Michela Onali Santoni: Tragico Incidente sulle Marmarole
CORTINA-GENOVA Michela Onali Santoni, psicologa genovese di 34 anni, è morta tragicamente sulle Marmarole a causa di una frana improvvisa. Mentre scendeva il Vallon del Froppa con cinque amici, una scarica di detriti rocciosi l’ha colpita mortalmente. L’incidente è avvenuto in un’area con scarsa copertura telefonica, complicando la chiamata dei soccorsi. L’elicottero del Suem ha faticato a individuare il luogo a causa delle nubi e della scarsa visibilità. La salma è stata recuperata e trasportata a Pieve di Cadore. Gli amici, sconvolti dall’accaduto, sono stati portati al Rifugio Baion e successivamente all’ospedale. Michela era molto amata e il suo decesso ha lasciato un grande vuoto nella comunità genovese.
IERI ALLA RADIO
Investita da un masso staccatosi dalla parete soprastante, una donna ha perso ieri la vita mentre scendeva lungo il Vallon del Froppa assieme a 5 amici. Verso le 18.30 la Centrale del 118 è stata allertata da un gruppo di escursionisti in stato di shock, poiché una loro compagna era stata travolta da una scarica di sassi. Con difficoltà nella comunicazione, dalle prime informazioni si parlava di Forcella Baion e del più distante Bivacco Fanton. Mentre venivano attivati il Soccorso alpino di Pieve di Cadore e del Centro Cadore, è subito decollato l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, che ha effettuato una ricognizione in presenza di nubi e che ha poi individuato il punto dell’incidente sotto Forcella Marmarole, nella parte alta del Vallon del Froppa. E stato quindi sbarcato il tecnico di elisoccorso, poi l’elicottero è volato a imbarcare un primo soccorritore di Pieve di Cadore, e di seguito altri due, in supporto alle operazioni. I sei amici, tre uomini e tre donne, provenienti da diversi città italiane erano partiti al mattino dal Rifugio Baion, avevano raggiunto Forcella Baion, erano scesi nel Vallon da Rin e risaliti a Forcella Marmarole. Passati per il Bivacco Fanton stavano scendendo il Vallon del Froppa diretti al Rifugio Chiggiato. Erano sparpagliati lungo il sentiero sulla parte alta, quando hanno sentito il boato e visto il masso colpire M.O.S., 34 anni, di Genova, che era sopra di loro assieme a un’amica, che ha dato l’allarme ed è stata la prima ad essere imbarcata e trasportata in ospedale sotto shock. Difficili le operazioni di recupero della salma a causa della scarsa visibilità. Poco prima della scadenza delle effemeridi l’eliambulanza è riuscita a caricarla e portarla in ospedale a Pieve di Cadore, dove attendevano i Carabinieri. I soccorritori sono rientrati a piedi con i 4 compagni fino al Rifugio Baion. Li attendeva una squadra del Centro Cadore con i fuoristrada per accompagnarli all’ospedale di Pieve, dove sono arrivati verso mezzanotte e mezza.