“Dopo mesi di attacchi giornalieri di Luca Zaia al M5S è ora di raccontare la verità. Qualcuno pensa veramente che, durante il tour elettorale nel Sud Italia, Salvini parlerà di autonomia del Veneto e della Lombardia? Salvini non ha mai avuto nessuna intenzione di chiudere la partita dell’autonomia per due motivi: per prima cosa non conosce la materia e, credo, nemmeno gli interessi; in secondo luogo Salvini sa perfettamente che per ‘sbarcare’ al Sud non può dare l’autonomia alle regioni del Nord.
Ecco perché hanno fatto il gioco delle parti, con Zaia a fare il diavolo a quattro con pretese impossibili sotto il profilo costituzionale, in modo poi da scaricare le colpe sul M5S”.
Lo afferma Federico D’Incà, deputato veneto del Movimento 5 Stelle, in riferimento alle dichiarazioni rilasciate alla stampa dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.
“Oggi è chiaro che era già stato tutto deciso a tavolino – prosegue D’Incà, che aggiunge: Salvini e Zaia sono degli irresponsabili perché eravamo ad un passo da chiudere il tema delle autonomie attraverso la mediazioni del Presidente Conte: alla fine, invece, i veneti si troveranno con un pugno di mosche, altro che nido di vespe”.
Il deputato del Movimento 5 Stelle precisa alcune azioni messe in atto per la regione: “Il Veneto è stato al centro della visione del Governo ed in particolare del M5S in questo anno e mezzo. Abbiamo destinato 1,575 miliardi di euro per i truffati delle banche e in particolare di quelle venete, grazie alle verifiche fatte dal M5S nei conti dormienti delle assicurazioni. I rimborsi saranno operativi entro poco tempo vista la firma degli ultimi decreti ministeriali da parte del. ministro Tria. Oltre a questo, al Veneto è arrivato 1 miliardo di euro per il dopo tempesta Vaia, dei quali 400 milioni di euro sono in cantierizzazione nelle prossime settimane. Poi, quando Zaia vorrà, come M5S siamo pronti ad un confronto sulla Pedemontana Veneta e, con conti alla mano, potremo finalmente spiegare il costo pazzesco per le tasche dei veneti”.