40esimo di RADIOPIU…. LA VOCE DELL’EMOZIONE
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INTERDIZIONE TOTALE AL TRAFFICO A DIGONERA
SP 563 SALESEI Fino al 1 settembre in località Digonera di Rocca Pietore interdizione al traffico dalle 8 alle 18. Negli altri orari senso unico alternato regolato da semaforo. Dal 1 al 4 settembre senso unico alternato regolato da semaforo.
ALLERTA ARANCIONE PER RISCHIO IDROGEOLOGICO, IDRAULICO E TEMPORALI IN GRAN PARTE DEL VENETO
VENEZIA Il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile della Regione del Veneto ha emesso un bollettino di aggiornamento dell’avviso di criticità idrogeologica ed idraulica valido fino alle ore 14 di oggi. Fino alla mattinata di oggi sono previste nuove fasi di tempo instabile/perturbato con precipitazioni da sparse o a tratti diffuse anche a carattere di rovescio o temporale. Saranno probabili fenomeni localmente intensi specie in riferimento a forti rovesci anche ripetuti o persistenti con quantitativi di precipitazioni consistenti. Dal pomeriggio fenomeni in generale diradamento e attenuazione a partire dalle zone montane. Sulla base delle previsioni meteo è stata dichiarata una allerta arancione (moderata criticità) per temporali in tutti i bacini idrogeologici della regione, eccetto sull’alto Piave e il Livenza-Lemene-Tagliamento dove l’allerta è gialla (attenzione). Possibile innesco di frane e colate rapide sui settori montani, pedemontani e collinari delle zone in allerta; probabile rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque piovane e allagamenti di locali interrati e/o sottopassi; innalzamento dei livelli della rete idrografica secondaria; in particolare per le zone in allerta arancione possibile inondazione delle aree limitrofe. Per le zone in allerta per temporali lo scenario sarà caratterizzato da fenomeni intensi e rapidi, anche diffusi per le zone in allerta arancione.
COLATA DETRITICA SUL PASSO TRE CROCI. 70 PERSONE EVACUATE. CHIUSA LA SR 48 DELLE DOLOMITI
CORTINA Da poco prima delle 8, di lunedì i vigili del fuoco stanno operando lungo la SR 48 in località Passo Tre Croci a Cortina d’Ampezzo per una frana detritica a ridosso della strada, che incombe su un condominio, un hotel e un B&B: in corso in questo momento l’evacuazione delle persone. Dopo un sopralluogo dei pompieri, presente il funzionario di guardia, il sindaco, i tecnici del comune, la Polizia di Stato e Locale a causa della frana detritica si è deciso a scopo precauzionale, l’evacuazione di tutte le strutture ricettive per la possibilità di distacco di grossi massi. Le 70 persone evacuate sono state trasportate presso una palestra di Cortina messa a disposizione dal comune. I Vigili del Fuoco presenti con il personale del distaccamento Ampezzano e di Belluno stanno provvedendo a coadiuvare l’evacuazione e monitorare la frana. La strada in prossimità della frana è stata chiusa
LA SITUAZIONE MALTEMPO CON L’ASSESSORE REGIONALE GIANPAOLO BOTTACIN
REDAZIONE Il maltempo ha colpito le provincie di Belluno e Verona. La situazione attuale la spiega bene l’assessore regionale alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin
IL MALTEMPO COLPISCE LA VALLE DI SAN LUCANO E LA VAL CORPASSA
TAIBON Dopo il forte temporale di ieri mattina, il comune di Taibon fa la conta dei danni per il maltempo. Si sono verificate colate detritiche in Valle di San Lucano e in Val Corpassa. Per andare verso Col di Prà sono tre i punti in cui gli operai del comune hanno dovuto lavorare per rendere agibile la strada. Il materiale è sceso più copioso nella seconda area pic nic andando verso la valle dove la colata ha interessato anche delle zone private. Strada che è stata chiusa in mattinata ma riaperta dopo le 11:30 quando sono state valutate le condizioni di sicurezza per poter transitare. In Val Corpassa la situazione è diversa. La strada che porta al Rifugio Vazzoler è stata portata via in tre punti e ci vorranno dei giorni per ripristinare il tutto. In questo momento non si può transitare con la chiusura dopo Capanna Trieste.
LA FURIA DELL’ACQUA HA PORTATO VIA IL PONTE PER BINATEGA
MAXI OPERAZIONE DEL SOCCORSO ALPINO
REDAZIONE Maxi esercitazione di soccorso speleologico nell’abisso del Laresot sulle Dolomiti di Brenta: coinvolte le Delegazioni del Trentino, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Marche e la Stazione Alto Adige. Tra venerdì 25 e domenica 27 agosto l’abisso del Laresot è stato teatro di una maxi esercitazione organizzata dalla Delegazione speleologica del Trentino – in collaborazione con la Delegazione del Veneto, del Friuli Venezia Giulia, delle Marche e della Stazione Alto Adige – che ha visto la partecipazione di oltre 60 tecnici speleologi del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. Da poco entrato a far parte della ristretta cerchia delle grotte che in Italia raggiungono i 1.000 metri di profondità grazie alle recenti esplorazioni, l’Abisso del Laresot presenta le tipiche caratteristiche delle grotte alpine, con pozzi stretti e depositi di ghiaccio nella prima parte, alternati a grandi pozzi e meandri. L’ingresso posto a 2.360 metri di quota sulle Dolomiti di Brenta e la temperatura interna di circa 4°C lo rendono uno degli scenari di intervento più complessi per i soccorritori. L’evento è stato il primo di questa portata dalla costituzione della XVI Delegazione Speleologica del Trentino ed è stato molto importante sia per testare l’operatività dei tecnici in uno scenario così complesso e ambizioso ma soprattutto per riprendere le attività congiunte tra Delegazioni e Stazioni delle regioni e provincie vicine, chiamate spesso a lavorare insieme per la complessità che caratterizza gli interventi di soccorso in grotta.
ESCURSIONISTA IN DIFFICOLTA’ SUL GIRO AD ANELLO DEL PIZZOCCO
SAN GREGORIO NELLE ALPI Domenica sera verso le 20.30 il Soccorso alpino di Feltre è stato allertato per un escursionista attardatosi, ormai quasi buio, che aveva smarrito la traccia del sentiero sul giro ad anello del Pizzocco. Il 29enne di Ponte nelle Alpi (BL) era partito dopo pranzo da località Roncoi per la lunga camminata, ma, arrivato sulla Piana di Cimia aveva perso l’orientamento. In contatto telefonico, dopo aver capito il punto in cui si trovava, i soccorritori avevano cercato di reindirizzarlo sul tracciato. Una squadra è quindi partita per andargli incontro verso Forcella Introgos, seguita da una seconda in supporto. Verso le 22.30 i soccorritori hanno incrociato il ragazzo che, ascoltando i suggerimenti, era riuscito a ritrovare il sentiero e si era abbassato di quota, e lo hanno guidato a valle fino al parcheggio. L’intervento si è concluso verso mezzanotte e venti.
LA FONDAZIONE WELFARE DOLOMITI AIUTA INVESTI SCUOLA
BELLUNO Nel progetto Investi Scuola c’è anche la Fondazione Welfare Dolomiti Belluno ETS. Il cda ha deliberato ieri il cofinanziamento della misura finalizzata a garantire abbonamenti di trasporto pubblico a prezzo calmierato per gli studenti delle scuole superiori bellunesi, equiparati alla tariffa base indipendente dalla distanza chilometrica percorsa. Con un impegno di 20mila euro, la Fondazione Welfare Dolomiti ha così dato il proprio contributo al finanziamento complessivo del progetto.
A VOLTAGO PARTE IL DOPO SCUOLA PER LE SCUOLE DI PAESE
di Gianni Santomaso
IN OCCASIONE DELLA GIORNATA DELLA MEMORIA DEL VAJONT MUSEO CIVICO DI BELLUNO APERTO AI PARTECIAPANTI
BELLUNO L’amministrazione comunale di Belluno ha deciso di aprire gratuitamente a tutti i partecipanti della Corsa Della Memoria del Vajont il Museo Civico di Belluno
L’ASSESSORE ALLA CULTURA DEL COMUNE DI BELLUNO RAFFAELE ADDAMIANO
IL MESSAGGIO DEL CENTRO INTERNAZIONALE DEL LIBRO PARLATO PER LA SCOMPARSA DI CLAUDIO COLMANET
FELTRE La scomparsa improvvisa di Claudio Comanet ha lasciato sconvolto anche lo staff del Centro Internazionale del Libro Parlato che in segno di lutto chiuderanno gli uffici nella giornata di domani.
IL MESSAGGIO DI CORDOGLIO
Con profondo dolore comunichiamo la scomparsa del collega Claudio Colmanet che per molti anni ha collaborato con il Centro occupandosi prima della trascrizione degli spartiti musicali in braille e negli ultimi anni della spedizione degli audiolibri e della valutazione delle opere. Persona generosa e sempre disponibile, era anche Maestro di violino, organista e direttore del coro di Rasai e della scuola musicale ‘’Puccini’’ di Crocetta del Montello. Si recava spesso in Brasile per dei concerti, era stato nominato ad honorem membro dell’accademia musicale del Brasile e a San Paolo aveva ricevuto la nomina di commendatore della musica. Il Consiglio Direttivo, lo staff e dagli amici del Centro porgono le più sentite condoglianze alla famiglia.
IL CORDOGLIO DI ABM PER LA SCOMPARSA DI CLAUDIO COLMANET
BELLUNO La scomparsa improvvisa, all’età di 61 anni, del musicista Claudio Colmanet – originario da Seren del Grappa, ma residente a Caupo – ha colpito profondamente il presidente dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, Oscar De Bona. Questo il suo ricordo: «Conoscevo Claudio da circa trentacinque anni. Quante volte gli ho chiesto di venire ad arricchire iniziative culturali organizzate dalla Provincia di Belluno, da Longarone fiere, dall’Associazione Bellunesi nel Mondo e dalla Regione Veneto. Non ha mai detto di no. Con la sua scomparsa la provincia di Belluno rimane orfana di una persona straordinaria. Per tutti noi è una grande perdita. Ho tantissimi ricordi di e con lui. Le sue qualità erano l’umanità, la discrezione e la disponibilità. Per la sua attività di musicista ha raccolto grandi soddisfazioni soprattutto in Brasile, terra dei nostri discendenti veneti e bellunesi. Ci mancherà tanto e lo penso in paradiso a suonare il suo violino». E a proposito di Brasile è arrivata una nota di cordoglio anche da parte di Cesar Augusto Prezzi, premio “Bellunesi nel mondo” edizione 2017: « Questa è davvero una triste notizia. Quante volte ho viaggiato assieme a Claudio, in lungo e in largo negli Stati del Sud del Brasile. L’ultima volta proprio un mese fa. Gli avevo organizzato un incontro con il presidente della Fondazione Casa das Artes di Bento Gonçalves per la nostra orchestra e per altri incontri di formazione in altrettanti comuni del Brasile. Non l’avevo mai visto così felice. Mi mancherà tanto. Era un fratello».
IL 58ESIMO ANNIVERSARIO DELLA TRAGEDIA DI MATTMARK
SEDICO Nella mattinata di domenica 27 agosto a Mas di Sedico, in provincia di Belluno, è stato commemorato il 58º anniversario della tragedia di Mattmark. Nel 1965, in Svizzera, centinaia di operai stavano costruendo la più grande diga in terra battuta d’Europa a 2.200 metri di quota. Tuttavia, una parte delle strutture era posizionata sotto un grande ghiacciaio, l’Allalin. Il 30 agosto di quell’anno, l’Allalin si staccò, causando una frana che travolse tutto, uccidendo 88 persone, tra cui 17 bellunesi. La commemorazione è stata organizzata dalla Famiglia Ex emigranti “Monte Pizzocco” con il sostegno dell’Associazione Bellunesi nel Mondo e il patrocinio di vari comuni locali. È stato sottolineato l’importante impegno affinché tragedie simili sul lavoro non si verifichino più.
ANCHE IN ROMANIA UNA MESSA PER PAPA LUCIANI
CANALE D’AGORDO Non solo il paese natale di Papa Albino Luciani ha celebrato la messa in occasione dell’elezione a pontefice, anche a Bucarest in Romania si è voluto rendere omaggio a Beato Luciani. La mattina di sabato abbiamo una messa solenne nella Cattedrale di Bucarest. “Abbiamo celebrato con i testi liturgici proposti dalla Diocesi di Belluno-Feltre per la memoria del beato Giovanni Paolo I. Abbiamo tradotto in romeno le preghiere, anche quella scritta dal vescovo Marangoni per la canonizzazione di Papa Luciani, che abbiamo recitato tutti, prima della benedizione finale. Nell’omelia, l’arcivescovo Perca ha parlato dei tratti che distinguono la spiritualità di Papa Luciani e ha ricordato il suo magistero pontificio, delle quattro udienze generali. Alla fine ha benedetto tutti con la reliquia di Giovanni Paolo I, che poi è stata esposta per mezza giornata sull’altare della cattedrale, alla venerazione dei fedeli” le parole nella lettera ricevuta dalla Fondazione Papa Luciani nelle ultime ore.
OLTRE 7 MILA VISITATORI AL MUSEO VITTORINO CAZZETTA
SELVA DI CADORE Sarà che il tema squali quest’estate è quanto mai attuale o sarà che potersi trovare faccia a faccia con dinosauri ed animali vissuti centinaia di milioni di anni fa rappresenta un’esperienza affascinante, la mostra “Evolution. Storie di cambiamento”, a Selva di Cadore, inaugurata lo scorso 8 luglio e annunciata dalla riproduzione del gigantesco megalodonte (l’antenato dello squalo) che campeggia sulla terrazza del Museo Vittorino Cazzetta*, si conferma un successo: ben 7 mila visitatori nel primo mese e mezzo di apertura (sarà visitabile fino al 22 ottobre), provenienti da tutto il Veneto ma anche da fuori regione. L’esposizione, che riporta sulle Dolomiti i dinosauri e altri animali preistorici, ricostruiti con rigore scientifico e a grandezza naturale, ponendosi in continuità con la proposta dell’estate 2022, “Dinosauri in carne e ossa. Val Fiorentina – Dolomiti ‘Le origini’”, fa luce su nuovo avvincente capitolo della storia della vita sulla Terra e nello scenario della Val Fiorentina: è infatti dedicata all’evoluzione di vertebrati e non solo ed ospita esemplari di anfibi, rettili e uccelli.
DI GIANNI SANTOMASO
DALLA FRANCIA A PIEDI FINO A VENEZIA PASSANDO PER FALCADE
FALCADE Da Orléans a Venezia a piedi passando per Falcade. Nei giorni scorsi un gruppo di giovani francesi è transitato per il paese della Valle del Biois. I loro cappelli di paglia tutti uguali hanno colpito gli abitanti locali che, incuriositi, hanno chiesto informazioni sulla loro esperienza di cammino e li hanno immortalati in questa fotografia scattata di fronte alla pasticceria La Perla.
BORSA DI STUDIO FAMIGLIA BELLUNESE DI LUGANO
BELLUNO C’è tempo fino al 15 settembre per inviare la propria domanda alla “Borsa di studio Famiglia Bellunese di Lugano”. L’Associazione Bellunesi nel Mondo, su espressa volontà della Famiglia Bellunese di Lugano-Ticino, facendosi interprete della sua attenzione al mondo dei giovani e all’importanza della loro formazione culturale, anche per il loro inserimento nel mondo del lavoro, promuove il bando per la concessione di due borse di studio, a favore di studenti bisognosi e meritevoli residenti nella provincia di Belluno, per il conseguimento di una laurea triennale in una università italiana. I destinatari sono tutti gli studenti residenti nei Comuni della provincia di Belluno in possesso di un titolo di studio che abiliti all’accesso ai corsi di laurea triennale maturato nell’anno scolastico 2022/2023 a condizione che non abbiano un I.S.E.E. superiore ad €. 45.000 e che abbiano ottenuto un voto di maturità superiore a 90/100.
LA MOSTRA EVOLUTION RIMANE APERTA
VOLTAGO
di Gianni Santomaso
IERI ALLA RADIO
PERITI MINERARI DALL’AGORDINO AL MONDO
REDAZIONE Continua la serie di racconti con i periti minerari agordini. Questa settimana è il turno della storia di Virgilio De Biasio. I racconti dei periti minerari agordini che hanno lavorato nel mondo, ogni lunedì alle 10:30 e alle 19 su Radio Più.
LA RACCOLTA COMPLETA
9 SETTEMBRE, AD AGORDO SPORT IN PIAZZA
AGORDO Sabato 9 settembre 2023 le organizzazioni sportive e di volontariato dell’Agordino organizzeranno ad Agordo la XVI° edizione della manifestazione “Sport in piazza nell’Agordino” . Durante tutta la giornata , dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00 proporranno a bambini e ragazzi le loro attività sul grande prato del Broi di Agordo e nelle strade e spazi limitrofi, chiusi al traffico in collaborazione con l’Amministrazione comunale e la polizia locale di Agordo. I giovani partecipanti potranno raccogliere in una apposita scheda i timbri di “avvenuta attività” rilasciati da ciascuno stand: a chi raccoglierà un congruo numero di timbri, al termine del percorso sarà regalata la maglietta ricordo della manifestazione.
Sotto l’egida del Comitato provinciale AICS di Belluno , hanno già dato la loro adesione 14 associazioni sportive, oltre ad alcune associazioni di volontariato: bambini e ragazzi potranno sperimentare in prima persona dalla pesca sportiva alla danza, dallo sci alla pallavolo, dall’atletica al pattinaggio on line, dall’Hockey alla ginnastica ritmica, e ancora judo, karate, scherma antica, nuoto e tennis . Le associazioni di volontariato coinvolgeranno i giovani in giochi che avranno a tema l’attività e gli scopi della loro associazione. Obiettivo della manifestazione è far vivere concretamente ai ragazzini esperienze sportive o di volontariato , per stimolarli ad impegnarsi nella pratica attiva durante la loro vita. La manifestazione gode del patrocinio del CONI regionale Veneto, del Comune di Agordo e dell’Unione Montana Agordina. Fondamentale l’aiuto di tante piccole realtà commerciali locali, cui va il ringraziamento degli organizzatori.
GLI APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA
A LE BUSE “VINO E CIBO IN QUOTA” TRA I PANORAMI DELLE DOLOMITI
FALCADE La stagione estiva a Le Buse di Falcade non termina ad agosto. Settembre s’apre con il botto. Sabato 2 “vino e cibo in quota”, è l’evento proposto per il secondo anno da Chalet Le Buse, Baita Gigio Picol, Malga Le Buse e Ski Stop. Sarà proposta la degustazione di 4 cicchetti abbinati a 4 calici con possibilità di salire e scendere in Cabinovia (aperta fino alle 17.30). Prenotazioni entro giovedi 31 agosto iscrivendosi sul sito www.falcadedolomiti.it
Un circuito di sapori, un circuito di piacere con i cicchetti itineranti tra i panorami delle Dolomiti: CHALET LE BUSE Sfera di polenta ripiena con guancialino di maiale, salsa al barolo e porcini con Barbera Bovio o Valpolicella classico Conte Rugolin. GIGIO PICOL Crostino con ricotta montata alle erbe e trota affumicata, con spumante pinot nero Blanc de noir Montagna o Traminer Vigna del Lauro MALGA LE BUSE Strudel salato con crema di formaggio di malga, con Raboso frizzante Sutto o Soave San Michele Cà Rugate; SKI STOP Battuta di salmone al coltello su humus di ceci e croste di mais con Rosato Negroamaro Vallone o Primitivo imprint a mano.
IL CORSO DI ECOLOGIA
SAN VITO DI CADORE Tra il 29 agosto e l’1 settembre, si svolgerà la 57esima edizione del Corso di Cultura in Ecologia, che quest’anno è incentrato sul tema de Le Foreste vetuste. Il Corso di svolge al Centro Studi per l’Ambiente Alpino di San Vito di Cadore, ed include una visita all’ex Villaggio Eni di Corte di Cadore (giovedì 31 agosto dalle ore 16:30 alle 18:00), nel corso della quale si racconterà il programma di rigenerazione del sito di Borca, e si farà visita ad alcuni dei laboratori attivi nella Colonia, nei quali gli artisti interpretano temi connessi alle ricerche del Tesaf (Bostrico, Tempesta Vaia, Foreste vetuste).
LA GIORNATA DEL RESPIRO
BELLUNO Sabato 2 settembre al Ristorante De Gusto Dolomiti di Via Meassa a Sagrogna di Belluno viene organizzata una giornata all’insegna della ricerca del buon cibo e della magia. Info e prenotazioni al 373 5042705 o 373 5101875. Le donazioni raccolte durante l’evento saranno devolute alla Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica
DANCING ON BACH
AURONZO Lo spettacolo “Dancing on Bach” sarà l’ultimo evento estivo dell’Academy Gli Echi della Natura 2023 che ha visto partecipare alle masterclass tantissimi partecipanti, appassionati e curiosi da tutta Italia e non solo. Sabato 2 settembre alle ore 16.30 presso la Riserva Naturale Orientata di Somadida, Auronzo di Cadore (BL) con lo spettacolo “Dancing on Bach” saliranno sul palcoscenico 3 importanti artisti: la danzatrice Elena Ajani, il violoncellista Federico Toffano e il musicologo Mauro Masiero. La giornata sarà ancora più speciale perché l’apertura del concerto sarà tenuta da uno dei talenti selezionati dall’Academy, il giovane violinista Davide Schauber.
POM E PER A MOLDOI DE SOSPIROI
SOSPIROLO Torna “Pom & Per a Moldoi de Sospiroi” all’interno della suggestiva cornice di Villa Sandi-Zasso. Si terrà domenica 3 settembre dalle 10 alle 18. Un programma ricchissimo per una giornata all’insegna dei prodotti agricoli locali e della scoperta dei prodotti ortofrutticoli e dei maestri artigiani.
PROSSIMAMENTE…
ESPERIENZA CULINARIA AL RIFUGIO AVERAU
CORTINA Martedì 12 settembre, evento straordinario al Rifugio Averau. Gli chef di casa, Matteo e Stefano, della trattoria alla Cima di Valdobbiadene uniscono genio e bravura per un’esperienza unica “dalla laguna alle dolomiti”. Un percorso enogastronomico dal mare ai fiumi, dalle colline ai boschi del veneziano, trevigiano e bellunese fino alle cime di Cortina. Sarà predisposto su prenotazione un servizio di trasporto in jeep dal rifugio Cinque Torri, raggiungibile in macchina dalla strada del passo Falzarego Per info e prenotazioni: 0436 4660
DALLA LAGUNA ALLE DOLOMITI, 12 SETTEMBRE AL RIFUGIO AVERAU
I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA
GLI UOMINI DI MONTAGNA
AUDIO
La dura vita di montagna che avevano vissuto la potevi leggere nelle rughe che solcavano quei visi induriti dal tempo e dalle fatiche. I sacrifici erano narrati da quelle andature spesso affaticate, dalle mani rovinate e dai dolori che li facevano camminare sghembi e apparire vecchi a sessant’anni. Li ricordo bene gli uomini di montagna, quelli nati al tempo della Grande Guerra, poco più che sessantenni al tempo della mia infanzia. Venuti al mondo negli anni peggiori, quelli della fame e dei colpi di fucili e cannoni che, a pochi chilometri, mietevano vittime e squssavano il millenario silenzio delle montagne. Poi poche classi di scuola e per qualcuno un triste destino; “…la boca ‘ncora picola, la fam ormai la e granda, me pare ‘l ma mandà fora par Badia a sbatocià…”. Era questo l’amaro destino raccontato nello struggente canto scritto e musicato da Donato Manfroi e cantato dal Coro Monte Pelsa; erano piccoli uomini sui pascoli che badavano alle vacche, erano bambini carichi di fame e nostalgia. Poi i visi orgogliosi ritratti sulla foto dei coscritti, i sogni dei vent’anni e la mazzata di un nuovo conflitto mondiale questa volta da combattere. La Grecia, l’Albania, la Russia, la guerra civile e poi, per i più fortunati, il ritorno a casa. Appena il tempo di mettere sù qualche chilo e farsi togliere qualche scheggia di granata conficcata nella schiena e poi via di nuovo, a combattere un’altra guerra, quella contro la fame. Ora non c’era più da imbracciare il fucile e srotolare il nastro di munizioni che alimentava la mitraglia, non c’era più da tirare il filo che faceva tuonare il cannone; ora le armi erano il piccone e la cazzuola, il badile e la carriola, la lampada a carburo e quel martello pneumatico che rompeva i timpani e i nervi. Erano ancora fatiche pericoli e nostalgie, erano le lettere spedite a casa, la foto della moglie ed il contare i giorni che mancavano prima del sospirato ritorno al paese nei giorni in cui i larici erano d’oro e si portavano i fiori al cimitero. Era a marzo, da San Giuseppe che si presentava quell’ennesimo vivere duro; era una nuova partenza dal paese, la valigia e lo sferragliare di ruote sui binari, e poi il passaporto il cantiere o la miniera. Erano i quarti di vino per farsi forza e coraggio, i pranzi seduti sui mattoni, erano i sacchi di cemento da cinquanta chili e una lingua straniera tutta da imparare. Erano gli ascensori che portavano a mille metri sottoterra, erano i carrelli da riempire e la polvere di carbone e il grisù. Era il “mal del cemento” che piagava le mani e la “pusiera” che pietrificava i polmoni. Stagioni che sommate diventavano anni, partenze e ritorni e contributi persi, schiene rovinate e “becarie da Sant’Andrea” e poi, finalmente, un po’ di meritato riposo “su ‘n fornel” mentre fuori nevicava. Avanti così, fino al tempo della sospirata pensione, con gli acciacchi leniti dalla gioia del vedere crescere i nipoti e con la sottile malinconia ispirata dalla visione dei campi che si tramutavano in bosco. Era il tempo dell’autunno della vita, dei racconti di guerra, di qualche bicchiere al bar e del continuare a fare i lavori intorno a casa “parchè no se pol sta de bant”. Poi un giorno quel vivere di fatiche e sacrifici sarebbe terminato, la campana avrebbe suonato a rintocchi lenti e gli Alpini si sarebbero presentati all’entrata della chiesa con il labaro ed il cappello; era arrivato il tempo del riposo perpetuo vegliati dalle amate montagne.
Precipitazioni: Al mattino generalmente assenti, nel pomeriggio qualche piovasco qua e là possibile (20-40%) con qualche fiocco oltre i 2900-3000m
Temperature: Temperature in calo, eccetto lieve ripresa delle massime nelle valli
MOTORI
DENIS MEZZACASA FA LA VOCE GROSSA ALLA VITTORIO VENETO – CANSIGLIO
di Roberto Bona
CORSA CAMPESTRE
SABATO TORNA LA VA PIAN MA RIVA
di Gianni Santomaso
PALLAVOLO
MACCABRUNI E’ PRONTO PER IL TERZO ANNO AI PIEDI DELLE DOLOMITI
BELLUNO Ormai è un bellunese d’adozione. E il suo segno zodiacale non è il leone, bensì il rinoceronte. Filippo Maccabruni è pronto ad affrontare la sua terza annata ai piedi delle Dolomiti: «Il mio percorso è sempre andato di pari passo con quello di Belluno Volley – afferma il regista nato a Segrate – a livello di aspettative e di crescita. Sono molto contento di essere qui e di aver imboccato questa strada. Speriamo di migliorare ulteriormente, insieme al collettivo». La rosa è profondamente cambiata, con nove innesti. E cinque conferme: una delle quali coinvolge proprio il palleggiatore. «È una squadra attrezzata dal punto di vista fisico, molto “grossa” – sorride Filippo -. Alcuni ragazzi hanno davvero un’altezza di rilievo. Saremo una gruppo che lotterà, che non mollerà mai e scenderà in campo ogni domenica per raggiungere gli obiettivi prefissi. Possiamo dare spettacolo, se si considerano le doti tecniche. E pure quelle caratteriali». Dopo aver girovagato a lungo, tra Roma, Mondovì, Lagonegro, Cisano Bergamasco e Bolzano, “Macca” ha piantato le tende in territorio bellunese: «Non mi era mai capitato di rimanere così a lungo nella stessa piazza. Non lo avrei mai pensato, ma era un mio desiderio. Cambiare è complicato, ho girato un po’ tutta Italia ed è necessario un profondo spirito di adattamento. La realtà è che fra le Dolomiti mi sento a casa. E questo è sicuramente un “plus” per dare il meglio».
PATTINI INLINE
SABATO E DOMENICA I CAMPIONATI ITALIANI INLINE ALPINE
FALCADE Si svolgeranno a Falcade i Campionati Italiani Inline Alpine, una gara tra i paletti con i pattini in linea sulle strade della Valle Del Biois. Sabato lo slalom mentre domenica in programma il gigante.