marzo per l’indennizzo e la prevenzione dei danni causati dall’attività predatoria dei grandi carnivori (lupo e orso), ora incrementati di ulteriori 50mila euro per consentire i ristori di tutte le richieste pervenute nel corso dell’anno.
PISTE DA SCI, LA COMMISSIONE SPORT ALLA CAMERA APPROVA ODG LEGA: “SOLLECITATO IL GOVERNO SULLA RICHIESTE DELLE REGIONI DI RIAPRIRE, O SULLA PREDISPOSIZIONE DI ADEGUATI RISTORI”
ROMA La Lega ha ottenuto l’approvazione di un Ordine del giorno in Commissione Istruzione-Cultura-Sport per sollecitare il Governo “a valutare le proposte delle Regioni al fine di consentire l’apertura dell’attività degli impianti nei comprensori sciistici, nel rispetto del protocollo approvato nella Conferenza delle Regioni e Province Autonome”. “Abbiamo voluto sensibilizzare il Parlamento e il Governo sulla situazione degli sport invernali – dichiara Angela Colmellere, deputato veneto e segretaria della Commissione – perché è una questione di sopravvivenza per la montagna con decine di migliaia di addetti e ben 20 miliardi di euro di fatturato tra diretto e indotto. Le stazioni sciistiche sono pronte a ripartire in sicurezza, ma è fondamentale poter consentire loro, pur nei limiti stabiliti per garantire il distanziamento sugli impianti di risalita, di poter aprire la stagione già a dicembre”. “E’ un segnale importante – continua Colmellere – perché siamo riusciti ad avere l’unanimità delle forze politiche nel voto al nostro Odg. Inoltre è stata approvata la richiesta al Governo di coordinare, in tempi brevissimi, con gli Stati confinanti con l’Italia una linea comune a livello europeo circa le modalità e la tempistica per una riapertura in totale sicurezza degli impianti sciistici anche per evitare che le nostre località subiscano la concorrenza delle stazioni sciistiche svizzere, austriache”. “E’ stato approvato anche il sollecito al Governo – conclude Colmellere – a prevedere, sia in caso di prolungamento della chiusura dei comprensori sciistici, sia nel caso di una riapertura con forti limitazioni di presenze sugli impianti e piste da sci, adeguate misure di ristoro per le attività direttamente ed indirettamente coinvolti”.
LIBRI “TAKE AWAY”: LA PROVINCIA ORGANIZZA LA RETE BIBLIOTECARIA PER GARANTIRE IL SERVIZIO
BELLUNO Le biblioteche sono chiuse: lo stabilisce l’ultimo Dpcm. Ma la cultura non rimane ferma. Nei prossimi giorni il prestito dei libri potrà essere garantito a domicilio. Lo hanno chiarito le note di Prefettura e Regione Veneto, su domanda inviata espressamente dalla Provincia di Belluno. Di fatto, le diverse strutture della rete bibliotecaria potranno attivare degli sportelli a cui gli utenti si rivolgono per prendere in prestito e restituire i libri; una modalità già predisposta ad esempio dalla biblioteca di Santa Giustina, che utilizza una finestra affacciata sulla piazza. Altre biblioteche si stanno attivando invece per la consegna a domicilio, rispettando le misure di distanziamento. La Provincia nel frattempo è riuscita ad abbassare la quarantena dei libri da 10 a 7 giorni, in modo da agevolare il movimento dei volumi, in particolare le novità, i freschi di stampa e gli ultimi acquisti (effettuati con il contributo ministeriale di qualche mese fa), che sono i più richiesti dall’utenza. E sta lavorando sui social dove sono state attivate due nuove rubriche dedicate al mondo dei libri. Inoltre, dal 1° dicembre sui profili Facebook e Instagram ci sarà un calendario dell’avvento in cui una biblioteca al giorno proporrà uno degli acquisti effettuati con il fondo ministeriale, mettendo in luce le motivazioni della scelta di acquistare proprio quel titolo. Alcune biblioteche hanno attivato la funzione di autoiscrizione online degli utenti (https://bibel.regione.veneto.it/SebinaOpac/page/register). E tutte, in particolare in questo periodo di transizione, stanno indirizzando gli utenti a consultare Bibel: nel catalogo online infatti si possono cercare i libri da richiedere in prestito; in pratica, un modo per controllare gli scaffali senza potersi soffermare in biblioteca.
“LETTERA DI INTENTI” TRA IL COMUNE DI BELLUNO E DISTRETTO CINESE DI WULINGYUANDEL
BELLUNO Continua il programma “Siti Unesco in dialogo” ideato e organizzato da ChinaMuseum International in collaborazione con China Photo Press. Lunedì 16 Novembre 2020 è stata la volta di due grandi siti del patrimonio mondiale: il Parco Nazionale di Zhangjiajie Cinese e le Dolomiti Italiane che si sono incontrati in occasione di “Cina-Zhangjiajie: Prima mostra fotografica di siti UNESCO”, la più importante e vasta mostra fotografica nazionale Cinese sul tema del patrimonio mondiale, ed è il primo e unico evento culturale durante la pandemia Covid-19 che espone la fotografia come mezzo artistico e prende come missione l’esposizione, la protezione e la promozione del patrimonio mondiale. L’incontro è stato ideato e organizzato da ChinaMuseum International come un’opportunità per unire i due grandi siti in una proficua collaborazione e per creare nuove opportunità di confronto e di internazionalizzazione dell’offerta turistica culturale. La Cina, come l’Italia, vanta il numero più grande di siti del patrimonio mondiale nel mondo, ovvero 55 e i due paesi collaborano da molti anni nell’ambito del turismo culturale. Quest’anno l’evento coincide anche con il 50° anniversario dell’instaurazione delle relazioni diplomatiche tra Cina e Italia e con l’anno Cina-Italia del turismo culturale ed è perciò un’occasione unica per un programma all’insegna della rinascita post-covid. Con il sostegno del Consolato Generale d’Italia a Canton e la presenza all’evento del Console Generale, la Dott.ssa Lucia Pasqualini, la platea ha ricevuto i contributi in video inviati dall’Italia con il saluto e il messaggio di Dorina Bianchi, Ex Sottosegretario al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo; Alessio Pascucci, Presidente dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale e Sindaco di Cerveteri; Mario Tonina, Presidente della Fondazione Dolomiti UNESCO e Assessore all’urbanistica, ambiente e cooperazione della Provincia 1 Autonoma di Trento, molto apprezzati dalle autorità cinesi rappresentate da Ouyang Bin, Vice Sindaco del Governo di Zhangjiajie, Zheng Xiaohu, Presidente del Distretto di Wulingyuan del Governo di Zhangjiajie e Direttore dell’Ufficio Amministrativo del Parco di Zhangjiajie. Durante l’evento è stata firmata una Lettera di Intenti tra il Distretto di Wulingyuan del Governo di Zhangjiajie e il Comune di Belluno, situato nelle Dolomiti. I due siti di patrimonio mondiale si impegnano a stabilire un ponte di amicizia a lungo termine per promuovere in vari modi possibili le due realtà. Tale collaborazione inietterà nuova vitalità nel turismo culturale e promuoverà l’internazionalizzazione dei rispettivi ambiti territoriali. Nelle parole di Lucia Pasqualini, Console Generale d’Italia a Canton l’apprezzamento per il lavoro svolto da Chinamuseum International: “A special thank you to ChinaMuseum for the extraordinary work in promoting Italian culture and exhibition in China. We are very delighted to join the China-Italy dialogue between two UNESCO sites Wulingyuan and Dolomiti, aiming at better protecting the natural heritage.” L’evento si è concluso con un brindisi offerto dalla Casa Prosecco DOC con l’augurio di una futura collaborazione e amicizia. La mostra fotografica espone opere di fotografi non solo cinesi, ma anche internazionali che hanno captato l’anima dei siti UNESCO situati in tutto il mondo. ChinaMuseum International ha portato alla mostra le fotografie di Luca Capuano, dal suo progetto “Il Paesaggio Descritto”, la più imponente indagine fotografica sui siti che costituiscono il Patrimonio Mondiale dell’UNESCO in Italia mai realizzata prima d’ora.
SCUOLA CHIAMA IMPRESA: THELIOS PROMUOVE LA DONAZIONE ALL’ITI SEGATO DI UN MACCHINARIO CNC PER LA DIDATTICA E FORMA GLI INSEGNANTI
BELLUNO Scuola chiama impresa e impresa risponde. Gli studenti del triennio di Tecnologia dell’occhiale, all’Itis Segato di Belluno, potranno contare su un pantografo a controllo numerico CMS di ultima generazione a supporto della didattica messo a disposizione da Tecnolook, azienda attiva nel campo dei prodotti e materiali per il settore, grazie all’intermediazione di Thélios, realtà specializzata nell’occhialeria del gruppo francese del lusso LVMH. Thélios ha così risposto all’appello lanciato da Confindustria Belluno Dolomiti che – nei mesi scorsi – aveva chiesto alle aziende del territorio di fornire macchinari e materiale, magari non utilizzati ma funzionanti e tecnologicamente avanzati, per implementare il laboratorio dell’Istituto cittadino. Thélios, già attiva fornitrice di materiali e frese alla scuola, con la Tecnolook di Gioacchino Busatta e Raffaele Baratto non solo ha messo a disposizione il macchinario all’avanguardia e sostenuto la gestione e i costi amministrativi dell’operazione, ma ha anche formato gli insegnanti e i tecnici di laboratorio che dovranno introdurre gli studenti all’utilizzo della nuova tecnologia.
OGGI MATTINATA DA VARIAZIONI AL BILANCIO
COLLE SANTA LUCIA Il sindaco Paolo Frena ha convocato il consiglio comunale per oggi alle 8. 7 i punti all’ordine del giorno tra cui la settima e l’ottava variazione al bilancio di previsione 2020/2022 e la nomina dei rappresentanti presso l’associazione “Colle Santa Lucia – Dolomiti”.
A CANALE IL CONSIGLIO COMUNALE OGGI ALLE 11
CANALE D’AGORDO Il sindaco di Canale D’Agordo Flavio Colecegnan ha convocato il consiglio comunale per questa mattina alle 11. 5 i punti da discutere tra cui la variazione al bilancio, il rinnovo della convenzione con l’Unione Montana Agordina sul SIRAP e il progetto della trasformazione dei servizi ai cittadini in digitale
CONSIGLIO COMUNALE DA “BORGO PIU’ BELLO D’ITALIA”
ROCCA PIETORE Il sindaco di Rocca Pietore Andrea De Bernardin ha convocato il consiglio comunale per lunedì alle 17. Cinque i punti da discutere. Ottava, nona e decima variazione al bilancio e l’assegnazione dei fondi derivanti dal ricoveri found per la valorizzazione economica, sociale e turistica dei borghi più belli d’Italia.
LUNEDI’ IL CONSIGLIO COMUNALE A LIVINALLONGO
LIVINALLONGO Il sindaco di Livinallongo Leandro Grones ha convocato il consiglio comunale per lunedì alle 17. Tra i punti in discussione la decima variazione al bilancio, il nuovo regolamento del Museo Etnografico Ladino Fodom, alienazione terreni comunali in località Livinè e le risposte a due interrogazioni riguardanti la casa di riposo Villa San Giuseppe. Nel corso del consiglio comunale tre interrogazioni del gruppo Fodom Nosta Tiera, 1 centro protezione civile di Arabba, 2 approfondimento centro benessere di Arabba, 3 circa i motivi della condotta seguita durante il consiglio comunale.
VARIANTE AL PAT E VIDEOSORVEGLIANZA NEL CONSIGLIO DI CENCENIGHE
CENCENIGHE Lunedì alle 20:30 in programma il consiglio comunale di Cencenighe. 7 i punti all’ordine del giorno tra cui una variazione al bilancio, il rinnovo del SIRAP con l’Unione Montana Agordina, una variante al PAT e il regolamento e disciplina di videosorveglianza comunale
A FALCADE IN DISCUSSIONE ANCHE IL REGOLAMENTO DELLE ENTRATE
FALCADE Lunedi 30 novembre alle 18 consiglio comunale in videoconferenza (anche sui canali di RADIO PIU). In discussione il prelievo dal fondo di riserva; bilancio consolidato; variazione al bilancio, regolamento delle entrate e approvazione convenzione tra i Comuni sotto i 5 mila abitanti, piano dei fabbisogno, progetto per la trasformazione digitale dei servizi al cittadino.
CONSIGLIO DELL’UNIONE MONTANA AGORDINA IN VIDEOCONFERENZA LUNEDI’ SERA
AGORDO Il presidente dell’Unione Montana Agordina Michele Costa ha convocato, in videoconferenza, il consiglio per lunedì sera alle 20. In programma la presa d’atto dei nuovi rappresentati dei comuni di Colle Santa Lucia, Gosaldo e Voltago dopo l’ultima tornata elettorale, una variazione al bilancio e il rinnovo della convenzione SIRAP con i comuni.
LAVORO E FAMIGLIA: LE STATISTICHE DELLA REGIONE VENETO
VENEZIA Lo studio della Regione Veneto sul connubio lavoro – famiglia.
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DILLO A RADIO PIU’…. UN GENITORE MOLTO ARRABBIATO
RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO una lettera firmata.
Gentile Direttore,
mi rivolgo a Lei per condividere alcune considerazioni e molti dubbi di genitore, nella gestione “scolastica” dell’emergenza COVID. Ho due figli in età scolastica, uno alle superiori e uno alle medie, e ho, per conoscenza indiretta, nozione di quanto accade alle scuole elementari di Agordo. Ovviamente per privacy non citerò altri dettagli per tutelare me e la mia famiglia oltre che prevenire eventuali tentativi di comprendere l’origine di questo scritto, certo della sua discrezione. Non posso che restare stupito dalla gestione dei controlli, nonché dalla loro incongruenza e disomogeneità, su situazioni dubbie e accertate di positività al COVID in ambiente scolastico. E ne darò un esempio concreto. Mio figlio alle superiori di Agordo circa un mese fa, a causa di un contatto di un suo insegnante con un soggetto COVID positivo, in attesa di verifica, è stato messo in Didattica a distanza; dopo qualche giorno la classe è stata convocata per un tampone rapido e, nonostante le accertate negatività, la stessa è stata tenuta lontana dalla scuola per altri 10 giorni. Nel mentre l’insegnante risultava negativo al COVID. Le attività scolastiche in presenza sono però state riattivate solo dopo un secondo tampone rapido negativo ai ragazzi. Mi è parso un comportamento estremamente protettivo. Ai ragazzi e alle famiglie non sono stati dati comunque consigli per il comportamento a domicilio, come mi sarei aspettato. Pochi giorni dopo l’altro figlio ci fa sapere che un suo insegnante alla Medie è risultato positivo al COVID (che è cosa ben peggiore di avere avuto un contatto). Ci attendevamo un tampone immediato e una messa in quarantena per tutti gli alunni. Niente di tutto ciò, nessuna indicazione per i genitori e di tampone nemmeno l’ombra. I ragazzi continuano ad andare a scuola a tutt’oggi senza sapere se qualcuno di loro sia positivo e quindi potenzialmente infettante. Contemporaneamente una situazione simile si è creata in un’altra classe delle Medie, ma in questa occasione pare che i ragazzi siano stati immediatamente lasciati a casa per qualche giorno e quindi riammessi previo tampone rapido negativo. Giunge voce abbastanza circostanziata di una situazione difficoltosa alle scuole elementari dove vi sono insegnanti e molti alunni positivi. In alcune classi i piccoli sono stati lasciati a casa prontamente; i tamponi invece sono stati eseguiti con grande ritardo e la relativa risposta non è stata immediata. In altre più recentemente ancora una volta i tamponi rapidi pare siano stati eseguiti con un ritardo di quasi una settimana, essendo comunque i bambini a casa in via cautelativa, ma la risposta non è prevista prima di 2 o 3 giorni. Nessuna indicazione precauzionale pare sia stata data ai genitori. Peccato che, in attesa dell’esecuzione o della risposta ai primi tamponi (risultati poi positivi), molti bambini sarebbero stati liberi di divenire fonte di possibile contagio in famiglia, per i fratellini o fuori di casa, senza isolamento, rendendo quindi il contagio potenzialmente diffusivo. Per concludere, pur comprendendo che non sia facile gestire situazioni di tale emergenza, mi pare di notare un’assoluta disorganizzazione in assenza o in mancata applicazione di un protocollo sanitario preciso e soprattutto uniforme nelle diverse scuole. A farne le conseguenze i focolai familiari attuali e che verranno? Mi chiedo: esiste un protocollo certo dalle autorità sanitarie o tutto è stato delegato all’arguzie dei dirigenti? Dovrebbe essere chiaro chi va tamponato e in quanto tempo, cosa fare nell’attesa, chi deve restare a casa, anche se non positivo, e quando si può rientrare, ma se esiste una regola certo questa non ha un riscontro pratico! Cosa ce ne facciamo del diritto allo studio tanto “sbandierato” (forse anche un po’ per comodo), se poi i nostri poveri figli diventano essi stessi involontariamente degli untori? Perché almeno il tanto decantato tampone rapido non viene eseguito con immediatezza, visto che il tampone molecolare è un miraggio? Visto che evidentemente le scuole si stanno dimostrando la vera fonte di contagio diffuso e subdolo non è il caso di chiuderle “punto e basta”?
Un genitore… molto arrabbiato
AL GENITORE ARRABBIATO RISPONDE IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SANDRO CINQUETTI
Gentile Direttore,
in relazione alla segnalazione di “un genitore…molto arrabbiato”, inerente alla gestione scolastica dell’emergenza Covid, ritengo opportuno rappresentare quanto segue:
- il Team Scuola-Covid, afferente all’Unità di Crisi del Dipartimento di Prevenzione, composto da 5 professionisti e da una squadra di operatori addetti ai tamponi sul territorio, ha preso in carico dall’inizio della seconda fase epidemica 344 classi. Attualmente sono gestite 91 classi, diffuse su tutto il territorio provinciale e caratterizzate da situazioni spesso articolate e complesse. Le decisioni gestionali vengono adottate dopo confronto con l’Autorità Scolastica, chiamata a contemperare le esigenze di sanità pubblica con le esigenze di continuità didattica;
- pur in questa situazione di grande carico di lavoro e di casistica multiforme, tutti i provvedimenti di sanità pubblica adottati in ambito scolastico fanno rigoroso riferimento al Protocollo dell’Istituto Superiore di Sanità numero 58 del 28/08/2020 “Indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di SARS-CoV-2 nelle scuole e nei servizi educativi per l’infanzia”, integrato e modificato dall’Ordinanza del Presidente della Giunta Regionale del Veneto numero 105 del 02/11/2020.
Si respinge pertanto ogni ipotesi di “mancata applicazione di un protocollo sanitario preciso e soprattutto uniforme“. Si respinge inoltre con forza l’accusa di “disorganizzazione”, accusa generica, immotivata e priva di dati verificabili.
Ciò detto, appare opportuno ricordare i principali percorsi decisionali conseguenti all’evidenza di un caso Covid in ambito scolastico:
- se il caso si verifica in una scuola dell’infanzia o in una prima classe di scuola primaria, tutti gli alunni vengono messi in quarantena per un massimo di dieci giorni dall’ultimo contatto della classe con il caso Covid positivo (sia esso insegnante o alunno). Anche gli insegnanti vengono messi in quarantena qualora il caso positivo sia riferito ad un bambino, considerato il fatto che tra bambino e insegnante il contatto si configura quasi sempre come “stretto” (questi bambini non usano la mascherina). Qualora il caso sia riferito ad un insegnante, i colleghi di lavoro proseguono invece l’attività lavorativa, in quanto i contatti fra colleghi non possono essere definiti “stretti“ per l’evidente rispetto delle norme preventive Covid (uso della mascherina, distanziamento, lavaggio delle mani);
- se il caso si verifica dalla seconda primaria “in sù”, incluse medie e superiori, un solo caso di positività Covid di regola non interrompe l’attività didattica della classe. E’ facoltà della scuola, tuttavia, disporre a scopo precauzionale, valutata la situazione, l’attivazione della didattica a distanza, che facilita ovviamente i controlli sanitari su tutti i contatti del caso e la gestione di un eventuale caso secondario.
Nel confermare il massimo impegno mio e dei miei collaboratori per la tutela della salute pubblica in questo difficile momento e la disponibilità a valutare i casi concreti documentati, anche in via riservata, con dati anagrafici identificativi (mail di riferimento [email protected]), porgo cordiali saluti.
Dott. Sandro Cinquetti,
Direttore del Dipartimento di Prevenzione – Azienda ULSS Dolomiti
AL GENITORE ARRABBIATO RISPONDE IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Sento il dovere di rispondere anch’io, come Dirigente Scolastico dell’IC Agordo al “genitore arrabbiato”… Ringrazio prima di tutto il dottor Cinquetti per la chiara risposta e tutto il team scuola dell’AULSS1 Dolomiti, per il prezioso supporto h24 che sta offrendo alle scuole in un momento così difficile. Ringrazio poi le famiglie che con senso di responsabilità stanno collaborando, per il bene comune. Chiedo invece di mettere da parte analisi superficiali, assicurando che alle famiglie sono messe a disposizione le informazioni che riguardano le classi dei figli, in modo adeguato alla situazione e non eccedente allo scopo. Se un insegnante positivo non ha incontrato una certa classe dopo una precisa data individuata secondo il protocollo, non ha senso mettere in allarme e indurre a intasare di richieste di tamponi i drive-in (provocando poi anche un rallentamento a catena dei laboratori, in caso di tamponi molecolari). In questo senso un caso apparentemente simile può essere in realtà completamente diverso, non per capriccio del dirigente, ma per una precisa valutazione. In tutti i casi poi sono state fornite ai genitori le indicazioni, valide anche per i comportamenti al di fuori della scuola…
PRESTO ARRIVA SAN NICOLO’ A LIVINALLONGO DEL COL DI LANA…MA QUEST’ANNO SARA’ TECNOLOGICO
OSPITI: Simona Crepaz e Alessandra Pezzei
SAN NICOLO’ ARRIVA A LONGARONE
LONGARONE L’Amministrazione Comunale, unitamente all’Associazione Pro Loco di Longarone, vuole regalare un momento di spensieratezza ai più piccini. Sabato 5 dicembre, dalle 15 alle 17, l’anfiteatro della chiesa di Longarone accoglierà San Nicolò che, aiutato dai suoi preziosi amici, farà una pausa dal suo peregrinare per la consegna dei regali e si intratterrà coi bimbi e i loro genitori. Nel rispetto della normativa vigente, l’accesso all’anfiteatro della chiesa avverrà a piccoli gruppi, in modo da poter mantenere le distanze tra i nuclei famigliari. Ciascun gruppo si intratterrà per circa 15 minuti. Ricordiamo che i bambini possono da subito scrivere le loro letterine a San Nicolò e imbucarle nella cassetta che sarà posizionata sotto il portico della sede della Pro Loco. Se un bambino desidera parlare direttamente con San Nicolò, lo può chiamare al numero: 377.1944359 nelle giornate di giovedì 3 e venerdì 4 dicembre, dalle 18.30 alle 20.
ACQUAVIVIA, IL DOCU-FILM SU GLI ARTIGIANI DEL MIS
SOSPIROLO L’inedito docufilm dal titolo “Acqua Viva. La forza del Mis, l’ingegno degli uomini” per la direzione artistica di Lorenzo Cassol sarà visibile domani alle 20.45 dal sito www.sospirolo.net. Esso è dedicato agli artigiani e alle imprese sorte sulle rive del torrente Mis e dei suoi affluenti per sfruttare la forza motrice delle acque. È stato realizzato anche un dvd “Storie di Piz” che può essere prenotato a [email protected]; 320 3342082.
SCUOLA APERTA AI LICEI GALILEI-TIZIANO
BELLUNO Secondo dei cinque incontri di Scuola aperta per i Licei Galilei-Tiziano. La scorsa settimana sono stati presentati gli indirizzi scientifici dell’Istituto ed ora è la volta del Liceo Classico, gli incontri si terranno oggi alle 15 e sabato 16 gennaio sempre alle 15. Per il Liceo Galilei (indirizzi Scientifico ordinario e Scientifico opzione scienze applicate) venerdì 11 dicembre alle 17 e sabato 9 gennaio alle 15.
FIBROMIALGIA: CON UN APP ACCANTO E’ PIU’ SEMPLICE
IL PROMO IN ONDA ALLA RADIO
IERI ALLA RADIO
DOLOMITI SUPERSKI: IL PUNTO DEL PRESIDENTE ANDY VARALLO
di Claudio Fontanive
NUOVO BEL LIBRO SUL GENERALE DIAZ L’ARTEFICE DELLA VITTORIA DEL 1915-18 di RENATO BONA
BELLUNO All’interno di Porta Dojona, nel cuore di Belluno, una grande lapide ricorda il successo italiano nella Grande Guerra del 1915-12 con il testo del “Bollettino della Vittoria” firmato da Armando Diaz, un napoletano di lontani origini spagnole, che all’età di 56 anni assunse la carica di capo di Stato Maggiore dell’esercito italiano. Alla fine del conflitto mondiale venne nominato Duca della Vittoria; fu anche ministro della guerra e maresciallo d’Italia; nato a Napoli il 5 dicembre 1861, sposò Sarah De Rosa-Mirabelli nel 1895 ed ebbe due figli: Marcello ed Anna; morì il 29 febbraio 11928 a Roma. Nell’ultimo numero del bimestrale “Corriere dell’Unione” edito dall’Unione nazionale mutilati per servizio (ha la sede provinciale anche nella “Città del Piave”, Belluno appunto, nella via Simon da Cusighe, ed è presieduta da Mario Mazzei che ha ricevuto il testimone dallo “storico” presidente Erminio De Conz) che lo invia agli associati, è recensito il libro “Armando Diaz, il Generale della Vittoria” scritto dal tenente colonnello Antonio Grilletto e dallo storico Vincenzo Cuomo i quali sottolineano, fra l’altro, che: “… era amato dai soldati, affabile, attento alle esigenze dei militari” ed “organizzò la resistenza sul fiume Piave e sul monte Grappa e seppe ricaricare le truppe di entusiasmo e di sano patriottismo guidandole alla vittoria dopo la sconfitta di Caporetto” aggiungendo: “Per portare nuova linfa nelle linee di combattimento, ricorse alla mobilitazione dei cosiddetti ‘ragazzi del ‘99’ e poté così avvalersi di ben 25 nuove divisioni…”. La prima guerra mondiale. A prescindere da quello pagato dai soldati, fu decisamente pesante il tributo del Bellunese, che aveva visto il 24 maggio 1915 il territorio provinciale divenire campo di battaglia e dove – lo ricordava il giornalista Roberto Bona (mio fratello – ndr.) in un servizio di anni fa sul Corriere delle Alpi – fino all’ottobre 1917 si combatté la “guerra per crode” sulla linea che partendo da Passo Rolle attraverso il gruppo della Marmolada e del Cristallo giungeva al Peralba, ed il capoluogo, città di immediata retrovia e, come il resto della provincia, per un anno occupata e vinta dal nemico. Queste le tragiche cifre che esponeva: “3228 morti di fame, 1574 per mancanza di cure sanitarie, distrutta o perduta una grande ricchezza privata, una consistente fetta di popolazione (18,24 per cento i profughi nel capoluogo) che all’occupazione nemica preferì trovare scampo nella fuga”. Ancora Bona a ricordare che “Lo scomparso Piero Rossi nel suo pregevole ‘Belluno’ edito per i tipi della Piave nel 1977, evidenziava in proposito che ‘La difesa sul Grappa e sul Piave assunse, veramente, per tutto l’esercito italiano ma soprattutto per i combattenti bellunesi e delle altre terre invase, un significato di guerra patriottica e per la sopravvivenza nazionale, cosciente e vissuto, il quale lascerà una traccia profonda sul sentimento popolare’ e quindi sottolineava che ‘Esso può spiegare anche il successo di certe strumentalizzazioni del patriottismo e dello spirito nazionale, ma è anche alla base di quel movimento che vedrà un giorno unite le coscienze della parte maggiore e migliore dei bellunesi, contro una nuova invasione straniera’”. Il 24 ottobre 1917, gli eserciti austro-tedeschi, sfondarono le linee italiane a Caporetto, catturando moltissimi soldati recuperando grandi quantità di armamenti e costringendo il nemico ad una disastrosa ritirata che appariva il preludio di un’imminente capitolazione. Quella che sembrava la dissoluzione di un esercito allo sbando si tramutò, quasi per miracolo, in una incredibile rinascita. Infatti dopo la sostituzione del generale Cadorna con Armando Diaz, le rinvigorite truppe italiane fermarono definitivamente gli austro-tedeschi nella storica battaglia del Piave, ricacciandoli al di la del fiume. La scelta di Diaz si rivelò dunque azzeccata: il nuovo comandante dimostrò grande sensibilità ed attenzione per la condizione delle truppe, cui venne riservato, finalmente, un adeguato trattamento; decise anche di porre fine alla scriteriata tattica degli assalti frontali, serviti soltanto a distruggere il morale dei soldati, che si vedevano considerati, dagli alti comandi, come degli agnelli sacrificali. Schierati sulla linea del Piave, gli italiani, il 15 giugno 1918 nella cosiddetta “battaglia del solstizio”, dopo aver respinto i numerosi assalti nemici, obbligarono le armate austro-tedesche, alla ritirata, come indicato, la sera del 23 giugno, dal generale Diaz nell’annuncio di una vittoria (“Dal Montello al mare, il nemico, sconfitto e incalzato dalle nostre valorose truppe, ripassa in disordine il Piave”) che, di fatto, impedì l’invasione e la conseguente sconfitta dell’Italia; dopo la batosta subita, infatti, gli Imperi Centrali, esausti e distrutti nel morale, non furono più in grado di assumere, sul fronte italiano, alcuna iniziativa. L’onta, l’umiliazione di Caporetto era stata, dunque, finalmente e definitivamente cancellata. Il trionfo ottenuto esaltò il genio militare di Diaz, dimostratosi valido stratega in una battaglia costata la vita a 250 mila persone e che fra l’altro mise in luce i nuovi reparti d’assalto dell’esercito italiano, gli “Arditi”, che contribuirono non poco, con le loro incursioni, a sconfiggere il nemico. Il Piave divenne, da allora, il simbolo dell’estremo sacrificio in nome di una patria salvata dalla tenacia e dal coraggio di decine di migliaia di combattenti, tra cui spiccavano i “ragazzini” della classe del 1899 (tra i tanti anche l’ex vescovo di Feltre e Belluno mons. Gioacchino Muccin), chiamati alle armi per riempire i paurosi vuoti causati da tre anni di massacri e mattanze. il generale Diaz ottenne, a Vittorio Veneto, la vittoria decisiva, che costrinse l’imperatore d’Austria-Ungheria Carlo I, succeduto, nel 1916, al defunto Francesco Giuseppe, a chiedere la resa, firmata il 4 novembre 1918 a Villa Giusti, presso Padova, dopo che anche una Germania allo sbando, stremata dal blocco navale e devastata da scioperi e da episodi di insubordinazione militare, si arrese; fu la fine di una guerra terrificante, atroce, che provocò la morte di 10 milioni di persone e che si concluse con la lacerazione del grande impero Austro-Ungarico e con la fine del reich di Guglielmo II, costretto ad abdicare in favore della nascita della debole repubblica di Weimar.
NELLE FOTO Renato Bona, (Wikipedia, bimestrale Corriere dell’Unione, Vesuvio live): il generale Armando Diaz; la grande lapide di Porta Dojona a Belluno con il Bollettino della Vittoria; copertina del libro di Grilletto-Cuomo; e quella della rivista dell’Unms; il giornalista Roberto Bona; immagine della Grande Guerra; ancora il generale Diaz; il monumento che gli è stato dedicato a Napoli; la tomba nella quale riposa a Santa Maria degli Angeli e dei Martiri a Roma; il vescovo di Feltre e Belluno mons. Gioacchino Muccin, “ragazzo del ‘99”.
NASCERE E MORIRE
DI JOHN FRANCIS DELLA PIETRA
LA RACCOLTA COMPLETA, TUTTE LE COLLEZIONI
007 IN CONDOTTA CON LA PROF. MARIA ROSA SALMAZO IL LUNEDI ALLE 10,30 E ALLE 19.00 LA DOMENICA ALLE 8 DEL MATTINO. NONA STAGIONE
LA RACCOLTA COMPLETA
SALUTE E SOCIETA’ IL LUNEDI ALLE 13.10 E ALLE 20.10, LA DOMENICA ALLE 10.30 A CURA DEL DOTTOR MARCO CARACCIOLO. QUINTA STAGIONE
LA RACCOLTA COMPLETA
FANTASTICHE DOLOMITI, NUOVA STAGIONE. APPUNTAMENTO QUINDICINALE IL GIOVEDI ALLE 10.30 E 1900
LA RACCOLTA COMPLETA
FANTASTICHE DOLOMITI: IL QUINDICINALE APPUNTAMENTO ALLA RADIO
DUE MINUTI UN LIBRO TUTTI I GIORNI ALLA RADIO ALLE 9.30 E ALLE 18. QUINTA STAGIONE
LA RACCOLTA COMPLETA
CASSA SOLIDARIETÀ LUXOTTICA – PUNTATA DEL 20 NOVEMBRE 2020
RACCOLTA COMPLETA
SOLIDARIETA’ VENETO FONDO PENSIONE, IN ONDA IL PRIMO VENERDI DEL MESE ALLE 10.30 E ALLE 19.00 QUINTA STAGIONE
RACCOLTA COMPLETA
I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA il lunedi alle 9.30 e 18.30
RACCOLTA COMPLETA
LE PUNTATE di Luisa Alchini di Leggermente Bellunesi, la domenica alle 11, il martedi alle 10.30 e alle 19.00
RACCOLTA COMPLETA
L’ALMANACCO LADINO CON L’ISTITUT CESA DE JAN QUINDICINALE APPUNTAMENTO. LA DOMENICA ALLE 9 IL LUNEDI ALLE 8.35 IL MARTEDI ALLE 12.35 IL MERCOLEDI ALLE 18.35. SECONDA STAGIONE.
LA PUNTATA DELLA SETTIMANA
RACCOLTA COMPLETA
PROVINCIALE 49 MISURINA CONFINE PROVINCIA DI BOLZANO: fino al 22 dicembre (festivi e prefestivi compresi) senso unico alternato con movieri o semafori
STRADA REGIONALE 48 DELLE DOLOMITI fino al 03 dicembre, dalle 8 alle 18, senso unico alternato regolato da impianto semaforico in località Salesei di Sopra in comune di Livinallongo per esecuzione tombinatura
PROVINCIALE 3 VALLE IMPERINA: fino al 12 dicembre senso unico alternato (tutti i giorni nessuno escluso) in locailtà Gona per messa in sicurezza della strada.
PROVINCIALE 48 DELLE DOLOMITI fino al 6 dicembre (tutti i giorni nessuno escluso) senso unico alternato in località Livinè a Livinallongo del Col di Lana
REGIONALE 203 AGORDINA COLLAZ-LIVINALLONGO fino al 4 dicembre (sabato e festivi esclusi) senso unico alternato per singoli tratti di 150 metri
SR 203 AGORDINA fino al 30 novembre, compresi sabato e domenica, senso unico alternato regolato da semaforo in località Sopra Sac di Alleghe per allestimento opere di difesa valanghiva
SP 423 LAGO DI SANTA CROCE_POIATTE_ALPAGO Fino al 12 dicembre (esclusi festivi e prefestivi) senso unico alternato con movieri o semaforo per esecuzione paramassi a monte della strada
SP 422 DELL’ALPAGO E DEL CANSIGLIO fino al 30 novembre, esclusi sabato e domenica, senso unico alternato regolato da movieri tra Puos e Cornei per posa fibre ottiche
SR 48 DELLE DOLOMITI fino al 30 novembre senso unico alternato regolato da impianto semaforico tra Arabba e Cernadoi per consolidamento ciglio stradale e sostituzione barriere di sicurezza
PROVINCIALE 251 COLLE SANTA LUCIA Fino al 28 novembre senso unico (per asfaltature) compresi sabato e domenica (stessa situazione lungo la 203 agordina in località Rucavà)
SP 3 DELLA VAL IMPERINA fino a revoca, senso unico alternato regolato a vista in località Gona di Conedera di Rivamonte per cedimento della carreggiata stradale
REGIONALE 203 AGORDINA Fino al 18 dicembre (esclusi festivi e prefestivi) senso unico alternato tra Peron e Candaten con movieri dalle 7.30 alle 9 e dalle 16.30 alle 18. Con semaforo negli altri orari
REGIONALE 203 AGORDINA Fino al 30 novembre (sabato e domenica esclusi) tra Candaten e La Stanga dalle 7.30 alle 9 e dalle 16.30 alle 18 con movieri e negli altri orari con semaforo, senso unico alternato.
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: Generalmente stazionarie, salvo qualche diminuzione. Moderata inversione termica nei fondovalle e forte contrasto termico diurno tra le valli in ombra e quelle più assolate. Su Prealpi a 1500 m min 0°C max 6°C, a 2000 m min -1°C max 4°C. Su Dolomiti a 2000 m min 0°C max 5°C, a 3000 m min -6°C max -2°C.
Venti: Perlopiù deboli a regime di brezza nelle valli; in quota in prevalenza deboli dai quadranti occidentali, a 10-15 km/h sia a 2000 m e che a 3000 m.
Precipitazioni: Assenti.
Temperature: Generalmente stazionarie nelle valli, in lieve diminuzione in alta montagna, con lieve attenuazione dell’inversione termica. Su Prealpi a 1500 m min 0°C max 5°C, a 2000 m min -3°C max 3°C. Su Dolomiti a 2000 m min -2°C max 4°C, a 3000 m min -8°C max -4°C.
Venti: Perlopiù deboli a regime di brezza nelle valli; in quota deboli o moderati da nord, a 5-10 km/h a 2000 m, a 10-20 km/h a 3000 m.
PALLAVOLO BELLUNO “NON ABBIAMO MAI STACCATO, ORA ALZIAMO LA QUALITA'”
BELLUNO La Pallavolo Belluno non si ferma. Anche se non esiste ancora una data precisa per l’esordio nella B maschile, la Da Rold Logistics non ha mai tirato i remi in barca. «In realtà – precisa coach Diego Poletto – il giorno in cui è stato annunciato lo slittamento del campionato la qualità degli allenamenti è scesa. È quasi inevitabile. Ho parlato con diversi miei colleghi: il calo ha coinvolto un po’ tutte le squadre. D’altro canto, far sì che ogni atleta rimanga sul pezzo in una situazione come quella attuale non è semplice». Un peccato, perché il periodo della semina si era sviluppato al meglio: «Ci siamo sempre allenati a un livello molto alto. Dal momento del raduno, non ho mai assistito a una sola seduta scadente». La speranza è che nel mese di dicembre si possa riprendere a pieno regime. “Meglio aver rallentato adesso, per ripartire con una qualità elevata nell’immediato futuro. In dicembre, torneremo a spingere». Con tutte le accortezze del caso: «Siamo sempre stati particolarmente attenti. Non viene in palestra neppure chi ha un semplice raffreddore». Il quadro è in costante evoluzione. Proprio come la figura del coach: «Negli ultimi dieci anni – conclude Diego Poletto – l’allenatore è diventato più uno psicologo, che un tecnico vero e proprio. Il mondo cambia, compreso quello del volley. Ed è necessario adeguarsi».
CAMPIONATI DI B: SI PARTE IL 23 GENNAIO CON UNA NUOVA FORMULA
BELLUNO Dopo la seconda ondata dei contagi, e il blocco dell’attività sotto rete, la Federazione ha deciso di varare alcune modifiche, destinate a coinvolgere la Pallavolo Belluno: sia a livello maschile, sia femminile. In questo senso, la stagione sarà divisa in due fasi, mentre i gironi vengono “spezzati”. PRIMA FASE (dal 23 gennaio al 28 marzo 2021) Le atlete del Cortina Express sono inserite nel gruppo D1 insieme ad Asolo, Conegliano Volley, Ezzelina Carinatese, Union Jesolo, Vega Fusion Venezia. Raggruppamento associato alla D1 pure per la Da Rold Logistics: i ragazzi di coach Poletto se la vedranno con Cus Trieste, Portomotori Portogruaro, Volley Treviso, Silvolley Trebaseleghe e Massanzago. Il calendario prevede turni di andata e ritorno per un totale di 10 giornate. SECONDA FASE (dal 24 aprile al 29 maggio 2021) A partire dal 24 (o 25) aprile, invece, le due formazioni bellunesi affronteranno le compagini dei gruppi D2, in match di sola andata (la metà in casa, l’altra metà in trasferta): questo significa che, in primavera, la Da Rold Logistics si troverà di fronte un sestetto di Ferrara (Niagara 4 Torri) e quattro di Padova (Kioene, Venpa Cib Valsugana, Aduna e Monselice), mentre il Cortina Express misurerà le sue ambizioni al cospetto di Virtus Trieste, Villadies Villa Vicentina, Est Volley San Giovanni Natisone, Rizzi Volley Udine e Cfv Mt Ecoservice. Al termine della doppia fase, sarà stilata una graduatoria generale. PLAYOFF (da giugno 2021) Grazie al nuovo format è mantenuta la possibilità di disputare i playoff, a partire dal mese di giugno 2021.