BELLUNO In merito alla questione sollevata sulla mancanza del volo notturno in provincia, la direzione Ulss precisa: Il volo notturno per l’ULSS 1 è previsto dalle nuove schede di dotazione ospedaliera approvate dalla Regione. L’attivazione del volo notturno richiede una complessa organizzazione che riguarda sia aspetti strutturali, quali la realizzazione delle piazzole, sia tecnico-amministrativi, quali il contratto con l’ appaltatore del servizio. A tal proposito, il contratto di appalto con la ditta Babcock Italia di Colico (LC) è scaduto lo scorso 31 dicembre 2018 e il servizio è ora in fase di proroga tecnica fino a nuova assegnazione, che avverrà a seguito dell’appalto regionale di competenza di Azienda Zero, appalto che è stato bandito nei mesi scorsi. Domani, 15 ottobre, scadranno i termini per la presentazione delle offerte e si procederà quindi al loro esame ed all’aggiudicazione. La procedura è quindi stata avviata, ma il procedimento amministrativo è particolarmente complesso, trattandosi di una gara d’appalto di notevole importo e di alta complessità tecnica, considerata anche la necessità di valutare accuratamente le offerte, al fine di garantire in primo luogo la sicurezza delle operazioni di volo per i pazienti e gli equipaggi. Si prevede che l’assegnazione dell’ incarico alla ditta vincitrice avverrà all’inizio del 2020. Giova ricordare che è stata inserita nel capitolato speciale una sezione specifica che disciplina le modalità di elisoccorso notturno. Una volta siglato il contratto l’appaltatore dovrà attivare il servizio entro 6 mesi , mentre per l’inizio del volo notturno saranno necessari ulteriori 120 giorni utili per il reperimento e l’addestramento specifico del personale.
ELISOCCORSO NOTTURNO La Regione lascia a terra i mezzi
14 mesi di ritardo. De Menech: «Ritardi inaccettabili»
«Credo sia venuto il tempo di passare dalle parole ai fatti». Il deputato bellunese Roger De Menech ricorda che ad agosto 2018, quindi 14 mesi orsono, la Regione aveva annunciato l’istituzione dell’elisoccorso notturno. Dopo 400 giorni da quell’annuncio, il servizio non è ancora attivo per non si sa quali inghippi di carattere burocratico. «Assessori e consiglieri della Lega si lambiccano con inaugurazioni e dichiarazioni di raro positivismo», nota De Menech. «Nel frattempo gli ospedali vengono privatizzati, le liste di attesa si allungano, le rette delle case di riposo dissanguano le famiglie, il numero unico per le emergenze non è ancora attivo e l’elisoccorso notturno neppure. Spero che dietro i ritardi inaccettabili non venga mai messa in discussione la centralità di Belluno nella gestione delle emergenze con l’elicottero per non disperdere un patrimonio che ci ha visto all’avanguardia in Italia ancora molti anni fa».