CENCENIGHE “Io senza di te, uno scherzo non è. Mi ritrovo cosi’ con un buco nel cuore. Nelle pieghe dell’anima che ricorda e fa male…”. Ho scelto alcune parole di una canzone di Riccardo Cocciante* per entrare nei sentimenti di Ivana, Luana e Katia che nei giorni scorsi hanno salutato il loro “Tano”, Carlo Manfroi che in un assolato sabato post quarantena ci ha lasciati in uno dei luoghi che maggiormente amava, dove è cresciuto, dove conosceva ogni angolo e anfratto, quel luogo che lo ha tradito strappandolo ai suoi affetti. Quel buco nel cuore è stato in parte colmato da tanta attenzione per Carlo nei giorni delle ricerche, da tanto affetto per chi è rimasto nei giorni del dolore: la moglie, le figlie, i nipoti, perché “Tano” era anche nonno comunque evergreen. Lo ricordiamo oggi una volta in più con la tristezza per non averlo potuto fare nel giorno dell’estremo saluto per le note limitazioni da Covid_19. Cogliamo l’occasione ad una settimana dalla scomparsa per tributargli un ulteriore pensiero dopo aver parlato con i famigliari che hanno parole di ringraziamento per l’affetto dimostrato e che continua anche in questi giorni, che continuerà in futuro per tenere vivo il ricordo di Carlo. LA FAMIGLIA: la moglie Ivana, le figlie Luana e Katia ringraziano tutti coloro che hanno partecipato alle ricerche di Carlo “Tano”, partito per una passeggiata vicino a casa in località Bricol lo scorso sabato. Come è andata è purtroppo noto, Carlo non è più rincasato. “Grazie al Soccorso Alpino, in particolare a Diego Favero, Giorgio Farenzena, Alessandro Darman e Nadia Crose intervenuti con i loro cani da ricerca persone. Grazie ai vigili del fuoco, alla Guardia di Finanza del Soccorso Alpino del territorio ma anche delle limitrofe province di Trento e Bolzano, fondamentali nella ricerca con i loro cani molecolari. Grazie alla Protezione Civile, ai nostri compaesani, al gruppo dei cacciatori grandi conoscitori del territorio, tutti si sono spesi nelle ricerche, il loro impegno ci ha sostenuto in giorni terribili. Grazie alla scuola dell’infanzia di Taibon, quel messaggio inviato a Samuel ci ha emozionato, commosso, aiutato. Grazie a quanti hanno raccontato i loro ricordi legati al nostro Tano, sentimenti veri che hanno descritto carlo come era veramente. Grazie alle associazioni sportive dell’Agordino e provincia per la loro partecipazione al nostro dolore. Grazie a tutti, per l’insostituibile sostegno”.
*canzone “Un buco nel cuore”, Riccardo Cocciante 1982.