BELLUNO La Provincia di Belluno si è aggiudicata il bando Pnrr presentato per l’istituto Negrelli di Feltre. Finanziato interamente l’intervento previsto, per un valore di 15,9 milioni di euro. Si tratta del primo progetto avanzato dagli uffici di Palazzo Piloni sul fronte del Piano nazionale di ripresa e resilienza, e nella graduatoria finale è stata premiata la qualità della proposta. Infatti, a livello regionale solo due progetti sono stati finanziati alle Province (l’altro è stato avanzato da Treviso), e quello del Negrelli è il più sostanzioso. Per la sede dell’Iti Negrelli-Forcellini di Feltre, la Provincia aveva previsto un’operazione di demolizione e ricostruzione. La struttura attuale infatti presenta alcuni problemi difficilmente risolvibili attraverso una riqualificazione dell’esistente: la carenza di aule, l’assenza dell’aula magna, criticità importanti sul fronte del consumo energetico e costi importanti di adeguamento sismico e adeguamento normativo. Le stime di intervento sugli edifici attuali prevedevano un costo eccessivo e tempi di intervento molto lunghi (nell’ordine di 4/5 anni). Pertanto, è stata scelta la via della ricostruzione ex novo sullo stesso sito, a seguito di demolizione. Un’operazione da 15,9 milioni di euro, che è stata apprezzata dalla commissione ministeriale. Il bando Pnrr fissa la conclusione dei lavori entro la primavera 2026. L’iter, adesso, prevede un concorso bandito direttamente dal Ministero dell’Istruzione per la predisposizione del progetto. Al vincitore verrà affidata la progettazione definitiva dell’intervento, poi verrà appaltata l’opera. «I nostri uffici presumono di avviare i lavori entro il 2024, per portare a conclusione l’operazione nel corso del 2025 – spiega la vice presidente della Provincia Lucia Da Rold -. L’area è particolarmente vasta e consentirà di realizzare la nuova scuola prima di procedere con la demolizione della vecchia struttura. In questo modo si evitano disagi agli studenti e al personale scolastico, semplificando al massimo anche eventuali spostamenti logistici». (foto staff edilizia scolastica)