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LA FOTO DEL GIORNO
Il prefetto Sergio Bracco al comando provinciale dei carabinieri. È stato accolto dal colonnello Francesco Rastelli: dopo aver visitato la struttura si è intrattenuto con gli ufficiali. Il prefetto, dopo aver preso atto dell’attività istituzionale si è complimentato per lo sforzo dell’Arma, in prevenzione e opera anti Covid.
GLI OPERATORI TURISTICI PROTESTANO PER I RISTORI PER LA SECONDA VOLTA IN POCHI GIORNI
di Gianni Santomaso
OGGI L’ULTIMO SALUTO A LUIGI CORAZZA
di Gianni Santomaso
Di Sergio De Riva, già dirigente Agordo Hockey
Gigi è stato un capace ed appassionato dirigente dell hockey club Agordo di fine anni 80 quando ero presidente.Penso di interpretare il pensiero di tutti gli atleti e i dirigenti di allora nel volerLo ricordare e partecipare al dolore dei suoi familiari.
GIGI CORAZZA CI HA LASCIATO, L’ULTIMO VIAGGIO DALLA SUA AGORDO
ALPINISMO IN LUTTO, E’ MORTO “IL TOPO” ODDONE ZASSO. IL RICORDO…
AGORDO Oggi è veramente una brutta giornata, è mancato anche Oddone Zasso (Topo) noto e grande alpinista anni 60 ex Capo del Soccorso Alpino di Agordo per molti anni e amico di tutti noi rocciatori Gir”. Così Giorgio Farenzena ieri mattina nel comunicarlo agli amici della montagna. Odone “Topo” Zasso Il ricordo di Berto Lagunaz ai microfoni di Claudio Fontanive
IL RICORDO DI ODDONE “TOPO” ZASSO
AGORDO
di Gianni Santomaso
di Loris Santomaso
LA RACCOLTA FOTOGRAFICA
IL RICORDO DI EGIDIO SORARU’
Ciao Tópo_di Egidio Sorarù
IL RICORDO DI EUGENIO BIEN
Oddone Zasso Topo_di Eugenio Bien
LA CARRIERA ALPINISTICA DI ODDONE ZASSO
Topo Zasso_carriera alpinistica
TERREMOTO IN ALPAGO, EPICENTRO A CHIES A 4 CHILOMETRI DAL CENTRO
di DAMIANO TORMEN
CHIUSURA A FASCE ORARIE PER LA PROVINCIALE 3 DI VAL IMPERINA
GOSALDO Per lavori di messa in sicurezza la provinciale 3 di Val Imperina tra Forcella Franche e Vallasin chiude totalmente (fino al 24 febbraio) con esclusione dei giorni festivi e prefestivi. Sarà chiusa dalle 8 alle 12.45; dalle 13.45 alle 15.50 e dalle 16.10 alle 17.45. Nei periodi non interessati dalla chiusura compresi sabato e domenica senso unico alternato regolato da semaforo.
PROVINCIALE 2 VALLE DEL MIS: Fino al 25 marzo, compresi sabato e domenica senso unico alternato in località Curti.
FOTO VANIA, TELEGRAM – VIABILITA’ PROVINCIA BELLUNO
ACQUA NON POTABILE AD AGORDO E TAIBON
AGORDO Gestione Servizi Pubblici informa che ad AGORDO nelle LOCALITA’ PARECH, PROMPICAI e TOCCOL, l’acqua erogata dall’acquedotto non è potabile e può essere usata per scopi alimentari SOLO PREVIA bollitura. GSP ha, comunque, già adottato le necessarie misure per la disinfezione dell’acqua presente nei serbatoi e nella rete idrica con l’aggiunta di cloro.
Anche a TAIBON AGORDINO nelle località RONCH DE BUOS e NOGAROLA, l’acqua erogata dall’acquedotto non è potabile e può essere usata per scopi alimentari SOLO PREVIA bollitura
DA DOMENICA CAMBIO FASCIA PER IL VENETO? CON IL GIALLO MENO RESTRIZIONI, IMPIANTI DI SCI APERTI DAL 15 GENNAIO PUR CON I CONFINI REGIONALI. PRONTO IL PIANO VACCINI PER GLI OVER 75
Mentre Piemonte e Lombardia rimarranno sicuramente in arancione, il Veneto ha serie possibilità di tornare in zona gialla, oggi il vedetto. Da metà febbraio saranno vaccinati gli ottantenni ed inizierà la fase due. Le scuole superiori riaprono lunedi al 50%, ci saranno controlli a campione in classe per seguire la circolazione del virus. In Provincia crollano i casi di positività in un mese -80%, ieri 851 contagiati attuali rispetto ai 4470 di dicembre. Sono 1461 i bellunesi in isolamento, va molto meglio anche nella Conca Agordina, ad Agordo una sola persona in isolamento. Aumentano i guariti da 10 mila a 15 mila (+22%) nell’ultimo mese. Purtroppo in aumento i decessi, dai 429 di fine anno ai 522 di ieri, quasi centro in meno di un mese. In Regione: 2 mila contagi in meno in 24 ore. Ieri sono stati appena 763 i nuovi tamponi positivi, 37840 le persone ancora contagiate 310.406 da inizio pandemia. Ieri si sono contate altre 50 vittime che fanno salire a 8.838 il totale dei morti. In ospedale cifre al ribasso: 2.022 (-98) posti letto occupati nelle aree mediche, 279 (-9) nei reparti di Rianimazione e 281 (-12) negli ospedali di comunità.
IN 24 ORE 6 DECESSI E 46 NUOVI POSITIVI. A BELLUNO UNA SOLA PERSONA IN TERAPIA INTENSIVA, A FELTRE CHIUSA L’AREA DEGENZE COVID IN GERIATRIA
BELLUNO Nelle ultime 24 ore sono decedute 6 persone covid positive: un uomo di 86 anni ricoverato in Ospedale di Comunità a Feltre, una donna di 96 anni ricoverata in Geriatria a Belluno, un uomo di 83 anni e un uomo di 86 anni ricoverati in Pneumologia a Belluno, un uomo di 82 anni e di 73 anni ricoverati in Medicina a Belluno. I nuovi positivi in Ulss 1 Dolomiti sono 46.
Ricoveri
(dato alle ore 17.00 fonte: Azienda Zero)
Le persone attualmente POSITIVE ricoverate negli ospedali dell’Ulss Dolomiti sono:
Area NON CRITICA | Terapia Intensiva | |
Ospedale di Belluno | 38 | 1 |
Ospedale di Feltre | 27 | 7 |
Le persone attualmente POSITIVE ricoverate in Ospedale di Comunità sono:
pazienti attualmente positivi | |
Ospedale di Comunità di BELLUNO | 8 |
Ospedale di Comunità di FELTRE | 9 |
All’ospedale di Feltre è stata chiusa l’area di degenza di Geriatria covid “2” al quarto piano del padiglione Dalla Palma. Da oggi, quindi, la Geriatria covid è concentrata al 3° piano. Pur con i limiti del noto problema dell’approvvigionamento delle dosi, continua la campagna vaccinale. Prosegue negli ospedali e nei centri di servizio la somministrazione delle seconde dosi di vaccino Pfizer: hanno ricevuto questa seconda dose oltre 2 mila persone, per la gran parte operatori sanitari impegnati nella prima linea assistenziale covid. Domenica prossima al drive in del San Martino eseguiranno la seconda dose gli operatori/volontari delle rete 118. Sabato 30 gennaio, con l’utilizzo della prima fornitura del vaccino Moderna, si continuerà l’offerta vaccinale per le categorie della fase 1.
Alle 14:01 di ieri il totale delle vaccinazioni è 1.653.027. Il totale delle persone a cui sono state somministrate la prima e la seconda dose di vaccino è 338.067.
PROVIAMO AD ESSERE OTTIMISTI…
Se domenica scatta la zona gialla da Rt inferiore a 1 (ieri il Veneto era a 0,62) ecco cosa cambia: No agli spostamenti tra Regioni, permessi dunque all’interno della stessa Regione. Riaprono Bar e Ristoranti, chiusura alle 18, per i bar divieto di asporto dopo le 18. Chiusi cinema, teatri, palestre, piscine e impianti da sci. Una volta al giorno ma tra le 5 e le 22 sono permesse le visite, massimo 2 persone, minori di 14 anni esclusi. Riapertura dei musei nei giorni feriali. Resta il coprifuoco dalle 22 alle 5. Centri commerciali chiusi nei fine settimana. Da lunedi (ma al di là della colorazione) riprende la scuola in presenza per i ragazzi delle superiori, massimo al 50%, tutti in aula gli studenti più giovani. Nelle aule previsto il controllo degli studenti con test a campione, lo ha comunicato ieri il Presidente Luca Zaia. “Dobbiamo capire – ha detto – come circola il virus e le eventuali varianti. Sono aspetti fondamentali per evitare ricadute in futuro, ci sono ancora 10mila ragazzi in quarantena”
ANDAMENTO EPIDEMIOLOGICO NELL’AGORDINO
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
I SINDACI INFORMANO
Non grandi variazione rispetto a due giorni fa, ma nessun dato preoccupante con i contagi che sono notevolmente calati (soprattutto nella Conca Agordina) rispetto allo scorso dicembre. Ad Agordo una sola persona in isolamento fiduciario. In alcuni Comuni lo zero nella casella delle persone in isolamento fiduciario.
RISPETTO A GIOVEDI (tra parentesi rispetto a due giorni fa)
LA VALLE 8 (0) positivi 4 (0) isolamento ROCCA PIETORE 4 (-2) positivi 3 (-2) isolamento ALLEGHE 2 (0) positivi 3 (0) isolamento TAIBON 16 (+3) positivi 15 (+2) isolamento AGORDO 11 (-11) positivi 1 (-4) isolamento GOSALDO 3 (0) positivi 2 (0) isolamento FALCADE 26 (0) positivi 28 (0) isolamento CANALE D’AGORDO 15 (0) positivi 20 (-2) isolamento. COLLE SANTA LUCIA 1 positivi 0 isolamento (ultimo aggiornamento dal Comune il 26 gennaio) RIVAMONTE 1(-.2) positivi 1 (-1) isolamento CENCENIGHE 10 (-2) positivi 8 (-4) isolamento, SAN TOMASO 8 (-2) positivi 1 (-4) isolamento, LIVINALLONGO 1 positivo 2 isolamento VALLADA 5 positivi 1 isolamento , VOLTAGO E SELVA DI CADORE dati non pervenuti.
LA SQUADRA VALANGHE DEI VIGILI DEL FUOCO DI BELLUNO IN ABRUZZO ALLA RICERCA DEI 4 ESCURSIONISTI DISPERSI
MONTE VELINO (ABRUZZO) La squadra valanga dei Vigili Del Fuoco di Belluno, unica a livello nazionale per il Corpo è da ieri impegnata nella valle Majellana, alle pendici del Monte Velino in Abruzzo ad una quota di circa 1800 metri, alla ricerca dei quattro escursionisti dispersi dalla scorsa domenica. La squadra dei Vigili Del Fuoco bellunesi sta partecipando ai soccorsi insieme alle squadre del soccorso alpino, del soccorso alpino dei carabinieri, degli alpini 9° Reggimento dell’Aquila e soccorso alpino della Guardia Finanza. Oltre cento i soccorritori al lavoro.
IMPIANTI DA SCI. CANER: “IL GOVERNO VALIDI AL PIÙ PRESTO LA PROPOSTA DELLA CONFERENZA DELLE REGIONI”
VENEZIA “Ora che la proposta di linee guida per l’utilizzo degli impianti sciistici è stata approvata dalla Conferenza delle Regioni, anche con le modifiche proposte in precedenza dal CTS e che dovranno essere nuovamente validate, ci auguriamo che il Governo si esprima rapidamente e che al più presto venga stabilita con certezza la data per la riapertura. L’ultimo Dpcm la fissa al 15 febbraio: se così fosse gli operatori del settore avrebbero poco più di due settimane per organizzarsi e sperare di recuperare almeno in parte una stagione già fortemente compromessa. Ci sono cittadini, imprese e lavoratori che chiedono risposte”. Lo afferma l’assessore al turismo della Regione del Veneto, Federico Caner, ricordando che il testo uscito dalla Conferenza delle Regioni fa riferimento agli scenari introdotti nell’ultimo Dpcm, prevedendo la chiusura degli impianti delle Regioni in “zona rossa” e un’apertura contingentata di tutti gli impianti al 50% per le Regioni rientranti nella “zona arancione”. Nella “zona gialla” le seggiovie potranno funzionare a regime al 100 per cento della capienza, mentre cabinovie e funivie al 50 per cento della capienza, in quanto ambiente chiuso. “In tutti i casi, anche nell’ipotesi che la nostra Regione dovesse passare in fascia gialla – sottolinea l’assessore –, la riapertura avverrà tenendo conto delle misure di sicurezza previste dal protocollo. Per esempio, verrà fissato un tetto massimo di skypass giornalieri vendibili, considerando anche gli abbonamenti settimanali e stagionali. Questo per far sì che possa essere rispettato il numero massimo di presenze giornaliere sui campi da sci. Inoltre sarà obbligatorio l’uso della mascherina chirurgica”. Sempre per effetto dei provvedimenti contenuti nel protocollo, andranno evitate le aggregazioni di persone, così come dovranno essere gestiti i flussi nei comprensori sciistici di maggiori dimensioni che si estendono in territori regionali diversi. È inoltre previsto uno stretto coordinamento delle misure di prevenzione tra le Regioni confinanti. “In questo scenario di ripresa solo parziale – conclude Caner – è evidente che si dovrà lavorare su un doppio binario: quello della ripresa, ma anche quello dei ristori, non dimenticandoci che fino a ora queste attività sono rimaste chiuse e permane l’incertezza sulla loro riapertura”.
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
FOCOLAI ANCHE IN OSPEDALE, OGGI IL VERDETTO… VENETO PRONTO PER IL GIALLO. DA VENEZIA LUCA ZAIA 52 DECESSI E MENO DI 600 NUOVI CASI
VENEZIA Punto stampa del Governatore Luca Zaia, in diretta da Marghera. In diretta su questa pagina, audio, video e testo in diretta.
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA DI LUCA ZAIA
I positivi totali sono scesi oggi dopo molto tempo sotto quota 40mila grazie ai mancati nuovi ingressi e alle guarigioni.
E’ trascorso un anno dalle prime notizie sul covid ha ricordato in apertura di conferenza stampa il Presidente Luca Zaia, un anno dalla dichiarazione della prima emergenza. Attualmente abbiamo ancora 10mila studenti in quarantena. RIAPRONO GLI OSPEDALI OLTRE IL COVID Lunedi riprende l’attività negli ospedali della Regione, si aprono le agende, si fissano gli appuntamenti, riprendono le visite sospese e l’attività in libera professione, sono 90 mila le prestazioni in sospeso. PRODUZIONE VACCINI IN VENETO Non ci sono aggiornamenti, non ci sono accordi in essere per nuovi siti produttivi. SCUOLA A scuola pronto il controllo degli studenti con test a campione, capiremo come circola il virus e le eventuali varianti. Sono aspetti fondamentali per evitare ricadute in futuro, ci sono ancora 10mila ragazzi in quarantena. DAI PEGGIORI AI MIGLIORI COME E’ MATURATA QUESTA SVOLTA? Abbiamo semplicemente fatto quello che la comunità scientifica ci ha detto di fare. La sorpresa sui buoni risultati del Veneto da parte di certa politica è del pretestuosa. La curva di dicembre alta in Veneto è inspiegabile, il virus se n’è andato, almeno così pare. Quasi come la peste a Venezia nel Seicento. ABBIAMO FATTO UN LAVORONE Grazie al lavoro del contact tracing ci permette di dire che abbiamo avuto anche difficoltà a trovarlo. Abbiamo galoppato molto per trovare i positivi.
DOTTOR LUCIANO FLOR DIRETTORE SANITA’ VENETO
Richiameremo tutti coloro che sono in attesa. Chi ha visto annullata la visita deve richiamare per fissare un nuovo appuntamento
Riapertura attività ospedaliera, non significa abbassare la guardia. E’ ragionevole pensare di riprendere con alcune attività rinviate o sospese. Lunedi saremo in una situazione migliore di quanto abbiamo sospeso i servizi. Il piano sanitario prevede 5 fasce, nella fase 4 sono scattate le chiusue, oggi si entra in fasca 3 con 1599 pazienti, la fase 3 infatti prevede 1500 pazienti. La pressione ospedaliera è molto calata, 1100 malati positivi in meno da 2730 a 1600, vuol dire che liberiamo spazi non solo risorse e personale ed è giusto ragionare sulla ripresa dell’attività. Abbiamo 539 malati in rianimazione (covid e non) su una disponibilità di 670 posti letto, quindi 130 libero. La prossima settimana ragioneremo anche sulla riapertura dell’attività chirurgica. Con molta cautela e con grande attenzione evitando assembramenti in ospedale con controlli ai varchi e uso sempre della mascherina. Sarà una ripartenza graduale, chiameremo le persone, altri passeranno per il Cup e vediamo cosa succederà augurandoci che non ci sia un riversamento delle persone in ospedale che non vogliamo diventino luoghi di assembramento. OSPEDALI E CONTAGI I contagi in ospedale sono monitorati e il paziente eventualmente trasferito in reparti Covid. Così succede per gli operatori sanitari e tutti vengono tamponati ogni 4 giorni. Alcuni focolai sono esplosi in ospedale a causa degli asintomatici. QUALI LE CAUSE DEL CONTAGIO? Non c’è mai una causa sola, alcuni non hanno spiegazione
DOTTORESSA FRANCESCA RUSSO
La Ue ha utilizzato un solo parametro per confrontare tutti i Paesi. Da febbraio completiamo la seconda fase della vaccinazione chiudendo i cicli iniziali.
La storia del rosso scuro europeo, una cosa è il rischio a livello nazionale e che divide i vari scenari in base agli indicatori. Un altra cosa è l’individuazione di un parametro legato all’incidenza. Si è scelto un solo parametro per arrivare poi alle colorazioni, ma è un parametro uno soltanto. Si è visto che in questa scala dal colore più tenute a più marcato, il Veneto aveva un’incidenza particolare ma fotografia di quel momento oggi abbiamo un’incidenza di 156 su 100 mila (siamo stati valutati in rosso scuro quando avevamo un’incidenza di 600 ogni 100 mila), e’ un parametro che si misura nel tempo e va catalogata e confrontato. il Veneto ha oggi comunque sui dati europei un’incidenza quattro volte più bassa, questa la realtà travisata da alcuni commentatori. DOMANI IL COLORE NAZIONALE Aspettiamo come ogni settimana la valutazione sulla base dei 21 parametri e vedremo dove andremo a collocarci, i parametri sono comunque tutti in discesa e ci fa stare tranquilli. ANDAMENTO PIANO VACCINALE Il punto della situazione, alle 11 di oggi abbiamo fatto 145619 dosi di vaccino, 33926 sono seconde dosi. Questa persone sono soggetti della popolazione target della fase 1 (operatori sanitari e soggetti che si trovano nelle strutture residenziali per anziani). Il piano ha avuto una battuta d’arrresto per le forniture ridotte di Pfizer, ma è arrivata una nota del commissario Arcuri con una programmazione per le dosi di vaccino che arriveranno a febbraio. Avere la possibilità di programmare ci da l’opportunità di capire come procedere. Ai medici di base saranno foniti vaccini di piàù semplice conservazione. In febbraio arriveranno 250mila dosi da Pfizer e Moderna, 77000 serviranno per i richiami. ULTRA OTTANTENNI Classe 1941 saranno vaccinati dal 15 febbraio si tratta di 43.346 persone, compresi anche gli anziani già vaccinati nelle case di riposo. Dal 22 febbraio i nati del 1946 (46371 Dal 1 marzo classe 1940 (40.500 persone) dall’8 marzo 1945 (46700) e poi a seguire. Le chiamate saranno nominative con tutte le indicazioni necessarie.. Operazioni che potrebbero essere più rapide se Astrazenica sarà sdoganato.
https://www.facebook.com/zaiaufficiale/videos/234167551543781
Vaccini_26_01_21_pdfVACCINI IN VENETO
COVID. ZAIA SU ZONA ROSSO SCURO EUROPEA, “SCANDALOSO, CI TUTELEREMO”
VENEZIA “Da questi organismi europei puoi aspettarti questo e altro. E’ scandaloso. Acquisiremo tutti i documenti e andremo fino in fondo per capire su che basi si fonda questa pubblicazione , chi l’ha diffusa, che dati sono stati usati, e qualora emergessero incuria, inesattezze, leggerezze, non mancheremo di tutelarci”. Lo dice il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commentando la formalizzazione della mappa del rischio Covid diffusa dall’Europa che pone il Veneto e altre Regioni italiane in zona “rosso scuro”. “Insistono – incalza Zaia – pur avendo visto i nostri chiarimenti, pur avendo noi ampiamente documentato trattarsi dell’utilizzo di un parametro non omogeneo e quindi inattendibile. E’ il paradosso della virtuosità perché viene colpito chi fa più tamponi e quindi trova più casi. A questa Ecdc – prosegue – vorrei chiedere come mai in Europa non c’è ancora una modalità unica per fare e conteggiare i campionamenti al fine di rilevare la reale diffusione del virus. Questo è scandaloso”. “Con questa improvvida pubblicazione – aggiunge Zaia – questi signori non hanno certo ottenuto il risultato di contrastare il Covid, ma quello di ammazzare un’economia come quella veneta totalmente globalizzata, come quella della Regione più turistica d’Italia, nella quale vengono da tutto il mondo il 66% dei 70 milioni di turisti che ogni anno scelgono il Veneto. Solo questo – conclude Zaia – costituisce un danno gravissimo per il quale andremo fino in fondo per tutelarci al meglio”.
BONUS “NUOVI NATI” NEL 2020: IN ARRIVO ALLE FAMIGLIE IL CONTRIBUTO DI 400 EURO
di DAMIANO TORMEN
ALPAGO in questi giorni le famiglie dei 40 piccoli cittadini nati nell’arco dello scorso anno in comune di Alpago, riceveranno i 400 euro del “bonus” destinato loro e che va ad aggiungersi ai 200 euro erogati sotto forma di buoni spendibili presso la farmacia comunale, ricevuti al momento dell’iscrizione all’anagrafe.
SONO 15 I DIPENDENTI DI DOLOMITIBUS CHE FESTEGGIANO I 25 ANNI DI SERVIZIO
BELLUNO Un traguardo invidiabile, di questi tempi. E un entusiasmo mai sopito. Quindici autisti di Dolomitibus lunedì 1° febbraio festeggiano i 25 anni di lavoro nell’azienda di trasporto pubblico locale della provincia di Belluno. Hanno iniziato a guidare le corriere nel 1996 e non si sono mai fermati, orgogliosi di far parte di un’azienda di trasporto pubblico locale “con un capitale umano di alto valore professionale”, spiegano. Si tratta di Marcello Di Tavi, Francesco Nard, Angelo Ganz, Daniele Vergerio, Daniele Casonato, Enrico De Battista, Elio Carazai, Dino Di Donà, Massimo Piccolin, Carlo Maddalin, Guido Mares, Guido Luvissotto, Francesco Zuccolotto, Emilio Fedon, Adriano Moretti. “Svolgiamo il nostro lavoro con spirito di sacrificio e passione – raccontano i dipendenti – in un territorio complesso e difficile, in un’azienda che è un punto di riferimento per tutto il Bellunese e che per noi rappresenta una grande famiglia. Quest’anno purtroppo a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia non potremo festeggiare come cinque anni fa, quando abbiamo celebrato i vent’anni di lavoro, ma vorremmo condividere questi pensieri con tutti i nostri utenti che ogni giorno portiamo a scuola e al lavoro, svolgendo anche un servizio di natura sociale, soprattutto con le persone anziane, per le quali siamo sempre a disposizione per una parola o un gesto di gentilezza”. Ma l’anniversario è anche occasione per lanciare un messaggio ai giovani del territorio. “Invito i ragazzi della nostra provincia – afferma Marcello Di Tavi, delegato della Fit Cisl Belluno Treviso – ad avvicinarsi al lavoro d’autista, perché nel nostro territorio i trasporti pubblici non collegano solo le valli, ma anche le persone, permettendo alle persone anziane e ai giovani una socialità altrimenti scarsa, specialmente in questo momento così difficile e complesso”.
PERMESSI DI SOSTA PER I RESIDENTI DEL CENTRO. RIVISTE AL RIBASSO LE NUOVE TARIFFE
BELLUNO La giunta comunale ha rivisto al ribasso le nuove tariffe dei permessi di sosta per i residenti in centro. La tariffa mensile per la sosta nei parcheggi per residenti passa quindi dai 25 euro previsti dal tariffario approvato lo scorso dicembre a 18 euro; la tariffa per il rinnovo annuale scende quindi da 250 euro a 180. Invariate le altre tariffe deliberate poche settimane fa. Va sottolineato anche come le tariffe approvate a fine 2020 non siano ancora entrate in vigore, visto che con la stessa delibera si prorogava automaticamente la scadenza di tutti i permessi dal 31 dicembre al 28 febbraio prossimo. Si sta anche ultimando la definizione di un sistema online per il rinnovo, che permetterebbe ai cittadini di limitare gli spostamenti in questo momento di particolare criticità sanitaria; resterà comunque possibile il rinnovo “in presenza” negli uffici comunali. Per chi vive in centro, resiste la possibilità di abbonarsi con un significativo sconto (15 euro al mese contro i 21 a tariffa piena) al parcheggio di Lambioi, soluzione che aiuterebbe anche a ridurre il numero di auto nel cuore della città. Resta poi la possibilità, introdotta quest’anno per la prima volta, di sostare anche in qualsiasi area di parcheggio regolamentata a parcometro della città (gli “stalli blu”), ad eccezione di piazza dei Martiri, piazza del Duomo, Metropolis ed ex Segherie bellunesi (limitatamente alla parte interrata): «È una decisione che nasce dall’esigenza di soddisfare i bisogni dei cittadini. – commenta l’assessore alla mobilità Alberto Simiele – Abbiamo infatti preso questa scelta per rispondere alle tante richieste di permessi per residenti che non possono essere soddisfatte dai soli posti gialli: abbiamo infatti circa 220 domande per 80 posti disponibili». «In queste settimane, abbiamo ricevuto alcune richieste di revisione del tariffario approvato a dicembre; – continua Simiele – abbiamo quindi voluto confermare la nuova possibilità di sostare sugli stalli blu e, allo stesso tempo, abbassare la tariffa prevista per i residenti del centro, anche in considerazione del perdurare della crisi sanitaria ed economica che sta mettendo in difficoltà le famiglie e che ancora per qualche tempo costringerà a casa numerosi lavoratori, comportando così anche un aumento delle auto in sosta in città».
VIA I TRALICCI, LINEE INTERRATE. “UNA VITTORIA DEL TERRITORIO” PER IL SINDACO DI PONTE NELLE ALPI PAOLO VENDRAMINI
PONTE NELLE ALPI Per usare una metafora sportiva, questa partita si poteva vincere solo di squadra. Una squadra che, a Ponte nelle Alpi, è nata più di vent’anni fa, nel momento in cui è sbocciato il Comitato Stop Elettrosmog. E il percorso, lungo e tortuoso, ha poi coinvolto i singoli cittadini, le categorie di lavoratori, oltre ovviamente alle istituzioni. Con il Comune in primissima fila. Dopo l’accordo sottoscritto con Terna, nella giornata di ieri, l’intera comunità pontalpina vede la linea del traguardo: i tralicci saranno smantellati, i cavi interrati. E i centri abitati potranno finalmente respirare: «È un grande successo – afferma il sindaco Paolo Vendramini – anche sotto il profilo urbanistico. E destinato a migliorare la qualità di vita del territorio. In più, riusciremo a recuperare alcune aule all’interno della scuola elementare “Arrigo Boito”. Un simile risultato è frutto dell’impegno civico e del lavoro di varie componenti: per questo, tengo a ringraziare gli amministratori che si sono battuti prima di me per risolvere l’annosa questione dell’elettrodotto, oltre al Comitato Stop Elettrosmog, al Comitato genitori». Per quanto riguarda l’iter, ci vorranno un paio di mesi per la Via (la Valutazione di impatto ambientale). A quel punto entrerà in scena la Conferenza dei Servizi a livello regionale e si procederà alla fase decisiva, con l’avvio dei lavori: «Esprimo grande soddisfazione per il risultato raggiunto – argomenta Fulvio De Pasqual, attuale capogruppo di maggioranza e, soprattutto, il sindaco che il 31 marzo di 12 anni fa ha firmato il protocollo d’intesa tra Comuni e Terna -. Sono particolarmente contento di un aspetto: è stato confermato, e migliorato, l’impianto complessivo dell’ormai lontano 2009». C’era, però, un vulnus in quell’accordo sottoscritto a Soverzene: «E riguardava l’attraversamento di Andreane, in Comune di Belluno. Già allora proponevamo di interrare. Fa piacere che, a distanza di tempo, la proposta sia stata recepita e speriamo che i tempi per le opere previste siano il più possibile brevi e certi. I cittadini di Ponte nelle Alpi hanno aspettato troppo per avere una soluzione definitiva all’inquinamento elettromagnetico e ai pesanti vincoli urbanistici che la presenza delle linee ha imposto». Al tavolo in Regione non è mancato l’assessore comunale all’Ambiente, Pierluigi Dal Borgo: «È stato un incontro molto positivo e migliorativo rispetto all’ultimo piano concordato. Ponte nelle Alpi e Polpet non avranno più i tralicci: la popolazione si aspettava una risposta di questo tipo». Insomma, la tanto auspicata svolta è arrivata: «Ora Terna ha preso l’impegno di affrontare le problematiche dei Comuni a valle – conclude Dal Borgo – ma è essenziale procedere in maniera spedita, senza più rallentamenti. Mi auguro che anche da parte della politica ci sia unanimità. E tutti i sindaci, con il presidente della Provincia, remino nella stessa direzione».
Più tutele per i medici e sostegno alla sanità privata al pari di quella pubblica
di Dario Bond
“Massima vicinanza ai medici che questa mattina sono scesi in piazza Montecitorio per rivendicare i loro diritti, lasciare fermo il loro contratto da quindici anni è una condizione inaccettabile, ancor di più se consideriamo il contributo che stanno dando al nostro Paese. Esistono peraltro ancora troppe differenze di trattamento tra medici contrattualizzati con le aziende private rispetto a quelle pubbliche, a fronte di un medesimo percorso formativo e di accesso all’esercizio della professione. Tutto ciò va risolto, e in fretta”. “E’ un momento storico per l’Italia anche per i fondi del Recovery Fund che arriveranno Facciamo sì che la sanità privata ne benefici così come quella pubblica, i medici sono professionisti in entrambi i casi, non dimentichiamolo Pari dignità, stessi diritti ma anche pari sostegno”.
NUOVO TITOLO DI “MAESTRO ARTIGIANO”, 30 ADESIONI IN POCHE ORE
BELLUNO Da qualche settimana è possibile ottenere il titolo di “Maestro artigiano”. I criteri e le modalità sono stati stabiliti dalla delibera di giunta regionale del 3 novembre 2020. E la risposta degli artigiani bellunesi è stata subito entusiasta. «Il primo giorno di apertura dei nostri uffici per la manifestazione di interesse, abbiamo ricevuto oltre 30 richieste in poche ore – spiega il direttore di Confartigianato Belluno, Michele Basso -. È un segnale importantissimo, che testimonia non solo l’entusiasmo dei nostri artigiani, nonostante un anno particolarmente difficile per tutti i settori economici; ma dimostra anche il legame tra gli artigiani e il loro lavoro, e tra gli artigiani e l’associazione. Tutti ci tengono a essere “Maestri artigiani”. Un titolo caratterizzante sia nei rapporti con il consumatore, sia verso clienti e fornitori». Per diventare “Maestro artigiano” sono previsti due iter alternativi: un percorso professionalizzante, che prevede un’anzianità lavorativa qualificata nel medesimo settore dell’artigianato (almeno 10 anni di attività della impresa/azienda riconosciuta nel settore), competenze manageriali e un’elevata attitudine all’insegnamento del mestiere; e un percorso formativo obbligatorio (attualmente in via di definizione), che permette l’acquisizione delle competenze manageriali e didattiche necessarie, preceduto da un periodo di attività lavorativa qualificata nel settore di riferimento.
ASSISTITI EX DR BACCHIN: PROROGATA L’ASSEGNAZIONE AL 31 GENNAIO
BELLUNO A seguito della cessazione del dr. Sebastiano Bacchin in data 30 luglio 2020, non essendo stato possibile trovare un medico che accettasse l’incarico di sostituto nel medesimo ambito territoriale, gli assistiti hanno dovuto effettuare una nuova scelta tra uno dei medici operanti nello stesso ambito. Per assicurare l’assistenza ai cittadini, i dottori Rossa, Pegoraro, Banzi e Bertelle, si erano resi disponibili ad accogliere un numero di pazienti superiore al massimale di legge loro consentito. A questi pazienti era stata assegnata la scelta del medico con scadenza 31.01.2021. Vista l’impossibilità di individuare un medico disponibile ad assumere l’incarico nel Comune di Cesiomaggiore, l’assegnazione è stata prorogata d’ufficio fino al 31.01.2022.
ANAS METTE SUL PIATTO 5 MILIONI DI EURO PER LE STRADE STATALI VENETE
VENEZIA Anas ha stipulato il contratto – per 5 milioni di euro – per interventi di manutenzione straordinaria del corpo stradale lungo le strade statali venete. Nel dettaglio, l’appalto per l’esecuzione dei lavori di manutenzione straordinaria è stato aggiudicato al raggruppamento temporaneo di imprese CI.MO.TER srl – Impresa Edile Conte Rino & figli snc – CI.GI.ESSE srl. L’iter per affidamento mediante procedure di Accordo Quadro garantisce la possibilità di eseguire i lavori con tempestività nel momento in cui si manifesta il bisogno, senza dover espletare una nuova gara d’appalto, consentendo quindi risparmio di tempo e maggiore efficienza. La durata massima dell’Accordo Quadro stipulato è fissata in 48 mesi, ovvero fino all’esaurimento del corrispettivo massimo previsto.
NUOVI ORARI CALL CENTER COVID DAL 1° FEBBRAIO 2021
BELLUNO L’importante rallentamento epidemico registrato nelle ultime settimane e la conseguente forte riduzione delle telefonate con richiesta di informazioni da parte dei cittadini, consentono di rimodulare giorni ed orari di attività del CALL CENTER COVID Dal 1° febbraio 2021 lo 0437/514343 sarà attivo dalle 8 alle 18 da lunedì a sabato.
LE POESIE DI ALICE NELLE LIBRERIE BELLUNESI
ALLEGHE Prima che arrivi la bella stagione, è il titolo della nuova raccolta di poesie dell’alleghese Alice De Toni. Impossibile la presentazione in presenza, ma il libro già si può trovarlo a Belluno nelle librerie Campedel, Le Due Zitelle, Mondadori Bookstore e Tarantola; Feltre Agorà e Pilotto; Rasai di Seren del Grappa libreria Quattro Sass, Alleghe in edicola. E’ possibile acquistare il libro su sito della casa editrice www.edizionidbs.it
Training di Biodinamica Craniosacrale
Un profondo lavoro sul corpo e attraverso il corpo che si trasforma in unviaggio alla scoperta di se stessi e delle proprie potenzialità.
BELLUNO L’associazione culturale MU APS arriva a Belluno per presentare una tecnica manuale delicata e profonda che sostiene e stimola la capacità di autoguarigione nel corpo. Fa parte delle Discipline del Benessere e Bionaturali, e può essere intrapreso sia come percorso professionale, sia come percorso di crescita personale. Per info, sessioni di prova e prenotazioni:Brunella Moro [email protected] 347/7742512 ISCRIZIONI ENTRO IL 15 MARZO SCONTO 10%
AUDIO BRUNELLA MORO
LA SCUOLA SCI EQUIPE DI FALCADE SI PREPARA PER LA RIAPERTURA DEGLI IMPIANTI ORGANIZZANDO CORSI PER I GIOVANI
FALCADE La Scuola Sci Equipe di Falcade sta aspettando con ansia la riapertura degli impianti sciistici e mette le mani avanti organizzando delle settimane bianche per le famiglie nel mese di marzo. Per ragioni di sicurezza legate alla diffusione della pandemia Covid-19 la data di apertura della skiarea è posticipata, almeno fino al 15 febbraio. Nel frattempo i programmi delle settimane bianche dedicate alle famiglie e ai bambini. REBELS KIDS WEEK dal 1 al 6 marzo e WEEK 4 KIDS dal 14 al 20 marzo. Sono previste interessanti scontistiche per l’ acquisto dello skipass e per l’alloggio presso le strutture aderenti.
L’AUSER DI TISER – CIRCOLO SEMPRE ATTIVO – APRE LA SEDE PER IL TESSERAMENTO
Visto il protrarsi delle normative relative al corona virus che impongono la sospensione delle attività ludiche delle varie associazioni, il circolo Auser Col Bel di Tiser ha deciso di aprire la propria sede per permettere ai propri associati, o a chi vuol fare parte di tale sodalizio, di poter tesserarsi per il 2021. L’apertura dalle 15.00 alle 16.30 tutti i giorni ad esclusione della domenica. Resta inteso che il Circolo è sempre attivo per eventuali servizi di accompagnamento in accordo con ASCA ed il circolo El Broi di Agordo come da tempo consolidato.
CONTAGI E RICOVERI IN CALO, SARA’ ANDATO TUTTO BENE? SE LO CHIEDE DE CARLI DELLA CGIL
BELLUNO Da alcuni giorni i contagi sono in calo e anche i ricoveri. Si alleggerisce la pressione sugli ospedali ma Mauro De Carli, segretario della CGIL Belluno, si chiede se sta andando tutto bene, e lo fa con una lettera aperta.
Se i contagiati calano, se gli ospedali non soffrono più della piena occupazione dei posti letto COVID, se i posti di terapia intensiva si stanno liberando vuol dire che e’ andato tutto bene? Soprattutto dobbiamo stare tranquilli rispetto al prossimo futuro anche a dispetto di una paventata ripartenza di una terza ondata di contagi COVID? Sono domande che mi sono posto in questi giorni, perché credo sia giusto preoccuparsi di quanto potrebbe succedere nei prossimi periodi in cui tutti pensano possibile una terza ondata del contagio, addirittura diversa dalle precedenti a causa delle varianti che il Covid porta con sè. Preoccupazione quindi, soprattutto per evitare quel fatalismo che sta avvolgendo complessivamente la nostra comunità e, io credo, venga spesso e soprattutto ora utilizzato per nascondere gli elementi di difficoltà che ci sono stati e che si vorrebbero tralasciare. La CGIL, nelle sue varie forme di rappresentanza, ha chiesto da tanto tempo due cose; l’aumento del personale occupato presso le strutture sanitarie e le Case di Riposo e la attuazione completa delle disposizioni, in particolare la DGR 782 del 2020, che avevano lo scopo di ostacolare il contagio in ambito sanitario, curare le persone colpite sia a domicilio che negli ospedali, evitare il propagarsi dei contatti. Le risorse ci sono e, tanto per sfatare uno stucchevole refrain dei nostri governanti regionali, esse vengono dal Governo centrale. Solo oggi ci viene detto che le assunzioni sono possibili, si sono aperti i bandi, peccato non si riesca ad avere personale aggiuntivo ma assistiamo ad un travaso dalle Case di Riposo verso le ULSS, che quindi nei prossimi periodi rischiano di rimanere con pochi addetti, in attesa di veder uscire dai corsi abilitanti nuovo personale. Corsi peraltro oggi scarsamente frequentati anche a causa delle mancate coperture economiche che si dovrebbero poter offrire ai potenziali partecipanti. Le Organizzazioni Sindacali, da tempo hanno evidenziato questa situazione, siamo rimasti inascoltati ed ora il problema è reale e consistente e con poche possibilità di soluzione. Come denunciamo la mancata fase di tracciatura dei contatti, in particolare tra novembre ed inizio dicembre 2020, anche qui probabilmente dovuta ad una carenza di personale, pur avendo convogliato anche altri servizi dentro il Dipartimento di Prevenzione. La provincia di Belluno ha avuto la maggiore percentuale sulla popolazione di contagiati, questo ha visto allontanarsi la fase di calo e procurato forti difficoltà nella gestione delle varie attività produttive. Infatti la percentuale di assenteismo denunciato dalle aziende, causa COVID ha trovato picchi dell’8/9 % nei mesi di marzo-aprile (quando tutti erano impreparati) e tra novembre fine 2020. Il buon senso mi direbbe che come è stato facile in passato esternalizzare una serie di servizi della stessa ULSS, dovrebbe essere stato altrettanto importante affidare ad un servizio esterno e aggiuntivo quel maggiore flusso lavorativo di contatti da “positivo COVID” da gestire. Infine preoccupa la pianificazione della campagna vaccinale, specialmente quando dovrebbe entrare nel vivo della vaccinazione dell’intera popolazione: sappiamo che la fase 1, quella che opera per la copertura del personale sanitario complessivo oltre che per le case di riposo e dei loro ospiti, sta per essere terminata, completa dei famosi richiami al 21esimo giorno. Ma non siamo riusciti a sapere come verrà attuata la fase successiva e con quali scadenze temporali. Non crediamo che la colpa possa essere data al calo delle forniture che PFIZER sta attuando, un calo non dovrebbe pregiudicare l’intera organizzazione del piano di vaccinazioni. Sembra invece che al primo incidente di percorso (impossibile che non avvengano) si stia cogliendo l’occasione per scaricare le responsabilità contro gli altri. Come CGIL, spero non solo noi, si chiede di avere indirizzi precisi su come si andrà ad operare nella somministrazione dei vaccini, è importante non solo per portare in sicurezza la salute dei cittadini, siano essi lavoratori o pensionati, ma anche per rassicurare il sistema produttivo sul come e quando avrà capacità di stare sereno nel programmare la ripartenza e la fine dell’emergenza. Serve anche per dare un’immagine generale sulla necessità di una vaccinazione di massa, così infatti si sono sconfitte altre malattie pandemiche in passato; oggi alcune visioni corporative, oserei dire negazioniste, ostacolano una totale partecipazione alla campagna vaccinale. Come CGIL sappiamo invece che bisogna far scaturire tra i cittadini quel senso di responsabilità reciproca tra cittadini e Stato, in cui tutti devono mettere la loro parte, in alla cui base deve stare la salute individuale e collettiva, in cui tutelare sè stessi e tutti gli altri. Serve una campagna di sensibilizzazione, che oggi impegna la CGIL e speriamo anche altri soggetti, ma servono trasparenza, informazione, dialogo pubblico, per cui tutti possano essere informati e consapevoli della necessità di vaccinarsi.
Mauro De Carli- Segr.Gen CGIL BL
“PELMO D’ALTRI TEMPI” DI GIOVANNI ANGELINI
di RENATO BONA
“Al fotografo De Santi, con cordiale gratitudine per le buone riproduzioni e qualche ‘non spregevole vecchio bianco e nero’”. Così, il compianto prof. Giovanni Angelini (mancato il 16 maggio 1990, per ritornare in Val di Zoldo, dove ha scelto di essere sepolto) firmava la dedica a chi aveva con lui aveva collaborato per realizzare il volume “Pelmo d’altri tempi”, edito nell’ottobre 1987 da Nuovi Sentieri di Bepi Pellegrinon per i tipi della Arti grafiche Tamari di Bologna; in copertina acquerello inedito: “Il Pelmo a Zoppé di Cadore” di J. Gilbert. Il sito “angelini-fondazione.it” ricorda che Giovanni Angelini era nato ad Udine il 4 agosto 1905 e che il padre era primario medico dell’ospedale di quella città. E che la famiglia materna era originaria della Val di Zoldo con il ceppo che dalla fine del 1700 era legato all’arte di scolpire il legno. La madre modellava in creta, aveva studiato all’Accademia veneziana ed aiutava il nonno, lo scultore Valentino Panciera Besarel “che dalla povertà si era fatto casa e bottega sul Canal Grande”. Dopo gli studi classici ad Udine, Giovanni Angelini si era laureato in medicina, nel 1928, a Padova. Quindi servizio militare (7° Reggimento alpini 1929-30; Ospedale da campo per indigeni in Etiopia 1935-37) e a seguire supplenze estive di medici condotti alle quali ha accompagnato una lunga preparazione universitaria (Padova: Istituto di istologia ed embriologia generale, Istituto di patologia speciale medica e metodologia clinica; Amburgo: Institut für Schiffs- und Tropenkrankheiten) fino al 1948. Dal 1937 incaricato dell’insegnamento di Clinica delle malattie tropicali e subtropicali presso l’Università di Padova. Comincia nel 1948 la carriera ospedaliera quale primario medico all’ospedale di Trento, poi a quello di Verona (1954) e a quello di Belluno (1958) dove, a fine servizio (1975) è divenuto primario medico emerito. Socio corrispondente dell’Istituto veneto di scienze, lettere ed arti, gli è stata conferita la cittadinanza onoraria di Forno di Zoldo (1948) e di Zoldo Alto (1980); ha ricevuto il Premio San Martino della Città di Belluno (1975); è stato nominato socio onorario della sezione del Cai di Agordo (1984) e di Zoldo (1989) della quale è stato tra i fondatori nel 1966. Si legge quindi che: “Ha imparato ad andare in montagna dai pastori e dai cacciatori, pionieri dell’alpinismo zoldano. In famiglia esisteva già una certa tradizione alpinistica: la madre, poco dopo la costruzione (1892) del Rifugio Venezia, intorno ai 24 anni, sfuggì alla sorveglianza paterna e salì sul Pelmo con la guida di Zoldo Alto Angelo Panciera detto “el Mago” e con un’attrezzatura primordiale: la salita le aveva lasciato una profonda impressione”. Per Giovanni “L’alpinismo vero e proprio cominciò dopo la morte del padre (1922) e durante gli studi universitari. Fu iniziato da Silvio Sperti, compagno di scuola e amico bellunese del fratello Valentino, proveniente da una famiglia di tradizioni alpinistiche”. E veniamo al libro, dedicato “Alla valle che mi ha dato, al mondo, più di ogni altro luogo”, articolato nei seguenti capitoli: “Pelmo in antico”, “Leggende e arte”, “Precursori”, “John Ball”, “Paul Grohmann”, “Via ‘per la Forca Rossa’”, “Via ‘per la Dambra’”, “Salite dei primi anni: 1869-1872”, “Un ventennio: 1873-1892”, “Rifugio Venezia”, “Pelmetto”, “Per la parete Nord verso Forcella Forada”. Riservandoci di tornare su questo splendido lavoro di Angelini, ci soffermiamo nell’occasione sul capitolo “Leggende e arte” dove si legge che “Raccontavano i vecchi che il Pelf (Pelmo) non era stato sempre così aspro di croda nuda, ma nei tempi dei tempi pendii boscosi nel coprivano i fianchi e sulla cima in pace stavano casere e armenti. Un giorno, chi sa per quale tremendo castigo, il Pelf s’era scrollato di dosso quel mantello verde, troppo mite per la sua regalità superba. S’ergeva ora, sul piedestallo di colli ondulati, impetuoso il Sass de Pelf solo e possente dominatore, e le sue immense ‘rovine’ erano precipitate laggiù – ci additavano la conca di Pécol – a sbarrare la valle, seppellendo i paesi. L’acqua del Maé aveva così formato un lago, il ‘mar di Marasón’; i secoli passano e il lago viene colmato dalle piene. Nuovi boschi s’abbarbicano sulle ‘rovine’, ma ancora, scavando in quelle zone, si trovano tronchi enormi abbattuti da enormi pietroni; e sopra Pianàz scavando hanno trovato una campana, la campana vecchia che suonava a San Nicolò di Fusine e che altre rovine, quelle della prima grande guerra, hanno travolto per sempre”. Ancora: “Questa leggenda del Pelf, che ha similitudine con quelle di altre grandi montagne e si collega con fenomeni rovinosi, preistorici e storici, frequenti in montagna, era viva in passato a Zoldo Alto. Traeva origine probabilmente da due grandi scoscendimenti ormai rivestiti dalla vegetazione, scesi dalle pendici occidentali del Pelmo-Pelmetto ad ostruire l’alta valle e a dare origine a caratteristici ripiani”. Poi compaiono le “Madame de Pala Favera” e Giovanni Angelini si chiede: “Ma chi erano?” e risponde: “Signore ricche che avevano la casa a Pécol; avevano lasciato parti prative di territorio di montagna, i così detti ‘Colendìei’ ( ‘Colonnelli’) ad appartenenti a una Regola (o ad un Consorzio di regole di vari villaggi); queste ‘pàrt venivano sorteggiate (per esempio ogni 5 anni a primavera) e distribuite per la falciatura, che di solito si faceva a data fissa; i ‘Colendìei da Pala Favera (c. 1600 m), fonte di lunghe dispute, erano sul pendio occidentale o ‘Baidórs’ (dove ora vi sono attrezzature di risalita per lo sci) e si falciavano il 24 agosto ogni anno. Le stesse ‘Madame’ possedevano anche i ‘Colendièi de Col Torónd’, parimenti lasciati per uso regoliero in Val Granda (sora Soramaè-Pianàz) al Crep de Còl Torónd (1785 m i vecchi del secolo scorso raccontavano di aver visto a Col Torónd ruderi attribuiti alle case delle Madame de Pala Favèra’”. Altra domanda: “E le Bernarde’ chi erano? Da essere ancora ricordate negli enormi pietroni che fanno parte delle tracce della ‘Rovina de Pelf’ a 1600 m in prossimità del ‘Ru de Vido’?”. Così l’autore del libro: “Erano sorelle, molto ricche, di Còi (pare che siano esistite e la loro casa, proprietà di varie famiglie Rizzardini, era una volta una delle più belle tra quelle antiche, ornamento di un villaggio fra i meglio conservati): erano così ricche – si diceva – che non riuscivano a chiudere le loro case dotali piene di roba, pigiandovi sopra con le ginocchia; a tali case dotali (‘banch’) così’ grandi e così piene erano paragonati i macigni trascinati giù dalla ‘Rovina de Pelf’ e che ora hanno nome ‘Banch de le Bernarde’”.
NELLE FOTO (riproduzioni da “Pelmo d’altri tempi” e sito angelini-fondazione.it): il prof. Giovanni Angelini; la copertina del suo splendido libro sul Pelmo col Pelmo e Zoppè di Cadore, acquerello inedito di Gilbert; Pelmo e Pelmetto da sud-ovest, versante di Zoldo Alto; Pecol di Zoldo e il Pelmo d’inverno come era prima che l’incendio del 1961 distruggesse la maggior parte del villaggio; il capitello de “La Crós”fra Maresón e Pianàz; Pian de Zernadói sul sentiero che fiancheggiando la “Rovina de Pelf” raggiunge i “Banch de le Bernarde”; la faccia levigata di uno dei macigni; Il “Banch de le Bernarde”; casa Rizzardini; opera di Gilbert il quale ipotizzava che il Pelmo fosse un soggetto che ricorreva spesso in Tiziano; dipinto di Moretti del 1600 per un ex voto nella chiesa di San Valentino a Maresón: la finestra guarda verso Pelmo e Pelmetto; Zoppè del passato nel disegno di Josiah Gilbert del 1869; acquerello inedito del 1865 o 1868 dello stesso autore; il Pelmo “visto” (1964) da Masi Simonetti; nel 1876 Valentino Besarel scolpì un’immagine di Pianàz col Pelmo, alla sommità della cornice dedicata a Sante Colussi, fondatore di una genealogia di panificatori.
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LA PUNTATA DELLA SETTIMANA Laudato Medico è il riconoscimento istituito per preservare l’eredità umana del professor Umberto Veronesi: accoglienza, ascolto, comunicazione e vicinanza al paziente. Ogni anno, dal 1° al 31 ottobre, le pazienti che hanno o hanno avuto il tumore al seno hanno segnalato i medici che gli sono stati più vicino durante il percorso di cura. Rosanna D’Antona, Presidente Europa Donna Italia
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GOCCE DI FILOSOFIA, CON CHIARA CAU, CON LISA DE LUCA.
TUTTI I GIORNI DAL LUNEDI AL VENERDI ALLE 6.55 E ALLE 18.55
PUNTATA 19
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007 IN CONDOTTA CON LA PROF. MARIA ROSA SALMAZO IL LUNEDI ALLE 10,30 E ALLE 19.00 LA DOMENICA ALLE 8 DEL MATTINO. NONA STAGIONE
LA PUNTATA DELLA SETTIMANA
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SOLIDARIETA’ VENETO FONDO PENSIONE, IN ONDA IL PRIMO VENERDI DEL MESE ALLE 10.30 E ALLE 19.00 QUINTA STAGIONE
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DUE MINUTI UN LIBRO TUTTI I GIORNI ALLA RADIO ALLE 9.30 E ALLE 18. QUINTA STAGIONE
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CASSA SOLIDARIETÀ LUXOTTICA
IL NUMERO DI GENNAIO CON PAOLO CHISSALE’ E FABRIZIO CAMPEDEL
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NUOVA PUNTATA 27 GENNAIO, CLICCA ED ENTRA NELLA RACCOLTA
LA RASSEGNA STAMPA DA L’AMICO DEL POPOLO
OSPITE: Stefano Murer, presidente della Croce Verde Val Biois
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I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA il lunedi alle 9.30 e 18.30
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LE PUNTATE di Luisa Alchini di Leggermente Bellunesi, la domenica alle 11, IL MARTEDI IN PRIMA EDIZIONE alle 10.30 e alle 19.00
LA PUNTATA DELLA SETTIMANA San Gregorio Nelle Alpi ha dato i natali ad un padre costituente: Manlio Pat, raccontanto nel libro a cura della figlia Francesca Pat.
RACCOLTA COMPLETA
L’ALMANACCO LADINO CON L’ISTITUT CESA DE JAN QUINDICINALE APPUNTAMENTO. LA DOMENICA ALLE 9 IL LUNEDI ALLE 8.35 IL MARTEDI ALLE 12.35 IL MERCOLEDI ALLE 18.35. SECONDA STAGIONE.
RACCOLTA COMPLETA
SP 473 DI CROCE D’AUNE interruzioni al traffico della durata massima di 20 minuti tra Ponte Otra e Sovramonte dal 26 al 29 gennaio, dalle 8:30 alle 17, per consentire taglio alberature pericolose e messa in sicurezza della strada
SP 1 MADONNA DEL PIAVE senso unico alternato regolato da semaforo fino al 15 gennaio in comune di Quero Vas per realizzazione tombinatura
SP 42 CAVALLERA fino a revoca, chiusura della strada nell’abitato di Perarolo per attivazione emergenza frana “Busa del Cristo”
S.P.2 DELLA VALLE DEL MIS Interdizione totale al traffico fino a revoca dal km 14,920 (località Gona Bassa) al km 20,650 (località Titele) per cedimento della carreggiata
S.P. 5 DI LAMOSANO Interdizione totale fino a revoca per presenza di materiale e alberi in strada.
S.P. 251 DI VAL DI ZOLDO E VAL CELLINA dalla località Soffranco fino all’imbocco nord della galleria S. Giovanni interdizione totale al transito per cedimento della carreggiata
SP 3 DELLA VAL IMPERINA fino a revoca, senso unico alternato regolato a vista in località Gona di Conedera di Rivamonte per cedimento della carreggiata stradale
Precipitazioni: Al mattino probabilità di qualche goccia nelle valli (30/40%), dove il rischio di locale gelicidio o di fiocchi di neve si ripeterà, anche se in maniera minore rispetto a una settimana fa. La debolissima neve cadrà tra i 500 e i 1600 m in funzione della stratificazione termica verticale assai particolare. Si tratterà di tracce di neve o poco più. Al pomeriggio precipitazioni assenti (0%).
Temperature: Minime in rialzo, eccetto in alta quota, oltre i 2500 m, dove i valori più bassi saranno osservati alla sera; massime in ulteriore lieve aumento. Nelle prime ore del giorno persistenza dell’isotermia verticale. Su Prealpi a 1500 m min -1°C max 2°C, a 2000 m min -2°C max 1C. Su Dolomiti a 2000 m min -3°C max 0°C, a 3000 m min -10°C max -4°C.
Venti: Nelle valli perlopiù deboli/moderati di direzione variabile al mattino, poi locali rinforzi per episodi di Foehn; in quota inizialmente moderati/tesi da ovest, tesi/forti da nord-ovest al pomeriggio/sera, a 10-35 km/h a 2000 m e 35-50 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Fino a metà pomeriggio assenti (0%) nel tardo pomeriggio e soprattutto alla sera precipitazioni in rapida estensione (80/90%) da ovest verso est, nevose inizialmente sopra i 1300/1400 m, in abbassamento fino sui 900/1000 m entro la mezzanotte.
Temperature: Minime in diminuzione nelle valli; in quota saranno osservate alla sera, mentre quelle del mattino saranno in rialzo rispetto a venerdì. Massime in lieve flessione ovunque. Su Prealpi a 1500 m min -3°C max 1°C, a 2000 m min -3°C max 0°C. Su Dolomiti a 2000 m min -4°C max -1°C, a 3000 m min -11°C max -6°C.
Venti: Deboli di direzione variabile nelle valli; in quota moderati/tesi da nord-ovest al mattino, in attenuazione disponendosi da ovest nelle ore centrali e da sud-ovest nel tardo pomeriggio/sera, a 5-20 km/h a 2000 m e 15-35 km/h a 3000 m.
L’ALLEGHE PERDE AD EGNA, DOMANI AL DE TONI IL BIG MATCH CONTRO IL MERANO
UNTERLAND CAVALIERS – ALLEGHE 5-2
PARZIALI: 1-0, 2-2, 2-0
GOL: pt. 4’09” R. Zerbetto. st. 0’58” Schiavone, 9’25” Pallabazzer, 13’29” Sullmann, 13’49” Schiavone. tt. 15’30” Selva, 19’27” Kaufmann
EGNA L’Alleghe torna da Egna a bocca asciutta dopo una partita giocata bene ma non egregiamente. L’Unterland Cavaliers incamera 3 punti importanti dopo una prestazione superlativa che ha visto gli altoatesini prendere di mira la squadra alleghese. Doppietta per Schiavone per gli agordini che già sabato sera saranno chiamati ad un’altra sfida impossibile contro il Merano. Parte bene la squadra agordina che impegna il portiere altoatesino fin da subito. Alla prima disattenzione i padroni di casa scappano in contropiede e sbloccano la sfida con l’azione solitaria di Ruben Zerbetto che batte Scola. Risponde subito l’Alleghe. Ritmi altissimi nella prima parte di gara con le squadre che lottano su ogni disco. Cavaliers indiavolati che vogliono chiudere la contesa il prima possibile ma il portiere delle civette para l’impossibile. Nel finale di primo tempo la squadra di Egna prende di mira la gabbia agordina grazie anche ad una penalità inflitta a Matteo Dall’Agnol ma la seconda rete della serata non arriva. Nel drittel centrale le civette pareggiano subito i conti con Schiavone che coglie l’assist di Kiviranta per spedire il puck in fondo al sacco. Le squadre non se le mandano a dire e continuano a dare spettacolo con azioni da entrambi i lati. Ad avere la meglio gli altoatesini che tornano in vantaggio grazie a Pallabazzer. Agordini in difficoltà che subiscono la terza marcatura della serata a firma di Sullmann. Subito la risposta dei biancorossi con Schiavone bravo a battere il portiere. Alleghe indiavolato nel finale di tempo alla ricerca di un pareggio che però non arriva. Ultima frazione con la squadra di Matikainen in difficoltà ma che riesce a difendersi bene. Provano a reagire gli alleghesi ma il disco non vuole entrare. A 4’ dal termine i Cavaliers calano il poker con Zerbetto che serve egregiamente Selva il quale beffa Scola. Nel finale Matikainen le prova tutte pur di capovolgere il risultato ma l’obbiettivo non viene centrato, anzi i padroni di casa trovano il quinto gol.