DAL NOTIZIARIO DI RADIO PIU’ DEL 27 GIUGNO 2004
Cesare Tomè, già presente nel cuore di ogni singolo alpinista e amante della montagna ha, da domenica, un angolo di Piazza Libertà che lo ricorda. Una stele, sotto ai portici, fortemente voluta dal Club Alpino Italiano-Sezione Agordina e dal suo presidente Giorgio Fontanive. Una targa importante sistemata tra le due (sempre del Cai) che ricordano il quarto congresso alpino del 1871 e l’ottantesimo del 1968. Il presidente del Cai nella dettagliata relazione presentata ad un numeroso pubblico ha voluto ricordare le grandi doti di alpinista, ma anche di uomo, di Cesare Tomè, tra l’altro già sindaco di Agordo. “In questo 2004 – ha aggiunto – la sua figura di uomo e alpinista, dopo anni di oblio, torna a riacquisire il suo spazio ufficiale anche ad Agordo sua città natale, in un luogo che lo ricorda più da vicino di quanto si potrebbe presumere. La stele è stata posizionata proprio accanto all’ingresso della prima e prestigiosa sede dela Sezione Agordina del Cai nel fabbricato dell’antico Hotel Miniere ritrovo dei più celebrati pionieri dell’esplorazione dolomitica e fulcro su cui hanno ruotato tanti importanti avvenimenti”. Secondo Giorgio Fontanive un atto doveroso che si affianca ad altre iniziative del mondo della montagna locale che – soprattutto attraverso gli scritti di Giovanni Angelini – non ha mai dimenticato questo grande alpinista. Cesare Tomè è un nome che si ritrova a Passo Duran (rifugio Tomè), ma anche all’alto Bivacco del Giazzer in Val dei Cantoni, sulla cima della Civetta salita assieme a Michele Bettega e adesso anche in Piazza Libertà con una precisa dedica incisa nel marmo: “A Cesare Tomè (1844-1922) alpinista di rango e pioniere dell’esplorazione dolomitica, schietta figura di montanaro forte nella vita e sulla roccia, assieme a fidati compagni primo salitore dell’Agner (1875), della Moiazza Sud (1895) e di altre importanti cime dolomitiche. Esempio di longevità atletica, di indipendenza sociale e di attaccamento ai valori insiti nell’alpinismo. Comune di Agordo, Cai Sezione Agordina”.
Mirko Mezzacasa