COLLABORAZIONE, BRUNELLA MORO
ll Comitato d’azione Democrazia Belluno ha proposto ieri sera nella sala parrocchiale di Cavarzano una tavola rotonda coordinata da Marco Caberlotto e presentata da Gaetano RIzzo con i giornalisti: Marcella Corrà (corriere delle alpi), Pierluigi Svaluto (Radio Belluno), Roberto De Nart (Bellunopress) e Mirko Mezzacasa (Radio Più).
IL COMMENTO DI GAETANO RIZZO (foto)
GAETANO RIZZO: Nel Galles il 70% persone volevano uscire dalla Unione Europea perchè le fake news li avevano mal informati, mal influenzati anche in America. Il.procuratore Muller è riuscito a scoprire che Trump aveva manipolato e influenzato le elezioni contro Hillary Clinton con fake news. Attenzione a ciò che leggiamo, perchè ci influenza. I giornalisti cercano di attenersi il più possibile al vero, ma non sempre è cosi, non sempre ci riescono.
MARCELLA CORRA’ Guardo facebook per necessità, perchè tante notizie si scoprono dai social. Oramai sulla ristretta Belluno si individuano le persone che di solito esagerano le notizie sui social. Nelle testate nazionali lei si fida delle notizie che da loro provengono, ma le notizie dai social da Google non sono controllate e verificate. Regna ignoranza e cattiveria.
MARCO CABERLOTTO Le nuove bufale sono anche le deep fake, montaggi di immagini con parole inventate, messe in bocca ai protagonisti delle immagini
PIERLUIGI SVALUTO Generative adversarial network: manipolazione in cui non si distingue la persona da una persona artificiale, cosa che si verificherà nel 2030. Deep fake “Quando la verità si allaccia le scarpe, le bugie hanno gia fatto il giro di mezzo mondo” ( Mark Twain). Ipervelocita’ della comunicazione, che prima è nata dalla stampa, ora è Internet . Ma Internet non permette di riflettere sul contenuto delle frasi.Appena letta, si è già passati alla notizia seguente. Cosi la gente mangia notizie, senza poter farsi un’opinione propria. E rimane fortemente vessata dal multiforme giro di notizie, ma anche fortemente ignorante.
MIRKO MEZZACASA Pericolo delle condivisioni, senza verificare la fonte. Tante volte non si ha tempo di verificare notizie perchè chi ci lavora intorno non ha tempo materiale e la sicurezza economica per poterlo fare. Quindi si incappa più facilmente nelle fake news alla ricerca disperata e concitata di notizie. Nell’informazione ci lavorano dopo lavoristi sottopagati che per sbarcare il lunario durante il giorno praticano la normale professione e nei ritagli di tempo scrivono di politica, attualità, cronaca, cronaca sportiva senza nemmeno mai aver visto una partita di hockey informandosi sui social o ascoltando la radio, unico modo per fare “cassa” sommando corrispondenze spesso superficiali.
ROBERTO DE NART Diffamazione e ipotesi di reato. Ci sono fake news innocue, e quelle più pericolose: le bufale di Stato. ( es :la seconda guerra del golfo con 500.000 morti fondata su una bufala che proveniva dal vertice). Le bufale dei giornali soprattutto l’anno scorso sul Corriere della Sera Caizzi si accorge che Fubini diffonde la notizia falsa e perseguibile riguardo al governo Conte che ha spinto in su lo spread di 300 punti come conseguenza
MARCELLA CORRA’ Ci sono delle leggi che condannano chi offende attraverso i social. Sono partiti dei processi,che impongono di moderare i toni. Storia dell’alpino marocchino scappato in Aosta perchè vessato a Belluno. Messa la notizia su fb 350 commenti orribili senza censura. Commissione europea ha considerato (gennaio 2018) come affrontare a livello istituzionale i problemi dell’infomazione corretta, senza fake news. Ma è rimasto un momento retorico e basta. Oggi i redattori sono responsabili anche dei commenti degli altri, come dire che è necessaria la presenza costante di un giornalista che valuta e cancella commenti.
PIERLUIGI SVALUTO Stiamo perdendo il senso delle parole , perchè non se ne usa più di 400, con il linguaggio ristretto di Internet. Mentre la lingua Italiana in specifico ha 250.000 parole. Siamo arrivati al SENZA PAROLE ALLA FOTO ! Su instagram ! Non si vede più la realtà, la si vede attraverso la tecnica. Non ci interessa neanche più di guardare e vivere la realtà. La tecnica DOMINA. Conoscenza, coscienza responsabilità e decisione dovrebbero essere proprie dell’uomo. Ma andando per questa direzione questo non potrà mai verificarsi.
MIRKO MEZZACASA Il giornalismo non ha più limiti, chiunque può farlo. Con video e post. La scuola insegna ai bambini come acquistare su Amazon a scapito delle realtà locali, proponendo la tecnologia dai banchi di scuola, non certo la più istruttiva in paesi dove le serrande s’abbassano per sempre ogni giorno. Mia mamma mi ha insegnato come salvarsi dalla fake, mi ha regalato il suo smartphone ritornando (a 85 anni) al telefono con 10 tasti numerici, il tasto verde per l’invio e il rosso per la chiusura della telefonata.
ROBERTO DE NART Il singolo cosa può fare? Da solo o associandosi o con associazioni o comitati? Regna nelle scuole una grandissima ignoranza ortografica. L’80% agli esami di abilitazione alla professione di avvocato non sapevano scrivere correttamente in italiano.
PIERLUIGI SVALUTO Chissà se fra vent’anni riusciremo a cogliere la realtà dalle fake, e se avremo un senso esatto del nostro passato L’80 dei giovani americani sotto i 30 anni non sa distinguere una notizia normale da una sponsorizzata Il 60 dei giovani sotto 20 anni non sa distinguere una notizia vera da un fake
PUBBLICO Nell’ educazione chi è libero e ha la capacità di seguire i figli? Chi riesce a trasmettere loro la qualità di vita e la capacità di discernimento?
MARCELLA CORRA’ Impariamo a usare internet con misura, estrapolandone gli aspetti arricchenti. Impariamo a difenderci dagli smartphone. (Esempio dei vaccini e delle dichiarazioni false,tutto conseguenza delle notizie esagerate in internet della loro dannosità)
IL DECALOGO PER DIFENDERSI DALLA FAKE NEWS …. DI PIERLUIGI SVALUTO