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LE FOTO DEL GIORNO… DI ANDREA AMICO “GIALLO GIAU, STUPENDO ANCHE IN QUESTO PERIODO”
COLLE SANTA LUCIA
IL LIBRO, con un caro saluto a Michelangelo Corazza, negli anni Ottanta è stato un valido collaboratore della redazione giornalistica di Radio Più, cronista nelle trasmissione dedicate all’hockey su ghiaccio, potente voce dalla Val di Zoldo. Oggi la presentazione del suo nuovo libro “Aneddoti, curiosità e fatti accaduti in Val di Zoldo, alle 17 in sala Rizzardini a Fusine con l’introduzione del sindaco Camillo De Pellegrin.
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STRADA DEL DURAN, OLTRE UN MESE DI DISAGI
PROVINCIALE 347 PASSO DURAN interdizione totale dalle 8 alle 12 e dalle 13.30 alle 17.30 esclusi sabati e domeniche, fino al 04 dicembre, nelle altre fasce orarie senso unico alternato, in località Dont SP 347 DURAN E CEREDA Fino al 12 novembre chiusura totale in località Caleda – comune di La Valle Agordina – dalle 8 alle 12 e dalle 13.30 alle 17.30 esclusi festivi e prefestivi, in tutti gli altri orari senso unico alternato
PROVINCIALE 635 SAN BOLDO interdizione totale in località Ponte Tuora (Trichiana) dal 26 al 29 ottobre, dalle 845 alle 11.30 e dalle 14.45 alle 17.30
OGGI dalle 12 alle 14.30 a Gosaldo vie Pette, Masoch e Nagarei
DOMANI dalle 9 alle 13 a Selva di Cadore nelle località Palui di Pescul (civici 2-1 e sinistra) Peronaz (sinistra) e Pescul (sinistra)
ATTENZIONE AI FURTI NELLE AUTO
Sulla pagina facebook SEI DI BELLUNO SE… Greta Greitz : evitate il più possibile di parcheggiare nei pressi di Tarantola e palestra Miros nel tardo pomeriggio e di sera perché potreste trovarvi delle brutte sorprese sulle vostre auto. Lo dico perché hanno provato ad aprire forzatamente la mia due giorni fa. Già fatta la denuncia purtroppo solo a ignoti.
IDEAL STANDARD: LE VOCI DAL FRONTE “SCORAMENTO, RABBIA E PAURA PER IL FUTURO”
di Moreno Gioli
DENISE CASANOVA, FIOM CGIL
ROBERTO PIANI, LAVORATORE IDEAL STANDARD
GIORGIO AGNOLETTO UILTEC UIL
BRUNO DEOLA FIM CISL
29 OTTOBRE 2018 L’INIZIO DI UN DRAMMA, DALLA DIRETTA DI ANTENNA 3 TIZIANA BOLOGNANI
Qui inizio’ il dramma che porto’ alla chiusura della regionale 203 agordina, problema risolto recentemente con la realizzazione di un ponte, di un canale di scarico verso il Cordevole grazie al deciso intervento del sindaco di La Valle Agordina, Ezio Zuanel.
VAIA: TERZO ANNIVERSARIO 2018-2021
Un evento devastante che ha pesantemente segnato la storia del Veneto con 208 comuni colpiti. Precipitazioni piovose superiori a quelle registrate nel tragico evento del 1966 e vento con raffiche superiori ai 200 km/h. Tre vittime, chilometri di strade impraticabili, acquedotti devastati, decine di migliaia di persone senza energia elettrica e riscaldamento, interi paesi isolati, opere di difesa del suolo pesantemente danneggiate, alberi a terra e case scoperchiate o distrutte, allagamenti e frane ovunque.
L’INTERVISTA ALL’ASSESSORE REGIONALE ALLA PROTEZIONE CIVILE GIANPAOLO BOTTACINI
di Mirko Mezzacasa
VAIA
IL POSSIBILE DOVE PER TUTTI GLI ALTRI ERA IMPOSSIBILE
RADIO CLUB CIME BIANCHE E WIFI 4ALL QUANDO: LA SQUADRA ANTI VAIA
TAIBON Se non ci fosse stato il Radio Club Cime Bianche in quei giorni di Vaia non ci sarebbero state le comunicazioni non solo intervallive, ma anche all’interno dello stesso Comune. Un gran lavoro quello proposto da Cb, Radio Amatori, uomini e donne della Protezione Civile. La radio ha informato, unito, aiutato e risolto situazioni impossibile. Le comunicazioni hanno lasciato tutti a piedi, eccetto la WIFI 4 ALL che ha saputo garantire i segnali cambiando di continuo le batterie tampone. E’ una bella storia che abbiamo deciso di raccontare da uno dei luoghi del disastro, in fondo alla Valle di San Lucano dove il torrente Bordina ha creato disastri e la popolazione è gli abitanti di Col di Pra allontatI da casa per settimane.
VIDEO
di Mirko Mezzacasa
RADIO CLUB CIME BIANCHE SPLENDIDA REALTA’ AGORDINA
QUANDO I TELEFONI SMETTONO DI SUONARE, QUANDO L’ENERGIA ELETTRICA DIVENTA UN RICORDO LORO SCENDONO IN CAMPO CON TANTA PROFESSIONALITA’ ED ESPERIENZA. SABATO LA PROVA GENERALE CHE AVREBBE DOVUTO COINVOLGERE I 16 COMUNI. HANNO RISPOSTO E COLLABORATO 14 AMMINISTRAZIONI CHE HANNO CAPITO LA LORO IMPORTANZA.
Radio Club CIme Bianche, una splendida realtà agordina dal 1976. Radioamatori, Cb, soprattutto volontari, i principali protagonisti dell’emergenza Vaia di un anno fa, ma comunque sempre pronti e in prima linea quando la copertura radiofonica è necessaria. Nello scorso fine settimana la prova generale annuale che ha coinvolto 14 dei 16 Comuni agordini, non hanno partecipato le amministrazioni di Colle Santa Lucia e Canale d’Agordo, ma tutti gli altri Comuni hanno dato dimostrazione di impegno e serietà perché hanno capito l’importanza del farsi trovare pronti. In vallata la “maglia” radiofonica funziona eccome. Ne abbiamo parlato con Francesco Dell’Osbel presidente del radio club
di Mirko Mezzacasa
DENTRO LA NOTIZIA: RACCONTO DAI LUOGHI DEL DISASTRO – La tempesta Vaia e la voce di Radio Più
di Damiano Tormen
Prova di idoneità professionale, 129° sessione presentato all’ordine dei giornalisti consiglio nazionale, per l’ammissione a giornalista professionista.
La radio dà la notizia, la televisione la mostra, il giornale la spiega. La vecchia regola sembrerebbe superata con l’avvento di internet, in grado di fare tutte e tre le operazioni contemporaneamente, per di più con lo stesso media. Invece, basta (si fa per dire) un evento meteo eccezionale per stravolgere la situazione.
È successo a fine ottobre, tra domenica 28 e martedì 30, in provincia di Belluno. Un’autentica bufera d’acqua e di vento si è abbattuta sulle Dolomiti. Ha colpito tutta la zona montana e in maniera particolare l’Agordino, un territorio di 21mila abitanti, 16 Comuni, attraversato dal torrente Cordevole e noto soprattutto per gli stabilimenti Luxottica, e per località sciistiche come Alleghe, Arabba e Falcade (segnate da montagne come il Civetta e le Pale di San Lucano).
La tempesta che i meteorologi hanno chiamato “Vaia” ha provocato anche cinque vittime nel Bellunese. E ha fatto il giro del mondo con le immagini della “strage di alberi”. Foreste abbattute come fossero stuzzicadenti. La catastrofe del vento ha sradicato e spezzato quasi il 40 per cento del patrimonio boschivo dell’intera provincia di Belluno, tra i 10 e i 14 milioni di metri cubi di piante nel Nordest, secondo le stime di Coldiretti («vale a dire la quantità di legname che tutte le segherie italiane insieme sono in grado di lavorare in sette anni», fa sapere Confartigianato Belluno).
Non solo disastro dei boschi: strade squarciate, case scoperchiate, tralicci abbattuti; molti paesi sono rimasti isolati e muti, niente linee telefoniche, né internet per quasi una settimana. L’unica voce è stata quella di una radio locale: Radiopiu ha tenuto collegati tra loro i piccoli centri montani. Non solo ha fatto “parlare” tra di loro gli abitanti della zona, che si sono potuti scambiare informazioni, ma ha anche raccontato la devastazione al resto della provincia di Belluno.
DIRETTA A TUTTI I COSTI
Tra le zone più flagellate, proprio l’Agordino, il bacino d’utenza principale di Radiopiu. Alle prime avvisaglie della tempesta, molti paesi sono rimasti isolati, in completo black-out elettrico.
«Tutti a comprare radioline a pile» racconta Mirko Mezzacasa, giornalista e direttore di Radiopiu. Tra mille difficoltà l’emittente radiofonica ha continuato a trasmettere. Da sola, quasi eroicamente. «Ci siamo trovati a essere parte della notizia, visto che anche a noi il maltempo ha provocato danni ingenti – continua Mezzacasa -. Frane e vento ci hanno abbattuto tutti i ripetitori e siamo rimasti in black-out. Con mezzi di fortuna e con l’aiuto dei gruppi elettrogeni, siamo riusciti a continuare a trasmettere. E a descrivere la situazione sia a quelli che restavano isolati nei loro paesi, sia ai bellunesi del resto della provincia. Siamo sempre stati una radio di servizio, nata proprio per collegare le frazioni dell’Agordino; e in quei giorni ancora di più. Abbiamo fatto girare le notizie per agevolare le operazioni dei soccorritori. Abbiamo dato una mano alla Protezione Civile. Abbiamo raccolto le voci degli sfollati e dato informazioni sulle chiusure delle strade. Siamo stati l’unica voce che entrava nelle case degli agordini».
Tutto grazie a un paio di postazioni radio, ripristinate in maniera artigianale dai tecnici. E anche grazie alle dirette Facebook, l’unico mezzo utile per trasmettere audio e video fuori dall’Agordino.
«Da fuori vallata non sopraggiungevano segnali per televisioni e radio, così abbiamo avuto l’etere libero e potevamo trasmettere in tutto l’Agordino, con due soli ripetitori attivi. Per raccontare il disastro al resto della provincia, abbiamo usato il canale social. C’era un problema, però: i telefonini non avevano campo. Abbiamo dovuto fare ogni giorno diversi chilometri in macchina, spostarci fuori vallata, per poter agganciare la linea 4G e descrivere la situazione al “resto del mondo”». In pratica, per alcuni giorni, Radiopiu è stata l’unico collegamento tra le frazioni dell’Agordino e il resto della provincia di Belluno. «Per tre giorni di fila non ho dormito» continua Mezzacasa. «Dovevamo continuare a dare informazioni, per far capire alle persone isolate che non erano sole, anche se si trovavano in mezzo al disastro».
LA TEMPESTA
Di autentico disastro si è trattato. Gli esperti del Centro Arpav (Agenzia regionale protezione ambiente del Veneto) di Arabba spiegano quello che è accaduto: un piccolo uragano, somigliante a quelli delle zone tropicali. Solo che sulle Dolomiti non si erano mai verificati eventi simili, almeno a memoria d’uomo.
Tra il 28 e il 30 ottobre 2018, si sono sommate le condizioni necessarie a creare la tempesta del secolo. Precipitazioni eccezionali e raffiche di vento a 140-150 km/h (con punte di 192 km/h), frutto di una profonda depressione transitata sulle Alpi, fino a raggiungere un minimo barico eccezionale il giorno 29. Questo ha generato quella che i meteorologi descrivono come “forza traente”, capace di richiamare sull’alto Veneto un fortissimo vento di scirocco.
Le precipitazioni, abbondanti fin dal 28 ottobre, sono diventate da record tra il pomeriggio e la sera del 29. Alcune stazioni meteo hanno registrato punte orarie di 30-50 millimetri di pioggia. A Soffranco (Longarone) il pluviometro ha segnato 715,8 millimetri di pioggia in poco più di 48 ore (da notare che le medie degli ultimi anni fissano a poco più di 300 millimetri le precipitazioni totali dell’intero mese di ottobre); «vale a dire poco meno del quantitativo di acqua di un anno intero a Roma» sottolinea Robert Thierry Luciani, meteorologo Arpav. A Sant’Andrea di Gosaldo (nell’Agordino) le precipitazioni hanno raggiunto i 658 millimetri nell’arco dei tre giorni, mentre nel capoluogo Agordo la pioggia ha toccato quota 564 millimetri.
VAIA, D’INCÀ: “A TRE ANNI DAL TRAGICO EVENTO ABBIAMO IMPARATO A FARE SQUADRA E A INVESTIRE PER LA DIFESA DELL’AMBIENTE”
di Federico d’Inca, Ministro.
ROMA “A tre anni da quel terribile evento rimangono due insegnamenti importanti. Il primo è stato la capacità di fare squadra. Il secondo è il continuo impegno nella protezione ambientale. Anche in questi giorni il nostro Paese è vittima di gravi eventi meteorologici, frutto di una mutazione del clima che va contrastata con un deciso cambiamento di passo. Le prossime generazioni attendono un ambiente sano, noi abbiamo il dovere di proteggerlo”. Infine il Ministro per i Rapporti con il Parlamento ringrazia “tutti gli operatori che si sono impegnati negli interventi di soccorso. È stato un altro esempio di coesione e di responsabilità nei confronti del prossimo, valori che devono sempre accompagnarci”.
. IL RICORDO DI ZAIA, “MAI VISTO PRIMA NIENTE DI SIMILE. FIERI DI QUANTO FATTO E FAREMO”
di Luca Zaia Presidente della Regione
“Il Veneto non si è pianto addosso ed ha ricostruito in fretta – dice Zaia – intraprendendo un piano da oltre duemila cantieri (2.221 ad oggi) per oltre 700 milioni di euro, tra cui le opere simbolo della ricostruzione dei Serrai e della sistemazione del lago di Alleghe. Ne partiranno presto altri 360, pari a circa 270 milioni di euro”
VAIA: IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA ROBERTO PADRIN NELL’ANNIVERSARIO DELLA TEMPESTA VAIA
di Roberto Padrin Presidente della Provincia
BELLUNO “Le ferite sono ancora aperte e tutt’altro che finite: ancora oggi, ogni minimo evento meteo crea criticità, perché Vaia ha squassato gli equilibri della montagna. Ma se allarghiamo lo sguardo, la tempesta di fine ottobre 2018 ha anche smosso l’immenso mondo della solidarietà, in campo fin dai primi giorni insieme agli uomini e alle donne della Protezione civile. Vaia ha aperto squarci che possiamo riempire di rinnovamento, per il ripristino dei pascoli e dell’alpeggio, o per nuove attività sostenibili e compatibili con l’ambiente. Non dimenticheremo quello che è stato. Ma abbiamo l’obbligo di fare in modo che la montagna e le comunità che la abitano possano trarre da Vaia uno stimolo in più per continuare ad abitare, coltivare e amare la nostra terra.”
L’INTERVENTO ALLA RADIO
ROCCA PIETORE, EPICENTRO DELLA SCIAGURA
di Andrea De Bernardin sindaco di Rocca Pietore
di Claudia Scarzanella Presidente Confartigianato
«Quello che Vaia ci ha lasciato di positivo è una maggiore consapevolezza di cosa significa montagna: verticalità e quindi difficoltà, ma anche ambiente di pregio e risorsa ambienta. In questo senso leggiamo con particolare interesse l’accelerazione sulla legge quadro sulla montagna. Già nella bozza preliminare vediamo accolta gran parte delle nostre richieste, in particolare l’attenzione sulla fiscalità montana, con l’istituzione di zone di fiscalità di vantaggio e zone franche montane. L’auspicio adesso è ci sia una copertura economica adeguata, con un rilievo particolare per le imprese artigiane, fondamentali nell’economia delle terre alte.
L’INSEGNAMENTO DI VAIA: FARE COMUNITA’
di Don Fabiano Del Favero, Vicario Foraneo dell’Agordino, dalle parrocchie del Poi
AUDIO
Quante cesure accompagnano questa nostra umanità negli ultimi anni…quanti “prima” e “dopo”. Corriamo veramente il rischio di perderne il conto, in questo nostro lento camminare carichi di speranza per poter uscire dal gravame della situazione sanitaria ben nota a tutti. 28 e 29 ottobre 2018: due date che appartengono alla memoria delle nostre comunità. Ci hanno impauriti e fatti sentire piccoli, caricandoci sulle spalle pesi nuovi. Eppure in quei giorni di cui ritorna l’anniversario, ci siamo scoperti comunità, fatte di gesti semplici di grande reciprocità. Non credo che la pandemia ci farà uscire migliori…credo invece che “Vaia” ci abbia insegnato a “fare comunità”: sul serio, senza clamori né brontolamenti. Con la tenacia di noi gente di montagna. Personalmente, sento l’anniversario non guardando alle “rogne” che si sono abbattute in modo notevole, ma alla scuola di umanità che è stata unica e straordinaria!
VAIA 3 ANNI DOPO: RICORDI A FIOR DI PELLE – testi, foto, video di Mirko Mezzacasa
LA NUOVA BASE DI PIEVE DI CADORE NEL RICORDO DEL DOTTOR ANGELO COSTOLA
Dalla redazione di Radio Club 103, Barbara Paolazzi
PIEVE DI CADORE Questa mattina, a Pieve di Cadore, il Direttore Generale ha annunciato che, con il parere favorevole del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia e dell’assessore alla sanità Manuela Lanzarin, è stata accolta la proposta di intitolare la nuova base HEMS di Pieve di Cadore al dr Angelo Costola, tenace promotore e sostenitore dell’elisoccorso, che molto si è adoperato proprio per attivare la prima base veneta proprio a Pieve, integrando le competenze sanitarie con quelle di soccorso alpino. La nuova base prevede un investimento di oltre 3 milioni di euro. Il cantiere è partito nell’agosto 2020. Tra gennaio e marzo 2021 c’è stata una sospensione dei lavori legata alle abbondanti nevicate che hanno interessato il Cadore e all’epidemia Covid. Questa mattina la direzione lavori e la ditta appaltatrice hanno comunicato la nuova data di consegna dell’opera fissata per marzo 2022, a causa della difficoltà, che sta riguardando tutte il settore edile, nel reperire alcuni materiali, per il momento di forte ripresa dei cantieri. Il progetto prevede la realizzazione di una superficie sopraelevata che accoglierà la nuova FATO (FinalApproch and Take Off area) cioè la piazzola da cui l’elicottero decolla ed atterra e, in affiancamento, una piazzola di sosta, che consentirà l’eventuale arrivo di un altro elicottero anche se Falco dovesse essere in sede. Sarà costruito un nuovo hangar per la manutenzione e ricovero degli elicotteri, con una serie di locali da destinare alla sosta dell’equipaggio e sarà definito un nuovo sistema di parcheggi e viabilità interna dell’ospedale. In questa fase, i lavori per la costruzione della futura rampa, stanno interessando una parte del parcheggio antistante l’entrata dell’ospedale di Pieve: gli stalli, ridotti, sono stati riservati prioritariamente all’utenza.Grazie alla generosità e al senso di comunità della famiglia Olivotto, che fa capire quanto questa opera sia sentita dal territorio, i dipendenti ulss potranno usufruire gratuitamente del parcheggio di proprietà di Cadore Asfalti antistante la RSA Marmarole per il periodo dei lavori.
VOLO NOTTURNO ATTIVATI 2 NUOVI APPRODI
Dal 29 settembre ad oggi i voli “notturni” sul nostro territorio sono stati 6. Da oggi sono attivi due nuovi approdi per il volo notturno a Vallesella (Domegge) e Lamon.Ulteriori siti sono in fase di valutazione
GLI STRANI INCENDI DI CARACOI, INDAGINI DEI CARABINIERI PER FARE CHIAREZZA
ROCCA PIETORE Dell’auto e delle biciclette rimane davvero poco a Caracoi Agoin. Il proprietario si è rivolto ai Carabinieri di Agordo, ha sporto denuncia e si aspetta una risposta puntuale. Della Volkswagen Golf bianca è rimasta soltanto la carrozzeria. Distrutte due mountain bike che erano nel portabagagli agganciato al tettuccio. L’incendio è successivo al danneggiamento del vetro, che era stato sfondato sul lato passeggero con una grossa pietra, che poi è stata lasciata nelle vicinanze della vettura. Il proprietario è sicuro che si tratti di un gesto volontario di persone del luogo. I militari sono al lavoro anche con la collaborazione dei vigili del fuoco che hanno effettuato i rilievi.
foto CorriereAlpi_Gigi Sosso
LA MONTAGNA E’ DI TUTTI… EVIDENTEMENTE NON PER TUTTI
UN FONDO PER LA VALORIZZAZIONE DEI TERRITORI, PER LE OLIMPIADI ALTRI 324 MILIONI
ROMA “Nella prossima manovra di Bilancio sarà data attenzione alla Montagna tramite un fondo che prevede una dotazione di 100 milioni di euro per l’anno 2022 e 200 milioni di euro a decorrere dall’anno 2023. Un importante risultato per lo sviluppo dei territori montani e per la loro salvaguardia: il fondo servirà anche a sostenere i Comuni totalmente e parzialmente montani delle Regioni e delle Province autonome”. Lo dichiara Federico D’Incà, Ministro per i Rapporti con il Parlamento, in seguito ai fondi destinati alla Montagna nella prossima Manovra di Bilancio. Non solo: D’Incà, come annunciato nelle scorse settimane, comunica gli ulteriori stanziamenti per le prossime Olimpiadi di Milano-Cortina, per i Giochi invernali del 2026 sono previsti fondi aggiuntivi che si aggiungono alle risorse già stanziate: si tratta di ulteriori 324 milioni di euro, ripartiti in 81 milioni annui fino al 2025 . “Sono particolarmente soddisfatto per questo ulteriore stanziamento – dice d’Incà – su cui mi sono interessato per dare maggiore sostegno all’evento: questi fondi rappresentano un nuovo e poderoso impulso per le opere strutturali previste che ci consentiranno di preparare al meglio l’appuntamento lasciando ai territori un’importante eredità anche per il futuro”.
MODENA FIERE, TUTTA UN’ALTRA COSA RISPETTO AD UN ANNO FA, IL PUNTO DI RIFERIMENTO PER IL MONDO DELLA NEVE E DEGLI SPORT INVERNALI
MODENA Ai microfoni di Barbara Paolazzi (Radio Club 103) il direttore generale di Modena Fiere Marco Momoli, 57 anni, originario di Verona, laureato in Scienze politiche all’Universita’ di Firenze nel 1986. Nel 1991 entra nel gruppo BolognaFiere con l’incarico di project manager e da allora ha svolto tutta la sua carriera all’interno dell’area commerciale della societa’ ricoprendo ruoli di sempre maggiore responsabilita’. Direttore di Business unit cultura di BolognaFiere all’interno della quale sono comprese Arte Fiera e Fiera del Libro per ragazzi, due degli eventi di maggiore prestigio e tradizione della societa’ bolognese.
SKIPASS 29 OTTOBRE / 1 NOVEMBRE Turismo e sport invernali Snow must go on Website: http://www.skipass.it
Email: [email protected]
DOLOMITIBUS ILLUMINAZIONE AD AGORDO “PICCOLO PROBLEMA GIA’ IN FASE DI SOLUZIONE”
AGORDO Sarà stato anche un piccolo problema, ma che siano passate più di due settimane dalla prima segnalazione fa comunque pensare. Bene che il problema sia in fase di soluzione visto che per rialzare l’interruttore non ci vuole poi molto, con la speranza che la prossima volta ad accorgersi del problema siano le maestranze di Dolomitibus piuttosto che come in questo caso gli ascoltatori di Radio Più che hanno avuto modo di sottolineare anche la poca luce della pensiline insufficiente per garantire la sicurezza. La giustificazione “la luce della pensiline era accesa”… fa sorridere, proprio questo hanno segnalato gli ascoltatori di Radio Più ‘ la scarsa illuminazione delle pensiline, non da qualche giorno, da qualche settimana.
mirko mezzacasa
BELLUNO Provincia e Dolomitibus hanno individuato la natura del disservizio elettrico, segnalato da alcuni utenti all’autostazione di Agordo. Nei giorni scorsi infatti risultavano spenti i lampioni dell’area pedonale, mentre gli autisti non avevano segnalato alcunché visto che le luci delle pensiline di attesa e dell’area di manovra erano regolarmente accese. Dolomitibus ha trovato un quadro elettrico interno al locale segreteria con gli interruttori abbassati. «Ora il problema è stato risolto, riaccendendo le luci che erano state abbassate. Ma per sicurezza in serata verrà fatto un controllo ulteriore per capire se i timer e le fotocellule sono regolarmente in funzione – spiega il consigliere provinciale delegato alla mobilità e ai trasporti, Dario Scopel -. Stiamo verificando come è avvenuto lo spegnimento, ma pare di poter individuare la causa nell’effrazione avvenuta qualche tempo fa proprio nella sede di Dolomitibus, prontamente denunciata. In quell’occasione alcuni teppisti avevano spaccato una finestra ed erano entrati negli uffici, portandosi via qualche oggetto di scarso valore. Il disservizio elettrico non era stato notato perché con le ore di luce ancora lunghe e l’illuminazione delle pensiline difficilmente gli autisti si sarebbero accorti. Adesso però è rientrato».
DAL NOTIZIARIO DI IERI
IL BUIO IMPERA NELL’AREA DOLOMITIBUS E NESSUNO INTERVIENE A CAMBIARE… LE LAMPADINE
AGORDO Area Dolomitibus. Oltre ai due lampioni sulla torretta all’ingresso che sono ancora spenti e dovrebbero illuminare i passaggi pedonali, sono spenti anche tutti i lampioni stradali interni all’area pubblica. Sono accese solo le luci al neon sotto alle pensiline ben poca cosa. Sicuramente un risparmio energetico per l’azienda di Trasporto Pubblico Locale ma sarebbe il caso che il Comune, la Provincia, cioè chi ha competenza e voce in capitolo faccia pressione perché si intervenga in fretta prima di piangere lacrime per possibili incidenti: se il problema ora si presenta per una o due ore al mattino e con i negozi chiusi, da domenica con il cambio di orario i problemi saranno evidenti nel tardo pomeriggio con negozi aperti, tra l’altro nella zona scolastica. I lampioni sono spenti da almeno 20 giorni. Che la Dolomitibus risparmi altrove non sulla pelle degli utenti! In caso contrario che fornisca i contribuenti di torce.
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DILLO A RADIO PIU’… “CI SI ABITUA AI LAMPIONI SPENTI DIMENTICANDO QUANDO ERANO ACCESI”
Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera firmata.
Cara Radio Più da diversi giorni vi seguo sulla vicenda dell’area Dolomitibus, dal primo annuncio di parecchi giorni fa a quello di questa mattina. Mi sono proprio chiesto se ci voleva tanto ad intervenire e come avessero fatto, gli autisti in primis a non rendersi conto del buio. Per questo alcune considerazioni. Vien da ridere se non fosse che realmente c’è da piangere. Se questi sono i risultati delle gestioni “in loco” e dell’autonomia, meglio che ci sia Venezia o Roma a dare una occhiata ogni tanto, perchè l’Agordino e aree limitrofe, non possono sempre sperare che ci sia Radio Più che fa da megafono alle segnalazioni degli ascoltatori. Se poi gli stessi responsabili banalizzano dicendo che bastava semplicemente sollevare un interruttore, allora anche per le istituzioni predisposte ai controlli ci sarebbe da pensarci sopra, perché non è l’albero di Natale, ma ne va della sicurezza degli utenti. Fosse stato l’albero di Natale spento, forse si sarebbero levate più voci scandalizzate. Poi, ci si abitua ai lampioni spenti e pian piano non ci si ricorda nemmeno più che un tempo erano accesi.
DILLO A RADIO PIU’ 2….
ore 7,55 lampioni area Dolomitibus e atraversamenti pedonali perfettamente funzionanti. Impressionante la differenza, ma ancora più impressionante è che gli utenti avessero accettato di buon grado il sopravvenire dell’ oscurità quasi totale in certe aree. Il tutto pian piano, qualche decina di secondi al giorno e alla fine non si rendevano conto che li c’erano anche i lampioni e accettavano tranquillamente il buio. Al di là della questione, questo dimostra come sia facilmente condizionabile la popolazione e le condizioni di vita della stessa, modificando pian piano le abitudini di vita che saranno poi, alla fine, considerate come sempre state ed ovvie, dalla totalità o quasi della popolazione, a meno che, qualcuno, non faccia “riaccendere i lampioni”.
SCHOLA DELLA CONFRATERNITA DEI BATTUTI, DAL DEGRADO AL RESTAURO
VALLADA
GIANNI SANTOMASO
La sede più antica della Schola dei Battuti in Val del Biois era di fronte alla Chiesa di San Simon di Vallada; e non a caso, perché le strade antiche dell’intera Valle si congiungevano proprio a San Simon. Qui si incontravano quindi non solo i fedeli ed i pellegrini ma anche i viaggiatori di ogni tipo e per ogni motivo: questo era quindi il luogo migliore per far nascere una confraternita destinata all’assistenza di tutti e che diventò importantissima come testimonianza di fede, di carità concreta, di mentalità aperta e di attenzione alle novità in campo sociale ed artistico.
la bellissima chiesa di San Simon a Vallada Agordina. Gioiello di storia ed arte, adagiata sui pendii del Celentone, il colle che sovrasta Vallada e ha preso il nome dal centurione romano la cui leggenda narra la fuga in queste valli nel 720 dc e a cui è attribuita l’edificazione della prima cappella cristiana. Per scoprire la magia di questo luogo, con le pitture cinqucentesche di Paris Bordone, non perdete la visita guidata a cura della Pro Loco Vallada Agordina. La chiesa è monumento nazionale italiano dal 1877 per la sua grande rilevanza artistica.
IL RIFORNIMENTO DI CARBURANTE IN VOLO NELLA FOTO DI CLAUDIO PRA
di Claudio Pra
Se ne è già parlato in questi giorni, ma mi è capitato di assistere e fotografare le manovre, presumo di addestramento, di un aereocisterna mentre si approssimava a rifornire un velivolo da combattimento sui nostri cieli. Nell’immagine l’aereocisterna ha già fuori la sonda rigida per l’operazione (direzionata verso il basso) mentre l’aereo che riceverà il carburante si trova nei pressi. Il tutto ad una quota inferiore ai 7.000 metri.
CONTRIBUTO DI 30 MILA EURO PER LO IAT DI PIAZZA DUOMO, DA GENNAIO VIA AI LAVORI
BELLUNO La Giunta comunale ha deliberato oggi l’accettazione del contributo di 30mila euro da parte della Regione Veneto per il restyling dell’ufficio IAT di Piazza Duomo. Inizialmente, Belluno, Rovigo e Vicenza erano escluse da questo progetto. Il progetto regionale ha previsto la realizzazione di un layout grafico unitario e di linee guida per l’allestimento degli uffici, così da dotare tutti gli uffici turistici veneti di una chiara identità comune che li leghi. I lavori dovrebbero già iniziare a inizio 2022.
AI MICROFONI DI RADIO PIU’, L’ASSESSORE YUKI D’EMILIA
OGGI SUL CORRIERE DELLE ALPI
di Cristina Contento
OPERATORE NON PROTETTO DURANTE I TAMPONI, MULTATA LA “VENEGGIA”
I Carabinieri di Treviso sono tornati anche ieri in provincia, verifiche in un punto vendita nell’Agordino
BELLUNO Duemila euro di multa per qualche tampone fatto senza indossare le protezioni: è la suonata del verbale alla farmacia Veneggia dopo la visita dei Nas. Verbale che va al direttore della farmacia (non ai titolari), per le carenti attenzioni dei dipendenti durante le sedute dedicate ai tamponi della clientela.E ieri i carabinieri del nucleo antisofisticazioni sono stati anche in Agordino dove hanno effettuato verifiche anche in una attività di una farmacia in un paese in quota. Anche in questo caso ci si aspetta un verbale per qualche violazione: non immunizzata sarebbe anche la professionista che lavora in Agordino ma in questo caso non mancherebbero le certificazioni che ne prevedono l’esenzione, secondo le disposizioni normative. . .
«Non ho parole: ci sono farmacie nei paesi più dispersi di questa provincia dove esistono piccole farmacie che hanno anche un ruolo sociale». Roberto Grubissa, presidente provinciale di Federfarma dice di provare “estremo disagio” davanti a questi episodi che vedono al centro le farmacie, spesso punti di riferimento nei paesi più piccoli e lontani, per una comunità dove c’è ben poco.«Ci sono situazioni difficili nei paesi ed è anche questo un momento difficile per le farmacie che si sono sobbarcate un carico fuori norma, specie con i tamponi. Già si fa fatica a seguire il lavoro normale».
BRACCONAGGIO PIAGA VENETA, ABBATTUTO SUL GRAPPA GIOVANE ESEMPLARE DI AQUILA REALE
VIDEO, IMMAGINI DURE
POSITIVITA’ IN AUMENTO, 508 QUELLE REGISTRATE NELLE ULTIME 24 ORE IN VENETO. UN DECESSO
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
CAMBIO MEDICO A PEDAVENA
PEDAVENA Dal 1° Novembre 2021 il dr. Agostini Nicola cesserà l’attività di medico di assistenza primaria nell’ambito territoriale dei Comuni di Feltre, Pedavena, Seren del Grappa, Alano di Piave e Quero Vas.Gli assistiti del dr. Agostini saranno ripartiti trale dr.sse Barbara Mussoi Barbara, Alessandra Rulli Alessandra e Tiziana Boz in base alle iniziali del cognome, come esposto nel prospetto, e verranno e verranno assegnati loro d’ufficio:non sarà pertanto necessario che gli stessi si rechino presso gli sportelli anagrafe della ULSS per effettuare la scelta del nuovo medico. Le dr.sse Mussoi, Rulli e Boz svolgeranno, a far data dall’1.11.2021, l’attività di medico di assistenza primaria – con incarico provvisorio – presso gli ambulatori
COME PREVENIRE L’CTUS? COME RICONOSCERLO PRECOCEMENTE?
BELLUNO In occasione della giornata mondiale contro l’ictus in programma oggi, le Neurologie dell’Ulss Dolomiti hanno organizzato un incontro online per sensibilizzare sul tema. In Italia si registrano circa. 660 casi al giorno. Il tema Questi temi sarà approfondito in un incontro online in Gmeet che si terrà oggi dalle 18.00 alle 19.00. Interverranno Gessica Canal, medico neurologo di Feltre e Franco Ferracci, direttore della Neurologia di Belluno.
ALLA CERCA DI PAROLE SMARRITE
Scavo lento e contromano nella terra di tutti
FELTRE “Siamo grati a tutte le persone che fino ad oggi hanno cotribuito segnalando le parole per loro smarrite. Chi desiderà può trasmettere ancora il proprio contributo”. Questa sera alle 20:10, presso la casa Emmaus a Facen di Pedavena, s’apre l’anno educativo 2021/2022, la presentazione del tema sarà a numero chiuso e sarà possibile seguire la diretta sul canale youtube e facebook dedicati. Durante l’incontro saranno ricordati i volontari, gli amici, i collaboratori e operatori defunti della Comunità “Villa San Francesco” e Cooperativa Sociale Arcobaleno ’86 Onlus.
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PROMOZIONE, PREVENZIONE E PROTEZIONE DEI MINORI: INCONTRO D’APPROFONDIMENTO A PONTE NELLE ALPI
PONTE NELLE ALPI Serata di approfondimento, a Ponte nelle Alpi, con l’Associazione Dafne. Nell’ambito del ciclo “Minori: maneggiare con cura” – inserito nella programmazione delle attività legate alla Commissione Pari opportunità e diritti civili – è in calendario l’incontro dal titolo “Camminare al loro fianco: promozione, prevenzione, protezione dei minori”. L’appuntamento è per oggi, alle 20.30, al Parco Ex Casa Rossa. In questo contesto, si provvederà ad aggiornare la collettività sulle linee guida regionali per la cura, la protezione e la tutela dei bambini e dei ragazzi minori d’età. Le precedenti direttive, infatti, risalgono al 2008 e, a distanza di dieci anni, era sorta la necessità di un aggiornamento. Un altro aspetto centrale, inoltre, riguarda il modo in cui la tutela dei minori viene gestita a livello locale. Interverranno George Louis Del Re, già coordinatore del tavolo di lavoro che si è occupato dell’aggiornamento, ex direttore dei Servizi sociali dell’Ulss di Treviso, psicologo esperto di politiche per l’infanzia e la famiglia. E Cristina Micheluzzi, psicologa che ha sempre operato nell’ambito della famiglia e minori, da oltre un anno direttrice dell’Unità operativa infanzia, adolescenza e famiglia dell’Ulss 1 Dolomiti. A moderare l’incontro sarà Walter Marcer, psicologo volontario dell’Associazione Dafne, mentre l’introduzione è a cura di Sabrina Dassiè, consigliera alle Pari opportunità del Comune di Ponte nelle Alpi. È necessaria la prenotazione: in questo senso, è attivo il numero telefonico 0437.99214, oltre all’indirizzo mail [email protected].
IL 4 NOVEMBRE LA FESTA DELL’UNITA’ NAZIONALE E DELLE FORZE ARMATE A FALCADE, RICORDANDO L’ALLUVIONE DEL 1966
FALCADE Il 4 novembre 2021 si celebrerà la festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate con la S. Messa alle 10.30 presso la Chiesa di Falcade. Al termine della funzione religiosa, verrà effettuata la deposizione di una corona di alloro presso il monumento ai caduti e, successivamente, presso le altre lapidi a ricordo. Nel pomeriggio, alle 14, si commemorerà l’anniversario dell’alluvione del 1966, con la S. Messa presso la Piazza di Somor a ricordo dei nostri concittadini scomparsi a causa di quell’evento. In caso di maltempo la S. Messa sarà celebrata presso la Chiesa di Falcade Alto. Si ringraziano per la collaborazione i Gruppi A.N.A. Falcade, A.N.A. Caviola/Cime d’Auta ed A.N.A. Canale d’Agordo – Caviola.
ULSS 1 ALLA RICERCA DI UN AMMINISTRATIVO A TEMPO DETERMINATO PER IL DISTRETTO DI FELTRE
BELLUNO L’Ulss 1 “Dolomiti” ha indetto un concorso per una figura amministrativa a tempo determinato per 1 anno, prorogabile per altri 2 anni, da destinare all’Ambito territoriale Feltrino per garantire l’attività rendicontativa, amministrativa, gestionale delle varie attività progettuali. Il bando per la ricerca della figura amministrativa è pubblicato nel sito www.aulss1.veneto.it nella sezione “Concorsi e avvisi” . Il termine di presentazione delle domande è il 30 ottobre.
OGGI AD AGORDO IL CONVEGNO SULLA MALATTIA MENTALE
Il convegno vuole essere un momento di condivisione e di riflessione sul tema del recovery dalla malattia mentale con l’esplorazione di nuove possibilità e strumenti.
AGORDO Oggi presso il centro parrocchiale di Agordo, Società Nuova assieme a Ulss 1 Dolomiti e SIRP organizzano un convegno dedicato a famigliari, educatori, medici e operatori del settore dal titolo “Il recovery della malattia mentale: una vita degna di essere vissuta. L’incontro si svolgerà dalle 9 alle 16 e per partecipare sarà obbligatorio il Green Pass e la prenotazione tramite telefono al numero 0437646319 o mail a [email protected]
Interverranno il dottor Lamonaca e la dottoressa Merlin del Centro SIRP, coadiuvati da una signora “esperta per esperienza”, che porterà la sua testimonianza. Saranno presenti in rappresentanza del Comune di Agordo il sidnaco Roberto Chissalè, dell’ULSS 1-Dolomiti dottor Matarrese di PSichiatria, la Presidente dell’AiTSaM Paola Agostini e i rappresentanti della Cooperativa con il Presidente Bristot e Coordinatrice del Centro dottoressa Zardin.
IL 5 NOVEMBRE LA PRESENTAZIONE DELL’ERBARIO SANDI AL MUSEO DI SERRAVELLA
BELLUNO L’erbario di Alessandro Francesco Sandi (1794-1849), come quello di Francesco Caldart, sono di proprietà del Comune di Belluno che li ha affidati in custodia dal 2017 all’Ente Parco delle Dolomiti per garantirne un’adeguata conservazione presso il Museo Naturalistico Dolomiti Bellunesi, in Piazza Piloni a Belluno. Ecco un secondo volume della collana “Quaderni del Museo Naturalistico Dolomiti Bellunesi” dedicato appunto all’Erbario Sandi, sarà presentato al Museo Etnografico della Provincia di Belluno e del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, a Seravella di Cesiomaggiore, venerdì 5 novembre alle 18.
VISITE GUIDATE ALLA MOSTRA A MEL
BORGO VALBELLUNA Prosegue fino al 9 gennaio 2022 la mostra “Tra Preistoria e Medioevo. Ritrovamenti archeologici dal territorio di Mel, Trichiana e Lentiai”in occasione dei 25 anni del Museo civico archeologico di Mel e vede esposti importanti reperti provenienti dai tre estinti comuni come la famosa chiave rituale del monte Nenz di Trichiana, risalente all’età del Ferro, e i reperti provenienti dai recenti scavi di Cesana (Lentiai). L’Associazione “Fenice Feltre arte, cultura, turismo” propone visite accompagnate. Primo appuntamento questo fine settimana, sabato 30 e domenica 31 ottobre dalle 15.00 alle 17.30. Le visite sono gratuite, per l’accesso al Museo è necessario essere muniti di green pass. Per informazioni: [email protected], oppure Ufficio Turistico Valbelluna 0437 544294. Per essere aggiornati sugli eventi del Museo: www.museomel.it. Foto di Dario Tonet
DAL 1976 LA MESSA PER I CADUTI DELLA MONTAGNA, DOMENICA 31 OTTOBRE AD AGORDO
AGORDO Anche quest’anno per iniziativa del Coro Agordo i Caduti in montagna saranno ricordati con una celebrazione religiosa accompagnata dai canti del Coro Agordo (che organizza il ricordo) nell’Arcidiaconale della città. Anche quest’anno la celebrazione sarà trasmessa in tutto il mondo sulle frequenze FM e sullo streaming di Radio Più, in video sui canali facebook e telegram (RADIO PIU INFORMAZIONE). I posti a sedere in chiesa saranno distanziati come da norme anti covid, ridotti nel numero disponibile. E’ dunque importante la comunicazione anticipata di quanti vorranno partecipare (347 8883140, mail [email protected]). A causa della pandemia il consueto ritrovato al termine della messa nella sede del Coro non si terrà.
IL PRESIDENTE DEL CORO AGORDO, GABRIELE RIVA
INIZIATIVE, LE MUSE E LE DOLOMITI
CORSO COLLETTIVO PER BAMBINI E RAGAZZI… CANTARE INSIEME E’ DIVERTENTE E SALUTARE
tel. 342 914 7711
TORNANO GLI SPETTACOLI DI MISTERO
BELLUNO Gli eventi: domani a Soranzen spettacolo teatrale all’aperto, a Melere di Borgo Valbelluna tradizionale passeggiata animata. Domenica 31 a Sedico alla scoperta del misterioso sito archeologico del Castelliere di Noal con rappresentazione teatrale a cura dell’attivissima proloco presieduta da Claudio Mezzavilla. Venerdì 5 a Mel “Quattro ciacole al filò” presso l’ex chiesa di San Pietro, sabato 6 a Gron di Sospirolo ed Alano di Piave passeggiata guidata e animata, domenica 7 transumanza delle capre da Caralte a Valle di Cadore.
DOMENICA DI COCCOLE AL COMUNALE DI BELLUNO CON GIORGIA POLLONI
25 OTTOBRE 2021
INTERVISTA A DANIELA NICOSIA, DIRETTRICE ARTISTICA “COMINCIO DAI 3”
di Mirko Mezzacasa
UNA CACCIA AL TESORO PER LE VIE DI AGORDO IN TEMA HALLOWEEN
OSPITI FRANCESCO CORAZZA, GLORIA CASOT, GIADA RAGAZZO
di Mirko Mezzacasa
INCONTRO A CORTINA CON LA LILT BELLUNO
BELLUNO Nell’ambito delle iniziative L.I.L.T. for Women – Prevenire è vivere – Campagnanastrorosa, la Lega Italiana per la Lotta contro i tumori di Belluno segnala la conferenza su “Tumore al seno, parliamo insieme di prevenzione”, a cura della dott.ssa Elisa Bordin, Radiologa e Senologa presso l’U.L.S.S. 1 Belluno-Dolomiti, che si terrà a Cortina d’Ampezzo, Sala Cultura “Don Pietro Alverà” – Largo Poste, oggi, alle 17.30. Ingresso libero, consentito con l’esibizione del Green Pass a norma di legge.
OGGI L’ASSEMBLEA DELLO SCI CLUB MONTE CIVETTA
CENCENIGHE Oggi alle 19.30 al Nof Filo’ di Cencenighe presso la sala consiliare del Municipio, assemblea generale per il rinnovo del consiglio direttivo dello Sci Club Monte Civetta. L’assemblea è aperta a tutti, convocata dalla Presidente Patrizia De Donà.
I COLORI DELL’AUTUNNO, IL CONCORSO FOTOGRAFICO
CENCENIGHE La proloco ha indetto un concorso fotografico sui colori della stagione appena iniziata. Le fotografie dovranno pervenire entro il 31 ottobre all’indirizzo: [email protected]. Sabato 13 novembre alle 15 la premiazione con l’esposizione delle foto al Nof Filo’. Il regolamento sul sito www.prolococencenighe.it
DOMANI E DOMENICA LA FIERA DI SAN MATTEO A FELTRE
FELTRE Nel fine settimana è in programma l’Antica Fiera di San Matteo a Feltre. Nell’ambito delle iniziative correlate all’Antica Fiera di San Matteo 2021 è prevista per domani alle ore 17 presso l’Auditorium dell’ Istituto Canossiano di Feltre l’Assemblea Pubblica di presentazione della Carta dei Principi per la formalizzazione e costituzione del Comitato Promotore del Biodistretto provinciale “Terre Bellunesi”. La vice presidente della Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati, co-firmataria della legge sul biologico e sui biodistretti On.Susanna Cenni, illustrerà l’evoluzione della normativa di settore, a seguire testimonianze ed interventi territoriali di motivazione alla sottoscrizione della Carta dei Principi.
RITORNA IL MERCATINO DI SAN MARTINO
BELLUNO Ritorna a Salce dopo un anno di arresto forzato dovuto alla pandemia Covid il “Mercatino di San Martino”, che rappresenta non solo un’opportunità di solidarietà, ma anche una delle più belle feste paesane del periodo autunnale. In oltre 30 anni di storia il mercatino continua ancor oggi ad unire occasioni di intrattenimento e fratellanza. L’appuntamento, nel rispetto delle normative anti contagio, in questo 2021 è per domenica 7 novembre presso il campo sportivo di Salce – “casetta degli Alpini” con inizio alle ore 9.00. Saranno a disposizione dei visitatori non solo prodotti ortofrutticoli locali, ma anche prodotti dolciari come i tipici crostoli, le torte, i biscotti e gli oggetti frutto dell’artigianato locale. Una delle chicche più apprezzate dai visitatori sono i prodotti “take-away” come i pasticci pronti da infornare, le trippe, i canederli e molto altro ancora. Per facilitare la vendita ed evitare assembramenti alcuni prodotti sono pre ordinabili al telefono o online: tutte le informazioni utili nel sito www.parrocchiadisalce.it.
I’M THE REVOLUTION: UNITE PER RAWA, A SOSTEGNO DELLE DONNE DELL’AFGHANISTAN E DELLE LORO LOTTE
BELLUNO È in programma per domani al Cinema Italia di Belluno la proiezione del film “I’M The Revolution” un documentario del 2019. L’invito a partecipare alla proiezione della pellicola arriva da l’Associazione Non Una Di Meno. Questo film è molto di più di un grido di orrore, di dolore, di rabbia; è un canto di speranza nel futuro, un futuro costruito sulla forza e il coraggio delle donne. Il documentario fotografa la situazione di un tempo recente, eppure già radicalmente diverso in Afganistan. É preferibile prenotarsi sul sito www.eventbrite.it o con messaggio al 348 7793 483. Per partecipare alla proiezione è necessario il green pass e la mascherina chirurgica o ffp2/ffp3
DOMENICA CINEMA PER BAMBINI A FONZASO
FONZASO Continuano con successo le attività domenicali di Dolomiti Hub rivolte ai più giovani e realizzate grazie al finanziamento del Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri (avviso pubblico “EduCare”), all’interno del progetto progetto “COndiVIDiamo: le relazioni che fanno comunità” di cui è ente capofila il Consorzio dei Comuni BIM Piave di Belluno. Domenica alle 17.00 all’ex-scuola elementare di Arten a Fonzaso verrà proiettato il film di animazione “La famosa invasione degli orsi in Sicilia”. Secondo quanto previsto dalle normative nazionali, a partire dai 12 anni di età per partecipare alla proiezione è obbligatorio esibire il green pass. L’iniziativa è gratuita, su prenotazione: https://dolomitihub.it/la-famosa-invasione-degli-orsi-in-sicilia-2/
GLI ANNI 70 IMPORTANTI CON LA STORICA ELEZIONE DI ALBINO LUCIANI “PAPA BELLUNESE DEL SORRISO”
DI RENATO BONA
Decisamente importanti gli anni Settanta nella storia bellunese dato che registrano l’elezione del secondo pontefice bellunese della storia: Albino Luciani, di Canale d’Agordo, il “Papa bellunese del sorriso” (modestamente: la definizione, ripresa poi da tutti gli organi di informazione è di chi stende queste note, cioè mia – ndr.) asceso al soglio di Pietro il 26 agosto 1978 col nome di Giovanni Paolo I. Ne da conto Franco Sirena nel suo libro “Cento anni a Belluno. Notizie e curiosità dal XX secolo” edito nel gennaio 2001 dall’Istituto bellunese di ricerche sociali e culturali guidato dal prof. don Sergio Sacco, stampa tipografia Piave. Il 1971 ha come titolo: “Palasport Annibale De Mas” e ricorda che il 20 marzo ci fu la “Festa dello sport” per l’inaugurazione del palazzetto intitolato ad Annibale De Mas, già sindaco di Belluno. Agosto: muore a Verona il maestro Guatti Zuliani direttore della Banda cittadina per oltre 40 anni. Il 23 e 24 ottobre al Palasport Campionati triveneti di artistica con 200 ginnaste. Nella chiesa di Santa Maria delle Grazie collocate due teste scolpite da Massimo Facchin: san Tommaso e san Giacomo, in sostituzione di quelle rubate. Il Belluno calcio è in serie C! Anno 1972, titolo: “Lo chalet Francesco Caldart”. 18 febbraio: alla Camera di commercio Edoardo Luciani, fratello del futuro pontefice, subentra a Mario Botter. Aperta una galleria tra via Mezzaterra e via San Pietro. Giuseppe “Bepi” Caldart nominato presidente dell’Azienda turismo. 23 aprile: grande successo della “Festa dei Marangoni” a Borgo Pra. Il 29 posa della prima pietra dell’Istituto magistrale “Renier”. A luglio: una rapina alla banca Popolare di Novara e l’evasione di tre detenuti da Baldenich. Nel corso del secondo convegno nazionale sulla protezione della flora alpina, in Nevegal viene inaugurato lo chalet intitolato a Francesco Caldart emerito studioso bellunese. Il 26 novembre inaugurazione della scuola materna di Castion, l’8 dicembre di quella di San Giovanni Bosco a Baldenich. Per il 1973 il titolo è: “Il furto al Museo” per ricordare che il 24 agosto i ladri avevano trafugato dal Museo opere d’arte per un valore di 500 milioni! Sparito anche l’antico sigillo della Città mai più rintracciato a differenza della “Madonna con Bambino seduto” di Bartolomeo Montagna, trovato a Vienna. Il 5 marzo eletto cardinale Albino Luciani; l’8 la Camera boccia il progetto dell’autostrada. Il 29 giugno inaugurato il rifugio Bianchet. A luglio scoperti affreschi del XVI secolo nella parrocchiale di Bolzano Bellunese. Il 1. dicembre istituito l’Archivio di Stato. Il 2 prendono il via le domeniche con il blocco totale della circolazione per lo scoppio della crisi petrolifera. 1974, titolo: “Prima maratona di San Martino”. La Provincia appalta i lavori per l’Istituto commerciale “Calvi”; il pane bianco costa 350 lire al chilo. 22 febbraio: gravissimo incidente al bivio di San Gervasio: muoiono nonna e due nipotine travolta da un’auto. Dal 10 marzo, dopo cento giorni, le auto potranno circolare a targhe alterne. 22 marzo: rivolta nel carcere di Baldenich con due feriti. Il 19 giugno solenne cerimonia per il 25. di ordinazione del vescovo Muccin. Il 10 novembre prima edizione della Maratona di San Martino ideata da Renzo Stefano Mattei. Titolo per il 1975: “Ritorno dei giochi della gioventù”. In febbraio grave furto alla Biblioteca Lolliniana dove spariscono 11 libri antichi. Il 16 marzo celebrazione solenne per il 30. anniversario della Liberazione: alla messa, in Piazza dei Martiri, partecipa monsignor Girolamo Bortignon già vescovo di Belluno. 22 ottobre: campane a festa per la designazione del nuovo vescovo Maffeo Ducoli che subentra a Muccin. Il 22 dicembre muore a Milano il maestro Nino Prosdocimi direttore della Corale Bellunese e animatore dell’Orchestra stabile di Belluno. “La seggiovia di Col Canil” è il titolo per l’anno 1976 quando, il 31 gennaio, si inaugura il nuovo impianto che si collega con la sciovia di Col Toront. Alle 21,02 del 6 maggio si avverte anche a Belluno la scossa del disastroso terremoto del Friuli. Teledolomiti prende possesso di Palazzo Minerva. A settembre gli alpinisti Franco Miotto, Amerigo Azzalin, Riccardo Bee tracciano due nuove vie sul Nason della Schiara con difficoltà di 5. e 6. grado. In ottobre fondazione dell’Istituto bellunese di ricerche sociali e culturali, prima pubblicazione: “Pittura bellunese contemporanea”. E siamo al 1997 anno per il quale Franco Sirena ha scelto il titolo: “Comitato d’Intesa”. Il biglietto dell’autobus costa 150 lire. Nelle banche e nelle poste i cittadini della provincia hanno depositato 440 miliardi di lire. L’11 febbraio fondazione del Comitato d’intesa fra le associazioni volontaristiche della provincia, nove i sodalizi aderenti; presidente è il dott. Valentino Del Fabbro. Su input del benemerito sodalizio la Provincia realizza un Centro di accoglienza per handicappati gravi e gravissimi. A settembre inaugurata all’ospedale la sede di cobaltoterapia. E siamo all’anno 1978 che ha per titolo “Papa Giovanni Paolo I” con riferimento all’elezione il 26 agosto di Albino Luciani quale secondo pontefice della storia bellunese dopo Gregorio XVI. Le campane suonano a festa lungamente. Fra le notizie si segnala la chiusura del macello comunale non più in regola con le norme sanitarie: non verrà più riaperto. Il 9 febbraio il festoso Carnevale di Castion “il più importante e meglio organizzato della provincia”. La Latteria dell’Oltrardo compie 50 anni. Viene fondato il Gruppo Natura Bellunese. Un altro pontefice Papa Giovanni Paolo II da il titolo al 1979, Quell’anno infatti, il 26 agosto, arriva in provincia Giovanni Paolo II: visiterà la casa natale del predecessore “Il papa bellunese del sorriso” quindi salita in Marmolada per la recita dell’Angelus e nel pomeriggio a Belluno dove celebra la messa al Polisportivo gremito di migliaia di fedeli. Il era composto da 900 cantori. E’ nata l’Unione generale dei Ladini bellunesi. L’11 settembre inaugurazione di una mostra sui lavori di Dino Buzzati e l’indomani gli viene intitolata la “panoramica”. Concludiamo la carrellata con “Le nuove porte della cattedrale”. Il relativo concorso nazionale, con 97 partecipanti, è stato vinto da Angelo Canevari. Nuovi problemi di carattere statico per il palazzo della Prefettura. Il 14 maggio prima assemblea dei 1200 soci della LatteriaValbelluna. Il 26 a Borgo Pra inaugurazione della Sala di cultura E. De Luca. Il 20 giugno il sarcofago di Flavio Ostilio è trasferito a palazzo Crepadona. Il 21 settembre si inaugura il campo sportivo di Cavarzano.
NELLE FOTO (riproduzioni dal libro di Franco Sirena “Cento anni a Belluno. Notizie e curiosità dal XX secolo”): manifestazione di ginnastica al Palasport; cartolina celebrativa del convengo sulla protezione della flora alpina; il Coro Minimo in concerto; venticinquesimo di ordinazione episcopale per mons. Muccin; il giornalista Sigi Leghner scrive all’Aast per la promozione turistica; la seggiovia di Col Canil in Nevegal nella pubblicità della Sis, Società impianti sportivi; autorità alla premiazione della Festa dei Marangoni di Borgo Pra; il patriarca Albino Luciani, al centro, con il vescovo Maffeo Ducoli ed il presidente dell’Azione cattolica Valentino Costantini; la visita di Giovanni Paolo II a Belluno; cerimonia inaugurale delle nuove porte del Duomo.
L’OPINIONE
di Franco Piacentini – Iscritto SPI CGIL
In questo periodo, ancora immersi nella pandemia Covid 19, riemerge l’annosa e complessa questione della previdenza in Italia. Ciclicamente la vicenda PENSIONI scalda gli animi della politica e di Cgil Cisl Uil. Le attuali divergenze sugli immediati provvedimenti previdenziali e sull’attivazione della concertazione per la riforma delle pensioni, erano prevedibili anche con il Governo Draghi, come si era verificato, sostanzialmente, nel passato con i precedenti Governi. Da sempre, chi ha buona memoria storica, sulle pensioni c’è sempre stato e continuerà ad esserci la contrapposizione, tra l’equilibrio finanziario del sistema previdenza e i diritti pensionistici dei lavoratori e dei pensionati. Nell’ auspicare, comunque, l’avvio nei prossimi giorni della concertazione per la riforma intergenerazionale della previdenza e per l’aumento del potere d’acquisto delle pensioni, è bene ricordare per titoli, soprattutto al Governo, le principali richieste sindacali: ridurre le trattenute fiscali sulle pensioni; garantire un adeguato valore economico alle pensioni contributive; estendere la quattordicesima pensione; concordare una opportuna flessibilità in uscita dei lavoratori per il pensionamento degli stessi; superare la (contro)riforma Fornero; garantire alle giovani generazioni la certezza previdenziale; contrastare le evasioni fiscali e contributive. Sul presente, analizzando gli ultimi dati dell’Osservatorio Statistico dell’INPS nazionale (aggiornati al 2021) sull’andamento pensionistico italiano, dei settori privati, si rileva che il 70% delle pensioni non supera il valore di mille euro mensili lordi. Non è una novità, bensì l’ennesima periodica conferma che il valore delle pensioni non è mai stato completamente adeguato al reale costo della vita. Negli ultimi quindici anni le pensioni hanno perso circa un 30% del loro potere d’acquisto. Quindi, in Italia, il 70% degli attuali assegni pensionistici degli ex lavoratori dei settori privati, continua ad essere bloccato su un valore medio di circa ottocento euro lordi mensili. Se questo valore viene scorporato si può riscontrare che le pensionate, percepiscono mediamente circa 700 €uro (lordi) al mese; invece il valore economico della pensione dei pensionati, si attesta sui circa 1.150 €uro (lordi) mensili. Con meno di mille euro mensili, le persone pensionate non arrivano serenamente a fine mese, anzi molte di loro (circa 900 mila in Veneto) si trovano in povertà assoluta o sono a rischio povertà. Un po’ migliore la situazione pensionistica degli ex dipendenti pubblici. Gli esigui aumenti (nel 2021 un incremento di + 0,1% per effetto del conguaglio con il 2020) provenienti dalla “scala mobile pensionati” (adeguamento automatico delle pensioni sulla base di una opinabile rilevazione ISTAT e di un paniere di prodotti e di servizi non molto corrispondente con la realtà dei costi della vita, dei consumi e delle necessità degli anziani) non fanno cambiare le condizioni di vita nemmeno ai pensionati veneti. Queste considerazioni portano inevitabilmente alla riproposizione di una necessaria nuova riforma previdenziale, per dare dignità ai pensionati di oggi e certezze per i giovani: gli anziani di domani. Su questa emergenza pensionistica, dovranno prevalere: buon senso, serietà, disponibilità politica, concertazione sociale tra CGIL CISL UIL, Associazioni Imprenditoriali e Governo, altrimenti il sistema pubblico previdenziale potrebbe subire serie ripercussioni finanziarie negative. Sulle pensioni e sulle condizioni dei pensionati, non dovranno esserci slogan elettorali, bensì tantissima serietà per una concreta e condivisa riforma previdenziale intergenerazionale.
ALLA RADIO…
AL VIA LA STAGIONE IN VAL SENALES
di Claudio Fontanive
Ospiti: Gianluca Ben, Maurizio Paolin e Riccardo Fontanive
SPECIALE SPI CGIL – 28 OTTOBRE 2021
di Claudio Fontanive
Ospite: Maria Rita Gentilin
IL RITORNO DI IN VIVO VERSO, SETTIMA STAGIONE CON BRUNELLA MORO, DAL LUNEDI AL VENERDI ALLE 7.10, 10.10 E 18.50
AUDIO
COMMEDIA
Come in una soave atmosfera teatrale
tu,
regista della mia vita, dirigesti il mio cuore
come uno squallido copione
che giostravi a tuo piacimento
per la buona riuscita del tuo spettacolo.
Uno spettacolo dove mostravi amore, tanto amore;
ma si sa,
nel teatro è tutto finto.
LA RACCOLTA COMPLETA
CONNESSI di Luisa Manfroi
MUSICA PIU’
FREEMIX, LA LIBERTA’ MUSICALE MIXATA DA DJ ATHOS E RACCONTATA DA DJ JACK
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DUE MINUTI UN LIBRO, TUTTI I GIORNI ALLA RADIO ALLE 9.40 E ALLE 17.50
LA RACCOLTA COMPLETA
L’ALMANACCO LADINO
LA PUNTATA DELLA SETTIMANA NUMERO 69
LA RACCOLTA
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: Minime pressoché stazionarie, salvo eventuale lieve calo sulle cime più alte; massime in leggera flessione per minore soleggiamento al pomeriggio. Sono previste punte di 14/15°C nei fondovalle prealpini e di 10/12°C a 1000/1200 m, un po’ meno alle stesse quote nelle valli a lungo in ombra. Su Prealpi a 1500 m min 6°C max 9°C, a 2000 m min 4°C max 6°C. Su Dolomiti a 2000 m min 3°C max 7°C, a 3000 m min -1°C max 1°C.
Venti: Nelle valli perlopiù deboli per brezze, localmente e a tratti moderati nei settori solitamente più ventilati; in quota perlopiù moderati da sud, in prevalenza tesi sulle cime più alte, a 5-15 km/h a 2000 m e 30-40 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: Minime pressoché stazionarie e massime in leggera flessione rispetto a venerdì. Su Prealpi a 1500 m min 6°C max 7°C, a 2000 m min 3°C max 4°C. Su Dolomiti a 2000 m min 3°C max 5°C, a 3000 m min -2°C max -1°C.
Venti: Nelle valli perlopiù deboli per brezze, localmente e a tratti moderati nei settori solitamente più ventilati al mattino; in quota moderati/tesi da sud-ovest, a tratti forti sulle cime più alte, a 5-20 km/h a 2000 m e 35-45 km/h a 3000 m.
IL LE VILLE COMINCIA AD INGRANARE NEL CAMPIONATO OPEN CSI
AGORDO Dopo un inizio di stagione con alti e bassi, il Le Ville comincia a racimolare punti nel campionato provinciale CSi Open. Nello scorso fine settimana la squadra di Romano Costantini ha vinto contro la Plavis Red Pub con il punteggio finale di 3 a 0. Una bella prestazione della compagine agordina che con i 3 punti messi in saccoccia fa un balzo in avanti in classifica. Sono 7 i punti e in questo momento il Le Ville si trova al terzo posto.
ROMANO COSTANTINI, ALLENATORE DEL LE VILLE
DOMENICA E LUNEDI’ SPAZIO AI GIOVANI HOCKEISTI CON L’ALLEGHE TOURNAMENT