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SAN TOMASO AGORDINO nelle località ROI E PIANEZZE l’acqua erogata dall’acquedotto non è potabile e non può essere usata per scopi alimentari nemmeno mediante bollitura. Viene effettuato da settimane un servizio sostitutivo con autobotte.
BLACK OUT A VALLADA: DOMANI 4 ORE SENZA CORRENTE
VALLADA Enel comunica che domani dalle 9 alle 13 sarà interrotta l’erogazione di energia elettrica per effettuare lavori sugli impianti. La corrente mancherà in frazione Sacchet ed Andrich.
Purtroppo a questa linea elettrica è “agganciata” anche la postazione radio-televisiva di Monte Celentone, significa che martedi mattina radio e televisioni non riceveranno i segnali dei programmi per la ripetizione verso: Canale d’Agordo, Caviola, Falcade. E’ interessata anche l’emittente RADIO PIU’, infatti non essendo la postazione prevista di gruppi elettrogeni e non avendo l’Enel previsto soluzioni alternative la radio sarà spenta per 4 ore.
Fortunatamente potrà scattare il piano B, lo streaming, quindi il segnale radiofonico sarà disponibile su cellulari e computer direttamente dal sito internet www.radiopiu.net o ancora meglio tramite la nuova app per IOS e ANDROID disponibile tanto sul sito che negli app store.
Radio Più si scusa per il disagio come facilmente intuibile indipendente dalla volontà dell’azienda.
MALTEMPO VENETO: GLI INTERVENTI DEI VIGILI DEL FUOCO
VENEZIA Sono oltre 600 le richieste d’intervento arrivate alle sale operative dei vigili del fuoco per la nuova ondata di maltempo che nel pomeriggio di sabato ha colpito il Veneto, in particolar modo la provincia di Vicenza e Verona, ma interessando anche Treviso, Belluno e Padova. Il dispositivo di soccorso è stato rinforzato con il richiamo di personale libero dal servizio e l’impiego di squadre dei comandi limitrofi non interessati dal maltempo. Vicenza, eseguiti dalle 15:30, 51 interventi eseguiti, 167 in attesa. Particolarmente colpita dal maltempo la città di Arzignano e Trissino con forti raffiche di vento, che hanno provocato la caduta di alberi, cartelloni stradali, antenne che hanno bloccato le strade e lo scoperchiamento di decine e decine di abitazioni e aziende. Al momento stanno operando 10 squadre con l’utilizzo di 6 autoscale arrivate dai comandi limitrofi per coprire i tetti scoperchiati. Comuni interessati dal maltempo: isola Vicentina, Pianezze, Marostica, Montecchio Precalcino, Castelgomberto, Chiampo, Villaverla, Thiene, Valli del Pasubio, Montorso, Bassano del Grappa, Monte di Malo. Verona, continuazione ininterrotta delle squadre dei vigili del fuoco per il maltempo. Eseguiti nella giornata odierna 67 interventi di soccorso in attesa 167 chiamate, per alberi pericolanti, allagamenti, rimozione elementi pericolanti. Comuni interessati dal nubifragio nella giornata odierna: Verona, Trevenzuolo, Tregnago, Casalina, Montecchia di Crosara, Roncà, Soave, Colognola ai Colli, Caldiero, Zevio, San Pietro in Cariano, Caldiero, Cazzano di Tramigna, San Martino Buon Albergo, Lavagno, Illasi, San Giovanni Lupatoto.
Treviso: 16 interventi già eseguiti dai vigili del fuoco per il maltempo che dal tardo pomeriggio ha interessato anche la provincia di Treviso. Rimangono in attesa 66 richieste per allagamenti rimozione rami piante e verifiche statiche. Comuni maggiormente colpiti: Vittorio Veneto, Conegliano, Paese, Cison Valmarino, Refrontolo, Farra di Soligo, Cordignano, Treviso, Fregona, Montebelluna, San Zenone degli Ezzelini, Pieve di Soligo. Belluno: 41 interventi già eseguiti dai vigili del fuoco, 16 in attesa. Operazioni di soccorso per frane smottamenti, allagamenti rimozione piante ed elementi pericolanti. Comuni maggiormente interessati: Feltre, Quero, Feltre, Pieve D’Alpago, San Vito di Cadore, Auronzo di Cadore, Cortina d’Ampezzo, Borgo San Nicolò, Belluno, Limana, Borca di Cadore, Comelico, Agordo, Se dico, Sospirolo, Falcade, ponte nelle Alpi, Cesio Maggiore. Padova: 44 interventi già eseguiti dai vigili del fuoco e 5 in corso di svolgimento per il taglio di piante la rimozione di elementi pericolanti e allagamenti. Comuni interessati: Este, Merlara, Fontaniva, Castelbaldo, San Piero in Gu, Cittadella, Teolo, Rovolon, Saccolongo, Conselve, Ospedaletto Euganeo, Carceri.
FULMINE SULL’ABITAZIONE DI VIA LUNGO LAGO: “QUANTA PAURA” IL RACCONTO DI AMEDEO FRANCESCHINI
ALLEGHE Il maltempo che ha interessato anche Alleghe ha allertato i pompieri volontari di Caprile, sabato sera sono infatti intervenuti sul lungo lago di Alleghe. Diversamente dagli interventi precedenti per il ripristino della viabilità gli uomini in rosso sono stati allertati per un pricipio d’incendio in un’abitazione. Alle 22.30 una casa è stata colpita da un fulmine ma fortunatamente non si sono generate le temute fiamme. Vigili del fuoco In intervento con l’ A.P.S. e una squadra, sul posto anche i colleghi permanenti di Agordo.
LA TESTIMONIANZA DI AMEDEO FRANCESCHINI
STRADA PER IL CARESTIATO, PARLA IL GESTORE DEL RIFUGIO DIEGO FAVERO
AGORDO La notizia è di sabato sera. Le piogge delle ultime ore hanno creato danni notevoli alla strada che porta al Rifugio Carestiato. Abbiamo sentito il gestore del rifugio Diego Favero.
I mezzi della Fratelli de Prà sede di Agordo in azione verso il Carestiato
LA NOTIZIA
MALTEMPO IN AGORDINO: IL SERVIZIO RIASSUNTIVO DI GIANNI SANTOMASO
VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI DI CAPRILE IN AZIONE A SOTTOGUDA PER UNA COLATA DETRITICA
ROCCA PIETORE Intervento dei Vigili del Fuoco Volontari di Caprile/Rocca Pietore per pulizia piccola colata detritica sopra Sottoguda che non ha creato problemi alla viabilità. Fortunatamente pochi e non gravi i problemi che queste intense piogge hanno creato sul territorio di Rocca Pietore. Eventi comunque emblematici riguardo agli innegabili cambiamenti climatici in corso.
A CORTE DI LIVINALLONGO UN GROSSO MASSO PIOMBA IN STRADA
LIVINALLONGO Sabato un masso di grosse dimensioni è piombato sulla strada che porta a Corte di Livinallongo. Ne abbiamo parlato con il Sindaco di Livinallongo Del Col Di Lana, Leandro Grones.
MALTEMPO IN VENETO, D’INCÀ: “PROTEZIONE CIVILE FARÀ STIMA DEI DANNI, IL GOVERNO PRONTO A RISPONDERE”
ROMA “Come già annunciato nei giorni scorsi, il Governo è in prima linea per rispondere ai danni legati all’emergenza maltempo in Veneto”. Ad affermarlo in una nota è Federico D’Incà, Ministro per i Rapporti con il Parlamento che precisa:
“Stiamo monitorando con attenzione la situazione e proprio questa mattina ho parlato con i Prefetti di Belluno, Vicenza, Verona e Treviso. Sono anche in costante contatto con il Capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, con cui c’è stato un confronto per comprendere la situazione dei territori più colpiti. I tecnici che la prossima settimana saranno presenti a Verona e nelle zone limitrofe per la verifica dei danni, proseguiranno il lavoro in tutti i territori su cui si è abbattuta l’ondata di maltempo”. Il Ministro per i Rapporti con il Parlamento ribadisce che “la risposta alla ricognizione dei danni sarà rapida e precisa. Il fascicolo arriverà in Consiglio dei Ministri e si procederà con le opportune valutazioni. Nessuno dovrà essere lasciato indietro e ancora una volta il Governo si farà trovare pronto”.
I DATI ARPAV CON I QUANTITATIVI DI PIOGGIA CADUTI
DATI E GRAFICI DI TIZIANO DE COL
NELLE ULTIME ORE SONO 3 I NUOVI POSITIVI A BELLUNO
BELLUNO Le ultime ore di lavoro laboratoristico hanno messo in evidenza le seguenti tre nuove positività: Giovane donna già isolata per sintomatologia simil covid; Ragazzo di rientro dalla Sardegna, già quarantenato in quanto contatto stretto di caso noto; Minore componente di una famiglia con caso confermato (positiva la madre a sua volta contatto stretto di caso confermato, di rientro da vacanza in Campania). Consueta attività gestionale per sintomatologia simil covid (8 persone), ingressi da estero (5 persone), contatti di caso (5 persone). Attivo anche il drive-in di Feltre con i seguenti tamponi eseguiti: 31 per rientri da Sardegna, 15 da Croazia, 2 Spagna, 2 Francia. Conclusa l’operazione “Summer party Cortina” con conferma definitiva della totale negatività dei soggetti sottoposti a tampone nel pomeriggio-sera di venerdì scorso. Da oggi fino a lunedì 7 settembre, il Dipartimento di Prevenzione, con squadre dedicate, affiancherà i Medici di Medicina Generale nella somministrazione di test sierologici al personale della scuola. I test saranno offerti su base volontaria ad insegnanti e operatori delle scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e private, nei quattro drive in di Belluno, Feltre, Tai di Cadore e Caprile, previo appuntamento (tel. 0439/883805 dalle 9 alle 13 e mail [email protected] ) riservato al personale assistito da medici di famiglia non aderenti al progetto di screening nazionale.
TURISTA S’INFORTUNA SUL FALZAREGO
CORTINA Attorno alle 17 il Soccorso alpino di Cortina è stato allertato per una turista di Ancona, G.B., 48 anni, che era scivolata nei pressi del Forte di Valparola, zona Falzarego, riportando una sospetta distorsione alla caviglia. Raggiunta a piedi da una squadra del Sagf, l’infortunata è stata stabilizzata e caricata in barella, per essere trasportata fino alla strada e affidata all’ambulanza di Livinallongo, partita in direzione dell’ospedale di Agordo.
IERI 90ESIMO DEL FORNO DI WILLIAM DA ROIT IL POETICO OMAGGIO DI JOHN FRANCIS DELLA PIETRA
LA VALLE Una domenica di festa per William Da Roit. Ha compiuto 90 anni il panificio “El Forner” di La Valle Agordina. “Oggi, 90 anni fa, mio nonno accendeva per la prima volta il forno per il pane del nostro piccolo panificio. Nella foto c’è mio papà che sfornò pagnotte per più di 50 anni. Io sono qui in panificio ormai dalla notte dei tempi e i miei figli mi raccomandano di tener duro almeno per altri 10/15 anni” il pensiero di William in questo giorno speciale.
L’OMAGGIO DI JOHN FRANCIS DELLA PIETRA
30 AGOSTO 1965. MATTMARK. MORTI SOTTO IL GHIACCIO, VIVI NELLA MEMORIA
MAS DI SEDICO La pioggia torrenziale, una corona d’alloro, il rintocco di una campana che scandisce la lettura dei nomi delle 88 vittime. Sono trascorsi cinquantacinque anni esatti dal disastro di Mattmark. Una tragedia sul lavoro che colpì pesantemente la provincia di Belluno, all’epoca segnata da un’emigrazione di massa che ogni anno portava centinaia di bellunesi all’estero in cerca di un futuro migliore. Siamo in Svizzera, nel Canton Vallese, a circa 2.200 metri di quota in una località chiamata Mattmark. È il 1965. Centinaia di operai, soprattutto stranieri, sono impegnati a costruire la diga in terra battuta più grande d’Europa. Un’opera monumentale, modellata da faticosi turni di lavoro che vedono tra i protagonisti anche molti bellunesi giunti da tutta la provincia. Nulla farebbe presagire il disastro, se non un dettaglio: una parte delle officine e degli alloggi dei lavoratori è posizionata sotto la lingua di un immenso ghiacciaio, l’Allalin. E proprio il 30 agosto, alle 17.15 l’Allalin si mette in moto. Un blocco di circa due milioni di metri cubi di materiale si stacca e comincia una letale discesa che travolge tutto ciò che incontra sulla propria strada, compresi uomini e donne. Le vittime sono 88, di cui 56 italiane e tra queste 17 bellunesi. In occasione dell’anniversario della tragedia, la Famiglia Ex emigranti “Monte Pizzocco”, con il patrocinio dell’Associazione Bellunesi nel Mondo e dei Comuni di Sedico, Santa Giustina, Cesiomaggiore, Sospirolo e San Gregorio nelle Alpi, ha organizzato un momento di ricordo per commemorare le vittime e i loro familiari. L’evento si è tenuto questa mattina presso il parco “Vittime di Mattmark”, in via Dino Buzzati a Mas di Sedico.
OMAGGIO A ENNIO MORRICONE, 9 SETTEMBRE A COL MARGHERITA
FALCADE Dopo il grande successo ottenuto nel concerto di Le Buse con l’orchestra diretta da Diego Basso il 9 settembre ecco un secondo appuntamento dove il protagonista principale sarà Andrea Griminelli che già ha suonato in alcuni brani nell’evento d’agosto “La mia terra”. Mercoledi 9 settembre alle 10.30 ai 2514 metri di Col Margheria (accesso libero con prenotazione obbligatoria ([email protected]) sarà presente L’Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana diretta al maestro Diego Basso, il Coro Lirico Opera House, il Coro Art Voice Academy e lo speciale guest Andrea Griminelli.
IL CONCERTO D’AGOSTO A LE BUSE
VAIA 2018: 150MILA EURO A DISPOSIZIONE DEI PRIVATI
ROCCA PIETORE Il Comune di Rocca Pietore ha comunicato la cifra a disposizione per ristorare i privati che hanno subito danni tra il 27 ottobre e il 5 novembre 2018. Si tratta di una somma complessiva di 150mila euro provenienti da donazioni di privati o associazioni. I beneficiari sono i proprietari di immobili residenti ell’intero territorio comunale. Il termine della presentazione delle domande è stato fissato al 15 ottobre. Le domande vanno presentate all’ufficio protocollo del Comune, oppure per posta con raccomandata o tramite posta certificata. Tutta la documentazione per il bando è disponibili sulla home Page del Comune di Rocca Pietore e nella Sezione Amministrazione Trasparente/ Bandi di gara e contratti/del sito del Comune di Rocca Pietore https://www.comune.roccapietore.bl.it/
I COMITATI SANITÀ AGORDINO CADORE RISPONDONO ALLE ACCUSE
di Gianni Santomaso
SABATO AL NOF FILÒ ARTE POESIA E LETTERARTURA AL FEMMINILE SULLE DOLOMITI
di Gianni Santomaso
LE FOTO
INAUGURATO IL BALCONE PANORAMICO DEL NEVEGAL SULLE DOLOMITI UNESCO
BELLUNO «Viviamo in un territorio splendido. Abbiamo il dovere di preservarlo, e questo è possibile solo con le persone che abitano e vivono le nostre montagne. Ma abbiamo il dovere anche di condividere “la grande bellezza” con chi viene da fuori». Sono le parole con cui il presidente della Provincia di Belluno ha inaugurato questa mattina in Faverghera (Belluno) il balcone panoramico del Nevegal, affacciato sulle Dolomiti Patrimonio dell’Umanità. Si tratta del secondo balcone dopo quello del Monte Rite (il terzo, sul Monte Agudo, Auronzo, sarà inaugurato nei prossimi mesi), un’iniziativa del piano “Esposizione Universale Expo 2015. Implementazione della prima parte del progetto ‘Siti Unesco, Dolomiti Unesco, Laguna di Venezia, Parchi Regionali’. Programmazione delle azioni a regia regionale relative alla valorizzazione del sito Dolomiti Unesco” (Dgr n. 2759 del 29 dicembre 2014), che prevede iniziative per la valorizzazione e la promozione dei principali siti naturalistici regionali di particolare attrattiva, ponendo l’accento sulle Dolomiti Unesco. Al taglio del nastro erano presenti, oltre all’amministrazione provinciale, il presidente e il direttore della Fondazione Dolomiti Unesco, il questore di Belluno, il sindaco del capoluogo, il presidente del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, il presidente del Fondo Comuni di confine e il Cai Veneto. «Con l’inaugurazione di oggi concretizziamo un lavoro che è partito da lontano, dal riconoscimento delle Dolomiti a Patrimonio dell’Umanità, fortemente voluto dall’amministrazione provinciale di Sergio Reolon – ha ricordato il presidente della Provincia -. I balconi panoramici hanno l’obiettivo di valorizzare alcuni dei luoghi più significativi del nostro territorio. Questo del Nevegal offre una visuale favolosa sulla Valbelluna e su alcune vette delle Dolomiti. È il coronamento di un bellissimo lavoro per cui ringrazio tutti coloro che hanno contribuito. Diamo il via a un elemento che ci consentirà di promuovere la nostra montagna. Quest’estate abbiamo visto le enormi potenzialità delle Dolomiti, un ambiente da preservare, ma anche da condividere. La gestione oculata dei flussi turistici deve essere uno dei motivi che spingono le nostre genti a rimanere a vivere e lavorare in provincia di Belluno, in questa “grande bellezza” che ci circonda». Dello stesso avviso anche il presidente della Fondazione Dolomiti Unesco, che ha sottolineato l’importanza di diffondere cultura alpina e dolomitica. «Tutti siamo parte di questo territorio e dobbiamo promuoverne la cultura, anche e soprattutto a chi viene a visitare questi luoghi – ha detto al taglio del nastro -. I balconi panoramici sono uno dei mezzi con cui promuovere questa cultura. Le Dolomiti sono tali perché ci sono persone che presidiano il territorio, lo vivono e ci lavorano. Quest’estate abbiamo visto afflussi grandissimi di turisti: dobbiamo garantire l’accoglienza e un’offerta turistica che vada nella stessa direzione, migliorando in alcuni aspetti che ci consentano di avere una montagna sostenibile». Soddisfatto e orgoglioso il sindaco di Belluno: «Siamo l’unico Comune capoluogo ad avere all’interno del territorio comunale un sito delle Dolomiti Unesco e adesso anche un balcone panoramico sul Patrimonio dell’Umanità. Il Nevegal è un colle stupendo ed è tale per l’ambiente naturale che lo circonda; per questo dobbiamo ragionare in chiave di attenzione ambientale e paesaggistica».
IL BALCONE
Il balcone panoramico del Nevegal – Faverghera, è costituito da un semicerchio metallico. Il visitatore può osservare il panorama, e contemporaneamente leggere i nomi delle creste tutt’attorno, riproposti in bassorilievo sul semicerchio. La progettazione è stata affidata al raggruppamento temporaneo di professionisti rappresentato dall’architetto Tommaso Del Zenero. Il costo è di 48mila euro. Nel dettaglio, è stato realizzato in lamiera di acciaio corten e struttura in calcestruzzo armato. È provvisto di bussola panoramica di 180 gradi, con intagliati al laser i profili su tre livelli delle montagne circostanti. Si raggiunge dalla strada silvo-pastorale che dal Nevegal prosegue verso il Visentin, poco distante dalla Malga Faverghera e dall’ingresso del Giardino Botanico.
IL GHIACCIAIO DELLA MARMOLADA STA MORENDO: TRA IL 1905 E IL 2010 HA PERSO PIÙ DELL’85% DEL SUO VOLUME, LO SPESSORE DELLA SUA FRONTE È PASSATA DA 50 A POCHI METRI E POTREBBE SCOMPARIRE GIÀ NEI PROSSIMI 20/30 ANNI
Una riduzione del volume maggiore dell’85% avvenuta tra il 1905 ed il 2010 e uno spessore della fronte, passato dai quasi cinquanta metri dell’inizio del secolo scorso ai pochi metri di oggi sono i segnali che il ghiacciaio della Marmolada sta morendo e lasciano presagire la sua definitiva scomparsa tra 20/30 anni. È questo, in estrema sintesi, il risultato del monitoraggio effettuato nella quarta tappa della Carovana dei ghiacciai di Legambiente sul ghiacciaio della Marmolada tra Veneto e Trentino Alto Adige. I risultati del monitoraggio sono stati presentati questa mattina a Malga Ciapela, nel Comune di Rocca Pietore (BL), nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato Vanda Bonardo, Responsabile Alpi Legambiente, Marco Giardino, Segretario Comitato Glaciologico Italiano, Aldino Bondesan, Comitato Glaciologico Italiano, Luigi Lazzaro, Presidente Legambiente Veneto, Mauro Valt, Arpa Veneto. La Carovana dei ghiacciai è la nuova campagna di Legambiente, realizzata con il supporto del Comitato Glaciologico Italiano (CGI) e con partner principale Sammontana e partner sostenitore FRoSTA, che dal 17 agosto al 4 settembre monitora lo stato di salute dei più importanti ghiacciai alpini per sensibilizzare le persone sugli effetti che i cambiamenti climatici stanno avendo sull’ambiente glaciale alpino. “I teloni posizionati in abbondanza sul ghiacciaio, soprattutto in questo ultimo periodo, per una superficie che ammonta a circa 50mila metri quadrati allo scopo di conservare le piste da sci e non il ghiacciaio stesso, ripropongono il problema dell’uso delle risorse naturali a scopo turistico” dichiarano Vanda Bonardo, responsabile Alpi Legambiente, e Luigi Lazzaro, Presidente Legambiente Veneto. “Le rigorose previsioni degli esperti sulla repentina scomparsa del ghiacciaio – continuano i due responsabili di Legambiente – ora più che mai dovrebbero indurre a scelte innovative di sviluppo locale che contemplino nuove visioni per un turismo più compatibile con gli eventi naturali e meno incentrato su forme di accanimento terapeutico come queste. Se quello della dichiarazione dell’emergenza climatica da parte del nostro parlamento e dall’Europa è un passo importante, allo stesso modo è indispensabile che la Regione Veneto faccia lo stesso e in tempi brevi avvii un piano di adattamento ai cambiamenti climatici. Piano che altresì auspichiamo venga prodotto a livello nazionale poiché attualmente non ancora realizzato”. Tramite analisi di dati di cartografia storica e studi geofisici, attraverso il confronto di carte topografiche antiche e nuovi rilievi georadar, è stato possibile ricostruire le riduzioni volumetriche del ghiacciaio della Marmolada, stabilendo che dal 1905 al 2010 ha perso più dell’85% del suo volume. Nell’ultimo decennio si è assistito ad una accelerazione dei fenomeni della fusione glaciale. La linea di tendenza che sino al 2000 consentiva di prevedere un esaurimento nell’arco di un secolo si è successivamente modificata tanto da far presagire la scomparsa del ghiacciaio entro i prossimi 20/30 anni. Inoltre gli spessori alla fronte che agli inizi del secolo scorso raggiungevano quasi i 50 metri oggi sono ridotti a pochi metri. “La tappa della Marmolada – dichiara Marco Giardino, Segretario del Comitato Glaciologico Italiano – ha dimostrato l’importanza dell’integrazione fra documentazione cartografica storica e nuovi dati scientifici per l’accurata ricostruzione delle variazioni volumetriche dei ghiacciai. Questo ghiacciaio è un prezioso testimone della storia dell’uomo e sensibile indicatore dei cambiamenti climatici”. Nel corso delle osservazioni si sono riscontratiosservati gli effetti delle valanghe, crolli e colate detritiche rapide, risultato della recente denudazione dei versanti e dei fenomeni atmosferici estremi che hanno colpito la regione dolomitica “Il ritiro del ghiaccio ha determinato la scomparsa della “città di ghiaccio” ricorda Aldino Bondesan del Comitato Glaciologico Italiano – costruita dagli austroungarici durante la prima guerra mondiale all’interno del ghiacciaio. All’epoca era costantemente minacciata dalle spinte del ghiacciaio stesso che allora si muoveva a diverse decine di metri l’anno, mentre oggi è fermo. La particolare natura di ghiacciaio di pendio fa poi sì che il corpo glaciale reagisca con estrema rapidità alle piccole mutazioni climatiche, tanto da essere utilizzato come termometro naturale, anche rispetto alle più piccole variazioni di temperatura e precipitazioni”. La storia di questo ghiacciaio si è più volte intersecata con la storia dell’uomo. A partire dalla seconda metà dell’Ottocento la Marmolada fu teatro di alcune tra le prime grandi sfide alpinistiche richiamando scalatori ed esploratori da tutta Europa. La Grande Guerra vide i contendenti combattere sulle cime più alte e dentro le viscere del ghiacciaio che conteneva alloggi, magazzini e camminamenti, unici nel contesto della guerra bianca. Negli anni Cinquanta nasce il lago artificiale di Fedaia, come esito degli studi condotti per soddisfare i bisogni energetici di un paese in crescente sviluppo e per il fatto che il ghiacciaio costituiva un’importante riserva di acqua dolce per alimentare la rete idrografica e le falde di pianura. A partire dagli anni 70 la realizzazione degli impianti di risalita ha consentito una grande frequentazione di sciatori, anche nel periodo estivo, sino a che l’aumento delle temperature ha impedito tale pratica. Particolarmente suggestivo e emozionante il brano “pastorale” per viola pensato per il Saluto al ghiacciaio svoltosi il 28 agosto a Pian dei Fiacconi. Un testo scritto e interpretato dal musicista Vittorio Demarin che così ha voluto unirsi alle urla silenziose del ghiaccio morente, un urlo di disperazione e di allarme che ha come epilogo un inevitabile silenzio. L’“Urlo” dai ghiacciai delle Alpi ha raggiunto lo SPONZ FEST di Vinicio Capossela, nelle valli dell’Alta Irpinia generando un gemellaggio tra i due eventi. La Carovana dei Ghiacciai di Legambiente ringrazia per questa quarta tappa il Museo di Geografia dell’Università di Padova per la realizzazione e la collaborazione degli eventi, le funivie della Marmolada, il rifugio Ghiacciaio Marmolada-Pian dei Fiacconi, l’hotel Principe di Marmolada e l’Amministrazione di Rocca Pietore per il supporto all’organizzazione degli eventi.
AL VIA IL CONCORSO “TRAZIONE E CULTURA IN VAL DEL BIOIS”
FALCADE E’ partito il concorso fotografico “Tradizione e Cultura in Val del Biois”, promosso da PromoFalcade Dolomiti in collaborazione con Gruppo Folk Val Biois e Union ladina Val Biois, per Se Desmonteghea 2020. Il concorso è aperto a tutti gli appassionati oltre i 18 anni, che dovranno rappresentare tramite le proprie foto i colori, gli angoli, i vestiti, gli animali di Falcade e di tutta la Valle del Biois. Vi invitiamo a leggere il regolamento su https://tap.bio/@falcade_dolomiti e vi auguriamo buona fortuna. Info e regolamento: https://tap.bio/@falcade_dolomiti
LA “MOVIMENTATA” STORIA DI CAPRILE CON LE VICENDE DEI PRA E DEL “POSTA”
“A Renato Bona con un affettuoso pensiero”. Così il 14 marzo 1977 lo storico Giuseppe Sorge, mio apprezzato collaboratore a Il Gazzettino, mi dedicava una copia del libro “Caprile”, stampato dalla bellunese tipografia Piave nel dicembre del 1976 per Nuovi sentieri editore di Bepi Pellegrinon. In quasi 150 pagine Sorge – che in apertura ospita una lettera di Giuseppe Mazzotti – tracciava “una breve storia di Caprile con le vicende della famiglia Pra e dell’albergo Posta”. Nella lettera indirizzata all’autore Mazzotti scrive: “Lo studio che lei ha dedicato a Caprile mi fa ricordare, con una certa soddisfazione, che uno dei miei primi scritti sulla montagna (pubblicato poi su una rivista) è dedicato all’Agordino dove la bellezza – dicevo – non è catalogata, privilegio inestimabile dei luoghi sempre più rari che ai nostri tempi ci possono consentire ancora la gioia della scoperta… lei, caro Sorge, ci ha offerto un sacco di notizie se non inedite certo poco note della storia di Caprile, specie di quando era l’estrema punta d’Italia, sotto la sorveglianza diretta di Livinallongo e di Colle Santa Lucia, governate da stranieri che agevolmente potevano dall’alto guardare in casa nostra; ci ha rappresentato le contese a non finire fra confinanti, sostenute dal Vescovo di Bressanone da una parte e dalla Repubblica Veneta dall’altra; ci ha descritto le antiche costumanze paesane, principalmente della fiera di novembre, delle feste e dei balli di carnevale, che si svolgevano secondo una tradizione codificata, mai trasgredita (delicata e poetica la conclusione dei festeggiamenti, coi giovani che portavano alle ragazze fiori dai lunghi steli, fabbricati con foglie di granturco ripiegate, secondo l’usanza di Livinallongo); ci ha fatto conoscere qualche parte degli antichi statuti, di cui piace ricordare la prescrizione che si facesse il pane giustamente: ‘che sia però anco bianco, buono e ben fatto, a beneficio di tutti, e massime della povertà’ e la severità dell’obbligo morale di conservare usanze e leggi quali erano state ‘osservate da mille anni in qua e più’. Ci ha ricordato i villaggi di Caracoi (Cimai e Agoin) alti sulle montagne sopra Caprile, dove si dice che la Repubblica Veneta confinasse i prigionieri turchi. Ci ha ricordato le sciagure, le alluvioni, gli incendi che nei secoli hanno devastato Caprile; e ha dato ampio meritato spazio al diario che ricorda il tempo della prima guerra mondiale, combattuta sui ghiacciai della Marmolada, sul Col di Lana, su altre cime d’intorno…”. Sorge ha articolato il suo lavoro nei seguenti capitoli: “Caprile nella tradizione”: cenni introduttivi, il paese, la chiesa di san Bartolomeo, personaggi caprilesi, feste civili e religiose, il turismo; “Pagine di storia antica”: le origini, gli antichi statuti, contese di confine e situazione religiosa, Scipione Benzoni e la colonna di san Marco, attività artigianali e lavorazione del ferro, dalla fine della Serenissima alla annessione del Veneto all’Italia; “Dal 1866 al 1966”: la famiglia Pra e l’albergo Posta, cavalli e carrozze, le alluvioni del 1882 e del 1885 e la “boa” di Rucavà, un ospite illustre, primo ampliamento dell’albergo, la Grande guerra nel ricordo del caprilese Antonio Soia: il 24 maggio 1915, primo attacco, mobilitazione generale, verso il Col di Lana, bombardamento di Saviner e Alleghe, il cinema muto, una fucilazione sul Cordevole, la ritirata, la occupazione austriaca, il 4 novembre 1918; dalla prima alla seconda guerra mondiale, dopo il 1945, il centenario dell’albergo; “Ai nostri giorni”: la rinascita del paese, due fratelli nella gestione di un albergo, la conquista della Marmolada, iniziative della famiglia Pra, prospettive di Caprile e della zona; “Il turismo nell’Alto Agordino”: la stazione di soggiorno di Arabba, la funivia di Porta Vescovo, il nuovo albergo della famiglia Pra ad Arabba; “Gastronomia caprilese”: il tempo rinnovato, rito gastronomico al ‘Posta’, virtù della buona tavola, dal ricettario di casa Pra. Nella conclusione l’autore scrive: “La storia di Caprile e dell’albergo ‘Posta’ non vuol essere una storia singolare perché essa, invece, simbolicamente riproduce la storia di tanti paesi ed alberghi della vallata agordina e della provincia di Belluno dove tenacia ed intraprendenza (unite ad estro e spirito di iniziativa) hanno dato vita ad altre valide attività. Il turismo caprilese, come quello agordino bellunese, cadorino o ampezzano, ha iniziato a muovere i suoi passi in questo modo, con gente del luogo che, malgrado la lontananza dai centri di vita, non ha mai avuto né subito il complesso dell’emarginazione. Quella di Caprile e dell’albergo ‘Posta’ resta quindi una storia emblematica che, nel sottolineare gli aspetti positivi e concreti della gente bellunese, insegna anche come si possano costruire in patria e altrove, le proprie e le altrui fortune. Sia nel turismo come negli altri campi dell’attività umana”. Fra i tanti capitoli ci soffermiamo in questa occasione su quello che si occupa di Scipione Benzoni e la colonna di san Marco. Ricordato con “Bepi” Sorge che “Caprile si trovò più volte al centro di scontri armati tanto che il Cadore dovette intervenire ripetutamente in sua difesa, unita alla Repubblica Veneta interessata a mantenere l’integrità del proprio territorio… e la più lunga contesa ebbe luogo fra Livinallongo e Caprile per ragioni di confine e nascondeva grossi interessi di carattere economico: durò oltre un secolo e mezzo e fu sostenuta dalla parte di Livinallongo dal Vescovo di Bressanone, mentre la Repubblica Veneta difendeva la propria terra di Caprile”! Va sottolineato che “La lunga controversia si conclude nel primo decennio del 1600 per opera del patrizio veneto Scipione Benzoni che… nell’adempimento dell’incarico ricevuto dalla Serenissima di ricercare una soluzione della controversia, si dimostra diplomatico di sperimentate capacità e riesce a destreggiarsi non soltanto su numerosi problemi di diversa natura, ma anche di fronte alla sottigliezza levantina della controparte e sulle continue riserve che la stessa veniva ponendo…”. Nel novembre 1608 annuncia soddisfatto al suo governo l’accordo che sarà firmato qualche mese dopo (nel frattempo era stata scoperta nella località Pian di Sala una miniera d’argento e di piombo ed il Vescovo di Bressanone aveva avanzato ulteriori pretese…), il 27 giugno 1609! In onore del patrizio veneto i caprilesi innalzarono la colonna con il leone di san Marco che si trova nella piazza interna del paese. Questo monumento testimonia – sottolinea Sorge – non solo la particolare gratitudine degli abitanti di Caprile per chi aveva finalmente posto termine alla lunga contesa e ridato serenità e tranquillità alla gente, ma anche l’influenza economica e la fedeltà che la popolazione di Caprile e della valle ebbe per Venezia, simbolo di civiltà e di italianità.
NELLE FOTO (Zanfron, Eddy, A. Simoni, Bortolon, Soia, Caprile nelle Dolomiti, riproduzioni dal libro “Caprile”): Giuseppe Sorge; la copertina del suo prezioso volume; Caprile e la Civetta (da The Dolomite Mountain di J. Gilbert e G.C. Churcill, Londra 1864); il Palazzo Pezzèun tempo sede dell’albergo “Alle Marmolade”; dall’album di disegni di Miss. L.Tuckett, 1870: Giovanna Pezzè la prima albergatrice; panoramica del paese della stessa autrice; la colonna dedicata al patrizio veneto Scipione Benzoni come era prima dell’alluvione del 1966; la targa che ne ricorda le benemerenze posta dai caprilesi nel 1609; ai tempi della Serenissima…; incendio del 2 settembre 1895: il parroco dirige le operazioni di abbattimento di edifici pericolanti; effetto del rovinoso incendio; abitazioni della via San Marco distrutte durante la Grande guerra; giovani con il fiore dal lungo stelo: è il 1925
NUOVI ORARI PER LE VISTE AL CASTELLO DI ANDRAZ
Il Castello di Andraz, fino al 13 settembre, sarà visitabile dal mercoledì alla domenica dalle 10 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 18. Le visite guidate o libere vanno prenotate al 334 33 46 680 o via mail a [email protected]
ARTIGIANI IN MOSTRA AI CADINI DEL BRENTON
SOSPIROLO Nei fine settimana di agosto e settembre i visitatori potranno vedere all’opera un artigiano. Alterneranno la loro presenza nell’area dei Cadini: Dario Sogmaister, che realizza mosaici utilizzando sassi colorati raccolti dal greto del Piave; Ilenia Gaio, che produce saponi artigianali, ottenuti con materie prime naturali e rivestiti con lana infeltrita e colorata; Luciano De Barba, che crea sculture in legno e terracotta e produce complementi di arredo utilizzando legno vecchio. A settembre è prevista la partecipazione di altri artigiani del circuito Carta Qualità.
“Letture d’estate”, organizzata in collaborazione con le Biblioteche della Valle del Biois:
Per la partecipazione agli eventi si raccomanda la prenotazione allo 0437 1948030 (e-mail: [email protected]) oppure direttamente alla reception dell’ufficio informazioni presso il Museo Albino Luciani di Canale d’Agordo.
OTTAVIO ROSSI PROPHETA IN PATRIA
SAN TOMASO “En giro per Zelat”: riproduzioni artistiche tra le architetture di montagna. Le tappe con partenza ed arrivo a Celat. Organizzazione della Pro Loco di San Tomaso con il contributo della Cassa Rurale Dolomiti di Fassa Primiero e Belluno.
IL CIRCO PATUF A CESIOMAGGIORE FINO AL 5 SETTEMBRE
CESIOMAGGIORE La carovana è a Cesiomaggiore dove proporrà gli spettacoli alle 21.15, la domenica anche alle 18.30
EL CANAL DE AGORDO
AGORDO Scavare nel passato, storia ed archeologia da San Gottardo a Pont del Cristo. La mostra è allestita al Museo mineralogico e paleontologico di via 5 maggio con ingresso libero. Fino al 6 settembre il venerdi, sabato e domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19. Info: [email protected]
A CANALE E VALLADA MOSTRE INCONTRI E MUSEI
Fino al 31 agostopresso la Casa delle Regole di Canale d’Agordo, è visitabile la mostra Le Regole della Valle del Biois
Fino al 31 agosto è possibile visitare uno dei gioielli artistici più importanti della zona, a Chiesa Monumentale di San Simon a Vallada Agordina.
Presso il Musal, fino al 28 settembre (fino al 13 settembre tutti i giorni 9.30-12.30; 15.30-18.30; dal 14 settembre: venerdì, sabato e domenica 9.00-12.00; 15.00-18.00), è visitabile la mostra Gli ultimi papi europei: itinerari tra i paesi natali degli ultimi pontefici.
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IERI ALLA RADIO
LA RASSEGNA STAMPA DALL’AMICO DEL POPOLO di Gianni Santomaso
OSPITE: Corrado “Chicco” Cattadori
DUE MINUTI UN LIBRO LA RACCOLTA
DON CESARE, IL PENSIERO DEL GIORNO. ALLA RADIO ALLE 7 DEL MATTINO E ALLE 19.30 DELLA SERA.
AGORDINOMERON…LA RACCOLTA
AGORDINOMERON, IL TERRITORIO SI RACCONTA Da un’idea di Gianni Santomaso
ZAINO DA VIAGGIO AL FEMMINILE DI PAOLA LANCIATO il martedi alle 10.30 e 1900 la domenica alle 11
LA RACCOLTA COMPLETA
I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA il lunedi alle 9.30 e 18.30
LA RACCOLTA COMPLETA
SUL SITO DI RADIO PIU’ LA VIDEO GALLERY
PROVINCIALE 473 CROCE D’AUNE Dal 31 agosto al 12 settembre interidizione totale alla transtiabilità nell’abitato di Pedavena inclusi sabato e domenica
SP473 CROCE D’AUNE In località Gorna di Sovramonte dal 1 al 10 settembre interruzioni temporanee fino a 30 minuti dalle 8 alle 12 e dalle 13.30 alle 17.30 eclusi sabato e domenica
SP1 SINISTRA PIAVE Dal 31 agosto al 4 settembre, rotatoria Bardies-rotatoria Lentiai deviazione della corrente di traffico con direzione Feltre-Belluno lungo la vecchia SP1 in sinistra Piave per l’abitato di Lentiai e Bardies
SP 3 VALLE IMPERINA Tra Corde Mole e Vallasin dalle 8 alle 11.45 e dalle 13.30 alle 17.30 dal 1 settembre all’11 settembre (esclusi sabato e domenica) temporanee interruzioni alla viabilità massimo 30 minuti per esbosco.
SP 29 COL FALCON Tra Col Falcon e innesto strada del Servo dal 1 all’11 settembre (sabato e domenica escluso) dalle 7 alle 18 interdizione totale alla viabilità per asfaltatura.
SP 641 PASSO FEDAIA A Capanna Bill e a Col di Rocca dal 1 al 30 settembre senso unico alternato regolato da semaforo.
SP 251 VA CELLINA Da Pescul a Selva di Cadore dal 1 all’11 settembre (sabato e domenica esclusi) senso unico alternato per posa fibre ottiche
REGIONALE 203 AGORDINA IL 1 SETTEMBRE ED IL 4 SETTEMBRE ALLE 8 ALLE 18 A LA MUDA SENSO UNICO ALTERNATO PER RIFACIMENTO LINEA AEREA FIBRE OTTICHE
REGIONALE 203 AGORDINA Dal 1 al 30 settembre (sabato e domenica esclusi) tra Candaten e La Stanga dalle 7.30 alle 9 e dalle 16.30 alle 18 con movieri e negli altri orari con semaforo, senso unico alternato.
SP 347 DEL PASSO CEREDA E DURAN DAL 27 AGOSTO AL 4 SETTEMBRE, DALLE 8 ALLE 12 E DALLE 13 ALLE 17, TEMPORANEE INTERRUZIONI DELLA DURATA MASSIMA DI 20 MINUTI IN LOCALITA GAVAZ DEL COMUNE DI VAL DI ZOLDO PER DEMOLIZIONI PARTI PERICOLANTI DI UN EDIFICIO
SR 48 DELLE DOLOMITI FINO AL 31 AGOSTO, DALLE 7 ALLE 17, ESCLUSI SABATO E DOMENICA, SALTUARIA ISTITUZIONE DI SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA MOVIERI PER PERIODI CONTINUATIVI NON SUPERIORI A 10 MINUTI NEI COMUNI DI CORTINA ED AURONZO DI CADORE PER CARICO SCARICO MATERIALI NECESSARI PER LA POSA DELL’ELTRODOTTO INTERRATO
SR 48 DELLE DOLOMITI DAL 1 AL 30 settembre in località Pocol (Cortina) senso unico alternato, esclusi sabato e domenica
SR 48 DELLE DOLOMITI Dal 1 settembre al 9 ottobre senso unico alternato in località Cernadoi, escluso sabato e domeniche
SR 48 DELLE DOLOMITI dal 1 al 30 settembre esclusi sabato e domenica senso unico alternato tra Cernadoi e Pian Falzarego
Provinciale 40, Val Senaiga-Arina, Comune di Lamon. Dal 1 all’11 settembre (sabato e domenica esclusi) per asfaltatura di tratti stradali INTERRUZIONE alla transitabilità dalle 8 alle 12 e dalle 14 alle 18. Nei periodi non interessati da chiusure è previsto il senso unico alternato
SP 7 DI ZOPPE’ DI CADORE, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA MOVIERI CON BREVI INTERRUZIONI DI MASSIMO 10 MINUTI FINO AL 18 SETTEMBRE, DALLE 7:30 ALLE 17:30 ESCLUSI SABATI, DOMENICHE E FESTIVI INFRASETTIMANALI, PER MESSA IN SICUREZZA DELLA SEDE STRADALE
SP 40, COMUNE DI LAMON. FINO ALL’11 SETTEMBRE, ESCLUSI SABATO E DOMENICA, POSSIBILI INTERRUZIONI AL TRAFFICO DELLA DURATA MASSIMA DI 30 MINUTI DALLE 8 ALLE 12 E DALLE 13 ALLE 17 PER REALIZZAZIONE NUOVA TOMBINATURA. NEGLI ALTRI ORARI ISTITUZIONE DI SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO O MOVIERI
Precipitazioni: Fino al primo pomeriggio generalmente assenti (0/10%), poi crescente probabilità di nuove deboli precipitazioni (60/80%), non escluso possano essere localmente temporalesche sulle Prealpi (20/30%), specie in caso di qualche tratto soleggiato precedente. Con l’arrivo dell’aria fredda in quota un po’ di neve scenderà fino sui 2600/2700 m.
Temperature: In generale lieve calo. Sono previste punte di 17/19°C nei fondovalle prealpini e di 13/16°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 8°C max 11°C, a 2000 m min 5°C max 8°C. Su Dolomiti a 2000 m min 4°C max 6°C, a 3000 m min -2°C max 0°C.
Venti: Nelle valli deboli, a tratti moderati, di direzione variabile; in quota deboli dai quadranti meridionali, disponendosi da nord nord-est dal tardo pomeriggio in poi, a 5-15 km/h a 2000 m e 10-20 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Nottetempo e parte del mattino residui fenomeni a carattere di rovescio. Il calo termico porterà la neve fino sui 2500/2600 m. Esauirrmento dei fenomeni già in mattinata e soprattutto nelle prime ore del pomeriggio, prima che riprendano i rovesci sparsi (40/60%). Alla sera cessazione dei fenomeni.
Temperature: Minime senza notevoli variazioni e massime in leggero calo. Sono previste punte di 16/18°C nei fondovalle prealpini e di 12/14°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 7°C max 9°C, a 2000 m min 4°C max 6°C. Su Dolomiti a 2000 m min 3°C max 5°C, a 3000 m min -2°C max -1°C.
Venti: Nelle valli leggera ventilazione dai quadranti settentrionali; in quota venti deboli da nord-est al mattino, poi perlopiù occidentali, a 5/10 km/h a 2000 m e 10/15 km/h a 3000 m.
IL BELLUNO CALCIO AD AGORDO PER UNA GIORNATA
AGORDO
di Matteo Manfroi