Il diritto di abitare in montagna, il diritto ad una sanità pubblica puntuale
PIEVE DI CADORE “Siamo convinti che dobbiamo riprendere la nostra lotta per la sanità pubblica, il welfare, per il nostro diritto di poter continuare ad abitare in questi luoghi contro quel processo di depotenziamento dei servizi sanitari e territoriali che perdura oramai da troppi anni ” Lo scrivono gli organizzatori della manifestazione in programma il 2 aprile a Pieve Di Cadore alle 15 in Piazza del Tiziano “La cronica mancanza di medici, operatori sanitari e socio-sanitari non può essere un alibi dietro al quale nascondersi. Tutt’altro. Semmai è la più significativa evidenza di una pluriennale errata programmazione, di responsabilità politiche chiare, all’interno di un quadro complessivo di attacco al Servizio Pubblico a favore del settore privato”.
Il comitato puntualizza come il depotenziamento dei servizi sia ancora più evidente nelle “terre alte” del bellunese, soprattutto dopo l’approvazione del piano sanitario del 2012: i due ospedali di Pieve e Agordo sono stati privati dei servizi h24 di cardiologia, chirurgia, radiologia, laboratorio analisi. Ma la recente sospensione (chiusura?) del reparto di degenza del Centro di Salute Mentale di Feltre descrive che il processo sta investendo l’intero sistema socio-sanitario territoriale. “Per questi motivi, per la difesa della Sanità pubblica, come singoli cittadini di questo territorio abbiamo deciso di organizzarci e di dar battaglia, perché non siamo disposti a rassegnarci, perché in gioco c’è il nostro diritto alla salute, il nostro diritto di poter restare ad abitare in montagna
In difesa della sanità pubblica, si taglino le spese militari non i servizi pubblici
Nel periodo 2010-2019 alla sanità pubblica italiana sono stati sottratti oltre 37 miliardi di euro tra tagli e definanziamenti: in quei 10 anni, per nessun Governo la sanità ha mai rappresentato una priorità politica. Non si può dire lo stesso per le spese militari che tra il 2006 e il 2017 sono cresciute del 21%. Per il 2022 è prevista la cifra record di 25,8 miliardi: un +20% in soli 3 anni, di cui 2 in piena pandemia, dove abbiamo assistito alla crisi del Sistema sanitario.
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