Qui il testo integrale del discorso del Presidente della Repubblica: https://www.quirinale.it/elementi/61501
GIORNATA INTERNAZIONE DELLA MONTAGNA, BOND “TERRA ALTE AL CENTRO DELL’AGENDA POLITICA”
ROMA “La montagna è una risorsa per il nostro Paese e deve essere tenuta in grande considerazione, con un’attenzione particolare al rispetto ambientale. In tal senso, è importantissimo il segnale arrivato dai rappresentanti degli enti locali e dal direttore generale della Fao”. Così il deputato Dario Bond, presidente del Comitato paritetico Fondo Comuni confinanti, che ieri mattina ha partecipato al Quirinale alla cerimonia della Giornata internazionale della montagna, convocata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alla presenza anche della ministra degli affari regionali Mariastella Gelmini, e del ministro del turismo, Massimo Garavaglia.
IL DEPUTATO DARIO BOND
DAL BARD
«PAROLE IMPORTANTI DAL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA»
«L’intervento del Presidente Mattarella sembra quello di un vero montanaro: – sottolinea il presidente Andrea Bona – ha toccato i veri nodi del vivere in montagna, le nostre problematiche e le possibili vie di sviluppo, dalla necessità di infrastrutture e servizi al bisogno di una vita meno legata ai sentimenti del passato e più calata nelle sfide del presente. Sentire il Presidente della Repubblica parlare di agricoltura di montagna, di filiere locali e di gestione forestale è stata un’emozione, mai grande però come quel riferimento alla necessità di un governo autonomo delle popolazioni montane». Il movimento indirizzò una lettera aperta al Presidente Mattarella nel marzo 2019, in occasione della sua visita a Belluno in commemorazione della tempesta Vaia, nella quale si ricostruiva la situazione della provincia bellunese, dall’impasse sui referendum comunali per i passaggi di regione fino ai danni della legge Delrio sulla provincia e i tagli orizzontali agli enti locali: «Avevamo colto nel segno, quello che segnalavamo al Presidente è stato confermato dalle sue parole di oggi. Crediamo che sia l’occasione giusta per tornare a ricordare il patto siglato con il Partito Democratico, oggi ancora al governo del Paese, per il ripristino dell’elettività della Provincia di Belluno e le parole dell’allora Presidente del Consiglio e oggi segretario nazionale PD a Longarone in occasione dei 50 anni della tragedia del Vajont quando pubblicamente disse “Conosco tutte le specificità della provincia di Belluno e bisogna intervenire per evitare asimmetrie istituzionali che non hanno senso: a questo territorio serve un’autonomia forte”. – conclude Bona – È ora di riaprire quel capitolo, anche alla luce delle indicazioni arrivate nel 2017 dal Congresso delle Autonomie locali del Consiglio d’Europa e tutt’oggi ancora disattese e sulla mancanza di reale tutela delle minoranze linguistiche presenti nel nostro territorio»..
GIORNATA DELLA MONTAGNA AL QUIRINALE, UNCEM: GRAZIE PRESIDENTE MATTARELLA
“Grazie al Presidente Mattarella che oggi ha accolto il i Sindaci e i rappresentanti del mondo economico della Montagna al Quirinale per una giornata importate, da tornare a celebrare insieme, come voluto oggi dalla ministra Gelmini con il ministro Garavaglia. Le parole del Presidente sono un monito ancora una volta per la politica, per delle politiche territoriali che sappiano incrociare il superamento delle disuguaglianze e delle sperequazione agli obiettivi di sviluppo armonico che l’Italia si dà nel pieno rispetto dell’articolo 44 della costituzione”. Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem, al termine della Giornata Internazionale della Montagna celebrata al Quirinale con il Presidente della Repubblica e il Direttore generale della FAO. A nome dei Sindaci presenti e di tutti i Sindaci dei Comuni montani italiani, è intervenuta la Sindaca di Fonni, Daniela Falconi.
IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA ROBERTO PADRIN
«La montagna è una risorsa e insieme un’opportunità. E come tale va vista. Allo Stato le terre alte chiedono strumenti di autogoverno e salvaguardia dei servizi, per contrastare lo spopolamento. La montagna non è un problema ha solo bisogno di strumenti per contrastare lo spopolamento, un dramma che tocca non solo il Bellunese ma la gran parte dell’arco alpino e degli Appennini. In particolare, servono collegamenti infrastrutturali e digitali, e garanzia di servizi. Oggi siamo ancora legati alle logiche dell’economia che vedono nelle “terre alte” esclusivamente il fallimento di mercato. Bisogna superare questa linea, in modo da tenere i servizi in montagna e rilanciarli. Credo che una delle leve per fare ciò sia una differenziazione della fiscalità, su cui è doveroso intervenire».
IL MINISTRO PER I RAPPORTO CON IL PARLAMENTO FEDERICO D’INCA’
«La montagna deve assumere un ruolo centrale e merita particolare attenzione nei confronti delle comunità che da troppo tempo vivono il delicato fenomeno dello spopolamento. Per questo motivo, il Governo vuole darne valore attraverso una legge quadro e a nuove importanti risorse previste nella legge di Bilancio con un fondo per lo sviluppo dei territori montani e per la loro salvaguardia. Migliorando i collegamenti legati ai trasporti, insistendo fortemente sulle infrastrutture digitali, sul rafforzamento della sanità territoriale e su una nuova forma di turismo sostenibile legato anche alla valorizzazione dell’artigianato locale, sarà possibile ridare vigore a queste aree. Il Bellunese deve anche continuare a insistere sui grandi eventi, come è stato dimostrato dal Mondiale di Sci di Cortina e come sarà fatto nelle prossime Olimpiadi invernali del 2026 su cui, come Governo, crediamo fortemente grazie anche al nuovo stanziamento di 324 milioni per gli altri interventi necessari a beneficio dell’intera collettività».