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SCOSSA DI TERREMOTO IN ALPAGO, ALL’1.53
ALPAGO Lieve scossa di terremoto all’1.53 in Alpago a Chies. Magnitudo 1,4 a una profondità di 6,4 chilometri.
Gestione Servizi Pubblici informa che a ROCCA PIETORE in località DIGONERA, l’acqua erogata dall’acquedotto non è potabile e può essere usata per scopi alimentari SOLO PREVIA bollitura
CHIUDE PONTE MAS, FINO AL 30 GIUGNO PER I LAVORI DI CONSOLIDAMENTO: fino al 30 giugno sarà chiuso sia alle macchine sia ai pedoni. Percorso alternativo: da Ponte Mas a Vignole in Comune di Sedico.
INTERRUZIONI A CRISTO DELLE PIANIZZE sp347 DURAN E CEREDA fino al al 5 giugno (esclusi festivi e prefestivi) possibili interruzioni in località Pianizze (Agordo) della durata massima di 15 minuti dalle 8 alle 12 e dalle 13 alle 17, inoltre senso unico alternato nei periodi non interessati dalle chiusura
VIGILI DEL FUOCO A SOSPIROLO PER L’INCENDIO DI UNA PALA GOMMATA
SOSPIROLO Ieri alle 5.30, i vigili del fuoco sono intervenuti presso la cava di calce di via Masiere a Sospirolo, cantiere Grigolin, per l’incendio di una pala gommata. I pompieri intervenuti da Belluno con un’autopompa, un’autobotte e sette operatori, hanno spento utilizzando la schiuma il mezzo di movimento terra. Le cause di probabile natura elettrica sono al vaglio dei tecnici dei vigili del fuoco. Sul posto anche i carabinieri. Le operazioni di completo spegnimento e messa in sicurezza della pala meccanica da parte dei vigili del fuoco sono terminate alle 8 circa. Sul posto i Carabinieri di Sedico. Ad accorgersi dell’incendio un dipendente, dalla cabina del mezzo parcheggiato usciva del fumo probabilmente per un corto circuito dell’impianto elettrico che in breve ha innescato l’incendio anche a cause di residui di olio. Ingenti i danni al mezzo del valore di almeno 50.000 euro.
GIUGNO SCADENZA ACCONTO IMU, I COMUNI DECIDERANNO EVENTUALI PROROGHE
AGORDO Si avvicina la stagione delle imposte sulla casa. Quest’anno non ci sarà la Tasi 2020, cancellata dalla legge di bilancio, ma è già cominciato il conto alla rovescia per l’Imu, pagamento dell’acconto Imu 2020 è previsto per il 16 giugno e il saldo per il 16 dicembre. PROROGA IMU Saranno i Comuni a decidere se prorogare la scadenza dell’acconto a fine settembre, lo ha deciso il governo romano con apposito decreto rilancio. E’ quanto contenuto in una nota dell’Ifel del 21 maggio. L’Istituto per la Finanza e l’Economia Locale dell’Anci ha posto come possibile data del rinvio del pagamento dell’IMU il 30 settembre, senza sanzioni e interessi. A decidere dunque saranno i Comuni: la proroga però è da intendersi solo per chi ha subìto danni economici a causa dell’emergenza sanitaria. Per tutti gli altri, invece, la data di scadenza dell’IMU rimane il 16 giugno.I contribuenti però dovranno dimostrare di aver avuto difficoltà economiche, tramite una comunicazione al Comune. Nell’Agordino insistono due situazioni, infatti 15 sindaci su 16 hanno delegato l’Unione Montana alla riscossione.
“Abbiamo già inviato i bollettini – spiega il presidente dell’Unione Montana Michele Costa- abbiamo anche inserito nella corrispondenza una postilla: la possibilità di pagare la tassa non il 16 giugno ma entro la fine dell’anno solare senza sanzioni o interessi di mora”. Agordo da tempo ha scelto di non delegare l’Unione Montana per la riscossione ma andare per conto proprio e anche in questo caso decide Palazzo Marconi. “Anche noi – spiega l’assessore Claudio Sito – abbiamo già inviato i bollettini di pagamento in scadenza il 16 giugno. In ogni modo per chi avesse difficoltà è sufficiente si mette in contatto con gli uffici comunali per concordare la proroga del pagamento”
L’Imu è una tassa che in parte va direttamente a Roma e in parte ai Comuni.
L’ASSESSORE CLAUDIO SITO
FINALMENTE LA SISTEMAZIONE DELL’AREA EX CARRO BOMBOLAIO A BRUGNACH
AGORDO Il Comune acquisisce i terreni, li fraziona e da il via al recupero di un’area che è biglietto da visita per l’Agordino. Si tratta della struttura dedicata in passato alla distribuzione del gas, quando GSP ancora non aveva realizzato le condotte del gas dalla Valbelluna per l’Agordino e i carri bombolai scorazzavano lungo la regionale 203 agordina.
Altri tempi fortunatamente storia del passato. Ma quella struttura in abbandono è rimasta per anni a bordo strada, ora finalmente sarà rivalutata e ne beneficeranno anche i vigili del fuoco che confinano con quell’ammasso in cemento.
IL DIBATTITO IN CONSIGLIO COMUNALE INTRODOTTO DALL’ASSESSORE ALLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE CLAUDIO SITO
PER I COMMERCIANTI DI AGORDO: 6 MESI SENZA TOSAP, DIFFICOLTA’ PER PLATEATICI COPERTI. IL DIBATTITO IN CONSIGLIO COMUNALE
AGORDO Nel consiglio comunale di giovedì sera (i tre consiglieri di minoranza hanno preferito partecipare in video conferenza) tra gli argomenti trattati anche le agevolazioni per i commercianti della città. Cancellata la Tosap (non per gli ambulanti normati da altri regolamenti) ma per ora nessuna possibilità di installare tettoie o altre strutture.
IL DIBATTITO
FRANA DI CARFON, STRADA ANCORA CHIUSA. LE RIFLESSIONI DELLA MINORANZA
CANALE D’AGORDO Intervento del gruppo di minoranza di Canale d’Agordo, per fare la storia della strada di Carfon, per esprimere alcune considerazioni sulla sua chiusura.
La strada interrotta e chiusa al traffico per molti mesi, a causa di una frana che ha comportato un lungo lavoro di sistemazione del versante, è stata comunque percorsa a piedi, per necessità e non, da un discreto numero di persone che hanno potuto guardarsi intorno e riflettere sulla devastazione operata dal vento, sugli alberi stesi a terra in un groviglio impressionante, sul futuro del bosco e della montagna, sul futuro dei montanari stessi che qui vogliono continuare a vivere. Vaia è stata un evento estremo, eccezionale, che ha causato gravi danni al territorio. La frana che si è staccata dalla strada forestale Carfon-Fregona è stata certamente una conseguenza di quell’ evento: l’ abbondante pioggia caduta nel novembre 2019 su un suolo non più protetto dalle chiome degli alberi (precedentemente abbattuti dal vento) e il conseguente ruscellamento selvaggio delle acque, hanno reso pesante e fatto scivolare in basso una grande massa di materiale che ha invaso ed interrotto la strada sottostante. “Considerato comunque ciò che è già stato fatto, noi ci auguriamo – dicono i consigliere di minoranza di Canale d’Agordo – che questa strada possa, tra non molto, essere nuovamente aperta e percorribile, sia pure con tutte le cautele del caso. Naturalmente siamo pienamente d’accordo sulla sistemazione della viabilità Carfon – Gaer- Vallada ed auspichiamo che venga finalmente realizzato anche il parcheggio che gli abitanti della frazione aspettano da anni”.
LA STORIA
La vera, storica strada di collegamento con il fondovalle è, per gli abitanti di Carfon, quella che collega la frazione con la località La Mora sulla provinciale 346. Nata circa 70 anni fa, questa è stata la prima e, fino ad alcuni anni fa, unica carrabile che la gente della frazione ha avuto a disposizione per raggiungere i negozi, l’ ambulatorio medico, la scuola e, se così si può dire, il resto del mondo. La strada, che si snoda con leggera e regolare pendenza tra La Mora e Carfon, soleggiata per un discreto numero di ore anche in pieno inverno e quindi non pericolosa per presenza di ghiaccio, è stata realizzata all’ inizio degli Cinquanta da maestranze locali, in tempi in cui non c’ erano i mezzi meccanici oggi a disposizione: il lavoro si faceva allora con esplosivo, piccone, badile. Un cavallo trainava man mano i materiali necessari lungo delle “sine” (binari). La carriola faceva il resto. La guerra era finita da pochi anni e si ricominciava a vivere. Qui, a dimostrazione dell’ attenzione e della lungimiranza di chi allora prendeva le decisioni, c’ era anche un cantiere-scuola, pensato proprio per insegnare un mestiere a quanti volevano imparare da chi sapeva ed aveva esperienza. Uno dei responsabili era Ferdinando Luciani di Sofraide, i lavoratori persone delle frazioni e del capoluogo, alcuni dei quali, ora anziani, non hanno dimenticato la loro esperienza di lavoro su quella strada. I muri a secco che possiamo ammirare anche oggi, costruiti a regola d’ arte e ben conservati, sono stati realizzati con pietra locale, estratta da una cava i cui resti sono ancora visibili proprio a monte della strada. Per il geologo V. Fenti, un tipo di calcare che, frammisto a poca marna, si sfalda a lastroni, rendendo più facile il lavoro degli scalpellini-muratori. Tutto questo è certamente parte della nostra storia e meriterebbe di essere ricordato con un pannello informativo da collocare su un tabellone in posizione adatta. Sicuramente negli anni la carrabile ha richiesto frequenti lavori di adeguamento e messa in sicurezza, ma ciò vale per la maggior parte delle strade di montagna, dove bisogna fare i conti con la forte pendenza dei versanti, i lunghi inverni, gli eventi atmosferici talvolta estremi.
FRANA DI CARFON: AL VIA IL SECONDO STRALCIO DEI LAVORI
DALLA RASSEGNA STAMPA IL CONSIGLIERE PROVINCIALE MASSIMO BORTOLUZZI
BELLUNO Cominceranno lunedì prossimo (1° giugno) le operazioni di sistemazione della frana di Carfon (in Comune di Canale d’Agordo). Si tratta del secondo stralcio dei lavori, che riguardano la realizzazione di una barriera paramassi; il primo stralcio era stato concluso all’inizio di aprile, con la pulizia del versante di frana e lo studio geologico. «Con questo intervento andremo a risolvere un problema che si è manifestato con gli ultimi eventi meteo, del novembre 2019 – spiega Massimo Bortoluzzi, consigliere provinciale delegato alla Difesa del Suolo -. Il 16 novembre, infatti, il versante a monte della strada comunale ha subito uno smottamento con scarico di materiale e un fronte di frana di circa 50 metri che ha interrotto la viabilità, tutt’oggi chiusa». Le perizie hanno evidenziato il persistere del potenziale pericolo di caduta massi; motivo per cui la strada comunale non è ancora stata riaperta. Potrà tornare attiva al termine dei lavori del secondo stralcio, che la Provincia ha avviato in somma urgenza per un quadro economico complessivo di 290mila euro. «Saranno realizzate tre file di barriere lungo il versante. E sarà posata una rete metallica di consolidamento corticale, funzionale a evitare l’erosione del terreno – spiega nel dettaglio il dirigente della Difesa del Suolo, Pierantonio Zanchetta -. Infine, sarà consolidato anche il ciglio di valle della strada comunale in corrispondenza del tratto interessato dalla frana, che attualmente risulta cedevole».
IL SERVIZIO DI GIANNI SANTOMASO DAL CORRIERE DELLE ALPI
LA REGIONE AGISCE A MODO SUO SCARICANDO LE RESPONSABILITA’ SUI DIRETTORI. PERPLESSITA’ DEI SINDACATI
BELLUNO “Ci vuole un po’ più di cautela. In Provincia ci sono case di riposo che sono riuscite a contenere il contagio, soprattutto rispetto ad altre. Il tana libera tutti è azzardato e per questo invitiamo i direttori delle Case di riposo alla massima cautela per continuare a mantenerle covid free e i parenti non potranno che capirlo”. Questa è la dichiarazione di Gianluigi Della Giacoma della Funzione Pubblica Cgil che critica lo scarico di responsabilità, le difficoltà economiche di strutture costrette ad arrangiarsi quando il personale non è sufficiente. Ciò che la Cgil FP contesta è anche la mancanza di strategie qualificanti ma anche la mancata valorizzazione dei lavoratori delle strutture covid
AI MICROFONI DI RADIO PIU GIANLUIGI DELLA GIACOMA, FP CGIL
DA LUNEDI CADE L’OBBLIGO DELLA MASCHERINA ALL’APERTO, ANDRA’ USATA COMUNQUE QUANDO E’ IMPOSSIBILE GARANTIRE IL DISTANZIAMENTO, NON E’ OBBLIGATORIA PER I BIMBI FINO A 6 ANNI. IN SPIAGGIA AUMENTANO LE DISTANZE DA 10 A 12 METRI QUADRATI, 7 PER PERSONA IN PISCINA. DA LUNEDI PERMESSE LE GRIGLIATE E GLI INCONTRI TRA AMICI TRA LE MURA DI CASA O NEI GIARDINI E IN AREE ALL’APERTO ATTREZZATE PER PIC NIC. RESTANO VIETATI GLI ASSEMBRAMENTI IN AREA PUBBLICA. RIAPRONO I CENTRI ESTIVI PER LA FASCIA 3-17 ANNI, NON ANCORA GLI ASILI NIDO (0-3) PUR AVENDO PRONTA L’ORDINANZA CON LE LINEE GUIDA LA REGIONE SI FERMA IN ATTESA DEL VIA LIBERA DA ROMA. DA META’ GIUGNO APRONO I CINEMA E I TEATRI E I LUOGHI PER GLI SPETTACOLI AL CHIUSO PER UN MASSIMO DI 200 PERSONE, 1000 PER GLI SPETTACOLI ALL’APERTO. IERI SONO STATE PRESENTATE LE PAGELLE SANITARIE, REGIONI PROMOSSE SOLO IN LOMBARDIA ALTO NUMERO DI CONTAGI.L’INDICE RT SOTTO CONTROLLO E NON CI SONO CASI CRITICI. DAL 3 VIA AGLI SPOSTAMENTI INTERREGIONALI IL GOVERNO E’ DECISO A NON LASCIARE INDIETRO NESSUNO MENTRE DE LUCA GUIDA LA RIVOLTA DEL FRONTE DEL SUD CHE VUOLE LIMITARE GLI SPOSTAMENTI DALLE ZONE A RISCHIO E INTANTO ANCHE LA GRECIA COME AUSTRIA, SVIZZERA E CROAZIA CHIUDE LE PORTE AGLI ITALIANI.
IN VENETOI NUMERI. 8 nuovi casi di positivi (giovedi 10) da inizio epidemia 19135 (+8), attualmente positivi 1799 1949 (- 150), negativizzati/guariti 15420 (+145) in isolamento domiciliare 1834 (-308) ricoverati 446 (-25), in ospedale 391 (- 23) , ospedali di comunità 55 (-2), terapia intensiva 29 (-3 6 positivi, 23 negativi), dimessi 3650 (+24) , decessi ospedale 1414 (6) , totale decessi 1916 (13). In provincia di Belluno. casi positivi 0 (giovedi 0) dal 21 febbraio 1165 (0), attualmente positivi 118 (-10), deceduti 110 (0), negativizzati/guariti 937(+10), in isolamento domiciliare 314 (-12), ricoverati ospedale San Martino 10 (0) , terapia intensiva 0 (0) , ospedale di Comunità di Belluno 0 (0) Agordo 0 (0
NELLE ULTIME 24 ORE A BELLUNO: NESSUN NUOVO POSITIVO PER IL SECONDO GIORNO CONSECUTIVO, ALTRE 12 PERSONE FUORI DALL’ISOLAMENTO DOMICILIARE, NESSUN DECESSO, NESSUN NUOVO RICOVERO, ALTRI 10 GUARITI, 118 GLI ATTUALMENTE POSITIVI.
DATI E GRAFICI DEL GIORNO, PROVINCIA – REGIONE 29 MAGGIO 2020
Con la collaborazione di Tiziano De Col
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA DI LUCA ZAIA
12 metri quadrati per gli ombrelloni in spiaggia e per i centri estivi semplice comunicazione a Comune-Ulss e accordo scritto con i genitori. Terme, piscine termali, spa e centri benessere possono riaprire. Centri estivi riaprono con semplici comunicazioni a Comune e Ulss. Nessuna novità per la fascia 0-3 anni. Mascherine obbligatorie al chiuso o quando c’è un assembramento. Case di riposo riaprono e possono ospitare nuovi anziani.
NUOVA ORDINANZA FINO AL 15 GIUGNO in vigore da lunedi 1 giugno, fa chiarezza su alcuni punti. SPOSTAMENTI con mascherine in luoghi pubblici accessibili al pubblico e all’esterno in tutte le occasioni ove non sia possibile il mantenimento delle distanze tra i non conviventi nessun obbligo per i bimbi sotto i 6 anni. Da lunedi la mascherina solo nei luoghi chiusi e dove ci sono assembramenti, se si incrocia qualcuno e ci si ferma a parlare bisogna averla pronta per indossarla. IN AUTO disposizione come sul luogo di lavoro, distanza di un metro o si usa la mascherina e ci si siede dove si vuole eccetto conviventi. VIETATI gli assembramenti in area pubblica non più in area privata con le dovute cautele tra non conviventi. ATTIVITA’ ECONOMICHE Dal 1 giugno come da linee guida per la ristorazione, stabilimenti balneari, palestre piscine etc. sono linee guida migliorative per gli operatori come il non obbligo di guanti nei negozi di abbigliamento ma solo gel igienizzante. LE SCHEDE SONO STATE MODIFICATE IN SENSO MIGLIORATIVO sono valide perché pubblicate. NOVITA’ Aprono le strutture termali e centri benessere CENTRI ESTIVI 3-17 ANNI dal 1 giugno servizi per bambini e adolescenti, chi ha la gestione del centro privato è sufficiente mandi una scheda al Comune che informa dell’attività, uguale per la Ulss, con l’impegno ad applicare le linee guida e sottoscrivere il contratto con i genitori. “Abbiamo la certezza che chi apre si impegna a garantire le linee guida e non servirà il giro di controllo. Anche i genitori saranno attenti al rispetto delle linee guida. C’era un vulnus nel Dpcm, lo abbiamo risolto”. ha detto Zaia. Dai 0 ai 3 anni non ci sono ancora novità se la situazione non si sbloccherà, scriveremo un’ordinanza ad hoc. L’assessore Lanzarin alla luce delle due schede ha già scritto a tutti i sindaci che saranno messi nelle condizioni di non avere più problemi e responsabilità, vi esenta quindi dal fare qualsiasi progetto.Storia dell’ombrellone cambiano i metri quadrati, a parziale modifica precedente ordinanza, la superfice stabilità pari a 12 metri quadrati per ombrellone. Nelle strutture residenziali si applicano per nuovi ospiti e visitatori le linee di indirizzo con la presa in carico di nuovi ospiti. Si aprono quindi le case di riposo da lunedi. Le case di riposo con gestione autonoma possono anche restringere fino al punto di non aprire non potendo prevaricare la potestà giuridica del gestore privato. Formazione per la sicurezza sul lavoro ripristinata, fino ad oggi era sospesa. TERME Sblocchiamo un “casino” per i gestori con le lacrime agli occhi. Sono un circuito importante da un punto di vista economico. Saune e bagni turchi aperti solo se sono ad uso individuale” ha concluso Zaia
DOMANDE
TURISMO Il Veneto è la prima regione turistica d’Italia, il mondo intero ci guarda, e non sappiamo nulla. Come può il Veneto accettare che la Svizzera consideri gli italiani degli appestati? Servono corridoi che oggi ci escludono, il ministero degli Esteri deve farsi valere. Non esiste che qualcuno ci cataloghi come la Whan d’Europa, noi siamo stati i primi ad affrontare l’emergenza e oggi manca una regia comunitaria, i Paesi decidono in autonomia, senza un riferimento europeo, è tutto un fai da te.
SPIAGGE LIBERE distanziamento e sorveglianti, non c’è una gestione quindi la responsabilità ricade di più sul cittadino. I comuni, ove possibile, dovrebbero organizzare le spiagge libere.
IN VENETO PROCEDURE SEMPLIFICATE PER IL VIA A CENTRI ESTIVI E SERVIZI PER INFANZIA E ADOLESCENZA TUTTE LE ORDINANZE E LE LETTERE “FORMAT” DA INVIARE A COMUNE, ULSS E GENITORI
“SENZA ADEGUATE RISORSE STATALI SI INGESSA IL TERRITORIO E SI IMPEDISCE IL RILANCIO DELL’ECONOMIA”
VENEZIA Il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha scritto una lettera al presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, al ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Paola De Micheli per sollecitare il reperimento di risorse da destinare alle aziende di Trasporto Pubblico Locale, colpite da una gravissima crisi finanziaria a causa dell’emergenza pandemica. In Veneto il trasporto si sostiene con risorse annue pari a circa 850 milioni di euro, di cui quasi il 50%, circa 400 milioni, derivano da ricavi da vendita di biglietti e abbonamenti, nel sistema veneto l’improvvisa e drastica riduzione delle entrate dalla vendita di titoli di viaggio a causa dell’emergenza in corso (il calo ha toccato punte del 95%), genera uno squilibrio nei bilanci delle società che assume una dimensione impossibile da colmare con risorse aziendali, ovvero degli Enti Locali, o da parte della Regione. Nel recente DL “Rilancio”, il Governo ha stanziato 500 milioni di euro a livello nazionale per “riequilibrare” i bilanci delle società del trasporto pubblico in tale somma anche i rimborsi degli abbonamenti da erogare a chi non ha potuto fruire del servizio a causa delle limitazioni dovute all’emergenza. Dalle prime analisi, al Veneto, sarebbe assegnata una quota pari a oltre il 10%, significativa ma del tutto insufficiente a soddisfare il fabbisogno stimato che, nella migliore delle ipotesi, non risulta inferiore a 120 milioni di euro per il 2020. “Pertanto, in assenza di risorse adeguate – evidenzia il presidente veneto –, l’unica alternativa sarebbe di ridurre drasticamente, entro poche settimane, i servizi di trasporto programmati, collocando di conseguenza il personale in cassa integrazione, per poter chiudere i bilanci delle società in pareggio; soluzione questa non certamente percorribile senza ingessare tutto il territorio e l’intero sistema produttivo, proprio nel momento di necessità per il rilancio dell’economia”.
SANITA’. ESTESE LE MODALITA’ D’ACCESSO ALLE CURE ODONTOIATRICHE. ALL’ULSS BERICA ANCHE LA SPERIMENTAZIONE DI UN AMBULATORIO PER LE EMERGENZE NEI FESTIVI E PREFESTIVI
VENEZIA La Giunta Regionale del Veneto, su proposta dell’assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin, ha approvato una delibera con cui vengono estese le modalità di accesso alle prestazioni sanitarie di specialistica ambulatoriale della branca “Odontostomatologia”.“Il provvedimento, in particolare, allarga ai cittadini non vedenti e sordi la categoria riferita alla ‘vulnerabilità sanitaria’ – sottolinea l’assessore Lanzarin -. Contemporaneamente, quella riferita alla ‘vulnerabilità sociale’ è stata estesa ai pazienti titolari di esenzione (7R2) perché di età inferiore ai 6 anni o superiore ai 65 e appartenenti ad un nucleo familiare fiscale avente un reddito complessivo lordo riferito all’anno precedente non superiore a € 36.151,98. Con questo provvedimento, inoltre, si dispone che le tariffe attualmente vigenti siano mantenute, specificando che la copertura per gli oneri relativi all’erogazione, in regime di esenzione. delle prestazioni riguardanti l’odontostomatologia che ammontano a 100.000 euro trovino copertura nell’ambito delle quote provenienti dalla ripartizione delle risorse del fondo sanitario regionale”.La delibera approvata, infine, delinea l’avvio di una sperimentazione, della durata di un anno, di una struttura ambulatoriale dedicata alle emergenze odontostomatologiche, attiva 24 ore su 24 nei giorni festivi e prefestivi. La sede prevista è presso l’Ulss 8 Berica di Vicenza e, per l’anno 2020, avrà un finanziamento di 180.000 euro.
LINEE GUIDA PER RSA, PIGOZZO E ZOTTIS (PD): “BENE LE REGOLE PER RIAPERTURA, MA LA REGIONE GARANTISCA UN SOSTEGNO ECONOMICO”
VENEZIA “Non basta dare delle regole per poter riaprire in sicurezza, serve un sostegno economico per le Rsa che avranno un inevitabile aggravio di costi”. È quanto chiedono i consiglieri del Partito Democratico Bruno Pigozzo e Francesca Zottis insieme ai colleghi Stefano Fracasso, Graziano Azzalin, Anna Maria Bigon, Claudio Sinigaglia e Andrea Zanoni commentando le linee guida della Regione per l’accoglienza di nuovi ospiti e accesso di familiari, visitatori e altro personale esterno. “È un primo passo positivo, ma la Regione non può limitarsi a dire che adesso spetta alle singole strutture decidere quando riaprire. Le nuove regole comportano un aggravio di costi rilevanti, sia sotto il profilo organizzativo che in termini di adeguamento delle case di riposo che hanno subito un crollo delle entrate dovuto al mancato ingresso di nuovi ospiti con l’esplodere dell’epidemia. È quindi fondamentale che la Regione assicuri anche un sostegno economico diretto istituendo un fondo ad hoc e misure di agevolazione fiscale, ad esempio esentando temporaneamente dal pagamento dell’Irap le gestioni”. “Serve, finalmente un’assunzione di responsabilità della Giunta: queste strutture stanno scontando il ritardo ventennale della Regione che non ha ancora provveduto alla riforma delle Ipab, prevista da una legge nazionale del 2000, unica inadempiente insieme alla Sicilia. L’emergenza Covid ha aggravato problemi presenti da tempo e Zaia non può nascondere queste verità dicendo che va tutto bene”.
FONDO STRAORDINARIO AI COMUNI: AL VENETO 84,5 MILIONI DI EURO
DALLA RASSEGNA STAMPA ROGER DE MENECH
ROMA «La prima tranche di 1.150 milioni di euro erogata dal governo ai Comuni e alle Province in tutta Italia è la risposta concreta alle richieste degli amministratori locali. Gli enti locali negli oltre due mesi di blocco dovuto al Coronavirus hanno subito un calo drastico di entrate, tasse, rette, contravvenzioni e altro. Il governo ha stanziato la settimana scorsa 3,5 miliardi di euro come contributo straordinario per consentire agli enti locali di esercitare le proprie funzioni e continuare a fornire servizi ai cittadini. I fondi erogati oggi sono circa un terzo del totale stanziato. Entro la fine di giugno a Comuni e Province arriverà il saldo e c’è l’impegno della maggioranza in Parlamento e del Governo per stanziare ulteriori 3 miliardi di euro, sempre per gli enti locali, entro l’estate. Per i Comuni e le Province del Veneto sono dunque subito disponibili 84,5 milioni di euro e ne arriveranno altri 169 il mese prossimo. Questa è la terza misura portata avanti dal governo a sostegno degli enti locali dall’inizio della pandemia, dopo il contributo a sostegno dei fabbisogni alimentari (400 milioni in Italia, 28 milioni in Veneto) e l’anticipo del contributo di solidarietà avvenuto nel corso di maggio». Lo ricorda il coordinatore dei parlamentari veneti del Partito democratico, Roger De Menech.
BILANCIO DI ESERCIZIO 2019: L’ULSS DOLOMITI CHIUDE IN POSITIVO
BELLUNO Il bilancio di esercizio 2019 dell’Ulss Dolomiti si chiude con un segno positivo. Il bilancio di esercizio dell’area sanitaria chiude con un utile pari ad Euro 968.217,92, mentre l’area sociale chiude con un risultato di pareggio. Grazie a una gestione attenta delle risorse, ed in particolare per merito di una costante azione di ricerca del risparmio su voci di spesa come la gestione centralizzata delle gare, la scelta di farmaci equivalenti e la gestione ottimizzata del magazzino, l’Azienda è riuscita a chiudere il 2019 con un segno positivo di circa 968.000 euro su oltre 472 milioni di valore complessivo della produzione. «Questo risultato è il frutto di un lavoro costante di attenzione da parte di tutta l’Ulss Dolomiti, per il miglior utilizzo delle risorse assegnate», afferma Adriano Rasi Caldogno, Direttore Generale dell’Ulss Dolomiti. «Questo ha permesso di assicurare servizi di qualità ai nostri concittadini e di valorizzare la professionalità dei nostri operatori, assieme a un utilizzo attento delle risorse aziendali», conclude Rasi.
DAL 1° GIUGNO 2020 È NECESSARIA LA PRENOTAZIONE PER ACCEDERE AI CENTRI PRELIEVO
BELLUNO. Dal 1° giugno 2020 prelievi senza fila all’Ulss Dolomiti. Per accedere ai Laboratorio analisi e Centri Prelievi ospedalieri dell’Ulss Dolomiti sarà necessaria la prenotazione del proprio turno. In questo modo, il cittadino risparmierà tempo e troverà un ambiente ancor più sicuro, con un flusso contingentato di persone. Si potrà prenotare, secondo la disponibilità dei posti, o annullare la prenotazione del turno senza addebito fino alla mattina stessa.
FELTRE Il Palio di Feltre 2020 non si farà. Ecco l’analisi della situazione, espressa dal presidente Eugenio Tamburrino:“Nei mesi passati, dovendo delineare il futuro del Palio in relazione all’emergenza sanitaria del ‘Coronavirus’, il Consiglio dell’Associazione Palio Città di Feltre aveva condiviso la decisione di attendere le indicazioni normative che avrebbero definito se, come e quando le manifestazioni italiane sarebbero potute ripartire.Riunitisi in seguito alla diffusione delle linee guida emanate dalla Conferenza Stato-Regioni, il Consiglio ha preso atto di come al momento sia impossibile procedere con la programmazione dell’evento agostano. Troppe infatti le prescrizioni insostenibili al momento per le grosse manifestazioni, che infatti – come confermato in questi giorni anche dall’Assessore regionale al Turismo, Federico Caner – sono per la maggior parte in via di cancellazione o di riprogrammazione ai primi mesi del 2021. Tra le difficoltà che si incontrerebbero, la possibilità di accogliere un massimo di mille persone tra il pubblico, oltre all’obbligo di far rispettare le indicazioni sul distanziamento sociale e sull’uso obbligatorio delle mascherine. Indicazioni che tolgono del tutto alla manifestazione una delle sue componenti essenziali, quella della socialità e dell’essere un motore di aggregazione. L’Associazione Palio ha però cercato anche di gettare il cuore oltre l’ostacolo, riproponendosi di monitorare l’evoluzione delle normative e delle indicazioni operative che arriveranno dalle Istituzioni pubbliche, al fine di valutare la possibilità di organizzare ugualmente una manifestazione legata al Palio, che possa valorizzare le tradizioni cittadine e mettere in valore gli sforzi dei Quartieri e dell’Associazione. Nel frattempo, la graduale riapertura di alcune attività sociali sta permettendo ai Quartieri di riattivare la loro capacità di fare comunità e all’Associazione Palio di programmare l’inizio di una serie di iniziative tese ad arricchire i prossimi mesi di appuntamenti. Tra queste, l’uscita del primo numero del periodico “Il XV Ducati”, in distribuzione dalla prossima settimana, ma anche un ambizioso progetto di “gamification”, cioè la creazione di un percorso tematico, che si svilupperà sia su supporti multimediali sia con incontri fisici, che tenderà a valorizzare la manifestazione tramite la creazione di diversi momenti ludici, indirizzati a diversi tipi di pubblico, sia adulti sia i più giovani.Abbiamo ovviamente atteso quanto più possibile prima di prendere una decisione sul Palio di quest’anno, ma arrivati a meno di due mesi dall’evento e constatate le normative attualmente vigenti, non pare ci siano le condizioni per organizzare la manifestazione. È sicuramente una decisione forte, e che nessuno avrebbe mai voluto assumere, ma le difficoltà emerse a seguito della pandemia ed evidenziate dai Soci sono al momento impossibili da superare. I Soci dell’Associazione hanno però concordato di valutare la possibilità, con l’evoluzione delle normative, di trovare il modo di portare comunque in piazza i nostri colori e le nostre emozioni, per non creare un vuoto, pur in questo anno calamitoso. È un dovere che sentiamo in maniera importante nei confronti della Città, che in questi momenti ci sta esprimendo un forte desiderio di Palio. In questo senso, iniziano ad esserci piccoli segnali di segno positivo, che devono assolutamente essere valorizzati in questo momento: la riapertura delle sedi dei Quartieri ci farà uscire da un’apnea lunga quasi quattro mesi, e le nuove iniziative dell’Associazione daranno alla manifestazione la possibilità di ampliare il proprio ventaglio di strumenti, che potranno flessibilmente essere messi in campo sia da remoto sia in presenza”.
CENTRI ESTIVI, PROCEDURE PIÙ AGILI
BELLUNO Procedure più agili per l’avvio dei centri estivi nel post-epidemia: ieri il Comune di Belluno si è confrontato in videoconferenza con una quindicina di gestori dei centri estivi per un approfondimento sulle “Linee Guida per la gestione in sicurezza di opportunità organizzate di socialità e gioco per bambini ed adolescenti nella fase 2 dell’emergenza COVID 19”. «Abbiamo scelto di dare il via a procedure più snelle, seguendo l’esempio dell’Emilia Romagna, anticipando anche la Regione Veneto che ha annunciato questa mattina un’ordinanza contenente un identico provvedimento. – commenta l’assessore alle politiche sociali, Lucia Pellegrini – Abbiamo già inviato ai gestori la modulistica per la presentazione dei propri progetti e stiamo preparando la traccia per il rapporto di corresponsabilità tra famiglia e centro estivo». Il percorso previsto per l’avvio del centro prevede infatti la semplice presentazione di un progetto di gestione al Comune di Belluno che – senza necessità di sopralluoghi – in collaborazione l’Ulss entro una settimana verificherà la fattibilità, dando poi il via libera all’avvio delle iscrizioni e delle attività. «Siamo consapevoli delle difficoltà che i gestori e le famiglie stanno attraversando in questo momento, per cui cercheremo di accelerare il più possibile tutti i processi così da poter far aprire i battenti a un settore che in questo momento storico diventa ancora più cruciale. – conclude Pellegrini – Sul fronte degli asili nido, la fascia da 0 a 3 anni, siamo invece ancora in attesa della riapertura da parte della Regione Veneto e sulle indicazioni su come dobbiamo operare; abbiamo già i motori accesi e aspettiamo solo di poter partire».
STATALE 51 DI ALEMAGNA, AL VIA QUATTRO INTERVENTI
VENEZIA L’Anas ha consegnato i lavori di realizzazione di quattro interventi ricompresi nel Piano di Potenziamento della Viabilità per l’appuntamento dei Mondiali di sci 2021 che prevedono l’adeguamento della statale 51 “di Alemagna” nell’ambito dei territori comunali di Longarone e Borca di Cadore. Tre degli appalti fanno parte degli interventi di miglioramento prestazionale e funzionale della statale 51 “di Alemagna” nel tratto compreso tra lo svincolo di Castellavazzo e l’imbocco della galleria Termine, nel territorio comunale di Longarone. Consegnati anche i lavori di adeguamento tecnico funzionale dell’intersezione con la viabilità comunale nel tratto urbano di Borca di Cadore, ricompresi nel 2° stralcio del Piano di potenziamento della viabilità. A giorni l’avvio dei cantieri. Già programmata inoltre per la prossima settimana la consegna dei lavori di un ulteriore lotto che rientra fra gli interventi di adeguamento della statale Alemagna a Longarone. Infine, sempre relativamente allo stralcio di Longarone sono in corso le verifiche amministrative propedeutiche all’aggiudicazione definitiva di un ultimo lotto, prevista nei prossimi giorni.
“La consegna di questi lavori è un ulteriore risultato – dice il Commissario per l’attuazione del piano Claudio Andrea Gemme – che abbiamo ottenuto lavorando concretamente per ridurre il più possibile i tempi necessari a predisporre l’avvio dei cantieri. Questo è il segnale dell’impegno fattivo della squadra coesa dei nostri professionisti che lavora in sinergia e a tempo pieno per l’avanzamento delle opere”.
LAGO DI SANTA CROCE: STRUTTURE RINNOVATE E PROTOCOLLI DI SICUREZZA PER ACCOGLIERE TURISTI E VISITATORI IN UNA STAGIONE CHE SI ANNUNCIA RICCA DI SODDISFAZIONI
ALPAGO L’Alpago non rinuncia al proprio lago e, anzi, rilancia un’offerta turistica e sportiva che potrebbe vedere nella stagione alle porte un’occasione per certi versi irripetibile. Ne è convinta l’Amministrazione comunale di Alpago che, al termine di un lavoro durato oltre un mese, lancia un pacchetto di novità destinato a garantire tutti gli standard di comfort e di sicurezza adeguati anche alle normative sul contenimento del virus. Il lungo ponte del 2 giugno, in concomitanza con con l’avvio della stagione balneare, coincide infatti anche con la messa a dimora di una nuova tabellazione e dei nuovi regolamenti d’utilizzo delle diverse aree attorno al lago. Sono state individuate, tra le altre, delle zone dedicate al gioco, delle aree-solarium per chi desidera prendere il sole in tranquillità e – sulla spiaggia di Farra – una zona riservata alle persone che decidono di trascorre le proprie ore di relax in compagnia dei propri cani (area dog beach). “Vogliamo che tutti coloro che arrivano al lago di S. Croce possano trovarsi a proprio agio e muoversi in libertà, senza arrecare disturbo agli altri o essere limitati nelle proprie scelte”, sottolinea l’assessore al turismo del Comune di Alpago Federico Costa. “Per questo, aggiunge Costa”, abbiamo individuato zone specifiche per le varie attività che si possono praticare sulle rive del lago”. Sul fonte delle misure anti-Covid sono stati installate delle nuove tabelle che richiamano tutte le pratiche e i comportamenti da mettere in atto; sono stati inoltre installati in vari punti dei dispenser con soluzioni igienizzanti, ricorrendo a degli oggetti di arredo urbano accattivanti e ben inseriti nell’ambiente del lago. Ma non è tutto. Fa il suo esordio in questo week-end, infatti, anche il beach steward, una nuova figura professionale che – affiancando il servizio bagnini – collaborerà con gli ospiti dando loro informazioni e indicazioni sui comportamenti da tenere per garantire la propria sicurezza e quella degli altri. “Abbiamo fatto uno sforzo importante, anche sul piano economico, per farci trovare pronti pure in questa situazione di emergenza, certi come siamo, riprende l’assessore Costa, che questa estate 2020 potrebbe portare nelle aree aperte e sicure del lago di S. Croce davvero moltissime persone, come abbiamo peraltro già visto nel corso dell’ultimo fine settimana. Il lago di S. Croce resta e anzi rappresenta sempre più il biglietto da visita turistico principale del nostro straordinario territorio. Noi abbiamo fatto tutto il possibile per farci trovare pronti nel migliore dei modi: siamo molto fiduciosi nei mesi che ci attendono”, conclude l’assessore al turismo del Comune di Alpago.
MENTI ALLENATE ANCHE IN PIENA QUARANTENA – REVIVISCAR INCASSA IL SUCCESSO DI “ALLENAMENTE”, INIZIATIVE E CORSI NEI GIORNI DEL LOCKDOWN
BELLUNO Anche nei giorni più duri della quarantena Reviviscar ha sempre “allenato” le menti di imprenditori, manager, lavoratori del Bellunese.A dirlo è il bilancio di “Allena-mente”, l’iniziativa voluta dalla società di formazione di Confindustria Belluno Dolomiti per non far mancare il proprio appoggio a imprese e associati nemmeno in pieno lockdown: oltre 160 gli iscritti, una trentina le imprese del territorio coinvolte tra grandi e piccole. “La formazione è da sempre una priorità per la nostra Associazione. Oggi, in questa delicatissima fase 2, è un imperativo al quale non possiamo sottrarci. Le sfide che ci attendono sono numerose e hanno bisogno delle giuste competenze”, afferma la presidente di Confindustria Belluno Dolomiti Lorraine Berton. “Allena-mente” è stata la prima iniziativa on-line di Reviviscar lanciata all’indomani del lockdown, poi ne sono seguite altre, sempre legate all’Associazione degli industriali: dall’attivazione dei corsi on-line della Luiss Business School ai webinar promossi dal Tavolo tecnico del Digital Innovation Hub. “C’è stato uno sforzo digitale enorme che ha visto la nostra struttura adeguarsi in tempi rapidi al cambiamento, offrendo sulle piattaforme quello che solitamente diamo in aula. Siamo stati tra i primi in Veneto a farlo”, rimarca Berton. “Certo se da un lato abbiamo messo tutta la nostra voglia di fare e gli strumenti, dall’altro ci siamo spesso scontrati con una infrastruttura immateriale imbarazzante”. Da qui l’ennesimo appello di Berton alle Istituzioni: “La pandemia ci ha insegnato tante cose, tra queste l’esigenza di connessioni veloci e performanti. Su questo fronte, il nostro territorio montano sconta già un terribile gap, non possiamo farlo diventare una voragine”. Allenamente si è rivolto a titolari d’azienda, ceo, responsabili delle risorse umane, tecnici, informatici, amministrativi occupandosi dei temi più disparati – tutti però accomunati dalla gestione dell’emergenza, anche da un punto di vista emotivo: dal nuovo volto dell’organizzazione aziendale nella cosiddetta società 5.0 alla gestione dello stress e al time management (l’organizzazione del tempo). E ancora: smart working, relazioni familiari, benessere sociale. “È stata una formazione molto umana, perché la gestione dell’emergenza non può prescindere dalla persona, che è sempre il vero motore del cambiamento”, sottolinea la presidente. “Con questa iniziativa, abbiamo risposto concretamente al giusto appello lanciato nei giorni scorsi da Ferruccio De Bortoli sulla necessità – oggi più che mai – di investire in capitale umano. Noi continuiamo a farlo con tutte le nostre proposte, dai corsi della Business School all’Its meccatronico. Questo è il momento giusto per compiere un passo culturale in avanti”, prosegue la presidente di Confindustria Belluno Dolomiti. Terminato il lockdown, anche la formazione di Reviviscar – alla luce delle nuove disposizioni nazionali e regionali – sta ritornando nella normalità. “Stiamo rientrando in aula nella massima sicurezza con tutte le misure di sanificazione possibile e i distanziamenti necessari”, assicura Berton. “Siamo infatti convinti che l’interazione in aula resti la via maestra per costruire nuove competenze e nuove relazioni”.
«RECOVERY FUND, L’ITALIA NON SPRECHI L’OCCASIONE E PUNTI SUI GIOVANI: POSSONO ESSERE I VERI ATTORI DEL CAMBIAMENTO»
ROMA Di “Green New Deal” e “svolta tecnologica” spesso chi ci governa si è riempito la bocca, anche a sproposito. Ora, però, è necessario che le parole si trasformino in fatti, perché la Commissione Europea ha vincolato l’approdo delle risorse del Recovery Fund all’inserimento di interventi strutturali ben definiti. «E proprio il dinamismo e l’imprinting eco-tecnologico dei giovani possono consentire all’Italia di operare una svolta oggi non più rimandabile», rimarca il padovano Jonathan Morello Ritter, presidente nazionale dei Giovani Imprenditori Confapi. «Quando, a inizio febbraio, ho avuto modo di confrontarmi con il presidente dell’Europarlamento David Sassoli, ho insistito perché i giovani fossero al primo punto dell’agenda di governo. Ho trovato un interlocutore attento e consapevole della situazione. Oggi proprio i giovani possono essere i veri attori di questo cambiamento». La riflessione di Morello Ritter si scontra con una realtà amara. Lo dicono i numeri, che attestano che, se il cambiamento è iniziato, l’Italia fa poco per aiutare chi dovrà affrontarlo. «Quando si sottolinea che la disoccupazione giovanile nel nostro Paese tocca il 30% ci si affida a una percentuale che non tocca il cuore: si tratta, però, di milioni di ragazzi. E nel mondo, a causa della pandemia, più di un giovane su sei ha smesso di lavorare. La cosa peggiore è che così aumentano gli inattivi, ovvero persone che il lavoro non lo cercano nemmeno. Sì, perché più trascorre tempo dall’ultimo impiego, più è difficile trovarne uno e, soprattutto, passa la “voglia di cercarlo”. Il sistema Italia oggi non aiuta a rimboccarsile maniche, piuttosto elemosina e incentiva questa posizione con misure di assistenzialismo. E invece è doveroso sostenere chi è in difficoltà, ma bisogna anche aiutare le persone a ripartire».A questo riguardo, la misura simbolo è sicuramente il reddito di cittadinanza, per il quale sono stati stanziati quattro miliardi, che, come raccontano i numeri più recenti forniti da Anpal Servizi, hanno generato appena 65.302 assunzioni. Considerando che le persone che lo ricevono sono 2.721.036, significa che appena il 2,4% di questi ha trovato un impiego. «Quindi abbiamo oltre 2 milioni e mezzo di persone che non lavorano e non studiano, ma percepiscono un sussidio: quello che rimane il loro obiettivo. Nel 2019 l’Istat rilevava come la disoccupazione al Sud (17,6%) sia tre volte quella del Nord Italia (6,1%). Un divario che rischia di aumentare se le politiche continueranno a premiare chi resta a casa. In un contesto simile ci chiediamo: come è possibile crescere e mettere su famiglia? Già, nel 1961,sempre l’Istat ci dice che il numero medio di figli per donna era 2,4: per il 2030 si stima sarà meno della metà».Ma cosa sarebbe stato possibile fare con i 4 miliardi stanziati per il reddito di cittadinanza? «Il reddito di cittadinanza doveva essere un “prestito d’onore” che spronasse e incoraggiasse a trovare lavoro, e non un vitalizio che aggrava i numeri degli inattivi. Con le stesse risorse si possono avviare subito 500mila contratti con decontribuzione totale, una formula, già presente nell’apprendistato, che piace molto alle imprese. Oppure sarebbe possibile finanziare a fondo perduto 130 mila nuovi progetti imprenditoriali, magari proprio nel settore green e tecnologico. Non sarebbe più utile?».
SICUREZZA SUL LAVORO DOPO 369 CONTROLLI TRA 25 MILA ADDETTI
Videoconferenza tra i vertici di CONFAPI BELLUNO con APINDUSTRIA VENEZIA E CONFAPI TREVISO e quelli della Aziendasanitaria “ULSS1 Dolomiti” sul tema della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.
Lo scopo dell’incontro instaurare un proficuo e costruttivo dialogo con il mondo della sanità locale, al fine di supportare gli imprenditori nell’affrontare la “fase2” dell’emergenza coronavirus in sicurezza, all’interno dei luoghi di lavoro. Il Direttore Zanon ha posto l’attenzione sul come, in questa partita, tutti giochino con un comune obiettivo, e che un ruolo fondamentale sia rappresentato anche dagli enti preposti a monitorare la corretta attuazione delle misure di sicurezza. I quesiti hanno riguardato principalmente le igienizzazioni e sanificazioni degli spazi e ambienti. Si è poi discusso circa le tipologie dei Dispositivi di Protezione Individuale. Dall’Azienda sanitaria locale hanno fatto sapere che i controlli effettuati sin ora nei luoghi di lavoro, in questa fase due, sono stati per 369 aziende per un totale di 25 mila addetti impiegati; 250 sono state, invece, le verifiche svolte all’interno delle Imprese che non hanno mai terminato la propria attività con l’emergenza. Nella seconda parte dell’incontro si è poi discusso di Infortunio sul lavoro legato al covid19. Si può e dev’essere data fiducia agli imprenditori, senza rinunciare all’attività di monitoraggio che si rivela preziosa se interpretata come fatto sin ora e non allo scopo di colpire chi sta già pagando un duro prezzo. Alla video conferenza sono intervenuti: Gianfranco Albertin Responsabile Spisal, Oscar Luigi Cora Responsabile Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, Andrea Sava Responsabile Servizio Igiene e Sanità Pubblica e Damiano Comin Responsabile del Dipartimento Prevenzione. Presenti per Belluno il Presidente Sisto Dagai, per Treviso la Presidente Federica Polloni, per Venezia il Direttore Nicola Zanon.
SOSPESO IL CANONE DI CONCESSIONE: I BACINI DI PESCA NON PAGHERANNO PER TUTTO IL 2020
BELLUNO La Provincia di Belluno dà una mano ai pescatori: viene sospeso per tutto il 2020 il canone di concessione. Di fatto, i 12 bacini di pesca non verseranno nelle casse provinciali le somme previste. «Una misura dovuta – spiega il presidente Roberto Padrin -. È un gesto di vicinanza a una realtà importante per il nostro territorio, che in questo periodo di coronavirus ha subito grossi disagi. Il lockdown e la riduzione degli spostamenti hanno impedito ai pescatori di esercitare la loro attività, con conseguenze economiche fortemente impattanti sulla gestione economica dei bacini, anche a causa del mancato introito delle poste derivanti dalla vendita dei permessi». Il canone, infatti, è dovuto per l’affido in concessione della gestione della pesca sportiva e dilettantistica che rientra tra le materie provinciali. La cifra prevista per il 2020 era di circa 23mila euro, suddivisi tra i 12 bacini di pesca della provincia. «Una piccola somma che per i bacini è importantissima, come è importante per il territorio l’azione di tutela e salvaguardia che i bacini svolgono – afferma il consigliere provinciale delegato in materia di caccia e pesca, Franco De Bon -. La gestione dell’attività alieutica sta risentendo pesantemente degli effetti del coronavirus, ed è ancora alle prese con le conseguenze della tempesta Vaia, che ha devastato i corsi d’acqua. Proprio quest’anno dovrebbe iniziare l’attività di recupero delle popolazioni ittiche, anche grazie all’impegno dei bacini di pesca. Le risorse liberate dal canone di concessione permetteranno così ai bacini di effettuare gli interventi necessari per il mantenimento e lo sviluppo della fauna ittica nei corsi d’acqua della provincia». «Ringraziamo i bacini per l’attività che svolgono sul territorio – conclude il presidente Padrin -. La valorizzazione dei nostri corsi d’acqua e l’attività di pesca sportiva sono valori aggiunti anche in chiave turistica».
RIGENERAZIONE DEL PARCO FLUVIALE DI LAMBIOI OK DA ROMA ALLA MODIFICA DEL PROGETTO
BELLUNO Via libera da Roma alla modifica del progetto di rigenerazione urbana del Parco di Lambioi: è infatti arrivata la tanto attesa nota del segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha comunicato l’ok da parte del gruppo di monitoraggio all’aggiornamento del progetto del parco fluviale.
AI MICROFONI DI RADIO PIU L’ASSESSORE ALLA RIGENERAZIONE URBANA FRANCO FRISON
REDDITO DI EMERGENZA E BONUS COLF E BADANTI: DOMANDE AL VIA
BELLUNO Piena operatività negli uffici del patronato Inas della Cisl di Belluno per far fronte alle numerose richieste di assistenza per l’inoltro delle domande di Reddito di Emergenza e del bonus colf e badanti, due misure previste dal Decreto Rilancio. “Si lavora su appuntamento – spiega Stefano Gris, responsabile Inas Cisl di Belluno -e in totale sicurezza, nel rispetto di tutte le norme anti-contagio: distanziamento sociale, utilizzo di mascherine e disinfettanti, ingresso contingentato e solo previo appuntamento. Le richieste di informazioni e gli accessi per richiedere questi due contributi sono in crescita, a dimostrazione del fatto che l’impatto economico-sociale dell’emergenza Covid-19 si sta facendo sentire anche in provincia di Belluno”. Per fissare un appuntamento, è necessario chiamare i numeri 0437-944761/212811 oppure scrivere una mail a [email protected]. Il servizio garantito dall’Inas è gratuito per gli utenti. Nello specifico, c’è tempo fino al 30 giugno per inoltrare la domanda di Reddito di Emergenza, misura straordinaria di sostegno al reddito introdotta dal Decreto Rilancio per supportare le famiglie in condizioni di difficoltà economiche causate dall’emergenza Covid-19. Il cosiddetto “Rem” spetta a tutti i lavoratori che non sono coperti dagli ammortizzatori sociali. Viene erogato in due quote, ciascuna tra 400 euro e 840 euro, a seconda dei componenti del nucleo familiare. Per ottenerlo, bisogna avere i seguenti requisiti: residenza in Italia, Isee inferiore a 15.000 euro, patrimonio mobiliare nell’anno 2019 inferiore a 10 mila euro, accresciuto di 5 mila euro per ogni componente successivo al primo e fino ad un massimo di 20 mila euro, reddito di aprile al di sotto dell’importo di Rem spettante; nessun componente della famiglia titolare di pensione diretta o indiretta, a eccezione dell’assegno ordinario di invalidità; reddito di cittadinanza; bonus Covid-19 per i lavorato
RACCOLTI OLTRE 16MILA EURO: LA CIFRA VA A SOSTEGNO DELLA SANITÀ BELLUNESE
BELLUNO La generosità degli amici di Dona 1 Sorriso va oltre qualsiasi pandemia. Basti pensare che la raccolta fondi, lanciata lo scorso marzo a sostegno della sanità bellunese, ha permesso di raggiungere la ragguardevole cifra di 16.494,40 euro. Cifra che è stata subito incanalata nell’acquisto di un apparecchio idoneo per i casi di Covid-19, ma che in futuro potrà essere utilizzato per gestire la varie patologie di tipo respiratorio: si tratta di un “Analizzatore per la valutazione dell’NO nel gas espirato” con varie funzioni. In buona sostanza, lo strumento consente il campionamento della respirazione bronchiale, alveolare e nasale. In accordo l’Azienda Ulss 1 Dolomiti, l’apparecchio è stato donato all’ospedale San Martino di Belluno: «Abbiamo raccolto una somma importante – affermano i vertici di Dona 1 Sorriso -. Il direttore generale, Adriano Rasi Caldogno, ci ha inviato il suo ringraziamento. Ma quel “grazie” lo vogliamo condividere con tutti coloro che hanno contribuito ad alimentare la raccolta fondi. Siamo certi che la solidarietà e la partecipazione dimostrate potranno confortare gli operatori sanitari, che si stanno prodigando con assoluta dedizione per fronteggiare questa emergenza».
FELTRE VIA PARADISO
FELTRE Mercoledì dalle 7 alle 19 in via Paradiso (tratto fronte il Museo Galleria Rizzarda) per lavori di istituzione, di divieto di transito per tutti i veicoli e motocicli (residenti esclusi); divieto di sosta con rimozione in tutta via Paradiso (da P.zza della Legna a via Cornarotta)
QUALITÀ DELL’ARIA A SEDICO E LONGARONE IN PROVINCIA DI BELLUNO. MONITORAGGI IN CORSO
PADOVA A Sedico il mezzo mobile Arpav è stato posizionato in via Caduti e Dispersi in Russia. Dal 6 maggio, e per complessivi sessanta giorni, rileverà le concentrazioni dei principali inquinanti atmosferici per controllare la qualità dell’aria in una zona di traffico urbano , su richiesta del Comune. I parametri monitorati: PM10, Ozono, Biossido d’Azoto, Anidride Solforosa, Monossido di Carbonio, Benzene, Idrocarburi Policiclici Aromatici. A Longarone la campagna di misura è iniziata lo scorso 20 maggio nella zona industriale di Fortogna e avrà una durata di sessanta giorni. Il mezzo mobile Arpav rileva le concentrazioni di PM10, Benzene, Toluene e Xileni (BTX), Ozono, Idrocarburi Policiclici Aromatici, Metalli.
UFFICI POSTALI DI FORTOGNA E LASTE: APERTURA STRAORDINARIA GIOVEDÌ 4 GIUGNO
Poste Italiane comunica che in occasione della festa della Repubblica, 2 giugno, gli uffici postali di Fortogna (comune di Longarone) e Laste di Rocca Pietore, solitamente aperti il martedì, la prossima settimana saranno operativi nella giornata di giovedì 4 giugno. I due uffici postali osserveranno il consueto orario: dalle 8.20 alle 13.45.
INTERRUZIONI A CRISTO DELLE PIANIZZE sp347 DURAN E CEREDA fino al 5 giugno (esclusi festivi e prefestivi) possibili interruzioni in località Pianizze (Agordo) della durata massima di 15 minuti dalle 8 alle 12 e dalle 13 alle 17, inoltre senso unico alternato nei periodi non interessati dalle chiusura
PROVINCIALE 20 DELLA VAL FIORENTINA, SELVA DI CADORE: FINO AL 13 GIUGNO, CHIUSURA TOTALE TRA SOLATOR E IL CENTRO DEL PAESE ANCHE NEI GIORNI FESTIVI E PREFESTIVI, DAL CHILOMETRO 4.850 AL CHILOMETRO 5.100. TRANSITO CONSENTITO AI LOCALI CON TEMPI DI ATTESA MASSIMI STIMATI IN 30 MINUTI IN LOCALITA’ SOLATOR DAL CHILOMETRO 4.400 AL CHILOMETRO 4.850
REGIONALE 48 DELLE DOLOMITI, LOCALITÀ POCOL INIZIO ABITATO CORTINA,FINO AL 12 GIUGNO SEMAFORO PER TRATTI DI 250 METRI ANCHE NEI GIORNI FESTIVI E PREFESTIVI
REGIONALE 203 AGORDINA FINO AL 15 GIUGNO IN LOCALITÀ LA MUDA DEVIAZIONE SU VIABILITÀ PROVVISORIA, PRUDENZA
PROVINCIALE 12 PEDEMONTANA LOCALITÀ PONTE MAS, CHIUSURA TOTALE DI PONTE MAS FINO AL 30 GIUGNO
STRADA REGIONALE 48 DELLE DOLOMITI, DAL KM 110,350 AL KM 112, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO ANCHE SABATO E FESTIVI FINO AL 30 GIUGNO PER POSA ELETTRODOTTO INTERRATO
PROVINCIALE 563 DI SALESEI, FINO AL 3 LUGLIO, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO IN LOCALITÀ DIGONERA PER MESSA IN SICUREZZA PIANO VIABILE, SABATO E FESTIVI INCLUSI
STRADA PROVINCIALE 347 DEL PASSO CEREDA E DURAN, DALLE 7 ALLE 18 , FINO AL 29 MAGGIO, POSSIBILI TEMPORANEE INTERRUZZIONI ALLA VIABILITà DELLA DURATA MASSIMA DI 30 MINUTI E SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA MOVIERI PER ASFALTATURA TRATTI DI STRADA TRA PASSO DURAN E DONT
STRADA PROVINCIALE 346 DEL PASSO SAN PELLEGRINO, FINO AL 5 GIUGNO, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMOFORICO TRA FALCADE E FALCADE ALTO PER POSA CAVIDOTTO FIBRA OTTICA
STRADA PROVINCIALE 347 DEL PASSO CEREDA E DURAN, FINO AL 01 GIUGNO ESCLUSE DOMENICHE E FESTIVI, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO O MOVIERI IN COMUNE DI VALLE DI CADORE PER SONDAGGI GEOTECNICI
SP346 DEL SAN PELLEGRINO, COMUNE DI VALLADA, FINO AL 29 MAGGIO SENSO UNICO ALTERNATO PER MESSA IN SICUREZZA BARRIERE LATERALI
REGIONALE203 AGORDINA, CANDATEN-LA STANGA, FINO AL 30 GIUGNO INCLUSI SABATO E DOMENICA DALLE 7.30 ALLE 9 E DALLE 16.30 ALLE 18 SENSO UNICO ALTERNATO CON MOVIERI, NEGLI ALTRI PERIODI SENSO UNICO CON SEMAFORO.
PROVINCIALE 246 DEL SAN PELLEGRINO, CANALE D’AGORDO E VALLADA FINO AL 29 MAGGIO SENSO UNICO REGOLATO DA SEMAFORO IN TRATTI SALTUARI.
PROVINCIALE 24 VALPAROLA FINO AL 05 GIUGNO ESCLUSI FESTIVI E PREFESTIVI, SENSO UNICO ALTERNATO A VISTA PER TRATTI DI 50 METRI.
PROVINCIALE 563 DI SALESEI, DALLE 7 DEL 26 MAGGIO ALLE 18 DEL 19 GIUGNO, DOMENICHE E FESTIVI ESCLUSI, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO E POSSIBILI BREVI INTERRUZIONI AL TRAFFICO DI 15 MINUTI PER MESSA IN SICUREZZA VERSANTE A MONTE DELLA STRADA
STRADA PROVINCIALE 346 DEL SAN PELLEGRINO, NEI COMUNI DI FALCADE, CANALE E VALLADA, FINO AL 3 LUGLIO, INCLUSI SABATI E DOMENICHE, POSSIBILE ISTITUZIONE DI SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA MOVIERI PER SOSTITUZIONE CONDUTTORI E MANUTENZIONE LINEA ELETTRICA ALTA TENSIONE
REGIONALE 203 AGORDINA, NEL COMUNE DI CENCENIGHE, FINO AL 3 LUGLIO, INCLUSI SABATI E DOMENICHE, POSSIBILE ISTITUZIONE DI SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA MOVIERI PER SOSTITUZIONE CONDUTTORI E MANUTENZIONE LINEA ELETTRICA ALTA TENSIONE
STRADA PROVINCIALE 40, COMUNE DI LAMON. DAL 27 MAGGIO AL 3 GIUGNO SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO PER RICERCHE GEOGNOSTICHE
STRADA PROVINCIALE 422 DELL’ALPAGO E DEL CANSIGLIO, DAL 3 AL 19 GIUGNO, DALLE 8 ALLE 19, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO O MOVIERE PER POSA FIBRA OTTICA
STRADA PROVINCIALE 346 DEL SAN PELLEGRINO, NEL COMUNE DI VALLADA AGORDINA DAL 1 AL 19 GIUGNO SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO PER MESSA IN SICUREZZA BARRIERE DI PROTEZIONE LATERALI
STRADA REGIONA 203 AGORDINA, TRA MAS DI SEDICO E CERNADOI SU TRATTI SALTUARI DI STRADA, DAL 1 AL 30 GIUGNO, ESCLUSO SABATO E DOMENICA, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO PER MESSA IN SICUREZZA BARRIERE DI PROTEZIONE LATERALI
STRADA PROVINCIALE 347 DEL PASSO CEREDA E DURAN, NEL COMUNE DI GOSALDO (LOC. SANT’ANDREA), DAL 5 AL 20 GIUGNO SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO PER MESSA IN SICUREZZA DELLA STRADA
STRADA PROVINCIALE 347 DEL PASSO CEREDA E DURAN, NEL COMUNE DI AGORDO, DAL 3 AL 12 GIUGNO SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO PER POSA FIBRA OTTICA
ANNULLATA L’EDIZIONE 2020 DELLA BELLUNO-FELTRE RUN
BELLUNO Niente 30 chilometri, niente mezza maratona: la Belluno-Feltre Run si ferma. Il 4 ottobre non si correrà nello splendido scenario della Valbelluna. Quella del 2020 doveva essere l’edizione della rinascita, dopo alcuni anni d’assenza dal calendario. Invece, l’emergenza legata al Covid-19 ha determinato il rinvio dell’evento organizzato dal Gs La Piave 2000, società che proprio in questa stagione festeggia i 20 anni d’attività. Troppe le incertezze e i rischi legati al protrarsi della crisi sanitaria. Il Gs La Piave 2000 ha preferito così rinviare direttamente l’evento al prossimo anno: la Belluno-Feltre Run tornerà il 3 ottobre 2021. E sarà ancora più bella.
Sabato 30
Tempo atteso: Nella notte molto nuvoloso con qualche precipitazione, specie sulle Prealpi. Nel corso della mattinata temporanee schiarite, più probabili sulle Dolomiti, e nuvolosità irregolare più intensa su Prealpi. Dalle ore centrali crescente nuvolosità fino a cielo molto nuvoloso associato ad altre precipitazioni. Precipitazioni: Nella notte e al mattino probabilità medio-bassa (25/50%) per piovaschi/rovesci sulle Prealpi, generalmente bassa (5-10%) sulle Dolomiti. Al pomeriggio probabilità medio-alta ovunque (50-75%) per nuovi fenomeni anche localmente temporaleschi. Limite delle nevicate di 2000/2300 m. Temperature: Minime in rialzo; massime in diminuzione. Clima ancora fresco per il periodo. Sono previste punte di 15/17°C nelle conche prealpine e di 11/13°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 4°C max 7°C, a 2000 m min 1°C max 4°C. Su Dolomiti a 2000 m min 1°C max 4°C, a 3000 m min -6°C max -3°C. Venti: Perlopiù deboli/moderati di direzione variabile; in quota deboli/moderati da nord, nord-est, a 5-10 km/h a 2000 m e 15-25 km/h a 3000 m.
Domenica 31
Tempo atteso: Tempo variabile al mattino, con eventuali residui fenomeni nelle prime ore del giorno. Al pomeriggio parziale miglioramento con rasserenamenti e annuvolamenti irregolari, assieme a nubi medio-alte, con eventuali residui fenomeni sulle Prealpi. Precipitazioni: Al mattino assenti, salvo locali residui fenomeni sulle Prealpi nelle prime ore; dalle ore centrali lieve aumento della probabilità fino a bassa (5-10%) di locali piovaschi/rovesci, con eventuale limite delle nevicate oltre i 2100-2300 m. Temperature: Minime in lieve calo, massime in lieve aumento, su valori di qualche grado al di sotto dele medie del periodo. Sono previste punte di 16/19°C nelle conche prealpine e di 12/14°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 2°C max 8°C, a 2000 m min -1°C max 5°C. Su Dolomiti a 2000 m min -1°C max 5°C, a 3000 m min -7°C max -1°C. Venti: Nelle valli deboli/moderati di direzione variabile; in quota da deboli a moderati/tesi dai quadranti settentrionali, a 5-10 km/h a 2000 m e 20-35 km/h a 3000 m.
Lunedi 1
Al mattino tempo ben soleggiato con cielo sereno o poco nuvoloso e ottima visibilità. Riduzione del soleggiamento al pomeriggio per irregolare attività cumuliforme, localmente intensa e non si esclude possa essere associata a qualche fenomeno convettivo, eventualmente nevoso oltre i 2500-2800 m. Temperature minime in calo e massime in rialzo. Venti a regime di brezza nelle valli, deboli da nord nord-est in quota.
Martedi 2
Tempo simile a quello di lunedì, con cielo sereno o poco nuvoloso e ottima visibilità al mattino e riduzione del soleggiamento al pomeriggio per irregolare attività cumuliforme, localmente intensa e non si esclude qualche fenomeno convettivo, eventualmente nevoso oltre i 2600-2900 m. Temperature senza variazioni di rilievo. Previsore: M.Padoan
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