DI luisa Manfroi
CENCENIGHE A distanza di qualche anno dalla precedente pulizia, l’alveo del torrente Chioit, in particolare nel tratto terminale che va dal ponte della Roa, lungo la SR 203, a ritroso, è stato invaso dalla crescita di arbusti. Per questo, l’amministrazione comunale ha deciso di coinvolgere gli alpini e la locale Protezione Civile, il Gruppo Amici della Montagna di Cencenighe e altri volontari, oltre a operai del comune, organizzando un intervento finalizzato al taglio degli arbusti e alle piante di basso fusto che si sono sviluppati lungo il corso del “Ru de la Val da Cióit”. Il lavoro è stato effettuato con l’autorizzazione dei Servizi forestali sabato 6 ottobre, malgrado il tempo piovoso. L’obiettivo è stato quello di tagliare ed estirpare le piante che hanno invaso il letto del torrente la cui portata in condizioni di normalità, è esigua se non inconsistente, ma richiede attenzione nell’eventualità di piogge di una certa consistenza. Basti pensare all’alluvione del ’66 che ha modificato in alcuni punti l’aspetto della valle cui è seguita la crescita di una florida vegetazione, oppure alle forti piogge dell’ottobre di venticinque anni fa, quando gli apporti solidi del Chióit ostruirono quasi completamente le luci del sottostante ponte della Roa.
Durante le operazioni di pulizia, le piante sono state tagliate con l’aiuto di motoseghe e quindi caricate per essere portate via. Contemporaneamente, un escavatore ha divelto le radici e le ceppaie degli arbusti abbattuti per evitare che ricrescano a breve in maniera ancora più rigogliosa. Le ramaglie sono state macinate con la cippatrice nello spiazzo sotto il ponte della Roa. Come ha precisato il sindaco Mauro Soppelsa, i volontari si occuperanno di sistemare l’alveo fino alla passerella poi, entro l’anno, saranno invece i Servizi Forestali a completare i lavori a monte della stessa. L’intenzione è quella di pulire il letto di un corso d’acqua del territorio comunale almeno una volta l’anno. Sia il torrente Chióit che il Tòrcol, a più riprese, sono stati oggetto di sistemazione grazie ai finanziamenti della L.267/1998 (legge di conversione del “Decreto Sarno”) con il consolidamento del corpo di frana sulla destra orografica e la costruzione di argini a monte degli abitati di Pascol e Roa, mentre il Tòrcol con la regimazione e la costruzione di opere di difesa. È evidente che tenere sgomberi gli alvei è necessaria tenuto conto della periodicità del verificarsi di fenomeni atmosferici di un certo peso che non è possibile prevedere. Nello stesso giorno, un’altra squadra di volontari ha provveduto alla pulizia della scarpata tra Coi e Villagrande dove in questi anni è proliferata la vegetazione. A fine mattinata, i partecipanti a entrambe le operazioni, si sono ritrovati al Nof Filò per il pranzo preparato dal cuoco della Scuola dell’Infanzia con il supporto della Pro Loco. Soddisfazione è stata espressa dal sindaco per l’impegno degli oltre venti volontari che hanno operato anche sotto la pioggia per portare avanti il lavoro.