Puntualmente, il settimanale “Domenica” realizzato e distribuito a cura della Diocesi di Belluno-Feltre e diretto dal vescovo emerito monsignor Giuseppe Andrich, riporta gli anniversari di dedicazione delle chiese diocesane. Per quanto concerne la settimana dal 19 al 25 agosto richiama: mercoledì 21 l’anniversario numero 58 per quella intitolata a nostra Signora del Cadore di Borca di Cadore (1961) dove è parroco don Riccardo Parissenti. Giovedì 22: Pozzale di Cadore dove a capo della parrocchia di San Tomaso Apostolo vi è mons. Diego Soravia, che ha quale collaboratore parrocchiale don Pieluigi Larese; qui l’anniversario è il numero 172, risalendo la prima cerimonia al 1847; ancora: Santa Maria delle Grazie di Rocca Pietore dove a capo dell’omonima parrocchia vi è padre Fortunato De Pellegrin; anniversario numero 54, risalendo al 1965; sempre giovedì 22. Chiesa della Madonna della Difesa di Cortina, anniversario 268 risalendo la cerimonia iniziale al 1751; venerdì 23 è la volta della chiesa di Puos d’Alpago (1849): anniversario numero 179; a capo della parrocchia di San Bartolomeo apostolo vi è don Luciano Saviane, cooperatore don Giampaolo Visentin; infine domenica 25: chiesa di Codissago, anniversario numero 442 risalendo la cerimonia di dedicazione al 1577, qui, a capo della parrocchia di Santa Maria Assunta vi è don Alessio Strappazzon. Abbiamo già avuto modo di scrivere di queste chiese e ci pare dunque opportuno soffermarci sulla cerimonia con la quale il vescovo Renato Marangoni ha proceduto venerdì 16 scorso alla dedicazione della chiesa di Formegan di Santa Giustina. Il settimanale diocesano L’Amico del Popolo ed il sito chiesabellunofeltre hanno sottolineato che la cerimonia suggestiva e molto partecipata si è svolta in una data non casuale, perché coincide con la festa di San Rocco, che non è il titolare della chiesa, ma è venerato da secoli nella frazione, rispettando un voto (fatto dalla comunità nel 1855 in occasione dell’ultima epidemia di colera) che prevede la processione per le vie del pese con la statua del Santo. Importanti lavori di restauro hanno interessato negli ultimi 20 anni la chiesa ed anche il campanile consentendo fra l’altro di far emergere un’Ultima Cena che richiama quella del Santuario feltrino di San Vittore ed un affresco di San Rocco risalente al 1200, oltre a tracce di una Santa Lucia. Accanto ai lavori realizzati con fondi raccolti dai frazionisti con varie iniziative e col contributo di: Fondazione Cariverona, Gal Prealpi Dolomiti e dell’8 per mille della Cei, va ricordato che a cura del Comune di Santa Giustina è stato realizzato un sagrato in pietra. Ha animato la celebrazione, presieduta dal vescovo di Belluno-Feltre, Renato Maranogni, il “Coro delle Chiesette”, formazione corale maschile che si esibisce in occasione delle feste patronali delle frazioni per animare la messa e renderla più solenne. La dedicazione è stata quindi certificata da un documento, firmato dal Vescovo, dal parroco don Gianni Trevisan, dal sindaco Ivan Minella e dal sacrestano Enzo De Boni (da vari lustri cura la chiesa con grande passione). Dopo il rito, è stato rinnovato il voto a San Rocco, con il Vescovo assieme ai sacerdoti – tra cui don Sergio Dalla Rosa, il parroco che ha dato il via ai lavori, e don Luigi Calvi, parroco di Meano, frazione che un tempo faceva parte della Pieve di Formegan – e al Sindaco ad aprire processionalmente la strada alla statua del Santo, portata da alcuni frazionisti. La chiesa di Formegan fu sede del primo nucleo parrocchiale, come attesta la Bolla del 1184 di papa Lucio III, che riconosce al Vescovo Drudo i confini della diocesi di Feltre, che nella Valbelluna terminano «in plebe de Formicano», nella parrocchia di Formegan. Successivamente si decise di spostare il centro parrocchiale a Santa Giustina, dove dal 1510 c’è l’attuale fonte battesimale. In chiusura diamo conto di una ricerca realizzata nel 2015 dagli allievi dell’istituto comprensivo “Gianni Rodari” di Santa Giustina, sintetizzata dal sito calcherasangiorgio.it: “Della chiesa di Formegan, dedicata prima a Santa Maria Nascente ed oggi a San Rocco si hanno pochi documenti, uno di questi è una lettera di Papa Lucio III da cui si capisce che la chiesa era presente già nel 1184. Poi fu ristrutturata tra il 1200 ed il 1300 e continuò nel tempo a subire modifiche tra cui alcune molto importanti tra il 1400 e 1500. Un tempo intorno alla chiesa sorgeva un cimitero delimitato da alberi di noci e inseguito da alberi di gelso. Nel 1780 venne restaurato anche il campanile. I lavori prima dell’ultimo restauro risalgono a pochi anni fa e interessano il risanamento della struttura interna, con la scoperta di preziosi affreschi di età medievale tra cui una bellissima Ultima cena”.
NELLE FOTO (Amico del Popolo e sito chiesabellunofeltre): esterno e particolare di interno della chiesa di Formegan; fasi della cerimonia di dedicazione; tradizionale processione con la statua di San Rocco.