VENEZIA Il personale della sanità veneta coinvolto direttamente o indirettamente nell’emergenza Covid-19 riceverà dalla Regione un riconoscimento economico per un totale di 60.932.640 euro, divisi in 38.232.540 euro per il personale del comparto e in 7.581.478 euro per la dirigenza medica. Lo ha annunciato il Presidente della Regione, Luca Zaia, nel corso del consueto appuntamento per fare il punto sull’andamento dell’epidemia. La significativa somma è stata reperita per circa 26 milioni dal bilancio della Regione, per circa 20 milioni dal decreto legge Cura Italia del 26 marzo, per circa 15 milioni dal decreto legge “Rilancio”, in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, alla quale seguirà la sigla dell’accordo per l’utilizzo dei fondi.
IL PRESIDENTE LUCA ZAIA
I primi accrediti potrebbero essere inseriti già negli stipendi di giugno. L’accordo con le sigle sindacali dei lavoratori del comparto è già stato firmato il 18 maggio, quello con la dirigenza medica è in attesa di sigla. Per quanto riguarda il personale del comparto, che ha già raggiunto l’intesa sindacale, i fondi saranno ripartiti sulla base del personale in servizio al 31 marzo 2020 e per il 20% in base all’incidenza dei ricoveri Covid-19. Il premio arriverà a 1.200 euro per gli operatori sanitari e i tecnici direttamente coinvolti nell’assistenza ai pazienti Covid (circa 10.000 dipendenti); e fino a 600 euro per gli altri operatori impegnati in attività connesse a supporto dell’emergenza. Sono anche previste l’estensione dell’indennità “Malattie Infettive”, pari a 5,16 euro per ogni giornata lavorata nei reparti Covid e nei servizi connessi, e dell’indennità “Sub Intensiva”, pari a 4,16 euro giornalieri. Gli importi relativi ai mesi di febbraio, marzo e aprile 2020 saranno erogati con lo stipendio di giugno; nonché il riconoscimento del lavoro straordinario nei reparti coinvolti, che verrà pagato a partire da giugno e nei successivi mesi.
CORONAVIRUS PREMIO SANITARI VENETO-1