Alle 11.30 circa l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato al Rifugio Padova, dove una turista di Pesaro di 67 anni, arrivata da poco in macchina con i familiari, aveva accusato un malessere. Sbarcati equipe sanitaria e tecnico di elisoccorso, la donna è stata subito visitata dal medico. Dopo essere stata imbarcata, è stata accompagnata all’ospedale di Belluno per gli approfondimenti del caso.
Alle 13.15 circa la Centrale del 118 è stata allertata dai Carabinieri, che avevano ricevuto la chiamata di una famiglia tedesca in difficoltà nella fase di rientro dalla Ferrata Dibona sul Cristallo. I quattro, padre, madre e due figli di 13 e 11 anni, anziché prendere l’uscita corretta completato il primo tratto, avevano iniziato la discesa molto più in basso, rimanendo incrodati. Geolocalizzati grazie alle coordinate ricevute sull’applicazione per smartphone in dotazione al Soccorso alpino, i quattro sono stati raggiunti dall’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, che li ha caricati a bordo utilizzando il verricello e li ha trasportati a Son Forca.
Il Soccorso alpino di Auronzo è stato invece chiamato per un’escursionista tedesca di 36 anni, che si era infortunata a una caviglia mentre si trovava a Forcella Lavaredo. Recuperata con il quad sotto la grandine dal gestore del Rifugio Lavaredo, la donna è stata poi trasferita nel fuoristrada del Soccorso alpino della Guardia di finanza, che la ha accompagnata fino al parcheggio, da dove si è allontanata con i propri mezzi.