COMPRIAMO UNA MACCHINA ATTREZZATA PER RICCARDO
SOSPIROLO Radio Più appoggia l’iniziativa di Agostino Tegner il papà di Riccardo, poche parole le sue ma piene di significato “Io e mia moglie stiamo invecchiando e non riusciamo più a trasportare come si deve il nostro ragazzo, che necessita di una macchina attrezzata con un piano ribassato con pedana”.
Per questo ha avuto inizio la raccolta fondi che si prefigge lo scopo di raccogliere 35.000 euro entro fine agosto. Ad oggi sono stati versati i primi 21.440 euro, per farlo è semplice clicca qui
Riccardo è un simpatico ragazzino di 15 anni che vive sulle montagne di Sospirolo. Sempre sorridente e circondato dall’affetto dei suoi cari, Riccardo è però costretto a stare sulla sedia a rotelle a causa della distrofia muscolare di Duchenne, di cui è affetto dalla nascita. I genitori, dopo anni di sacrifici, hanno deciso di acquistare un’auto munita di pedana per poter trasportare il figlio in modo più comodo, pratico e sicuro, soprattutto adesso che sta crescendo e il peso – per i due genitori che stanno diventando anziani – si fa sempre più sentire.
I DATI PER IL BONIFICO
Gestione Servizi Pubblici informa che a LIVINALLONGO nelle località AL FAURO, CREPAZ, RENAZ, RUAZ, PEZZEI, S.GIOVANNI e FOSSAL, l’acqua erogata dall’acquedotto non è potabile e può essere usata per scopi alimentari SOLO PREVIA bollitura.
Gestione Servizi Pubblici informa che, per lavori alla rete idrica comunale, i giorni 1 e 2 SETTEMBRE 2021 dalle ore 08:00 alle ore 17:00 potrebbe mancare l’acqua a LIVINALLONGO DEL COL DI LANA, nelle vie FREINE e MESDI’ (Civici 43-55). Il personale addetto opererà per limitare il più possibile i disagi alla popolazione.
INTERRUZIONI ENEL PROGRAMMATE PER LAVORI
SAN TOMASO: OGGI DALLE 8 ALLE 15, SONO INTERESSATE LE VIE Canacede e Ronch per manutenzione linea bassa tensione
RIVAMONTE: OGGI DALLE 8.30 ALLE 13.30 SONO INTERESSATE LE VIE Canop e Roma – allaccio antenna wind al nuovo ripetitore
CON LA FINE DELLE VACANZE ESTIVE INIZIANO I CANTIERI SULLE STRADE DELLA PROVINCIA
SR 48 DELLE DOLOMITI fino al 31 ottobre, esclusi sabato e domenica, senso unico alternato regolato da semaforo per posa cavidotto
SR 203 AGORDINA in località La Stanga senso unico alternato regolato da semaforo fino al al 3 settembre, esclusi sabato e domenica, perlavori di recupero tubazione e cavo non in servizio
SP 347 PASSO CEREDA E DURAN in comune di Gosaldo fino al 30 settembre senso unico alternato regolato da semaforo per posa cavidotto
SP 346 PASSO SAN PELLEGRINO in località La Mora di Canale D’Agordo senso unico alternato regolato da semaforo fino al 15 ottobre per messa in sicurezza della strada
SP 251 VAL DI ZOLDO E CELLINA senso unico alternato regolato da semaforo in comune di Colle Santa Lucia fino al 1 ottobre per messa in sicurezza piano viabile
SP3 VALLE IMPERINA fino al 10 settembre, esclusi sabato e domenica, senso unico alternato a Rivamonte per interramento linea elettrica
SP 19 DI LAMON fino al 27 agosto interdizione totale al traffico nell’abitato di Lamon per sostituzione condotta idrica
48 DELLE DOLOMITI, BRENTA-PIEVE DI LIVINALLONGO FINO al 03 settembre dalle 8 alle 17 interruzioni alla viabilita’, durata massima 20 minuti, negli altri orari senso unico semaforico
CONTINUANO LE RICERCHE DI FEDERICO LUGATO
BELLUNO Ieri, in Prefettura, si è tenuta una riunione della “ Unità di ricerca” istituita secondo le previsioni del locale Piano provinciale per la ricerca delle persone scomparse, con lo scopo di esaminare congiuntamente le attività poste in essere dai vari attori istituzionali coinvolti al fine di individuare una strategia operativa e di coordinamento ancor più mirata e condivisa, volta al rintraccio del sig. Federico LUGATO, allontanatosi per un’escursione in Val di Zoldo nella giornata del 26 agosto scorso e del quale non si hanno più notizie. All’incontro, coordinato dal Viceprefetto Aggiunto dr.ssa Rossella Caruso, erano presenti il Sindaco del Comune di Val di Zoldo, i rappresentanti della Questura, del Comando Provinciale dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dei Vigili del Fuoco, del Servizio Sanitario di Urgenza ed Emergenza Medica “ SUEM”, del Sistema Locale di Protezione Civile e del Soccorso Alpino – CNSAS 2^ Zona delegazione Dolomiti Bellunesi. Nel corso della riunione – a cui è intervenuto anche il Prefetto Mariano Savastano – è stata posta in essere un’approfondita analisi dei dati e delle azioni finora intraprese, che hanno visto il supporto di decine di uomini e mezzi dei Vigili del Fuoco, del CNSAS, della Guardia di Finanza, dell’Arma dei Carabinieri e dei volontari di protezione civile, che hanno battuto i sentieri presenti in zona, anche con l’ausilio di cani molecolari ed unità cinofile, ed effettuate ricerche aree con l’impiego di elicotteri e droni. Il coordinamento delle operazioni di ricerca sul campo, in relazione alle particolari condizioni orografiche dell’area di ricerca, particolarmente impervia, è stato affidato al responsabile del Soccorso Alpino, Alex Barattin, in stretta sinergia con il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, rappresentato oggi dal P.I. Franco Magrin. Il consesso ha deciso che le ricerche proseguiranno, perlomeno per un’altra settimana, e riguarderanno anche zone finora non battute in un raggio di azione più ampio rispetto al quale si è operato, in particolare quelle aree che risultano comprese nel perimentro dal quale provengono i dati delle celle telefoniche agganciate dal cellulare del giovane Federico nel giorno in cui è scomparso. Un importante supporto verrà fornito dai volontari di protezione civile che anche da altre province stanno offrendo la disponibilità a concorrere nelle ricerche. I volontari saranno opportunamente suddivisi in squadre che, adeguatamente equipaggiate e fornite di cartine topografiche, sotto la direzione del Soccorso Alpino e dei Vigili del Fuoco, parteciperanno fattivamente alle ricerche. E’ stata manifestata dal dr. Trillò del SUEM 118, unitamente ai servizi soci assistenziali dell’Azienda ULSS competente, la piena disponibilità a fornire – ove ritenuto necessario – un supporto psicologico ai familiari del signor Lugato.
NELL’ULTIMA SETTIMANA 5 COMUNI AGORDINI HANNO AVUTO NUOVE POSITIVITA’. SONO 11 I PAZIENTI RICOVERATI AL SAN MARTINO DI BELLUNO
BELLUNO Aggiornamento settimanale della Ulss 1 Dolomiti sulla situazione epidemiologica in provincia. Il grafico sotto riportato rappresenta la curva epidemica relativa allo sviluppo pandemico nel nostro territorio.
Nell’ultima settimana è stato registrato un incremento di contagi riferibili ad un focolaio che ha coinvolto numerose famiglie rientranti dall’area Balcanica. La casistica complessiva rimane comunque contenuta, anche rispetto al contesto nazionale. Ecco un confronto grafico sui nuovi positivi con la pari settimana del 2020
I casi rilevati nell’ultima settimana sono 121 (+ 50 rispetto alla scorsa settimana), con un conseguente tasso di incidenza settimanale di 60,6 casi su 100 mila abitanti, comunque inferiore all’incidenza nazionale (77,1 su 100 mila abitanti). La mappa sottostante rappresenta l’incidenza settimanale per singolo comune. Si ricorda che nei piccoli comuni, anche una piccola casistica determina un’incidenza (casi/abitanti) significativa, alla luce del piccolo denominatore di popolazione.
Appare evidente che le nuove positività covid si confermano prevalentemente a carico di soggetti giovani o molto giovani. Le persone di 65 e più anni registrano una casistica limitata in relazione agli elevati tassi di copertura vaccinale (pur tuttavia ancora migliorabili) e alla minore mobilità sociale.
Sul totale complessivo di 196 soggetti attualmente sottoposti ad isolamento per positvità al virus Sars CoV 2, si definiscono le seguente afferenze epidemiologiche: 57 soggetti correlati a rientri dalla Macedonia; 13 soggetti correlati a rientri da Kossovo, 10 da Albania, 8 dal Marocco, 4 dalla Croazia, 3 dalla Bosnia, 2 dalla Romania, 1 Francia, 1 Ucraina. Quanto indicato attesta che anche nel nostro territorio una quota importante della casistica Covid è attribuibili a rientri dalle vacanze, in particolari da rientri da vacanze all’estero e da conseguenti contagi in ambito familiare e amicale. A questa mattina alle ore 8.00, dall’inizio dell’epidemia, sono stati effettuati: 317 mila tamponi molecolari, 231 mila tamponi antigenici. Ad oggi sono state trattate con anticorpi monoclonali dall’Unità Operativa di Malattie Infettive di Belluno 56 persone. Per facilitare il trattamento precoce delle persone covid positive per le quali è indicata la somministrazione di monoclonali, il contact tracing fornisce al momento della presa in carico tutte le indicazioni per il percorso. L’unità operativa di Malattie Infettive di curerà poi le prime fasi di arruolamento per il trattamento (mail di riferimento per i cittadini: [email protected]). Sono attualmente ricoverati al San Martino di Belluno 11 pazienti covid positivi. Degli 11 pazienti covid positivi ricoverati, 1 è in terapia intensiva (cinquantenne). In area non critica sono ricoverati : 3 pazienti (di 52, 68 e 82 anni) in Pneumologia di cui 2 con quadro severo e 1 critico 7 pazienti (di 18, 26, 27, 54, 61,81,94 anni) in Malattie infettive di cui 5 con quadro severo. Anche la casistica dei ricoveri ospedalieri è per circa la metà afferenti alle positività derivanti da rientri dall’estero. Su 11 ricoverati, 9 sono non vaccinati, 1 persona con una dose di vaccino è ricoverata per altro motivo clinico e una persona col ciclo vaccinale completo è ricoverata per pluripatologie.
FUORI STRADA CON L’AUTO AD AURONZO DI CADORE
AURONZO DI CADORE Ieri mattina i Vigili del Fuoco sono intervenuti lungo la SR 48 al km 140+700 nel comune di Auronzo di Cadore per la fuoriuscita autonoma di un’auto finita rovesciata fuoristrada in mezzo agli alberi: illeso il conducente. I pompieri arrivati dal distaccamento di Santo Stefano e con i volontari di Auronzo, hanno messo in sicurezza l’auto mentre il conducente è riuscito a venire fuori autonomamente dal mezzo. Sul posto i carabinieri per i rilievi del sinistro. Le operazioni di soccorso dei vigili del fuoco sono finite alle 11 con il recupero dell’auto.
RECUPERATI QUATTRO RAGAZZI NELLA SERATA DI IERI, ERANO IN RIENTRO DAL CIVETTA
VAL DI ZOLDO Domenica sera verso le 22, il Soccorso alpino della Val di Zoldo è stato allertato per 4 ragazzi di 28 anni – uno abruzzese, uno di Roma, uno di Verona e una ragazza spagnola – in ritardo lungo la discesa dalla normale del Civetta. I quattro erano attrezzati per il freddo e con pile, ma uno di loro era esausto. Non essendo sicuri della direzione da prendere sul Sentiero Tivan, avevano chiamato il 118 che li aveva messi in contatto con il capostazione, per le indicazioni sul percorso corretto. Fatti avanzare verso Casera Grava, nel frattempo è partita una squadra di tre soccorritori per andare loro incontro. Raggiunti sopra Col Grand, gli amici sono stati riaccompagnati verso la Casera e poi in jeep fino alle macchine. L’intervento si è concluso alle 24.
RICERCA NELLA NOTTE IN NEVEGAL
BELLUNO Domenica sera attorno a mezzanotte e mezza il Soccorso alpino di Belluno è stato allertato su richiesta dei Carabinieri, a seguito della chiamata di un giovane che era stato contattato da un suo amico in difficoltà in Nevegal. Dalle uniche informazioni, il ragazzo in difficoltà, 25 anni di Belluno, era uscito da una festa in una zona non precisata del Piazzale del Nevegal e si trovava bloccato in una situazione di ipotermia. Non riuscendo più a parlargli al cellulare, che suonava senza risposta, e inutili i messaggi per geolocalizzarlo, una squadra ha raggiunto il piazzale e individuato nel Campo scuola il punto da dove si era allontanato il venticinquenne. Chiesto al 112 il tracciamento delle celle e risaliti ai boschi a nord del piazzale, cinque soccorritori hanno iniziato le perlustrazioni, finché una pattuglia dei Carabinieri ferma al parcheggio ha sentito dei lamenti e il ragazzo è stato individuato e raggiunto dai soccorritori e dai Vigili del fuoco. Era scivolato in una scarpata ricoperta di fitta vegetazione a una trentina di metri dal piazzale. Riscaldato e assistito, il venticinquenne è stato poi preso in carico dal personale sanitario dell’ambulanza, caricato in barella è trasportato da soccorritori e vigili fino al parcheggio. Caricato a bordo, l’ambulanza è partita in direzione dell’ospedale di Belluno. L’intervento si è concluso alle 2.30.
UN NUOVO ASILO NIDO, L’IDEA DELLA GIUNTA DI GOSALDO SFUMA
di Gianni Santomaso
LUXOTTICA: MENSA SENZA GREEN PASS E ORE DI FLESSIBILITA’ IN AVANZO. LA RSU DA LE SPIEGAZIONI IN MERITO
AGORDO La RSU dello stabilimento Luxottica di Agordo entra in merito alla nota questione del Green Pass per accedere alla mensa e rassicura le maestranze che ancora non sono in possesso del documento che il servizio mensa esterno sarà più appropriato alle esigenze degli operai. Questo il comunicato: “La rappresentanza sindacale Cgil Cisl e Uil dello stabilimento Luxottica di Agordo, preso atto che viene chiesto al green pass per accedere alla mensa, fin dal primo momento si è attivata per migliorare la situazione riguardante la composizione dei cestini e le problematiche legate alla nuova tensostruttura, innanzitutto il clima dato che si va verso la stagione fredda. Riteniamo fondamentale che, se rimarrà in essere questa separazione, nel più breve tempo possibile vengano messe in atto tutte le misure necessarie per rendere il servizio più appropriato alle esigenze dei colleghi e creare le condizioni per una dignitosa consumazione dei pasti”. È Bastato il comunicato unitario per attivare l’azienda che subito ha chiamato a rapporto la RSU per accordare alcuni dettagli. “Entro qualche giorno vi saranno delle importanti migliorie riguardo ai cestini da consumare sotto al tendone esterno per coloro che non hanno accesso alla mensa a causa della normativa green pass – dicono i delegati Uil – Verrà infatti data la possibilità di scegliere tra più tipologie di cestini, la composizione dei quali e le modalità pratiche di effettuazione della scelta sono al momento ancora in fase di definizione ma verranno comunicate appena possibile. Questo non riguarda però i lavoratori del turno notte in quanto a breve verrà ripristinata per loro la composizione del “cestino notturni” come era prima delle ferie“. Nelle ultime ore, sulla bacheca della Uil, è comparso anche un comunicato che ricorda la scelta del piano di liquidita per quanto riguarda la flessibilità dell’ultimo anno. “Ricordiamo i colleghi dei reparti produttivi e del magazzino che entro il 31 agosto è necessario effettuare la scelta riguardante l’eventuale accantonamento in banca ore della flessibilità residua disponibile a fine piano – dicono i delegati Uil – per verificare o effettuare la scelta bisogna accedere al My Personal Desk, andare nella sezione I Miei Moduli, e poi in Scelta Liquidazione Piano Flessibilità”.
APIM APRE ANCHE A CHI NON E’ PERITO MINERARIO
di Gianni Santomaso
CONTINUANO I LAVORI POST VAIA A CENCENIGHE
CENCENIGHE
di Gianni Santomaso
319 NUOVI POSITIVI IN VENETO NELLE ULTIME 24 ORE. NESSUN DECESSO MA RICOVERI IN CRESCITA
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA DI LUCA ZAIA
Non siamo fuori dall’emergenza. La vaccinazione ha cambiato la storia del covid. Il 73,4% dei ricoverati non è vaccinato. Il 3,8 hanno ricevuto una dose. In terapia intensiva si arriva all’80,4% di non vaccinati. Praticamente la terapia intensiva è dedicata quasi tutta alle persone che non si sono vaccinate. I vaccini sono disponibili e chiedo a tutti di vaccinarsi. La terza dose se si dovrà fare lo dirà la comunità scientifica. Se sarà necessaria lo devono dire subito. SCUOLA Presenteremo il progetto la prossima settimana. Siamo pronti con i tamponi salivari. Il primo giorno di scuola sarà organizzato. Chiedo a chi può vaccinarsi si vaccini. FOCOLAI DALL’ESTERO Ci sono dei focolai un pò in tutto il Veneto. Ci sono dei casi, specialmente in provincia di Treviso, di persone arrivate dai balcani.
https://www.facebook.com/zaiaufficiale/videos/420796089413111
IL 7 SETTEMBRE A FALCADE LA SEDUTA STRAORDINARIA DI VACCINAZIONE
FALCADE Martedi 7 settembre a Falcade presso i locali della scuola primaria Padre Cappello in via Marmolada 37, dalle ore 14.30 alle 18.00 sarà possibile accedere liberamente per la vaccinazione anti covid, per tutte le persone dai 12 anni in su. Ci si deve presentare con la tessera sanitaria e gli operatori della ULSS 1 Dolomiti provvederanno alla somministrazione. Non è necessaria la prenotazione. Per ulteriori info: 0437.599735 interno 4.
ACCESSI LIBERI: SEDUTE SERALI A PALUDI IL GIOVEDÌ E A FELTRE IL MARTEDÌ
BELLUNO Grazie alla collaborazione dei Medici di Famiglia della Medicina di Gruppo del Comelico e dei Comuni, sono in programma le seguenti sedute vaccinali ad ACCESSO LIBERO: mercoledì 1 settembre 2021 dalle 14.30 alle 17.30 SAN NICOLO’ COMELICO Ambulatorio dott.ssa De Tomas – Via Lacuna, 5 lunedì 6 settembre 2021 dalle 14.30 alle 18.30 SAN PIETRO DI CADORE Sala della Regola di San Pietro – Via Parcellan, 2 mercoledì 8 settembre 2021 dalle 10.00 alle 13.30 SANTO STEFANO DI CADORE Palazzetto dello sport – Viale Papa Luciani giovedì 9 settembre 2021 dalle 14.30 alle 18.30 PADOLA DI COMELICO SUPERIORE Sala della Regola di Padola, Largo Calvi, 4 (ex scuole) Continuano, infatti, le iniziative per incrementare le opportunità di vaccinazione e facilitare l’adesione alla campagna attraverso sedute organizzate nei vari comuni per avvicinarsi al cittadino e ad attività in orario serale per facilitare le persone che lavorano. Oltre al Centro Vaccinale di Sedico che già è attivo fino alle 20.00, nel mese di settembre saranno organizzate sedute in orario serale a: PALUDI drive in ogni giovedì dalle 18.30 alle 22.00 FELTRE centro prelievi dalle 18 alle 20 (per info 0439/883709) Aperte a tutte le età vaccinabili. Infine, sono già state organizzate anche sedute a Pedavena scuole elementari 31 agosto dalle 15 alle 16 Quero impianti sportivi mercoledì 1 settembre dalle 15 alle 16, Gosaldo – ex scuole medie – 3 settembre dalle 15 alle 18
Belluno si attiva per accogliere i profughi afghani, servono appartamenti sfitti per accoglierli
BELLUNO Alla luce della difficile situazione in Afghanistan, che vede l’abbandono del paese da parte di molti cittadini dopo il cambio di regime, anche Belluno si prepara a fare la sua parte, come già annunciato dal Sindaco nelle ore immediatamente successive all’inizio del ritiro delle truppe. L’amministrazione comunale ha infatti deciso di mettersi a disposizione per accogliere le famiglie di profughi in fuga dall’Afghanistan, nell’ambito della rete SAI – Sistema di accoglienza e integrazione (ex Sprar); a tal fine sta costantemente confrontandosi con la Prefettura, con cui ha già instaurato un’ottima collaborazione per la gestione di questa situazione particolare. Le famiglie dovranno essere sistemate in appartamenti sfitti, arredati e comunque pronti all’uso, il cui affitto verrà inserito nei costi generali rete Sai. Il Sindaco di Belluno lancia dunque un appello ai concittadini che ne avessero a disposizione. “Per l’Afghanistan è un momento difficile” – dichiara il sindaco di Belluno – “e sentiamo il dovere di fare la nostra parte, accogliendo quanti, temendo il futuro, lasciano dolorosamente in questi i giorni il loro paese. Noi bellunesi siamo un popolo accogliente, che da sempre conosce il peso delle difficoltà e del sacrificio e quindi anche l’importanza della solidarietà. Sono quindi convinto che chi è in una condizione di dare una mano si farà avanti”. In questa fase è in atto una ricognizione urgente delle disponibilità di alloggi, pertanto gli interessati dovranno limitarsi a dare la disponibilità di immobili liberi dandone qualche informazione di massima (ubicazione, condizioni generali, metri quadri, caratteristiche, etc.) scrivendo a: [email protected]. Si sottolinea che in questo momento si sta tendenzialmente evitando di collocare le famiglie in fuga presso altri nuclei familiari che magari hanno qualche camera in più, per evitare alcune problematiche di carattere logistico, assistenziale ed amministrativo. ll Sistema di accoglienza e integrazione SAI è costituito dalla rete degli enti locali che per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata. Accedono, nei limiti delle risorse disponibili, al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo. A livello territoriale gli enti locali, con il prezioso supporto delle realtà del terzo settore, garantiscono interventi di accoglienza integrata che, oltre ad assicurare vitto e alloggio, prevedono in modo complementare anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico che mirano a rendere gli ospiti indipendenti ed integrati e non più bisognosi di assistenza esterna.
SERVIZIO TRASPORTO RAGAZZI CON DISABILITA’. BOND: “NO ALLO SCARICABARILE”
ROMA «Il servizio di trasporto casa-scuola di ragazzi con disabilità è fondamentale. Lo è in pianura e a maggior ragione in montagna, dove la tutela della qualità della vita delle persone è anche uno strumento contro lo spopolamento». Così in una nota il deputato Dario Bond, a commento della decisione della Regione Veneto di non appaltare più il servizio di trasporto per persone con disabilità nel tragitto verso scuola, ma di rimborsarlo direttamente alle famiglie. «È un’operazione che non funziona e non può funzionare in un territorio disperso e chilometricamente difficile come quello della montagna bellunese. Il servizio di trasporto è fondamentale per superare le distanze e le difficoltà di chi vive nelle “terre alte”, tanto più se queste sono persone con disabilità. Credo che garantire questo servizio pubblico sia doveroso per l’Ulss e debba diventare una priorità anche per l’amministrazione provinciale. Anzi, sono convinto che neppure la programmazione del Fondo Comuni confinanti possa sottrarsi a questa necessità. L’attenzione alla qualità della vita è doverosa per tutti, specialmente a chi ne ha più bisogno».
SE N’È ANDATO ALESSANDRO DE KUNOVIC. IL MESSAGGIO DELL’ASSOCIAZIONE BELLUNESI NEL MONDO
BELLUNO L’Associazione Bellunesi nel Mondo apprende con tristezza la scomparsa di Alessandro “Sandro” De Kunovich, padre dell’indimenticabile condottiero della Pallavolo Belluno ai tempi della massima serie, Giorgio – venuto a mancare tragicamente in Brasile. «Sandro era una bellissima persona – le parole del presidente Abm Oscar De Bona – che ho avuto il privilegio di conoscere. Non dimenticherò mai il dolore famigliare che lo colpì. La perdita del figlio Giorgio mi sconvolse personalmente». Sandro ebbe la fortuna di diplomarsi come ragioniere e, terminate le superiori, trovò subito lavoro in banca. A diciannove anni partì però come volontario paracadutista durante la Seconda guerra mondiale. Fu un periodo travagliato e scampò diverse volte alla morte certa. Si sposò con Giovanna Merchiorri, originaria di Fener, e dal loro matrimonio nacquero Pier Arturo, Giorgio, Cristina, Lorenza, Alessandra e Laura. Una famiglia molto unita, che di seguito si trasferì a Sedico. In questo comune bellunese Sandro lavorò per molti anni al pastificio “Pasta Bribano”, ma si spese anche per la comunità sedicense, sia nel sociale, sia in campo politico dove fu eletto consigliere comunale. Una famiglia sportiva quella dei De Kunovich. Una passione trasmessa ai figli proprio da Sandro, amante della montagna e dello sport «Mio padre amava la bicicletta – le parole della figlia Lorenza – e dopo i cinqunt’anni ha partecipato a numerose gare sportive. Non so quante volte ha fatto sulle due ruote il passo di Sant’Antonio».
IL GAL PREALPI DOLOMITI LANCIA UN QUESTIONARIO ALLE IMPRESE
di Damiano Tormen
ELIVS SECCO ATTRAVERSERA’ L’ITALIA DI CORSA CON WILLIAM DA ROIT
BELLUNO Da mercoledì 1 settembre il Vice ispettore della Polizia di Stato Elvis Secco, operatore della Questura di Belluno, inizierà insieme all’amico William da Roit un giro itinerante di corsa, attraversando tutte le regioni italiane in 10 giorni. Elvis Secco, ultramaratoneta, nei propri trascorsi da corridore ha spesso associato le sue gare ad attività benefiche, nonché al messaggio della Polizia di Stato dell’essere “vicini alla gente”. In questa nuova avventura che lo vedrà coinvolto, l’intento del poliziotto è quello di evidenziare in alcune città simbolo, brevi momenti di riflessione dedicati alla memoria di chi ha dato la propria vita nell’adempimento del dovere, come ad esempio a Trieste – città di partenza – dove furono uccisi due agenti in Questura nell’ottobre 2019, o a Palermo, con la visita all’albero in memoria di Giovanni Falcone. Vi sarà, nel corso del lungo itinerario, anche il passaggio davanti alcune Questure (Bergamo, Commissariato di Olbia, Aosta, Asti, Genova, Pesaro, Perugia, Pescara, Commissariato di Termoli, Commissariato di Melfi, Commissariato di Villa San Giovanni, Palermo, Roma), dove il dipendente, compatibilmente con le circostanze, saluterà i colleghi in servizio di pattuglia. La Questura di Belluno seguirà attraverso i propri canali social lo svolgimento di questo “giro d’Italia” podistico, postando i momenti più significativi dell’evento che avranno attinenza con la Polizia di Stato e con i messaggi di solidarietà e prossimità che la contraddistinguono.
CAMBIO MEDICO IN CADORE: DANIELE SOSTITUISCE DA PRÀ
BELLUNO Dal 30 Settembre 2021 il dr. Giovanni Da Prà cesserà l’attività di medico di assistenza primaria nell’ambito territoriale dei Comuni di Pieve di Cadore, Perarolo di Cadore, Domegge di Cadore, Calalzo di Cadore, Valle di Cadore e Cibiana di Cadore. Gli assistiti del dr. Da Prà saranno assegnati d’ufficio al dr. Giovanni Daniele; non sarà pertanto necessario che gli stessi si rechino presso gli sportelli anagrafe della ULSS per effettuare la scelta del nuovo medico. Il dr. Daniele svolgerà, a far data dall’1.10.2021, l’attività di medico di assistenza primaria – con incarico provvisorio – presso gli ambulatori di Cibiana di Cadore c/o il Municipio e di Calalzo di Cadore in Viale Marconi n. 12. Rimangono a disposizione per eventuali informazioni relative a quanto sopra esposto gli uffici Anagrafe Sanitaria di Pieve di Cadore al numero 0435 341561 il lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 8.30 alle ore 11.00.
CITTÀ DI RETROVIA DELLA GRANDE GUERRA CON VITTIME, DANNI E NUMEROSI PROBLEMI
di Renato Bona
Seconda puntata di “Cento anni a Belluno”, il libro (copertina di Gino Mellere) che Franco Sirena ha dato alle stampe (tipografia Piave) nel gennaio di venti anni fa con l’Istituto bellunese di ricerche sociali e culturali già allora guidato dal prof. Don Sergio Sacco, proponendo “notizie e curiosità dal XX secolo”. Partiamo dall’anno 1911 per il quale Sirena sotto il titolo “La linea ferroviaria Belluno-Calalzo” detto che il 10 novembre 1886 giungeva a Belluno il primo treno proveniente da Treviso e che in quel giorno di festa tutti si auguravano che la linea ferroviaria potesse proseguire speditamente per il Cadore, si sofferma a ricordare che a maggio “iniziarono i lavori della galleria della Vignetta lunga 170 metri e un mese dopo quelli del viadotto sull’Ardo. L’opera fu costruita dall’Impresa Caldart di Sospirolo e costò la bella cifra di 220.000 lire. Il ponte, alto 32 metri e lungo 1250 metri, con 8 luci durò pochi anni, perché venne minato e fatto saltare dagli italiani in ritirata nel 1917”. Conclude rammentando che “Il tratto della ferrovia Belluno-Calalzo fu inaugurato ufficialmente il 5 giugno 1813. Sono in tutto 42 chilometri di linea; furono realizzati, con i mezzi di allora, in due anni (solo nell’ultino tratto ci sono ben 29 gallerie, oltre a diversi ponti)”. Fra le notizie del 1912 Sirena non trascura quella che il 23 dicembre vide la composizione della lite tra il Comune ed i proprietari ed utenti di Viale delle Alpi, ora via Psaro. La strada era privata, priva di raccolta delle acque piovane e tutto si scaricava verso piazza Campitello. L’accordo previde la sistemazione delle acque piovane in via Caffi, e la raccolta di quelle di Viale delle Alpi. Nello stesso anno, disposta l’illuminazione, con nuove lampade da 16 candele, di 6 punti cittadini molto frequentati: San Gervasio, Sottocastello, Piazza di Borgo Pra, Borgo Piave. Sempre del 1912 fondazione dell’Istituto Maria Bambina che sarà anche pensionato per tante ragazze della provincia frequentanti le scuole superiori. Eccoci al 1913. Capitolo e titolo dedicati a: “I fabbricati scolastici rurali” sintesi di una vicenda che all’epoca ebbe del clamoroso a proposito della realizzazione e soprattutto dei costi, lievitati in misura abnorme, per le scuole rurali di Fiammoi, Mur di Cadola, Bolzano, Tisoi, Chiesurazza, Giamosa, Castion, Madeago, Badilet, Visome, Sagrogna. Solo l’anno dopo i consuntivi di spesa indicheranno l’importo di lire 863.000 con spesa residua da saldare di 182.090 lire, dunque in tutto oltre un milione mentre il preventivo prevedeva 285.000 lire! E dire che Feltre “aveva costruito 11 fabbricati con sole 212.000 lire”! Ma il peggio deve ancora venire se è vero che nell’anno 1914 si registrò lo scoppio, il 28 luglio, del conflitto in Serbia per l’uccisione del granduca Francesco Ferdinando erede al trono austro-ungarico. L’Italia a quel tempo si tenne neutrale ma faceva parte della Triplice alleanza… Prime conseguenze: i massicci rientri degli emigranti che si erano trovati in paesi belligeranti, quindi senza lavoro. I più tornarono senza mezzi di sostegno. Questi ed altri – scrive l’autore – i prodromi di una tragedia che avverrà poco più tardi e che investirà tutta la provincia. A Bolzano Bellunese, intanto venne fondato l’asilo Dartora. Si legge poi che “Un piccolo sfogo all’occupazione fu dato dai lavori di finitura della linea ferroviaria Belluno-Calalzo, ma fu ben poca cosa, perché vennero impegnate all’incirca 200 persone a fronte della necessità di migliaia di posti di lavoro”… “Zona di guerra” è il titolo inevitabilmente imposto dal fatto che l’Italia entrò in guerra e Belluno si ritrovò nelle immediate retrovie del fronte. L’anno era cominciato male anche perché il 5 marzo a causa delle difficoltà di molti a trovare un qualsiasi lavoro i disoccupati si radunarono in Piazza del Duomo: carichi di problemi, si dimostrarono violenti e assai decisi. La manifestazione venne stigmatizzata perché sembrava organizzata da facinorosi agitatori. E intanto il Comune contattava il Prefetto “Non per la imminente guerra ma per avere assicurazioni del contributo per la costruzione delle scuole di Borgo Piave e Orzes e per il Macello”. E poi giunse la notizia dei primi caduti, fra i quali alcuni bellunesi, nella zona del Cadore e dell’Alto Agordino. E la duchessa d’Aosta, in villeggiatura alla Vena d’Oro visitò i feriti negli ospedali militari. Siamo al 1916 anno al quale Franco Sirena da il titolo: “Città di retrovia” e scrive fra l’altro: “… I problemi del fronte vengono vissuti con una certa sufficienza perché tutta la popolazione, in modo particolare le donne e le persone anziane, debbono provvedere all’assenza degli uomini richiamati alle armi. La città deve inoltre far fronte ai profughi che hanno lasciato le zona di guerra. La miseria, purtroppo, sembra regnare in ogni sua espressione”. Non bastasse, ecco, nel 1917, “Caporetto” con la disfatta che colpì anche la città di Belluno. Per la cronaca: il primo settembre si schiantò sul Pelf l’aviatore Arturo Dall’Oro. Il 10 novembre partì, stracarico di passeggeri e bagagli, l’ultimo treno per Padova,; risulta che il giorno 18 il 24 per cento della popolazione era profuga in altre città e il giorno dopo arrivarono le prime truppe austro-ungariche. I morti per fame in ambito provinciale furono 3.228, un numero impressionante! Al 1918 viene dato il titolo “La liberazione”. Ai primi di agosto scoppiò la funesta epidemia “spagnola” senza che vi fossero rimedi così che i morti furono diverse centinaia. Il 1. novembre gli italiani entrarono in Belluno al comando di Giuseppe Vaccari che divenne quindi generale e cittadino onorario. La festa in città e in tutte le contrade fu enorme. La vita riprese lentamente anche con il ritorno di migliaia di profughi che non trovarono più niente nelle loro case abbandonate. Terminò il lungo e terribile conflitto che all’Italia è costato ben 730.000 caduti e 800.000 mutilati oltre a distruzioni immense. 1919: “Dolorosa ripresa”. Il penultimo anno-capitolo di questa rivisitazione di “notizie e curiosità dal ventesimo secolo” si apre con l’annuncio che “Il 18 gennaio riprese le pubblicazioni L’Amico del Popolo e riportò l’avvenuta costituzione di una apposita commissione “per accertare i danni della guerra, rendere abitabili le case dei profughi, far rinascere la città che era morta”. I compiti erano immani perché mancava tutto e la popolazione residente era alla fame… Il 7 marzo riaprirono le scuole; il 19 aprile entrò in funzione la Cooperativa Popolare. La ricostruzione richiese capitali ingenti e tanta mano d’opera. A giugno venne fondata la Società Anonima Bellunese per le Costruzioni Civili con un capitale di £ 1.000.000. Era composta di 27 soci fra ingegneri e capimastri. Il Comune deliberò di sostenere la spesa per la costruzione della passerella pedonale sul ricostruendo ponte della ferrovia e l’acquisto del palazzo delle Poste per 130 mila lire. Il 15 agosto fu aperto il nuovo macello e l’indomani le officine della Scuola industriale, adoperate dagli austriaci come servizi igienici. In ottobre vennero esposte al Museo civico molte opere che erano state trafugate. A fine anno prese avvio il pattinaggio in Piazza Campedel ed il potenziamento dei mezzi dei pompieri. “Sopra i tetti di Borgo Piave” è il titolo col quale Franco Sirena sintetizza la notizia che “La Società tramvie elettriche provinciale presentò alcuni progetti e fra questi vi era quello del collegamento diretto della città con il Castionese. Il ponte era previsto passante sopra le case di Borgo Piave, lungo 400 metri, alto 42, largo 12. La struttura avrebbe dovuto essere in cemento armato con 4 archi da 60 metri di luce e altri 6 archi da 30 metri. La spesa complessiva fu preventivata in lire 5,5 milioni”. Da ricordare anche che la disoccupazione infieriva in tutta la zona e numerose furono le manifestazioni di protesta: il 9 febbraio si radunarono in Piazza del Duomo 500 disoccupati. Alla disoccupazione si aggiunse anche la lotta dei mezzadri contro i proprietari terrieri: ciò portò il 30 maggio a una dimostrazione di oltre tremila persone in Piazza Campedel. A Borgo Pra si svolse la festa di San Giuseppe e nell’occasione furono raccolte 70 lire per il Nido del borgo; il 23 giugno si registrarono sabotaggi all’acquedotto a Libano e alla linea elettrica a Valli di Bolzano. La Fiera di san Martino si svolse il 15-17 novembre al Foro boario, quella dei cavalli a Borgo Pra. Sul finire dell’anno erano in corso lavori di restauro al campanile del Duomo ed erano in arrivo le nuove campane, benedette il 12 dicembre. In precedenza era stato riaperto il Seminario dopo 5 anni di chiusura.
NELLE FOTO (Renato Bona e riproduzioni dal libro “Cento anni a Belluno”): l’autore del pregevole volume: Franco Sirena; il treno sulla linea Belluno-Calalzo; via Rodolfo Psaro già Viale delle Alpi negli anni Trenta; la scuola rurale di Tisoi; la “stazione provvisoria Ardo”; stabilimento idroterapico di Vena d’Oro; la caserma Fantuzzi; funerali dell’aviatore Arturo Dall’Oro: gli austriaci inaugurano il ponte ferroviario sull’Ardo; le rovine del Ponte Nuovo sullo stesso torrente; gara dei cento metri in Piazza Campitello.
POM E PER A MOLDOI DE SOSPIROI
SOSPIROLO Ritorna, dopo un anno di pausa forzata causa Covid, la manifestazione “Pom & Per a Moldoi de Sospiroi” domenica 5 settembre a Villa Sandi-Zasso. In programma una vasta esposizione prodotti ortofrutticoli e di artigianato, mostre, il consueto convegno, giochi di un tempo, visite guidate alle colture di piante officinali e ortaggi, alla villa e ai dintorni. Saranno anche allestite diverse mostre: la pomologica di mele e pere provenienti dal vivaio del Centro Sperimentale Pradon di Porto Tolle di Veneto Agricoltura, quella di sculture lignee di Giancarlo Cassol, le opere di Elvio Dal Pan, piante e laboratorio di pulitura e impostazione del Bonsai Club Feltre. L’evento celebra il ricordo di Carlo Zasso (1836-1912), amministratore pubblico ed esperto agronomo. Organizza la Pro loco “Monti del Sole” con il patrocinio di Comune di Sospirolo, Regione, Unpli regionale, Veneto agricoltura e Um Valbelluna. Prenotazione: [email protected], 320 334 2082 e sul posto. L’organizzazione raccomanda il rispetto delle norme anti Covid-19. Presentarsi muniti di mascherina e di Green Pass.
CUGNISCION NOSTE VIJINANZE
COLLE SANTA LUCIA Istitut Ladin Cesa De Jan assieme al comune di Livinallongo del Col Di Lana organizzano delle gite alla scoperta delle vicinie di Fodom. I prossimi appuntamenti: Corte e Contrin il 2 settembre e Pieve e Salesei il 9 settembre. Il costo delle visite è di 15 euro per gli adulti e 7 per i bambini (pranzo non compreso). Si consiglia un abbigliamento da trekking. Info e prenotazioni al 3343346680
LA MOSTRA DI RENZO MIOLA A CANALE D’AGORDO
CANALE D’AGORDO Fino al 31 agosto, presso la Casa delle Regole di Canale D’Agordo, è visitabile la mostra di pittura paesaggistica di Renzo Miola. La mostra è aperta alle 10:30 alle 12:30, 16:30 – 18:30 e 20 – 22.
I 130 ANNI DEL CAI BELLUNO: GLI APPUNTAMENTI
BELLUNO Saranno 3 gli appuntamenti in programma nei prossimi giorni con il coro Cai di Belluno per celebrare i 130 anni dalla fondazione della sezione di Belluno. Il 5 settembre il coro Cai sarà al Rifugio Bianchet per una esibizione mentre l’11 settembre al Rifugio Settimo Alpini per la messa in ricordo dei caduti della montagna.
CAMMINATURALMENTE RITORNA CON 2 APPUNTAMENTI
BELLUNO Saranno due gli appuntamenti in programma per Camminaturalmente 2021 alla scoperta di itinierari naturalistici e ambientali con Anacleto Boranga. Il 4 settembre I NOSTRI ALBERI RACCONTANO con un percorso nei giardini di Piazza dei Martiri e Parco Bologna. L’11 settembre sarà la volta di IGNE E LE SUE STRADE LASTRICATE per scoprire chilometri di mulattiere che salgono il paese. Iscrizione obbligatoria a [email protected] o al numero 0437 948093 entro le 12:30 del venerdi che precede la camminata. Dovranno essere rispettate le norme anticovid, massimo 15 persone per itinerario.
RITORNA LA CICLINVALLE AGORDO-COL DI PRA IN VALLE DI SAN LUCANO
AGORDO 27^ edizione della CiclinValle pedalata di beneficienza pro Unicef. E’ in programma domenica 12 settembre con partenza alle 10 dalla località Valcozzena. Green pass o tampone negativo obbligatorio. In caso di maltempo la manifestazione sarà annullata. Iscrizioni 10 euro sabato 11 in piscina ad Agordo dalle 16 alle 19, domenica in località Valcozzena dalle 8.30 alle 9.30.
IERI ALLA RADIO
RITORNA PESCE E PROSECCO IN PIAZZA DEI MARTIRI A BELLUNO
di Claudio Fontanive
OSPITE: Maurizio Tiozzo
“I MISTERI DI ALLEGHE DI SERGIO SAVIANE” ALLA RADIO CON L’ATTORE ROBERTO FAORO – IL PODCAST
PLASTIC FREE – QUINTA PUNTATA
Con la collaborazione di Martina Smaniotto
IN VIVO VERSO 2020-21 ESTATE, RIASCOLTIAMOLI… DAL CASSETTO DEI RICORDI DI RADIO PIU’… LE PRIME SEI STAGIONI
INFORMAZIONE il canale su TELEGRAM informazione di prima mano e in tempo reale. iscriviti ed aiutaci a farlo conoscere
L’Arte Povera Al Caffè Garibaldi di Agordo
OSPITI: Freydis ed Erik Caldart
L’ALMANACCO LADINO CON L’ISTITUT CESA DE JAN QUINDICINALE APPUNTAMENTO. LA DOMENICA ALLE 9 IL LUNEDI ALLE 8.35 IL MARTEDI ALLE 12.35 IL MERCOLEDI ALLE 18.35. SECONDA STAGIONE.
RACCOLTA COMPLETA
DUE MINUTI UN LIBRO TUTTI I GIORNI ALLA RADIO ALLE 9.30 E ALLE 18. QUINTA STAGIONE
LA RACCOLTA COMPLETA
I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA il lunedi alle 9.30 e 18.30
FINE ESTATE
AUDIO
Erano giorni, quelli di fine agosto, in cui iniziavo a chiedermi se valeva veramente la pena vivere quel tempo divenuto di colpo quasi inutile ed ostile. Un tempo pesante e grigio come le nuvole che talvolta si arrampicavano lente sui costoni del Pelsa. Forse sarebbe stato meglio mettere fine a quell’agonia, caricare la Ritmo e tornare a Belluno. A riprendere la solita vita. Ed invece no. Erano giorni da scontare come una pena. Il giusto prezzo da pagare dopo due mesi di divertimento. E calava un silenzio che ogni giorno era più silenzio. E si cenava con i lampioni della piazza che andavano accendendosi, spargendo una malinconica luce sulla strada ormai deserta. I villeggianti se n’erano andati quasi tutti ed al loro posto erano arrivate quelle fresche serate che portavano i primi sentori d’autunno. Giorni così, in cui si imparava l’attendere di una malinconia che sarebbe giunta impietosa insieme al mese di settembre. Eppure dicevano che il mese in cui iniziava la stagione dei colori fosse il più bello dell’intero anno. Non c’era più il caldo sfacciato dell’estate, il tempo diventava meno volubile e i cieli erano tersi. “…lè ‘l meio mes par dì in montagna…” affermavano gli amanti delle camminate in quota: beati loro, pensavo, perché io, invece che a camminare in quota, nel giro di pochi giorni mi sarei ritrovato a Belluno. Dove aleggiava il triste pensiero dell’imminente ritorno a scuola; e sarebbero stati penne e quaderni, e grembiuli e cartelle e sussidiari da ritirare e rilegare. Consolava solo il fatto che al ritorno in città avrei ritrovato gli amici, anch’essi ormai rientrati dalle loro vacanze e forse in preda ai miei stessi pensieri. A volte, il tempo di quegli ultimi giorni agordini, non era più scandito dal ticchettio della pendola e dal battere del martello sulla campana grande: era il tik tok dei fagioli che lentamente riempivano terrine di ferro plastica e vetro, a ritmare quelle stanche giornate. Il rito dello “scrosolà fasoi” era l’ultima penitenza da scontare prima di calcare l’asfalto della 203 in direzione sud. Poi, dopo la chiusura dei sacchetti e la loro messa a dimora nel congelatore, poteva davvero iniziare quell’autunno agordino che avrei vissuto solamente il sabato e la domenica. Chissà come sarebbe stato vivere per intero la stagione delle prime “brose” nel paese dove Biois e Cordevole si uniscono in matrimonio, mi chiedevo: forse alla sera avrei visto i cubetti di porfido del sagrato ricoprirsi di brina e poi i camini fumare per quasi tutto il giorno mentre i larici del Bosk dal Forn si vestivano d’oro. Sarebbe stato interessante, ma la realtà invece sanciva che il nostro camino avrebbe fumato solamente dal sabato pomeriggio alla domenica nemmeno di sera e poi, dalla metà di novembre in avanti, non avrebbe fumato più. Erano questi i pensieri in voga in quei giorni di sere che scendevano sempre prima, buone soltanto per terminare, o iniziare, qualche esercizio di grammatica e aritmetica. Erano momenti in cui invidiavo gli adulti: parevano indifferenti allo scorrere delle stagioni. Per loro, settembre, era un mese come gli altri. Non avevano compiti da finire e scuole in cui ritornare e lo potevano vivere in perfetta serenità quel settembre che era tempo gentile per i grandi e beffardo per i ragazzi. Poi arrivava il giorno in cui l’estate terminava per davvero. Alla sera le “sportole” erano pronte in corridoio insieme alla valigia color vinaccia ed al borsone nero. Alle venti gli ultimi settantanove rintocchi della campana grande: poi il silenzio e quel “doman don en dù” che giungeva implacabile a chiusura di un’altra estate da ricordare. Saremmo ritornati il sabato seguente, stavolta con meno bagagli: e forse sarebbe stato il tempo del primo fuoco alla sera…Magiche Dolomiti!!
Precipitazioni: In mattinata precipitazioni assenti (0%). Nel pomeriggio qualche rovescio sparso (30/40%) sulle Dolomiti e 50/60%) sulle Prealpi, nevosi oltre i 2800/2900 m. Alla sera fenomeni di nuovo assente (0%). Apporti pluviometrici di 0-2 mm sulle Dolomiti e 0-5 mm sulle Prealpi.
Temperature: Minime in diminuzione nelle valli e pressoché stazionarie in quota; massime in lieve ripresa. Sono previste punte di 22/23 nei fondovalle prealpini e di 16/19°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 9°C, max 13°C; a 2000 m min 5°C, max 9°C. Su Dolomiti a 2000 m min 4°C, max 10°C; a 3000 m min -2°C, max 0°C.
Venti: Nelle valli deboli per brezze, localmente e a tratti moderati nei settori solitamente più ventilati; in quota deboli o moderati da nord-ovest, a 5-15 km/h a 2000 m e 20-25 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: In generale aumento, eccetto stazionarietà o leggera diminuzione delle minime nei fondovalle. Su Prealpi a 1500 m min 10°C, max 15°C; a 2000 m min 6°C, max 11°C. Su Dolomiti a 2000 m min 4°C, max 12°C; a 3000 m min 0°C, max 3°C.
Venti: Nelle valli deboli per brezze, localmente e a tratti moderati nei settori solitamente più ventilati; in quota deboli da nord al mattino e da nord-est al pomeriggio, a tratti moderati per rinforzi erratici sulle cime più alte, a 5-10 km/h a 2000 m e 10-20 km/h a 3000 m.
E’ SVEDESE IL SECONDO STRANIERO DELL’ALLEGHE HOCKEY
ALLEGHE È Joshua Berger il secondo straniero delle Civette. Arrivato ad Alleghe nella giornata di domenica, è un attaccante ventitreenne stecca sinistra che può giocare sia da centro che come ala. Nativo della città svedese di Sundsvall, non ha ancora avuto esperienze all’estero, avendo sempre giocato in squadre del suo paese. Un metro e novantacinque centimetri per novanta chilogrammi, ne fanno un giocatore di ottima prestanza fisica ed affiancherà il finlandese Kiviranta nel parco stranieri biancorosso, formando una coppia scandinava che promette di far sognare i tifosi Biancorossi. Nell’ultima stagione ha giocato nella squadra dell’Hanhals if, militante nella 1^ divisione svedese, che curiosamente ha proprio i colori sociali bianco e rossi. In patria lo definiscono un giocatore con buona pattinata, dotato di un bel tiro e nel tempo libero il suo hobby preferito è la pesca. Dirigenza e tifosi danno un caloroso benvenuto al nostro nuovo giocatore: Välkommen Joshua.
NAZIONALE UNDER 16 IN SVEZIA
Terminato il raduno del Palatazzoli di Torino, i ragazzi della nazionale under 16 di hockey su ghiaccio sono sbarcati in Svezia. Il gruppo azzurro, formato da giovani nati nel 2006, è ospite dell’Accademia del Linköping, una delle scuole di hockey più apprezzate di tutto il paese scandinavo, in grado di produrre talenti a getto praticamente continuo. Per la squadra guidata da John Parco, direttore del programma di sviluppo giovanile della FISG, ci sarà la possibilità di confrontarsi con i metodi di allenamento seguiti dalla società svedese a livello junior, e vi saranno inoltre tre amichevoli con altrettante formazioni under 16. Un’importante opportunità di crescita dal punto di vista hockeistico e non solo, grazie al confronto con alcuni tra i settori giovanili più importanti a livello europeo. L’Italia nder 16 affronterà oggi il Linköping, il 2 settembre il Frölunda e il 4 settembre l’HV 71.