LA SEGNALAZIONE E LA MANCATA ATTENZIONE PER UNA ZONA TURISTICA.
ROCCA PIETORE. Le Istituzioni rispondono, l’ennesima lettera di Diego Bassot che vive a Saviner di Rocca Pietore e ha in gestione un B&B non è passata inosservata, il Deputato Dario Bond prepara l’interrogazione. Il sindaco di Rocca Pietore Andrea De Bernardin ribadisce che il Comune non ha competenze ma nel frattempo non ha mancato di informarsi su quanto accaduto ieri in una zona turistica martoriata, dove i bimbi hanno il loro camp o meglio quello di emergenza perché il sito ideale non è più raggiungibile per la mancanza delle infrastrutture devastate da Vaia
IL SINDACO ANDREA DE BERNARDIN: “Sulla questione di ieri la cosa era organizzata dai Carabinieri e dal 3 Reggimento Guastatori di Udine. Hanno fatto brillare un pezzo da 75mm. Non è di competenza comunale”.
IL DEPUTATO DARIO BOND
LA LETTERA INVIATA A RADIO PIU’
di Diego Bassot_Saviner di Rocca Pietore
ROCCA PIETORE Un anno fa avevo fatto presente questa situazione informando la radio,oggi purtroppo si è ripetuta la storia,con esercito,carabinieri e ambulanze sia alla mattina che nel pomeriggio per far esplodere degli ordigni e anche in prossimità di un doposcuola con bambini,in quanto non riescono più a passare per andare al solito luogo (una galleria in prossimità della diga), a questo punto io non ho più parole, con tutto il disastro che abbiamo ancora in zona si mettono anche a far brillare le bombe,ma dove andremo a finire? Io non so,è intollerabile una cosa del genere con quel poco di turismo che ci è rimasto,vogliamo far scappare tutti? Ho in casa turisti che mi chiedono cosa succede cosa fanno i militari? Con la casa che trema ad ogni colpo? Mi scusi per lo sfogo,ma se non ricordo male mi aveva detto anche di avvisarla se succedeva di nuovo.
ARCHIVIO 2 AGOSTO 2017
Saviner di Rocca Pietore, in prossimità della sorgente solforosa peculiarità della Valcordevole, c’è una grotta che secondo gli esperti è ideale per far esplodere ordigni in presenza di artificieri dell’Esercito e dei Carabinieri. Il parere degli esperti non è condiviso da Diego Bassot, operatore turistico e gestore di un B&B alle porte della valle, sede di passeggiate lungo un percorso che porta alla sorgente dove è stato investito del denaro per rendere più accogliente la zona e istruire i turisti di passaggio mediante pannelli informativi. “Lo scorso lunedi 31 luglio tra le 10.30 e le 11.30 del mattino – racconta Diego Bassot – oltre la sorgente nei pressi dei basamenti in cemento per la mai costruita diga di Digonera, è stato fatto esplodere un residuato bellico, cioè una bomba”. La zona tra l’altro è nota anche per anche recenti eventi franosi dove sono intervenuti anche i vigili del fuoco. “Infatti – insiste Bassot, nato e cresciuto tra valli e anfratti di Saviner – è una montagna friabile, in una valle stretta. Questi scoppi potrebbero imprimere ulteriori scossoni? Quindi altri distacchi di materiale?”. E’ tra l’altro zona turistica particolarmente frequentata. “Chi ha impartito gli ordini di far brillare gli ordigni a Saviner – insiste Bassot – ignora i problemi della montagna e anche di chi ci vive. In piena stagione turistica con tante persone in passeggiata è stato dato l’ordine di evacuare la zona per il brillamento della bomba. Come lo spiego ai turisti convinti di essere in zona Unesco patrimonio dell’Umanità? E’ altrettanto imbarazzante lo scoppio, con regolare spostamento d’aria che fa tremare la mia struttura con totale disappunto di chi ha scelto il nostro territorio per trascorrere qualche giorno di relax in serenità”. Il messaggio di Diego Bassot cita anche la Prefettura, segnalando quanto accade con un invito ad un sopralluogo in zona. “Servirebbe forse a porre fine a queste operazioni tra montagne delicate”.
Il sindaco di Rocca Pietore, Andrea De Bernardin è a conoscenza che in passato in quella zona venivano fatti esplodere degli ordigni bellici. “Ma non credevo disturbasse qualcuno – dice – non ne sono mai stato informato ufficialmente. Vedremo di approfondie la problematica, mi piacerebbe che il mio cittadino mi informasse di questo oltre che comunicarlo alla stampa”.