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LE INTERVISTE ESCLUSIVE DI FINE ANNO
OGGI alle 12:30 intervista di fine anno al Presidente dell’Unione Montana Agordina Michele Costa.
DOMANI, alle 12:30 ospite di Radio Piu’ il consigliere regionale, già sindaco di Selva di Cadore, Silvia Cestaro.
VIABILITA’: RIAPERTI I PASSI PORDOI E GIAU, RIAPERTA LA PROVINCIALE 49 CORTINA CARBONIN. RIMANE CHIUSO IL FEDAIA TRA MALGA CIAPELA E IL CONFINE CON IL TRENTINO. CHIUSE LE STRADE PER PASSO FALZAREGO E VALPAROLA
IL BUON ANNO DA PIER ALDO VIGNAZA – VIP
TAIBON Che piacere anche quest’anno ricevere il biglietto di auguri di un amico che ci pensa… da lontano. Pier Aldo, da sempre un amico di questo gruppo, negli anni novanta firmava le vignette del mensile Agordino Più Notizie ma è stato vignettista di importanti testate.
NEVE AL SUOLO, L’AGGIORNAMENTO DAL CENTRO VALANGHE DI ARABBA – 30 DICEMBRE 2020
IN VIGORE L’AUTOCERTIFICAZIONE FINO AL 6 GENNAIO
CAPODANNO CON COPRIFUOCO DALLE 22 ALLE 7 DI DOMANI MATTINA
SCARICALA QUI
Nella zona rossa: gli spostamenti sono consentiti solo per ragioni lavoro, salute, necessità e tra questi rientra l’assistenza ad una persona non autosufficiente; si potrà rientrare nella propria residenza, nel domicilio o nell’abitazione in cui ci si ritrova abitualmente con il partner e anche nelle seconde case si potrà andare a fare la spesa e a messa oltre che in farmacia e dal tabaccaio;ci si potrà recare a casa di altre persone (in due, ma nel totale non sono contati gli under 14) con spostamenti all’interno del proprio comune; Bar e ristoranti chiudono dalla vigilia di per riaprire il 7 gennaio; è consentito solo il servizio a domicilio o l’asporto entro le 22. Restano aperti gli autogrill lungo le autostrade e i bar in stazioni e aeroporti; I negozi aperti sono: supermercati, alimentari, parrucchieri, barbieri, tabaccai, farmacie, parafarmacie, librerie, edicole, fiorai, negozi di giocattoli e abbigliamento sportivo, tabacchi e ferramenta, lavanderie e negozi per animali
E DOPO LE FESTE? RISCHIO ARANCIO PER IL VENETO, IERI ALTRI 120 DECESSI, IN AUMENTO L’INDICE DI MORTALITA’ IN REGIONE, AD APRILE INCREMENTO DEL 32%, QUALCHE PUNTO IN MENO A NOVEMBRE.
Veneto una situazione preoccupante, dal 7 gennaio con Calabria e Liguria rischia di passare in fascia arancione, anche se il rapporto tamponi-contagi è sceso al 5,7% e l’indice di contagio Rt è sceso da 1,11 a 1,07. Il Ministro D’Incà propone di prolungare la zona rossa fino all’11 gennaio. Fa spallucce il Presidente Luca Zaia, anzi al Ministro manda a dire “Lo capisco che cerca di rendersi utile per il suo Veneto visto che ha la delega per i rapporti con il Parlamento, ma le restrizioni sono un fatto tecnico che non competono nè a lui nè all’assessore Manuela Lanzarin, quanto alla riapertura della scuola il 7 gennaio finalmente il Governo ha capito che era meglio tornare in classe al 50% nelle superiori”. Intanto in Veneto nelle ultime 24 ore si sono contati altri 120 decessi per covid, a Verona sono oltre 20mila gli infetti. Quasi 4000 positivi in più (254 attualmente postiivi nelle 24 ore), 30 ricoveri in meno in area medica e 3 in più nelle terapie intensive ormai alla soglia delle 400 (398 a ieri). Luciano Flor il segretario regionale ieri ha spiegato il piano per i vaccini anticovid con una novità “Chi non vuole il vaccino lo dovrà motivare, inviate 220mila dosi, si accorcia di una settimana la durata della prima fase mentre è in corso la trattativa con le case di riposo per stilare un protocollo per il consenso degli anziani”. Le Farmacie pronte a partire con i tamponi rapidi senza ricetta del medico di base (costo 26 euro), i farmacisti poi segnaleranno i positivi al sistema regionale. In Provincia di Belluno subito la novità, l’indagine dell’Istat che conferma un aumento dei decessi del 6,9% dallo scorso marzo ad ottobre con incrementi del 32% ad aprile e il 23,8% a novembre in Veneto la percentuale dei decessi è stata del 42,8%. Dal 1 marzo al 31 ottobre secondo l’Istat sono decedute 1774 persone, 275 i morti nella prima ondata primaverile, nella fascia di età over 65 da marzo c’è stato un incremento di decessi dell’ 8,35%.
L’EPIDEMIA NELL’AGORDINO
AGORDO 151 positivi (-6) 73 in isolamento (-5) LA VALLE positivi 45 (-5) isolamento 40 (-10) RIVAMONTE positivi 12 isolamento 12 TAIBON 152 positivi 53 isolati GOSALDO 10 positivi (-4) 8 isolamento (+1). VOLTAGO NON PERVENUTO CENCENIGHE 49 positivi (dal 22 dicembre -15, 27 in quarantena (dal 22 dicembre +1) SAN TOMASO positivi 15 (come martedi scorso) isolamento 25 (+4 rispetto a martedi) VALLADA 18 positivi (-2) 22 in isolamento (-1) CANALE D’AGORDO positivi 56 (+3) isolamento 43 (+18) FALCADE positivi 92 isolamento 91 ALLEGHE 42 positivi ( +1), 54 in isolamento (-2) ROCCA PIETORE positivi 27 (+ 3 da sabato) isolamento 21 (-7 rispetto a sabato) LIVINALLONGO positivi 3 (+3) isolamento 6 (+2) COLLE SANTA LUCIA NON PERVENUTO e SELVA DI CADORE NON PERVENUTO
*Selva di Cadore e Voltago comuni Commissariati, nessuna notizia dal Municipio.
QUATTRO DECESSI COVID IN ULSS 1 DOLOMITI E 118 NUOVI POSITIVI. RICOVERI STABILI
BELLUNO Nelle ultime 24 ore sono decedute quattro persone covid positive: un uomo di 84 e un uomo di 79 anni ricoverati in Pneumologia Covid a Feltre, un uomo di 63 anni ricoverato in ospedale di Comunità a Belluno e una donna di 92 anni ricoverata in Medicina ad Agordo. Sono 118 i nuovi positivi in ULSS 1 Dolomiti.
Ricoveri
(dato alle ore 17.00 fonte: Azienda Zero)
Le persone attualmente POSITIVE ricoverate negli ospedali dell’Ulss Dolomiti sono:
Area NON CRITICA | Terapia Intensiva | |
Ospedale di Belluno | 60 | 8 |
Ospedale di Feltre
Ospedale di Agordo |
45
13 |
7 |
Le persone attualmente POSITIVE ricoverate in Ospedale di Comunità sono:
pazienti attualmente positivi | |
Ospedale di Comunità ALANO | 8 |
Ospedale di Comunità AURONZO
Ospedale di Comunità di BELLUNO |
3
22 |
Ospedale di Comunità di FELTRE | 14 |
Oggi, i drive-in tamponi funzioneranno regolarmente in tutte le sedi (Belluno, Feltre, Tai, Agordo e Cortina) come da orari sotto riportati. Venerdì 1 gennaio, sabato 2 e domenica 3 gennaio funzionerà il drive-in del San Martino dalle 9.00 alle 15.00. Si ricorda alla cittadinanza di consultare il sito dell’Ulss per eventuali modiche organizzative. Per migliorare la logistica, l’Ulss Dolomiti ha affittato un capannone industriale in località Cesa di Limana (BL) che sarà allestito come sede di drive-in tamponi principalmente dedicato al team scuole.
IL PIANO VACCINALE ANTICOVID DELL’ULSS 1 DOLOMITI
BELLUNO L’Ulss Dolomiti ha perfezionato e inviato in Regione il piano per la vaccinazione anti covid per le prossime settimane, che potrà essere eventualmente aggiornato in base ai quantitativi di vaccini consegnati. Come da linee guida nazionali e regionali, nella prima fase saranno vaccinati gli operatori sanitari e gli ospiti e personale delle case di riposo. Operatori Ospedalieri: In particolare, la vaccinazione del personale ospedaliero, partita domenica 27 dicembre con le prime dosi e proseguita già nel pomeriggio di ieri con le ulteriori dosi arrivate in mattinata. Agli operatori sanitari ospedalieri, per ragioni logistiche, sono stati assimilati gli hospice, gli ospedali di comunità e gli ospedali convenzionati. Saranno vaccinati prioritariamente gli operatori delle unità operative direttamente coinvolte nell’assistenza dei malati Covid. I restanti operatori ospedalieri verranno vaccinati progressivamente in base alle dosi V-Day dedicati: Sono stati programmati due Vaccination Day in modalità drive-in all’ospedale San Martino di Belluno dalle 8.30 alle 17.30 per Medici del territorio (Medici di Medicina Generale, Pediatri di libera scelta, Medici di continuità assistenziale, USCA, etc) – circa 250 soggetti – domenica 3 gennaio 2021, operatori dell’emergenza medica 118 – circa 250 soggetti – domenica 10 gennaio 2021. Il team vaccinale sarà composto da medici e assistenti sanitari del Dipartimento di Prevenzione coadiuvati da professionisti dei distretti e del 118. Operatori e Ospiti delle strutture residenziali territoriali: Parallelamente all’offerta vaccinale in ambito ospedaliero, verrà garantita l’immunizzazione degli operatori e degli ospiti delle strutture residenziali del territorio. Operatori del territorio: Verrà attivata l’immunizzazione degli operatori di tutte le categorie professionali sanitarie del territorio , inclusi gli operatori delle strutture sanitarie private (distretti, dipartimento di prevenzione, poliambulatori, studi odontoiatrici, altri operatori degli studi dei medici di famiglia etc). Lavoratori dei servizi essenziali: Sempre in modalità drive-in , o in alternativa in grandi spazi, sarà successivamente garantita l’immunizzazione dei numerosi lavoratori essenziali e dei soggetti ad essi assimilati: forze dell’ordine, forze armate, vigili del fuoco, protezione civile, addetti ai trasporti pubblici e addetti al trasporto di prodotti di prima necessità, farmacisti, donatori di sangue ed emocomponenti, insegnanti e personale scolastico, addetti ai servizi postali, personale delle carceri e dei luoghi di comunità, operatori della pubblica amministrazione. Offerta vaccinale per la popolazione: L’offerta per la popolazione vaccinale generale seguirà i criteri organizzativi definiti dalle linee di indirizzo regionale. L’immunizzazione della popolazione generale assumerà come criterio di priorità la vaccinazione primaria dei soggetti più anziani a fragili. Per questa importantissima fase di offerta vaccinale assumeranno un insostituibile ruolo i Medici di Medicina Generale. Ai soggetti che presenteranno difficoltà di accesso ai centri vaccinali sarà garantita dai Medici di Famiglia, operatori USCA ADI la vaccinazione a domicilio.
ARRIVATE NUOVE DOSI DI VACCINO ANTI COVID: VACCINATI I PRIMI OSPITI DI CASA DI RIPOSO E ALTRI OPERATORI SANITARI
BELLUNO «Non abbiamo perso neanche un’ora» commenta il Direttore Generale dell’Ulss Dolomiti Adriano Rasi Caldogno, «questo è il segno di quanta attenzione stiamo ponendo sulla campagna vaccinale». In tarda mattinata da Venezia , scortate dai Carabinieri, sono arrivate alla Farmacia ospedaliera del San Martino di Belluno il quantitativo di vaccino Covid previsto come fornitura settimanale per l’Ulss Dolomiti. Si tratta sempre del vaccino Pfizer-BioNTech, al momento unico autorizzato dall’EMA e dall’AIFA, che utilizza il RNA messaggero per “educare” il sistema immunitario a riconoscere e neutralizzare molecole specifiche (antigeni) del SARS-CoV-2, in particolare la proteina S. Il personale della Farmacia ha iniziato da subito la preparazione delle singole dosi pronte per la somministrazione. La disponibilità di farmacisti specializzati permette l’allestimento con strumenti di alta precisione, in condizioni asettiche. Da ogni flaconcino, quindi, ferma restando la necessità di garantire la somministrazione del quantitativo di 0,3 ml a ciascun vaccinato, vengono ricavate 6 dosi (invece delle 5 previste inizialmente) come raccomandato dall’AIFA, con l’obiettivo di utilizzare tutto il prodotto disponibile ed evitare ogni spreco e aumentando, quindi, i quantitativi disponibili per l’Azienda sanitaria. In questo modo, le dosi di vaccino settimanali disponibili per l’Ulss Dolomiti salgono a 2.340 a settimana (390 più delle 1.950 previsto). I flaconi di vaccino non utilizzati per la preparazione delle dosi giornaliere sono conservati nell’apposito freezer a temperature comprese tra i -60°C e i -80°C. Nel pomeriggio le dosi sono state consegnate alle varie strutture ed è iniziata la vaccinazione degli operatori ospedalieri e territoriali individuati per la somministrazione prioritaria a cura di team vaccinali composti da professionisti afferenti agli Ospedali, ai Distretti e del Dipartimento di Prevenzione Oggi sono stati vaccinati: 108 operatori e ospiti di due case di riposo (SERSA Cavarzano: 37 operatori e 17 ospiti; Arsiè: 32 operatori e 22 ospiti); 60 operatori dell’ospedale di Agordo; 54 operatori dell’ospedale di Feltre; 42 operatori dell’ospedale di Belluno, per un totale di 264 persone vaccinate. Domani l’attività vaccinale proseguirà negli stessi ambiti ospedalieri e territoriali con un impegno nell’intera giornata lavorativa dei team vaccinali interdisciplinari afferenti ai due distretti di Belluno e Feltre. «Dopo il V-day di domenica scorsa l’azienda Dolomiti ha risposto oggi prontamente all’arrivo del primo quantitativo importante di vaccino anticovid»spiega il direttore sanitario Giovanni Pittoni,« è stato anche un modo per testare la catena completa della vaccinazione, partendo dalla preparazione nella UFA galenica fino alla distribuzione e somministrazione dei vaccini in modo tracciato, sicuro e puntuale».
LE FOTO DELLA GIORNATA
LA STRADA DELLA VAL DI ZOLDO TORNERA’ SOTTO L’ANAS. DALLA PROVINCIA: IL CONSIGLIERE FABIO LUCHETTA, “VIABILITA’ DEVE ESSERE OTTIMALE QUALSIASI SIA IL GESTORE”
BELLUNO Video conferenza stamane dalla Provincia sul tema della viabilità, presiede Fabio Luchetta (sindaco di Vallada) consigliere delegato dal presidente Roberto Padrin per la viabilità e infrastrutture.
Le strade ex Anas che tornano ad Anas: le più importanti (valichi di provincia): 346 del San Pellegrino; 251 Val di Zoldo e Cellina fino a Longarone; 347 del Duran e Cereda da Fiera di Primiero allo Zoldano; la 203 agordina collegamento principale per l’Agordino, 348 Feltrina e 348 delle Dolomiti.
Le altre ex Anas compresa la 638 del Giau vengono ridefinite dal DPCM di interesse regionale. Sarà da capire se la Regione le gestirà o se torneranno come provinciale, su questo non ci sono numeri e certezze.
VARIANTI DA MIGLIORARE: La SP1 perché un domani quando aprirà la Pedemontana sarà particolarmente interessata dai flussi di traffico per Alpago e Cadore. Ci sono criticità a Mel dove si transita nel centro abitato, ma anche nel Comune di Belluno a Levego e Sagrogna. Sarà Anas che procederà a risolvere queste criticità.
PROVINCIALE 3 AGORDO RIVAMONTE La Provincia si è data da fare per trovare risorse immediate per risolvere problemi “che conosciamo tutti da tanti anni. Aver trovato le risorse per dare le giuste risposte è corretto. come la PROVINCIALE 2 VALLE DEL MIS sono strade problematiche. La Provinciale 3 dovrà tornare ottimale, la Provinciale 2 è già stata utilizzata piu’ volte con la chiusura della 203, è una delle poche vie di fuga o entrata nell’Agordino.
Sui lavori futuri risponde Alberto Serafini.
AUDIO
IL SINDACO AI CITTADINI DI ROCCA PIETORE CON L’INVITO A PORTARE PAZIENZA
ROCCA PIETORE L’invito del sindaco di Rocca Pietore Andrea De Bernardin riguardo la pulizia delle strade e dei marciapiedi è quello di portare pazienza. “Riguardo allo sgombero neve, allargamenti e pulizia piazze e marciapiedi, chiedo un po’ di pazienza a tutti – dice il sindaco – Ricordo che gli operai del Comune stanno facendo il possibile con nevicate che non sono propriamente normali. Attualmente a Bosco Verde e Laste si registrano 120 cm di neve al suolo. Per conoscenza vi informo che il concorso per “operaio con patenti” ha visto 1 (uno) solo partecipante di Altivole (TV). Speriamo decida di trasferirsi qui, altrimenti siamo obbligati a rifare il concorso. Anche se vedo che negli altri Comuni gli esiti dei concorsi non sono molto differenti. Termino col ricordare che anche gli amministratori (me compreso) sono anche utenti della strada – conclude De Bernardin – visto che il Comune non ci ha ancora messo a disposizione l’elicottero. Quindi siamo soggetti anche noi alle stesse identiche difficoltà del normale cittadino. E portiamo la necessaria pazienza”
Maltempo in Veneto, D’Incà: “In arrivo i primi 7,4 milioni di euro per interventi urgenti”, Bottacin “partorito il topolino”.
ROMA “In seguito all’ondata di maltempo che si è abbattuta sul Veneto a inizio dicembre e in particolare nei territori del bellunese, con delibera del Consiglio dei Ministri è stato dichiarato lo stato di emergenza per 12 mesi e sono stati messi a disposizione i primi 7,4 milioni di euro per gli interventi ritenuti più urgenti. È stata infatti condotta un’analisi speditiva e ci si è concentrati in quelle aree maggiormente colpite che richiedono gli interventi più urgenti per evitare isolamenti della popolazione e ulteriori danni alle infrastrutture. Ci sarà un nuovo approfondimento da effettuare con sopralluoghi nel territorio e con richiesta della Regione, per la possibile estensione ad altre aree. L’analisi condotta riguarda la provincia di Belluno, e nella provincia di Vicenza i comuni di Torre di Quartesolo, Vicenza e Longare. È una prima risposta per fare fronte ai danni provocati dal maltempo e il lavoro proseguirà con estrema attenzione per una successiva valutazione complessiva che servirà a soddisfare il fabbisogni dei nostri territori. Come annunciato nelle scorse settimane, e dopo avere incontrato il Presidente della Provincia di Belluno assieme ad alcuni consiglieri provinciali, seguirò con attenzione la vicenda in Consiglio dei Ministri”.
Il Commento dell’assessore alla Protezione Civile del Veneto Gianpaolo Bottacin “Ecco il topolino partorito dopo una settimana di lavoro. Adesso attendiamo la cifra per arrivare a 323 milioni di danni. Esattamente come accadde con Vaia quando il governo mise subito un miliardo di euro per il Veneto. Adesso che c’è un ministro bellunese sono certo che i soldi arriveranno subito. I 7.4 milioni ovviamente sono già tutti stati spesi. Anzi più di 20 sono già stati spesi”
L’ASSESSORE ALLA PROTEZIONE CIVILE DEL VENETO BOTTACIN FA IL PUNTO DOPO I TERREMOTI IN CROAZIA E NEL VERONESE
VENEZIA Gianpaolo Bottacin, assessore regionale alla Protezione Civile del Veneto, fa il punto dopo i terremoti in Croazia e nel Veronese.
DILLO A RADIO PIU… E A TURBAI DI GOSALDO?
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
di Roberto Griggio
GOSALDO Ho una casa a Gosaldo, esattamente nella piccola frazione di TURBAI, sotto le Feste. Dai primi di dicembre, dopo la grande pioggia, la nostra stradaè franata all’altezza del ponte sul torrente Rognola. Li, anni fa fecero passare una condotta per la mini centrale elettrica che si trova sotto Rozze, devastando boschi e strade . Stesero un manto di asfalto, ma dopo le prime piogge, si videro immediatamente i danni segnalati al comune ma che mai vennero valutati, anzi soluzioni sempre rimandate. Vaia mise in crisi vari passaggi, tra cui proprio il ponte sul Rognola, e circa una cinquantina di metri successivi. Gli interventi per farci transitare furono quelli di allargare la carreggiata erodendo parte del costone che fiancheggia la strada, senza creare sfoghi o ripristinare i vecchi canali di scolo. Nonostante i vari solleciti, i richiami alla pericolosità, nessun lavoro è stato avviato. Quest’estate ci hanno sospeso il servizio di raccolta della differenziata, perchè la strada era ritenuta troppo pericolosa al transito dei mezzi. Ora la situazione è ben più che grave. E’ vero che l’area non è abitata specialmente in inverno. Io personalmente frequento la casa con una certa assiduità, almeno due-tre volte al mese, sia di inverno che d’estate, ma a questo punto, le case a valle del ponte sono irraggiungibili. Ci sono due residenti che in inverno si spostano comunque in altre zone. Manca anche l’acqua, a seguito della rottura del tubo di portata. Scrivo perché ho visto gli articoli sulle frazioni di Ren e Coltamai e sui loro abitanti, a cui mi unisco con tutto l’affetto e la compassione che posso. Sarebbe opportuno però, che l’opinione pubblica sapesse che anche altre zone sono in grave difficoltà, augurandomi anche che la nuova amministrazione comunale si sensibilizzi, finalmente, al problema che da anni ed anni abbiamo cercato di risolvere con la precedente amministrazione.
DI GIANNI SANTOMASO
GRETA SALVATA DAI VIGILI DEL FUOCO, UNO DI LORO PARTICOLARMENTE AGILE
BELLUNO I vigili del fuoco di Belluno a Dussano di Santa Giustina hanno salvato un cane caduto all’interno di un pozzetto profondo oltre due metri. Un operatore estremamente agile è riuscito a passare per l’imboccatura e raggiungere il barboncino, che si era rintanato nella curva del condotto. “Greta” dopo le coccole dei vigili del fuoco è stata riconsegnata ai proprietari, felici di riabbracciare l’amato animale.
IL SALUTO DEL NUOVO PREFETTO DI BELLUNO SERGIO BRACCO
BELLUNO Il nuovo prefetto di Belluno Sergio Bracco, in occasione del suo insediamento, ha scritto una lettera a tutti i bellunesi.
LA LETTERA
SALUTO DEL PREFETTO DI BELLUNO
IL SINDACO DI BELLUNO JACOPO MASSARO INCONTRA IL NUOVO PREFETTO SERGIO BRACCO
BELLUNO Il Sindaco di Belluno, Jacopo Massaro, ha incontrato questa mattina il nuovo Prefetto di Belluno, Sergio Bracco. Un incontro breve e cordiale che è servito per una prima, reciproca conoscenzaLa notizia del cambio al vertice della Prefettura è stata seguita anche da uno scambio di telefonate tra i sindaci dei comuni interessatI. “Quando è giunta la notizia dell’arrivo del Prefetto Bracco a Belluno, sono stato subito contattato dal Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che mi ha descritto l’ex questore milanese e nostro nuovo Prefetto come un’ottima persona e ha assicurato che Belluno è una città fortunata a poter contare su un uomo come lui. – sottolinea il primo cittadino – Allo stesso tempo, io ho chiamato il collega di Prato Matteo Biffoni per raccontargli il gran lavoro fatto a Belluno in questo breve, ma intenso anno di attività dalla Prefetto Adriana Cogode, che oggi inizia la sua nuova esperienza nella città toscana e alla quale non possono che andare i nostri più sinceri ringraziamenti“.
IL SINDACO DI BELLUNO JACOPO MASSARO
PER MITIGARE IL RISCHIO IDROGEOLOGICO SERVONO 4,3 MILIONI DI EURO, IL COMUNE BATTE CASSA IN REGIONE
FELTRE il Comune ha inviato in Regione la ricognizione dei danni e degli interventi proposti per mitigazione del rischio idrogeologico dopo il forte maltempo di inizio dicembre. Il totale ammonta a circa 4,3 milioni di euro.
L’ASSESSORE ADIS ZATTA
IL CONSIGLIO COMUNALE DI AGORDO, LAVORI SULLA STRADA PER FARENZENA IN VAL DI FRELA, PER RAGGIUNGERE AGORDO LA STRADA PER DON E RIF, OPPURE UN SERVIZIO NAVETTA CHE EVITI IL GIRO DELL’OCA.
https://www.facebook.com/mirko.mezzacasa/videos/10225285213944215
IL CONSIGLIO COMUNALE DI FALCADE “AUGURO A TUTTI CHE INIZI UN PERIODO MIGLIORE E CHE RIUSCIAMO A RISOLLEVARCI ANCORA UNA VOLTA RITROVANDO LA SERENITA'”, L’AUGURIO DEL SINDACO MICHELE COSTA.
https://www.facebook.com/mirko.mezzacasa/videos/10225284497286299
IL CONSIGLIO COMUNALE DI TAIBON AGORDINO
https://www.facebook.com/mirko.mezzacasa/videos/10225286226209521
IL CONSIGLIO COMUNALE DI CENCENIGHE
https://www.facebook.com/mirko.mezzacasa/videos/10225287706006515
IL CONSIGLIO COMUNALE DI CANALE D’AGORDO
https://www.facebook.com/nicolo.bogo/videos/10217875565904436
RIAPERTA LA STRADA PER LA VALLE DI SAN LUCANO
TAIBON È stata revocata l’ordinanza di chiusura della strada che porta a Col Di Prà, frazione di Taibon Agordino. La comunale della Valle di San Lucano era stata chiusa lunedì sera in seguito all’allerta della Protezione Civile per pericolo valanghe di grado 3. Si può dunque transitare a piedi o con qualsiasi mezzo
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA DI LUCA ZAIA
Siamo al centro di uno sciame sismico, per questo oggi l’assessore Gianpaolo Bottacin fornisce le indicazioni in caso di … emergenza. “Che sto ano el vada fora dale bae” ha sentenziato Luca Zaia a proposito di anno bisestile.Se le restrizioni sono la soluzione il 7 gennaio vedremo gli esiti. Molti tentennamenti nelle ultime fasi nel Governo, ho l’impressione accadrà qualche cosa
GLI AUGURI DI ZAIA Sarò a casa come al solito, in due. Non ho tradizione di feste, non cambia nulla. Una volta il primo dell’anno andavo a cavallo ma è porto in questo 2020. Sarà per noi dopo il Natale più triste della nostra vita il peggior capodanno. Non ho motivo di festeggiare tra persone che lottano con la morte. Voglio fare gli auguri a tutti i Veneti, da chi non ha la salute. Un augurio agli operatori della sanità angeli ed eroi, ricordiamoci se brindiamo di loro, che sono li a lavorare un augurio a loro. Un augurio a tutti perché quest’anno finisca…che il 2021 anche con il vaccino ci restituisca le nostre vite, si è fermato il mondo. Auguri ai giornalisti ringraziandoli anche per la sopportazione ma soprattutto per come hanno seguito questa partita. Una squadra che ha informato giorno dopo giorno. Buon anno a tutti, la forza del Veneto è la capacità di fare comunità. A proposito del 2021 dopo la pioggia torna il sereno, ha piovuto tanto.
DOMANDE
IL VENETO “SECCHIONI” PENALIZZATO DAI TANTI TAMPONI E’ in corso una riunione su questo tema e una circolare già scritta sulla quale abbiamo fatto delle osservazioni. Fino ad oggi conosciamo il sistema della zone colorate che in virtù dell’algoritmo degli scienziati ci ha lasciato in zona gialla pur facendo tanti tamponi. Il parametro della percentuale positivi suoi tamponi è uno di quelli valutati e oggi 5,70 non è certo un numero alto di postiivi per tamponi. Il Veneto il 7 gennaio avrà fatto 20 giorni di restrizioni tenendo conto dell’ordinanza regionale, un periodo iniziato il 19 con l’ordinanza e la chiusura alle 14 dei confini comunali, o abbiamo il controllo dei contagi oppure il problema è un altro. ASPETTEREMO IL NUOVO VERDETTO DI VENERDI COSA SI ASPETTA Non ve lo so dire, la dottoressa Russo non ha dati, il passaggio di zona prevede un Rt sopra l’1.05. Abbiamo i nostri operatori che stanno facendo un lavoro straordinario, 8000 ricoverati no covid e 200 terapia intensive non covid e l’algoritmo valuta tutti i sistemi, non abbiamo lasciato nessun paziente a piedi. DOPO IL 7 GENNAIO HA IN MENTE QUALCHE COSA? C’è un algoritmo che ci è stato venduto come la soluzione ai problemi, il sistema funziona o non funziona. Se viene acclarato che non è valido ognuno avrà le sue indicazioni. Abbiamo sempre seguito le indicazioni del Ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità, su basi scientifiche. Se servono restrizioni è giusto vengono valutare, ma dalle parti tecniche. Non mi sono mai inventato un’ordinanza. DENTISTI COINVOLTI IN PRIMA LINEA? Nelle 185 mila dosi del primo lotto di vaccini anticovid abbiamo una percentuale per cui dovremo inserire anche loro nel primo lotto, oggi ancorad i più perchè da ogni flaconcino ricaviamo 6 cosi anzichè 5, quindi un quinto in più. I DUBBI SULLE TERAPIE INTENSIVE Che sia l’ultima volta, a questa domanda non vi risponderò più. Il progetto delle terapie intensive in Veneto è stato fatto in totale autonomia comperando i respiratori per ogni postazione (50mila euro l’una), è inutile che andiamo avanti tutta la vita con questa storia e questa polemica, sta diventando un tormentone. RISTORI LEI E’ INSODISFATTO PERCHE? Non ho mai fatto polemiche e non ho espresso insoddisfazione ho solo detto che ho firmato un’ordinanza senza copertura, senza ristori. La domanda la girerei alla comunità veneta quella dei mancati guadagni, delle perdite nelle aziende etc. LA RISPOSTA ALLE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO FEDERICO D’INCA’ Capisco che un Ministro che non c’entra niente con la sanità porti il suo contributo, ma le restrizioni sono un fatto tecnico-scientifico. SCUOLA Il vero tema è un altro che la scuola è disgiunta dal colore dell’area, è un elemento di grande variabilità per assembramenti per ore in ambienti chiusi. EPIFANIA E CRISI DI GOVERNO In questo momento serve un Governo che dia stabilità e abbia il consenso della comunità. Ci sono troppe turbolenze che portano via lucidità nelle azioni del Governo lo abbiamo visto anche ultimamente, ho l’impressione che qualche cosa accadrà. Tutto è condizionato dal vincolamento alla poltrona. Se il Governo non ha più la fiducia in Parlamento bisogna tornare a votare.
IL DOTTOR LUCIANO FLOR DIRETTORE SANITA’ VENETO
Da ogni flacone estraiamo 6 vaccini non più 5, questa è una buona notizia, abbiamo un quinto in più di vaccini. Oggi in terapia intensiva c’erano 48 posti liberi con personale pronto ad entrare in servizio. E’ una tranquillità per giorni se non dimettessimo nessuno avremo comunque posti per 3-4 giorni. Ogni 6 ore valutiamo i posti di terapia intensiva.
I vaccini sono arrivati stamattina e nel pomeriggio sono in consegna (dalle 14) in tutte le sedi. Vaccineremo 44mila persone, le aziende hanno consegnato il piano vaccinale quindi pronti a partire. Nelle Rsa chiederemo il dissenso a chi non vuole il vaccino. Il personale sanitario sarà informato con una mail dove è riportata la convocazione, chi si presenterà darà l’assenso, contrariamente a chi non lo farà, chi non è d’accordo manifesta il proprio disaccordo. IL VACCINO VERRA’ FATTO AL PERSONALE DELLE CASE DI CURA PRIVATE? Di sicuro.
L’ASSESSORE GIANPAOLO BOTTACIN, IL TERREMOTO
CROAZIA Altre tre scosse importanti anche questa mattina tra le 6 e le 9. Situazione molto complessa, ci sono state vittime, decine di feriti anche gravi e i numeri continuano a cambiare, la ricerca delle persone è ancora in corso. VENETO Ieri mattina ci siamo messi a disposizione per supporto alla Croazia, nel pomeriggio il Dipartimento Nazionale ci ha comunicato che non era necessario attivare una missione internazionale e ieri sera invece Borrelli ha chiesto la disponibilità di tende per gli sfollati, ne abbiamo approntate 48 in sei container della Protezione Civile del Veneto (Alpini e Nucleo di Padova) diretti in Friuli e poi verso la Croazia. Le tende sono già state consegnate. Non abbiamo al momento altre richieste ma la situazione è in continua evoluzione. Nessun problema alla centrale termonucleare i nostri strumenti non rilevano radio attività in aria. SCOSSE NEL VERONESE Tre in sequenza, la più forte ieri del 4,4 della Richter (rispetto ai 6 della Croazia 1000 volte in meno in fatto di energia sprigionata). C’è un indice di rischio sismico che tiene conto di più fattori, il fatto che accada una scossa forte ma con scarsa probabilità perché non si hanno episodi precedenti porta ad una pericolosità medio-bassa. Nel veronese si sono verificati già dei terremoti fin dal 1985. Mi sono confrontato con gli esperti e non collegano i due eventi (Croazia_Verona) ma non escludono che l’uno possa essere stato l’innesco dell’altro. Quindi le scosse della Croazia potrebbero aver innescato su altra faglia le scosse del veronese. Il Nord Est è una zona vulnerabile.
Alcuni #consigli #utili in caso di #rischio #sismico:Cosa fare #prima Da solo, fin da subito 🔴 Allontana mobili pesanti da letti o divani. 🔴 Fissa alle pareti scaffali, librerie e altri mobili alti; appendi quadri e specchi con ganci chiusi, che impediscano loro di staccarsi dalla parete. 🔴 Metti gli oggetti pesanti sui ripiani bassi delle scaffalature; su quelli alti, puoi fissare gli oggetti con del nastro biadesivo. 🔴 In cucina, utilizza un fermo per l’apertura degli sportelli dei mobili dove sono contenuti piatti e bicchieri, in modo che non si aprano durante la scossa. 🔴 Impara dove sono e come si chiudono i rubinetti di gas, acqua e l’interruttore generale della luce. 🔴 Individua i punti sicuri dell’abitazione, dove ripararti in caso di terremoto: i vani delle porte, gli angoli delle pareti, sotto il tavolo o il letto. 🔴 Tieni in casa una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, e assicurati che ognuno sappia dove sono. 🔴 Informati se esiste e cosa prevede il Piano di protezione civile del tuo Comune. 🔴 Elimina tutte le situazioni che, in caso di terremoto, possono rappresentare un pericolo per te o i tuoi familiari.
Se arriva il terremoto #Durante un terremoto 🔴 Se sei in un luogo chiuso, mettiti sotto una trave, nel vano di una porta o vicino a una parete portante.
🔴 Stai attento alle cose che cadendo potrebbero colpirti (intonaco, controsoffitti, vetri, mobili, oggetti ecc.). 🔴 Fai attenzione all’uso delle scale: spesso sono poco resistenti e possono danneggiarsi. 🔴 Evitare l’ascensore: si può bloccare. 🔴 Fai attenzione alle altre possibili conseguenze del terremoto: crollo di ponti, frane, perdite di gas ecc. 🔴 Se sei all’aperto, allontanati da edifici, alberi, lampioni, linee elettriche: potresti essere colpito da vasi, tegole e altri materiali che cadono. #Dopo un terremoto 🔴 Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te e, se necessario, presta i primi soccorsi. 🔴 Esci con prudenza, indossando le scarpe: in strada potresti ferirti con vetri rotti. 🔴 Se sei in una zona a rischio maremoto, allontanati dalla spiaggia e raggiungi un posto elevato. 🔴 Raggiungi le aree di attesa previste dal Piano di protezione civile del tuo Comune. 🔴 Limita, per quanto possibile, l’uso del telefono.
🔴 Limita l’uso dell’auto per evitare di intralciare il passaggio dei mezzi di soccorso.
https://www.facebook.com/zaiaufficiale/videos/420297115760230
BIGON (PD): “NECESSARIO IMPEGNO PIÙ FORTE DELLA REGIONE PER AUMENTARE LA COPERTURA VACCINALE: BENE LA CAMPAGNA INFORMATIVA, MA NON È SUFFICIENTE”
VENEZIA “La Regione a parole dice di voler promuovere le vaccinazioni, però poi non è conseguente fino in fondo. Nell’ultima sessione di bilancio avevamo presentato una proposta per aumentare il tasso di copertura tra chi lavora in luoghi sensibili, come asili, scuole e strutture sociosanitarie, ma è stato bocciato. Se davvero vogliamo tutelare la salute soprattutto delle persone più a rischio, occorre mandare messaggi forti e chiari. In Veneto, purtroppo, non è ancora così”. A dichiararlo è la consigliera regionale del Partito Democratico e vicepresidente della commissione Sanità, Anna Maria Bigon.
APPROVATE DELIBERE SU ACCREDITAMENTO STRUTTURE PER ANZIANI, DISABILI E MINORI
VENEZIA La Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’Assessore alla Sanità ed ai Servizi sociali, Manuela Lanzarin, ha approvato tre delibere in cui viene acquisito il parere favorevole della Crite (Commissione regionale per gli investimenti tecnologici e in edilizia sociosanitaria) per procedere in altrettanti provvedimenti nell’ambito dell’accreditamento istituzionale degli erogatori di servizi sociosanitari. L’accreditamento, con uno dei provvedimenti, viene rinnovato per tre anni agli enti gestori di prestazioni per le aree “Anziani e Disabili” e “Minori”. Contemporaneamente, nelle altre delibere, viene richiesto il parere della commissione consiliare competente per l’ampliamento del numero di posti letto o unità d’offerta (insieme di strutture territoriali, domiciliari, diurne e residenziali che vanno a costituire il sistema della rete dei servizi sociali-assistenziali in un territorio) sempre nelle aree Anziani, Disabili e Minori e viene aggiornato l’accreditamento istituzionale di vari soggetti operanti nello stesso ambito assistenziale nelle Ulss 1 Dolomiti, 2 Marca Trevigiana, 8 Berica. Con la richiesta alla commissione consiliare, in particolare, si delinea un’estensione dell’offerta assistenziale dei posti nelle strutture. Un incremento sensibile, che si traduce in 155 posti letto in più per non autosufficienti fino ad un totale di 2.522 da accreditare e 42 posti letto in più riservati a disabili per complessivi 186 da accreditare. Per quanto riguarda le unità d’offerta, quelle nuove sono 16 per 529 posti letto complessivi. Nella Ulss 3, inoltre, viene accreditata anche una Comunità educativa diurna con 10 posti per minori ed adolescenti. “Con questo provvedimento – sottolinea l’assessore al Sociale Manuela Lanzarin – si assicura continuità alla programmazione sociosanitaria regionale e attuativa locale, dando corso a quanto inserito nei piani di zona. Si tratta di due aree assistenziali fondamentali della nostra rete se pensiamo che interessa già 32.000 persone non autosufficienti e 10.000 minori”. “Quelli di cui ha preso atto la Crite sono gli esiti di una rigorosa istruttoria – conclude l’Assessore – confermando il parere positivo volto al rilascio di accreditamento istituzionale delle nuove unità d’offerta per persone anziane non autosufficienti, disabili e minori, interessate a variazioni di posti letto in aumento. Su queste basi si fonda la proposta di ammettere all’accreditamento per l’anno 2021 tutte le strutture che hanno dimostrato di rispondere a questi requisiti”. La Giunta, inoltre, ha provveduto ad aggiornare la titolarità dell’accreditamento istituzionale degli erogatori di prestazioni sociosanitarie nelle Ulss 1, 2 e 8 che, interessati da mutamenti organizzativi, hanno superato con esito positivo la verifica dei requisiti necessari.
PROGRESSIONI ORIZZONTALI E NUOVI INCARICHI IN ULSS DOLOMITI
BELLUNO Sono state deliberate le progressioni orizzontali per il personale del comparto dell’Ulss Dolomiti. Dopo la sottoscrizione dell’intesa sindacale per la disciplina della progressione economica orizzontale del personale del comparto dell’Azienda Ulss 1 Dolomiti, il 4 dicembre, oggi sono state deliberate le risorse assegnate presenti nel fondo “premialità e fasce”, 350 mila euro, e la graduatoria dei dipendenti che dal 1° gennaio 2021 beneficeranno della progressione orizzontale e, quindi, dell’aumento della busta paga. La formulazione della graduatoria, secondo quanto convenuto tra le parti, è basata su criteri improntati alla premialità, al riconoscimento del merito ed alla valorizzazione dell’impegno e della qualità della perfomance individuale, tradotti nella “scheda di valutazione”. Sono stati considerate, inoltre, l’esperienza professionale ed il tempo di permanenza nella fascia economica in godimento. Incarichi: è stato affidato l’incarico di responsabile della Unità operativa semplice a valenza Dipartimentale di Anatomia Patologica di Belluno al dott. Ettore Macrì, è stato affidato al dottor Cosimo Damiano Smiraglia l’incarico dirigenziale di alta specializzazione “Disturbi del comportamento alimentare” nell’ambito dell’U.O.C. di Psichiatria di Feltre. Assunzioni sono stati assunti a tempo indeterminato, in esito al concorso effettuato da Azienda Zero, 5 medici urologi (Francesco Minisola, Grazia Bianchi, Giulia Bortot, Salvatore Rabito, Giuliano Federa ) è stato assegnato un incarico in libera professione a un medico chirurgo Mariagiuglia Dal Cero fino al 31 marzo 2020.
BELLUNO Sergio Bissoli è il nuovo direttore della Medicina Nucleare. In seguito al pensionamento, dal 9 novembre 2020, del dottor Felice Martinelli, si sono completate le procedure concorsuali già avviate per la selezione del nuovo direttore dell’unità operativa complessa di medicina nucleare. L’Unità operativa complessa si occupa di somministrazione diretta al paziente di sostanze radioattive a scopo diagnostico anche mediante l’utilizzo di radiofarmaci positrone-emittenti e di somministrazione di radiofarmaci per il trattamento di diverse patologie, in particolare oncologiche , articolari e tiroidee. Ieri è stato conferito l’incarico al dottor Sergio Bissoli, primo classificato. Veronese di origine, il dottor Bissoli si è laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Siena nel 1991 e si è specializzato all’università di Padova in Medicina Nucleare nel 1996
BELLUNO Sandro Irsara è il direttore della nuova Unità Operativa Complessa di Chirurgia Vascolare dell’Ulss Dolomiti. L’unità operativa complessa era stata introdotta nelle ultime schede di dotazione ospedaliera dalla programmazione regionale. Nato a Bolzano, residente nel Trevigiano, Sandro Irsara si è laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Padova nel 1988. Nel 1993 si è specializzato all’Università di Padova in Chirurgia generale e nel 2003 in Chirurgia vascolare all’università di Trieste.
PROTEZIONE CIVILE. ULTERIORI CONTRIBUTI ALLE ASSOCIAZIONI
VENEZIA “Chiudiamo l’anno con due delibere che assegnano oltre 2 milioni di euro alle associazioni di Protezione Civile. Un piccolo grande segnale per testimoniare il nostro grazie ai nostri volontari per l’immane lavoro che sempre svolgono; quest’anno più che mai”. Con queste parole l’assessore veneto alla Protezione Civile, Gianpaolo Bottacin, sottolinea ancora una volta la riconoscenza che la Regione esprime ai volontari del Veneto. “La prima delibera impegna 871.000 euro – dettaglia l’Assessore – ed è dedicata al potenziamento delle dotazioni e dei mezzi necessari all’attuazione degli interventi di Protezione civile e di Antincendio boschivo. Un contributo, a tutela della popolazione e del territorio, che va a rafforzare l’intero sistema regionale e anche la colonna mobile in modo da garantire la reperibilità di attrezzature che, da ogni parte del territorio regionale, possano intervenire efficacemente in supporto a zone colpite da calamità o incendi boschivi”. “Con la seconda abbiamo invece assegnato 1.250.000 euro quale contributo alle associazioni per il loro impegno da agosto ad oggi nell’emergenza coronavirus – aggiunge Bottacin -. Contributo che si somma a 1.477.000 euro già attribuiti a fine agosto per i mesi da febbraio a luglio e ai 345.000 euro di rimborsi spese. Cifre importanti ma che non sono nemmeno un decimo degli effettivi costi. Qualora fossero quantificate come lavorative le giornate uomo messe a disposizione gratuitamente dai volontari durante il covid-19, infatti, avrebbero un valore economico di oltre 30 milioni di euro”. Altri contributi dati nel corso dell’anno dall’Assessorato riguardano le convenzioni con il Soccorso Alpino (300.000 euro, oltre a quelli riservati dalla Sanità), l’Associazione Nazionale Alpini (60.000 euro) e l’Agesci (15.000 euro). Una specifica convenzione con i Vigili del Fuoco, inoltre, ha consentito di stanziare 350.000 euro in favore del Comando interregionale per le attività dei permanenti in Veneto, 150.000 euro per i trenta Distaccamenti volontari e 40.000 euro per la formazione, sempre dei volontari. A tutte queste somme vanno inoltre aggiunti 215.000 euro di rimborsi alle associazioni per attività antincendio boschivo e 110mila per altre attività. “Complessivamente sono 5 milioni di euro di contributi assegnati durante l’anno per attività di Protezione Civile – conclude Bottacin –. Un importo che sottolinea il nostro impegno a continuare nel rafforzamento del nostro sistema regionale, già al top a livello nazionale e non solo”.
IL 2021 SARÀ L’ANNO DELLA NUOVA SEDE DEL CCS: FIRMATO L’ATTO CHE ASSEGNA 400MILA EURO AL DIPARTIMENTO NAZIONALE PROTEZIONE CIVILE
BELLUNO È stato firmato ieri mattina l’ultimo documento della Provincia di Belluno datato 2020. Si tratta dell’atto del presidente che assegna 400mila euro al Dipartimento nazionale di Protezione Civile, somma necessaria ad avviare la costruzione della nuova sede del Ccs (Centro coordinamento soccorsi), insieme ai 392mila euro raccolti a livello veneto dal mondo sindacale all’indomani di Vaia. Il nuovo Ccs è da tempo nelle intenzioni della Provincia. È stato predisposto un primissimo progetto preliminare e anche l’area di costruzione è già stata individuata: all’interno del nuovo comando provinciale dei vigili del fuoco, in via Col da Ren. «L’atto che ho firmato questa mattina è il preludio alla convenzione che firmeremo a breve con Regione Veneto, Prefettura, Dipartimento nazionale di Protezione Civile, Agenzia del Demanio e Direzione interregionale dei vigili del fuoco – spiega il presidente della Provincia, Roberto Padrin -. La casa delle emergenze, come si potrebbe ribattezzare il Ccs, sarà all’interno delle pertinenze del comando vigili del fuoco, in modo da ridurre la filiera dei soccorsi, e sarà completamente attrezzata dal punto di vista tecnologico, grazie a un contributo della Fondazione Cariverona. Ringrazio l’Arma dei Carabinieri, che in questi anni hanno ospitato il Ccs nelle loro sale, in zona aeroporto, e cercheremo di realizzare la nuova struttura nel più breve tempo possibile, entro il 2021, anche grazie al Dipartimento nazionale di Protezione Civile: l’interlocuzione che ho avuto in questi giorni con il capo Angelo Borrelli ci ha permesso di definire anche alcuni dettagli burocratici della questione». La nuova palazzina del Ccs si affaccerà su via Col da Ren da un lato e sulla piazza d’armi della caserma dei vigili del fuoco dall’altra. Le sale di gestione operativa saranno dotate di tutti gli strumenti necessari, anche quelli per le riunioni a distanza visto che l’ultima emergenza è stata seguita proprio così, in videoconferenza. Il presidente Padrin ha comunicato i dettagli del progetto preliminare al nuovo prefetto Sergio Bracco e al nuovo comandate provinciale dei vigili del fuoco Antonio Del Gallo, incontrati questa mattina a Palazzo Piloni. «Siamo contenti di aver chiuso quest’atto importantissimo – commenta il presidente -. La Provincia fin dall’inizio ha creduto in questo progetto e ha sempre assicurato il suo impegno per la realizzazione del nuovo Ccs. Purtroppo questo spazio è indispensabile per un territorio fragile come il nostro. Ma il gioco di squadra e l’impegno collettivo che stiamo vedendo sono già mattoni importanti su cui costruire la sicurezza dell’intera montagna bellunese».
PRESENTATI I LAVORI DI MANUTENZIONE E MESSA IN SICUREZZA DEL “DRIO LE RIVE” DI FELTRE
FELTRE Sono terminati in questi giorni i lavori di manutenzione straordinaria e di messa in sicurezza del Palaghiaccio “Drio le Rive”. L’intervento ha riguardato, principalmente: il rifacimento di buona parte del manto di copertura con un nuovo sistema di areazione anti-condensa; la sostituzione di alcuni puntoni di sostegno ammalorati; l’adeguamento delle vie d’esodo (con la creazione di una nuova scala d’uscita), delle balaustre e del sistema antincendio; la realizzazione del nuovo impianto di illuminazione a LED, conforme anche agli standard per le riprese televisive in alta definizione; la realizzazione del nuovo impianto audio. La struttura è stata adeguata anche agli standard previsti per l’accesso e l’utilizzo da parte delle persone diversamente abili. La riapertura e la ripresa delle attività sarà valutata in base all’evolversi delle normative anti-Covid e ai relativi criteri di sostenibilità economica.
IL SINDACO DI FELTRE PAOLO PERENZIN
L’ASSESSORE DI FELTRE ADIS ZATTA
BUONI SPESA PER 189 MILA EURO, SVOLTA DIGITALE E NUOVI REQUISITI
BELLUNO Il buono spesa Covid si evolve e diventa digitale: il Comune di Belluno, per questa seconda fase, si appoggerà infatti a una piattaforma digitale con la quale i cittadini possono presentare domanda, vedersi assegnato il buono spesa e spendere direttamente presso gli esercizi commerciali convenzionati, anche piccoli negozi. La piattaforma scelta è SolidaliWelfareX di CGMooving, un sistema già sperimentato in altre importanti città italiane nel periodo di lockdown e che torna oggi rinnovato anche sulla base dell’esperienza già realizzata; l’uso della piattaforma è gratuito per i comuni. Fondi e requisiti: Per questa seconda fase, il Comune di Belluno può contare su un fondo di 189mila euro, la stessa cifra messa a a disposizione dal Governo nella tornata di aprile. Oltre ai requisiti già richiesti nella prima fase – legati alla situazione familiare, alla condizione e situazione lavorativa e ad eventuali spese per mutui e affitti -, vengono ora prese in considerazione anche la differenza di reddito in un trimestre tra 2019 e 2020 e la distanza dalla soglia di povertà ISTAT. La procedura: Il Comune di Belluno ha pubblicato oggi l’avviso ufficiale sul sito (http://bit.ly/BonusSpesa2) e sulle bacheche comunali, nel quale si troveranno tutte le informazioni necessarie, tra le quali anche il link per accedere alla piattaforma. Il cittadino, utilizzando il computer o il proprio smartphone, inserirà la domanda sulla piattaforma e, a seguito della verifica dei requisiti, riceverà via mail la risposta di ammissione. Come fare la spesa: Il cittadino, una volta ricevuta la comunicazione di ammissione e dell’entità del buono assegnato, entra in una “piazza virtuale” dove troverà i diversi esercizi commerciali che hanno aderito all’iniziativa; per ognuno di essi potrà già prenotare la sua spesa. I Servizi Sociali comunali: I Servizi sociali del Comune di Belluno stanno perfezionando i dettagli con ASCOM per formalizzare la rete degli esercizi commerciali da inserire nella piattaforma, e sono disponibili nell’aiutare chi dovesse trovarsi in difficoltà nell’uso della piattaforma e nella presentazione della richiesta di accesso ai buoni spesa. I Servizi sociali hanno inoltre condiviso i criteri di ammissione con tutti i 46 Comuni dell’Ambito sociale che vede il Comune di Belluno come capofila e che include i comuni dell’Agordino, del Cadore e del Bellunese; a queste realtà è stata illustrata anche la proposta della piattaforma e alcuni comuni si sono già dimostrati interessati a replicare l’iniziativa nel proprio territorio.
L’ASSESSORE ALLE POLITICHE SOCIALI DEL COMUNE DI BELLUNO LUCIA PELLEGRINI
LA PRESIDENTE DI CONFARTIGIANATO BELLUNO CLAUDIA SCARZANELLA PARLA DELLE SFIDE TERRITORIALI PER L’ANNO CHE VERRA’
BELLUNO La lettera aperta della presidente di Confartigianato Belluno Claudia Scarzanella per tracciare la strada del 2021.
Ci lasciamo alle spalle un anno orribile. Tremendo per molte famiglie, che hanno subito lutti e dolore. Disastroso per le imprese e l’economia. E a pagarne il prezzo più alto, ancora una volta, sono stati anche gli artigiani, il motore produttivo del nostro territorio. Nel bilancio di fine anno non possiamo ancora misurare in numeri le perdite che il 2020 ha segnato, perché l’onda lunga della crisi pandemica si farà sentire inevitabilmente anche nel 2021. Ma abbiamo il dovere di pensare fin da ora a come porvi rimedio. Nella speranza che il vaccino anti-Covid lanciato nei giorni scorsi possa traghettarci fuori da questa assurda situazione. E anche con la consapevolezza che rimboccandoci le maniche, come abbiamo sempre fatto, saremo in grado di rialzare ancora una volta la serranda delle nostre attività, per portare avanti quello che sappiamo fare meglio: il nostro lavoro. Noi faremo la nostra parte. Ma vista la crisi che ha colpito gli artigiani, ci sentiamo di chiedere un 2021 tax free per le microimprese; specialmente per quelle che con le misure anti-Covid hanno sofferto e continuano a soffrire. Penso a bar e ristoranti, pasticcerie, gelaterie e tutto quello che ruota intorno. Penso al settore del benessere, alla filiera del turismo, ai trasporti e al noleggio con conducente che sono rimaste bloccate praticamente da marzo. L’associazione ha lavorato per ottenere risposte concrete: un fondo da 100mila euro a sostegno garantito dalla Provincia, e un tavolo trasporto con Dolomitibus per integrare pubblico e privato. Ecco, nel 2021 dovremo continuare su questa strada, per creare alternative sostenibili, giochi di squadra e guardare così oltre la crisi. Allo stesso modo stiamo lavorando su tutto quello che riguarda il Superbonus 110%, grande occasione per un settore, quello della casa, che era fermo da anni. Il fatto di intervenire sull’edilizia esistente e riqualificarla non è un’occasione solo per il mercato e il lavoro, ma anche per il territorio: Confartigianato ci crede da tempo e da tempo è attiva per la creazione di modelli di sviluppo sostenibile. Per noi la sostenibilità è anche garantire possibilità di sviluppo all’imprenditoria giovane e femminile, motivo per cui anche nel 2021 intendiamo mettere in campo le nostre forze per costruire progetti innovativi e agevolare l’intercettazione di bandi e fondi, così come abbiamo collaborato con la Regione Veneto per l’avvio del percorso di riconoscimento della figura di “maestro artigiano”. Negli ultimi mesi, nonostante le difficoltà legate alla situazione Covid, abbiamo avviato il progetto di Business Tools, a supporto della digitalizzazione, oltre a un un percorso apposito per l’occhialeria. La normale prosecuzione nel 2021 ci darà modo di spingere ancora di più verso la ripresa. Sarà fondamentale cambiare il profilo del territorio, oggi periferico e chiuso in se stesso. La ricetta per renderlo centrale e aperto al mondo, agli investimenti, ai talenti è una fiscalità di vantaggio: adesso i tempi sembrano davvero maturi per dare la svolta. Anche perché abbiamo di fronte una sfida che non possiamo lasciarci sfuggire: le Olimpiadi 2026. Le possibilità per intervenire nelle scelte strategiche che riguardano il territorio, e anche per partecipare al processo di costruzione del grande evento sono enormi: la triangolazione con Fondazione Milano-Cortina, Confartigianato Veneto e Confartigianato Lombardia è già stata avviata. Il palcoscenico olimpico poi sarà la vetrina ideale in cui valorizzare i prodotti del made in Belluno e le attività locali, in continuità con due progetti nati nel 2020 e destinati a proseguire e a crescere. Si tratta di “Mirabilia” e “De Artibus”, sviluppati appositamente per dare valore al “saper fare” bellunese e rilanciare la figura dell’artigiano. Il giusto mix tra strumenti digitali e tradizionali (come la nostra vetrina in Piazzale Resistenza) potrà essere la chiave anche nel 2021. Un anno che è tutto nelle nostre mani. Perché ogni uomo è artigiano del proprio destino. E noi, per l’appunto, siamo artigiani.
IL BILANCIO 2020 E LE NOVITA’ DI VALPE
di Gianni Santomaso
IL RESOCONTO DELL’ASSEMBLEA BIM BELLUNO INFRASTRUTTURE
BELLUNO Si è tenuta in questi giorni, in videoconferenza causa Covid, l’assemblea dei soci di Bim Belluno Infrastrutture per l’approvazione del bilancio previsionale 2021 e del Piano Industriale 2021/23 con preconsuntivo 2020. A presentare ai soci collegati da remoto le principali performance conseguite nel 2020 e i programmi per il prossimo triennio, l’Amministratore Unico della società, Bruno Zanolla. Pandemia. La società ha saputo fronteggiare i forti impatti determinati dall’emergenza sanitaria causata dal Covid-19: nel corso del 2020, quindi, sono state riorganizzate le attività lavorative, sono state adottate le necessarie misure anticontagio e dati in dotazione al personale i dispositivi di protezione individuale, a tutela della salute dell’utenza e dei lavoratori. Il servizio è stato garantito con continuità su tutto il territorio servito. Ricavi, costi ed utile. Il valore complessivo della produzione, nel 2020, si attesta a 13,9 milioni di euro, in aumento di 1,6 milioni rispetto al 2019: a determinarne il gap positivo, la nuova tariffa di distribuzione del gas metano stabilita dall’autorità nazionale (ARERA). I costi, di 7,7 milioni, risultano in lieve flessione rispetto al 2019. Il margine operativo lordo, differenza tra ricavi e costi maturati, è di 6,2 milioni, in crescita rispetto ai 4,3 milioni del 2019. L’utile generato, detratte le imposte, è complessivamente di 3,4 milioni di euro, in aumento di 2,4 milioni rispetto al 2019 grazie ai proventi straordinari relativi ai ricavi di distribuzione gas del 2019. Un valore rilevante, che verrà puntualmente reinvestito nel territorio con opere ed infrastrutture a beneficio di Comuni soci. Patrimonio e affidamenti bancari. Valore che conferma la solidità della società, oggi il patrimonio stimato netto è a 38,8 milioni, in crescita rispetto ai 35 del 2019. Il totale dei debiti si attesterà su un valore di circa 16,2 milioni, in calo di 2 milioni di euro rispetto al 2019: di questi, 11,5 milioni sono per affidamenti bancari. Nel 2020 la società non ha attivato nuove linee di finanziamento ma ha beneficiato della sospensione del pagamento delle rate di mutuo: una misura strategica, stabilita dall’Associazione Bancaria Italiana per fronteggiare gli effetti negativi della pandemia. “Bim Infrastrutture – spiega Zanolla – dimostra di essere sana e solida patrimonialmente. Per i Comuni soci è una vera e propria cassaforte di valore, che merita di essere valorizzata al meglio, soprattutto guardando in prospettiva di crescita del territorio e dei servizi e di sviluppo futuro della montagna. Massima attenzione, naturalmente, è rivolta a garantire una gestione oculata e attenta delle risorse economiche e finanziarie a disposizione”. Produzione di energia rinnovabile. Fortemente impegnata nella produzione di energia da fonti rinnovabili, Bim Infrastrutture ad oggi gestisce per conto dei Comuni 35 impianti idroelettrici, di cui 20 su acquedotto e 15 su corso d’acqua. La produzione di energia attesa per il 2020 è di 21,6 GWh, in calo rispetto al risultato 2019 di circa 1,7 GWh (- 7,3%) essenzialmente per motivi legati ad una minore disponibilità idrica. “Grazie agli impianti attivi – spiega Zanolla – nel corso dell’anno è stata prodotta energia elettrica totalmente verde, garantendo introiti ai Comuni, proprietari degli impianti, pari a 2,5 milioni di euro. La produzione ‘green’ ha permesso di evitare emissioni di anidride carbonica pari a 10.100 tonnellate”. In esercizio, da marzo, l’impianto idroelettrico di San Tomaso Agordino (Ru de le Nottole), mentre è in corso di ultimazione quello di Santo Stefano di Cadore (Frison). Positiva anche la gestione della centrale e la rete di teleriscaldamento alimentata a biomassa in comune di Santo Stefano di Cadore. Nel 2020, infatti, sono stati acquistati da produttori locali 7000 mc di biomassa e prodotta energia termica distribuita ai clienti serviti per 2.126.000 kwh. Significativi anche i benefici in termini ambientali prodotti da questa tipologia di impianto: le emissioni prodotte, infatti, monitorate puntualmente dalla società e da Arpav, sono confermate non solo notevolmente inferiori ai limiti di legge, ma addirittura non rilevabili anche dalle più moderne strumentazioni. Investimenti. Effettuati prevalentemente per la realizzazione di nuovi tratti di rete e allacciamenti gas metano e per l’installazione di contatori, nel 2020 ammontano a circa 500 mila euro a favore dei comuni già metanizzati. «Opere indubbiamente necessarie per la crescita del territorio e dei servizi erogati ai cittadini, strategiche anche per il sostegno economico e occupazionale dei nostri territori” precisa Zanolla. Piano Industriale 2021-2023. Nel 2021 gli investimenti in programma ammontano complessivamente a 3,4 milioni di euro. Un valore in aumento rispetto al trend degli ultimi anni, collegato ai numerosi lavori di ANAS di miglioramento della viabilità in vista degli eventi sportivi mondiali che interesseranno la provincia di Belluno, lavori che renderanno necessari interventi anche sulle condotte gas. Il 2021 sarà ancora segnato dalla gestione del servizio di distribuzione del gas metano, mentre dal 2022 si prevede la cessione dell’intero servizio e degli asset. Questo porterà ad un decisivo aumento del patrimonio nel triennio, che raggiungerà i 54,5 milioni di euro a fine 2023, e dell’utile, di 15,7 milioni complessivi. Per lo stesso motivo il valore della produzione nel 2021 sarà di 14,1 milioni di euro, mentre scenderà a 5 milioni nel 2022 e nel 2023. Nel triennio 2021-2023 non si prevede l’accensione di nuovi finanziamenti. Dal 2022, per effetto della cessione del servizio di distribuzione gas metano, la società avrà come attività prevalente la gestione del settore idroelettrico. Vari gli scenari possibili che, nei prossimi mesi, saranno al vaglio dei soci: il subentro nelle concessioni a derivare per scopo idroelettrico, al momento in capo ad Enel ma in scadenza nel 2029, il potenziamento di progetti a favore dei Comuni soci nel settore del rinnovabile, del risparmio energetico e dei servizi comuni, la gestione provinciale dei rifiuti. Non ultima, infine, la fusione con Bim Gsp, operazione che porterebbe importanti benefici sui costi, che verrebbero accorpati e ottimizzati, sul patrimonio, decisamente di rilievo in termini di presenza sul mercato guardando all’aggregazione dei rispettivi valori attuali e conseguibili, e sull’organizzazione, con la razionalizzazione e l’ottimizzazione di procedure ora necessariamente distinte tra le due società. “Spunti di riflessione, su cui ragioneremo nei prossimi mesi e nelle sedi opportune con i soci, raccogliendo dagli stessi indirizzi e priorità da seguire, per dare, in prospettiva, corpo e valore a questa società che negli anni si è contraddistinta per lungimiranza e gestione oculata delle risorse del territorio e dei soci” conclude Zanolla.
EMERGENZA COVID 19 E DIDATTICA A DISTANZA: DAL COMUNE DI ALPAGO UN BANDO PER I RAGAZZI DELLE SCUOLE SUPERIORI
ALPAGO Dopo i numerosi interventi di sostegno rivolti agli studenti e alle loro famiglie promossi durante gli scorsi mesi, il Comune di Alpago promuove ora un bando destinato alla concessione di contributi a fondo perduto per l’acquisto di sussidi informatici ad uso didattico quali notebook, PC, tablet (esclusi i telefoni cellulari) o strumenti di connettività (saponetta, router, ecc.) destinato ai ragazzi che frequentano le scuole secondarie di secondo grado. L’obiettivo è quello di colmare il divario digitale nell’accesso alle opportunità educative e formative, con particolare riferimento, naturalmente, all’epidemia in corso e ai suoi effetti sulla didattica. Lo stato di emergenza provocato dal Covid-19 ha infatti causato, come noto, non poche difficoltà alle famiglie con figli che frequentano le scuole, a volte sprovvisti di sussidi informatici e strumenti di connettività che possano garantire l’attività didattica a distanza e quindi il proseguimento dello svolgimento dei programmi scolastici. Le nuove misure riguardano i nuclei familiari con figli o minori in affido frequentanti la scuola secondaria superiore negli anni scolastici 2019/2020 e 2020/2021 per l’acquisto di sussidi informatici o strumenti di connettività a far data dall’01.03.2020 fino al 31.12.2020. Le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 9.00 del 02.01.2021 e non oltre le ore 11.30 del giorno 30.01.2021 attraverso PEC o mail all’indirizzo di posta elettronica certificata: [email protected] oppure con consegna a mano direttamente agli sportelli “Spazio Alpago” dei municipi di Pieve d’Alpago, Farra d’Alpago e Puos d’Alpago.
GLI ALPINI DI ROCCA PIETORE IN AIUTO PER LA SPESA
ROCCA PIETORE Il Gruppo Alpini di Rocca con componenti facenti parte anche il neonato Gruppo ANA Comunale di Protezione Civile, dà disponibilità per consegnare la spesa (preventivamente ordinata e pagata al negozio) a coloro i quali si trovano impossibilitati a muoversi, causa Covid. Eventualmente chiamate o meglio mandate un messaggio a questo numero 3406936014 e prendete accordi
UFFICI CHIUSI
FELTRE Chiusura uffici comunali nel periodo delle festività natalizie: nel pomeriggio del 31 dicembre e chiusura del Polo Bibliotecario nella giornata del 2 gennaio.
AD AGORDO PROLOCO METTE L’INVERNO DI VETRINA
AGORDO La Proloco di Agordo è artefice di una nuova iniziativa. La raccolta delle fotografie dell’inverno nella Conca Agordina (2020-21), da esporre nell’ufficio di via 27 Aprile. Troveranno spazio in vetrina o nei locali dell’ufficio su supporto cartaceo o video fino al termine dell’inverno, la proloco pensa anche ad una pubblicazione sui social. “Abbiamo approfittato di questo periodo in cui non possiamo esporre i soliti numerosissimi manifesti di eventi ed iniziative – spiega la proloco – per promuovere le bellezze della Conca Agordina”. Chi vorrà partecipare potrà compilare il modulo ed inviare al massimo 2 foto.
LA SCUOLA EQUIPE FALCADE ORGANIZZA ESCURSIONI GUIDATE
FALCADE Per la stagione invernale 2020/21, la scuola Equipe Falcade organizza delle escursioni con le ciaspe dedicate ai bambini. 4 le escursioni in programma per gruppi di massimo 4 bambini che si possono prenotare al 334 9151617. Necessario l’abbigliamento da sci, zainetto e la mascherina. A tutti coloro che partecipano all’iniziativa uno scaldacollo in omaggio.
NUOVO ORARIO PER L’UFFICIO DELLA PRO LOCO DI CANALE D’AGORDO
CANALE D’AGORDO A seguito delle ultime disposizioni governative, comunichiamo che per il prossimo periodo natalizio, l’ufficio pro loco di Canale d’Agordo sarà aperto al pubblico dalle 9.00 alle 12.00 nei seguenti giorni: Lunedì 21 DICEMBRE, Martedì 22 DICEMBRE, Mercoledì 23 DICEMBRE, Lunedì 28 DICEMBRE, Martedì 29 DICEMBRE, Mercoledì 30 DICEMBRE e Lunedì 4 GENNAIO
RITORNANO I PRESEPI A CANALE D’AGORDO
CANALE D’AGORDO Canale d’Agordo ripropone quest’anno per la prima volta dopo diversi anni la tradizione de “I Presepi dei Colmiéi e de le Vìle”. L’iniziativa prevede un itinerario lungo le vie del paese alla scoperta dei presepi allestiti dalle diverse contrade (Colmiéi) e frazioni del capoluogo (Vìle), realizzati secondo l’ispirazione e creatività dei singoli abitanti.In ufficio pro loco la cartina itinerante che funge anche da scheda per le votazioni del presepe migliore, le quali saranno possibili anche online tramite la pagina facebook Pro Loco Canale d’Agordo. Per votare sarà sufficiente mettere un like sul post relativo al presepe preferito. Il presepe più votato sarà premiato. C’è tempo fino al 17 gennaio.
DI GIANNI SANTOMASO
“LE MUSE E LE DOLOMITI” LA VIGILIA DELL’EPIFANIA CON IL CONCERTO IN STREAMING
L’associazione culturale “Le Muse e le Dolomiti”, come tutti gli artisti e tutti gli enti dello spettacolo, ha sofferto pesantemente le restrizioni messe in atto per contrastare la pandemia. Nonostante questo, anche nel 2020 l’associazione ha continuato a rappresentare un punto di riferimento per la musica classica nel territorio, da tutti riconosciuto per l’alta qualità dell’offerta di respiro internazionale. Con i “soli” sei eventi realizzati nell’Agordino la stagione estiva è stata molto ridotta in rispetto al solito, ma ha generato comunque grandi emozioni e soddisfazioni. Mai come ora l’associazione Le Muse e le Dolomiti desidera iniziare l’anno nuovo con musica, cultura e bellezza e per questo motivo propone, in collaborazione con Radio Più, un concerto in diretta streaming, che vuole essere in primis un “segnale di vitalità nella tradizione”. Al tramonto della vigilia dell’Epifania, le cime delle montagne della Valle del Biois vengono illuminate dai Pavarui, i tradizionali falò. La stessa sera sarà possibile seguire online il concerto del trio composto da Oda Zoe Hochscheid, Doris Hochscheid e Frans van Ruth. I tre musicisti hanno messo “in valigia” un grande numero di spartiti per mezzosoprano, violoncello e pianoforte, provenienti dai vari paesi dell’Europa geografica, scritti in quattro lingue diverse. Le musiche porteranno il pubblico “a zonzo” dall’inizio dell’epoca romantica fino alla sua trasformazione stilistica. Il concerto è uno “zigzag” musicale mirato: non si esce da casa, ma si può viaggiare con le emozionanti note di questo repertorio senza confini, che unisce l’Europa e il mondo. Oda Zoe Hochscheid, mezzosoprano attiva a livello internazionale considerata dalla stampa “una cantante di verificata e solida preparazione oltre che di sensibilità interpretative” è anche fondatrice e presidente dell’associazione “Le Muse e le Dolomiti”, che da nove anni s’impegna per dare un servizio culturale di alto livello al territorio. In questo concerto unisce le forze con il duo di Doris Hochscheid, violoncellista, e Frans van Ruth, pianista, vincitori del prestigioso premio ECHO Klassik 2016, richiesti a livello internazionale, e conosciuti nel mondo della musica classica particolarmente per la loro serie CD “Dutch Cello Sonatas”, uscita con la rinnomata casa Musikproduktion Dabringhaus und Grimm (MDG). RADIO PIU’, partner del progetto, curerà la diretta streaming, attivata poco prima delle ore 20:30 del giorno 5 gennaio 2021 sulla pagina facebook @radiopiù e sul sito web della radio www.radiopiù.net. I titoli e i testi dei brani eseguiti saranno resi disponibili in diretta nei commenti durante lo streaming facebook. Sul sito dell’associazione invece sarà possibile, dal 3 gennaio 2021 in poi, scaricare il programma sala in pdf.
IL BUON ANNO CON AGORDO MUSICA, RADIO PIU, PARROCCHIA E COMUNE DI AGORDO
AM-MN121 Manifesto Zasso-Costantini gennaio 2021
ONDA ROSA, IL CALENDARIO
Onda Rosa, l’associazione nata in Alpago con l’obiettivo di dare un sostegno alle donne che ricevono una diagnosi di tumore alla mammella. E creare una rete di supporto affinché nessuna persona si sente sola, lungo un tratto di cammino da affrontare in salita.
E a Spert d’Alpago la tradizione che si tinge di rosa dedicando una delle 80 natività all’Associazione Onda Rosa aps, un gruppo di volontarie capitanate dalla dottoressa Caterina Fontanella che si occupa di affiancare le donne colpite da tumore al seno.“Presepi per le vie” taglia quest’anno il traguardo delle dieci edizioni
LE EPIDEMIE IN CADORE DAL QUATTROCENTO: ISOLAMENTO RIGOROSO UNICA ARMA DI DIFESA
di Renato Bona
Nel libro “L’Ospedale civile del Cadore”dello scomparso Serafino De Lorenzo, edito nel giugno 1981 per i tipi della tipografia Tiziano di Piave di Cadore, un corposo capitolo è dedicato alle epidemie, problema di grandissima attualità nel mondo per l’imperversare della pandemia da virus Covid 19. De Lorenzo spiegava in apertura che la storia delle epidemie in Cadore, come dappertutto, “non ebbe solo riflessi sanitari, ma coinvolse tutto un sistema di vita e per di più non limitato ai periodi funestati dai mali medesimi”. Infatti, “nei secoli passati le popolazioni si sentivano del tutto inermi contro i contagi, le epidemie durate anni, altre di rapido decorso, di gravi che causarono numerose vittime e di meno funeste, con pochi morti. In Cadore, per quanto se ne sa, dal Quattrocento in poi, non ebbero carattere disastroso; la più funesta si registrò nei paesi dell’Oltrechiusa e in Ampezzo ma non è noto il numero delle vittime. Altra peste nel 1563 mentre nel 1575 giungeva notizia di una grave epidemia, sempre di peste, nel limitrofo territorio del principe-vescovo di Trento e la cosa “mosse tutte le misure di prevenzione, con uno stretto controllo e con l’isolamento” ed il male non comparve in Cadore “così come per quella sopravvenuta l’anno successivo che, pure avendo investito non solamente il ducato di Milano, ma anche altri territori dell’Italia settentrionale, tra cui Venezia (in quella circostanza , morirono Tiziano e suo figlio Orazio) passò alla storia come ‘peste di san Carlo Borromeo’”. Altri eventi: il 19 gennaio 1631 cinque morti di peste in casa di Tommaso Corte, a Valle, a causa del grave morbo manifestatosi nel centro Europa e che arrivò in Lombardia al tempo della vicenda manzoniana dei “Promessi sposi” e si propagò anche in Zoldo. Sempre Serafino De Lorenzo richiamava, da un elenco di Gabriele De Sandre, il succedersi delle epidemie in Cadore: 1234: una malattia non ben specificata preceduta da un inverno rigidissimo e da carestia che molto probabilmente ne favorì il manifestarsi; nel 1348: malattia contagiosa da invasione di cavallette e da fame; 1379: peste bubbonica partita dal Friuli, che durò ben 5 anni! 1361: epidemia sulla cui natura non vi sono indicazioni; dal 1398 al 1405: sette anni di contagi che “condussero a morte le persone meno forti e altre ne lasciò permanentemente menomate”; 1430: il contagio dell’Oltrechiusa e Ampezzo; altri casi nel 1463 in Auronzo, 1465: in Comelico, 1506: a San Vito, 1510: a Ospitale, Termine e Davestra “dove la popolazione fu decimata e in considerazione dei gravi danni subiti dai tre paesi il coniglio generale della “Magnifica” decise nel 1512 di erogare un sussidio alla popolazione superstite”; va aggiunto che nel 1528 si manifestò in Comelico un “mal mazzucco” (pazzia?) di carattere contagioso. E poi: grande diffusione in tutta Europa di un male importato dall’America: la sifilide che nel XVIII secolo giunse anche in Cadore col nome di “mal francese”. Una “variante del male” fu registrata in particolare a Falcade e quindi definita “falcadina”; presto si diffuse anche in Cadore, proveniente da Longarone, e investì Rivalgo, Perarolo, Caralte tanto che dopo uno studio del medico delle miniere di Agordo, Giorgio Callegari, incaricato dalle autorità provinciali, fu costruito (ed aperto il 30 luglio 1824) nella località Noach in comune di La Valle dove funzionò per 12 anni) su ordine dell’imperatore d’Austria Francesco I, nella sua veste di sovrano del Lombardo-Veneto, un ospedale apposito per curare i colpiti dalla sifilide. Un salto nel tempo e, sempre a proposito di epidemie, siamo nel diciannovesimo secolo. Nel 1897 si registrarono ad Auronzo alcuni casi di vajolo, che colpì 50 famiglie, e così nel comune dell’Ansiei per la prima volta fu ordinata la vaccinazione cui “il 14 ottobre 1808 i cittadini furono chiamati con suono della campana, alla presenza delle autorità e del pievano”. Il 1817, ricordato come “anno della fame”: in Cadore si lamentarono diversi morti per inedia a causa del flagello che imperversò tremendo in tutto il Veneto. Casi di colera registrati tra il 1831 ed il 1865 colpirono Perarolo, Ospitale, Valle; altri casi nel 1857 e 1865. E siamo a oggi, col Covid 19 che ha presentato un conto fin qui salatissimo…
NELLE FOTO (riproduzioni dal libro “L’Ospedale civile del Cadore”, dello scomparso Serafino De Lorenzo): affresco di anonimo di ospedale francese gestito da monache impegnate contro le epidemie; schema anatomico-Astrologico per la pratica dei salassi efficaci per la cura di varie infermità (Bilioteca Laurentiana di Firenze); miniature del XVI secooo con medici curanti; opera di Cesare Vecellio: un incaricato della preparazione dei morti per la sepoltura, con la veste prevista dalla Repubblica veneta; nella pala d’altare della arcidiaconale di Pieve di Cadore con Madonna e Bimbo con i santi Sebastiano e Rocco, attribuita dapprima a Cesare Vecellio poi al Tiziano, San Rocco mostra un’ulcera nella coscia, ma la peste si manifesta con un bubbone o all’inguine o sotto un’ascella (Circolo culturale cadorino).
FANTASTICHE DOLOMITI, NUOVA STAGIONE. APPUNTAMENTO QUINDICINALE IL GIOVEDI ALLE 10.30 E 1900
SESTA PUNTATA, ambiente e formazione
OSPITE IL PRESIDENTE CLAUDIO CANOVA
LA RACCOLTA COMPLETA
FANTASTICHE DOLOMITI 6^PUNTATA: IL QUINDICINALE APPUNTAMENTO ALLA RADIO
SALUTE E SOCIETA’ IL LUNEDI ALLE 13.10 E ALLE 20.10, LA DOMENICA ALLE 10.30 A CURA DEL DOTTOR MARCO CARACCIOLO. QUINTA STAGIONE
LA RACCOLTA COMPLETA
I RACCONTI DI NATALE, DI LUISA ALCHINI
LA RACCOLTA COMPLETA
007 IN CONDOTTA CON LA PROF. MARIA ROSA SALMAZO IL LUNEDI ALLE 10,30 E ALLE 19.00 LA DOMENICA ALLE 8 DEL MATTINO. NONA STAGIONE
LA PUNTATA DI QUESTA SETTIMANA
LE VACANZE DI NATALE
LA RACCOLTA COMPLETA
SOLIDARIETA’ VENETO FONDO PENSIONE, IN ONDA IL PRIMO VENERDI DEL MESE ALLE 10.30 E ALLE 19.00 QUINTA STAGIONE
LA PUNTATA DI DICEMBRE
RACCOLTA COMPLETA
DUE MINUTI UN LIBRO TUTTI I GIORNI ALLA RADIO ALLE 9.30 E ALLE 18. QUINTA STAGIONE
LA RACCOLTA COMPLETA
CASSA SOLIDARIETÀ LUXOTTICA
IL NUMERO DI DICEMBRE CON PAOLO CHISSALE’ E FABRIZIO CAMPEDEL
RACCOLTA COMPLETA
LA RASSEGNA STAMPA DA L’AMICO DEL POPOLO
LA RACCOLTA COMPLETA
I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA il lunedi alle 9.30 e 18.30
RACCOLTA COMPLETA
LE PUNTATE di Luisa Alchini di Leggermente Bellunesi, la domenica alle 11, il martedi alle 10.30 e alle 19.00
QUESTA SETTIMANA Ci avviciniamo al Capodanno con Luca Fagherazzi
RACCOLTA COMPLETA
L’ALMANACCO LADINO CON L’ISTITUT CESA DE JAN QUINDICINALE APPUNTAMENTO. LA DOMENICA ALLE 9 IL LUNEDI ALLE 8.35 IL MARTEDI ALLE 12.35 IL MERCOLEDI ALLE 18.35. SECONDA STAGIONE.
LA PUNTATA DELLA SETTIMANA
RACCOLTA COMPLETA
SP 1 MADONNA DEL PIAVE senso unico alternato regolato da semaforo fino al 15 gennaio in comune di Quero Vas per realizzazione tombinatura
SP 28 DELLE COSTE D’ALPAGO fino al 31 gennaio, compreso sabato, domenica e festivi infrasettimanali, senso unico alternato regolato da semaforo in prossimità dell’abitato di Farra D’Alpago per messa in sicurezza della strada
SP 42 CAVALLERA fino a revoca, chiusura della strada nell’abitato di Perarolo per attivazione emergenza frana “Busa del Cristo”
S.P.2 DELLA VALLE DEL MIS Interdizione totale al traffico fino a revoca dal km 14,920 (località Gona Bassa) al km 20,650 (località Titele) per cedimento della carreggiata
S.P. 5 DI LAMOSANO Interdizione totale fino a revoca per presenza di materiale e alberi in strada.
S.P. 251 DI VAL DI ZOLDO E VAL CELLINA dalla località Soffranco fino all’imbocco nord della galleria S. Giovanni interdizione totale al transito per cedimento della carreggiata
SP 3 DELLA VAL IMPERINA fino a revoca, senso unico alternato regolato a vista in località Gona di Conedera di Rivamonte per cedimento della carreggiata stradale
Precipitazioni: Nottetempo probabilità medio-alta (60/80%) di residua neve fino sui 400/500 m, anche nei fondovalle prealpini più freddi. In giornata assenti (0%).
Temperature: Minime in calo, specie in caso di schiarite notturne, con gelate più intense; massime in lieve flessione. Clima di stampo invernale con valori inferiori alla norma, punte di 1/2°C nei fondovalle prealpini e di -3/-1°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min -6°C max -4°C, a 2000 m min -8°C max -6°C. Su Dolomiti a 2000 m min -9°C max -7°C, a 3000 m min -14°C max -12°C.
Venti: Nelle valli perlopiù deboli; in quota in genere moderati da sud-ovest, a 5-15 km/h a 2000 m, a 20-35 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Nel corso della mattinata probabilità in aumento fino a molto alta (90/100%) nelle ore centrali del giorno. Al pomeriggio fenomeni in intensificazione fino a moderati ovunque, localmente forti sulle Prealpi occidentali. La neve cadrà ovunque sulla montagna veneta, tuttavia nel pomeriggio risalirà sui 400/600 m a ridosso della pedemontana, anche 600/800 m alla sera.
Temperature: Minime in ripresa, più sensibile nelle valli; massime in leggero aumento in quota e pressoché stazionarie nelle valli. Su Prealpi a 1500 m min -4°C max -2°C, a 2000 m min -7°C max -5°C. Su Dolomiti a 2000 m min -8°C max -6°C, a 3000 m min -12°C max -11°C.
Venti: Nelle valli deboli di direzione variabile, con qualche rinforzo serali da sud nei settori aperti a ridosso della pedemontana; in quota moderati da sud-ovest al mattino e tesi/forti da sud dal pomeriggio in poi, a 10-25 km/h a 2000 m, a 20-50 km/h a 3000 m.