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Gestione Servizi Pubblici informa che, per lavori alla rete idrica comunale, DOMANI dalle 8 a FINE LAVORI verrà sospesa l’erogazione dell’acqua a S.TOMASO AGORDINO in LOCALITA’ PECOL.
Gestione Servizi Pubblici informa che a LIVINALLONGO DEL COL DI LANA nelle località LARZONEI,SALESEI DI SOPRA, SALESEI DI SOTTO, PIAN DI SALESEI, SALESEI, SOTTOCREPA e FOPPA, l’acqua erogata dall’acquedotto è di nuovo potabile e può essere usata, quindi, per scopi alimentari.
347 DURAN E CEREDA: fino all’11 luglio (festivi eclusi) senso unico con semaforo in località Sant’Andrea (GOSALDO)
PROVINCIALE 20 CAPRILE-SELVA DI CADORE. CHIUSA FINO AL 4 LUGLIO IN LOCALITA’ SOLATOR ANCHE SABATO E DOMENICA. TRANSITO CONSENTITO AI LOCALI CON TEMPI DI ATTESA FINO A 30 MINUTI
203 AGORDINA, FINO AL 30 LUGLIO ESCLUSI FESTIVI E PREFESTIVI SENSO UNICO ALTERNATO TRA CANDATEN E PERON. DALLE 7:30 ALLE 9 E DALLE 16:30 ALLE 18 CON MOVIERI, NEGLI ALTRI ORARI SEMAFORO
OGGI AD AGORDO SI FESTEGGIANO I SANTI PATRONI MA ANCHE MONSIGNOR LINO MOTTES
LA BARCA DE SAN PIERO DI LAURA
E’ una tradizione popolare veneta che consiste nell’usanza di porre, nella notte fra il 28 e il 29 giugno (festività dei santi Pietro e Paolo), un contenitore di vetro riempito d’acqua su una finestra, e nel fargli colare dentro un albume d’uovo (e con i tuorli, perché chiamarli rossi anche no, si fa lo sbatudin). Il contenitore deve essere lasciato per tutta la notte all’aria aperta, per assorbire la rugiada. Il mattino seguente l’albume avrà preso la forma della barca di San Pietro. A seconda della forma che prende il veliero, si preannuncia buono o cattivo tempo e di conseguenza, buono o cattivo raccolto. Se la barca ha le vele aperte, allora si prevedono giornate di sole, se sono chiuse e strette indica pioggia in arrivo. In generale, un bel veliero con molte vele aperte promette un’ottima annata di raccolto.
DA FACEBOOK
AGGIORNAMENTO DALLA ULSS 1 SUL FOCOLAIO COVID DI FELTRE
FELTRE A seguito di due positività COVID 19 evidenziate venerdì scorso a carico di due operatori di un noto negozio di Feltre, il Dipartimento di Prevenzione, come già indicato ieri, ha avviato le necessarie attività di contact tracing. Sono stati, come noto, eseguiti 25 tamponi che hanno portato all’individuazione di 3 positività già comunicate ieri. A queste si è aggiunta un’ulteriore positività che porta a un totale di 6 i soggetti coinvolti dal piccolo focolaio epidemico. Anche la sesta persona positiva al COVID è un contatto stretto extra-lavorativo dei primi due casi segnalati. Tutte queste 6 persone sono sottoposte ad isolamento domiciliare fiduciario: 4 presentano sintomatologia lieve-moderata mentre 2 sono asintomatiche. Tra i 21 tamponi negativi di ieri si segnala la totale negatività al test degli operatori del punto vendita. Oltre ai 25 tamponi eseguiti ieri, dai quali sono emerse 4 positività, per effetto dell’allargamento del contact tracing sono stati oggi eseguiti ulteriori 18 tamponi i cui referti saranno resi disponibili in nottata.
ESCURSIONISTI DELLA DOMENICA TRA STRAPPI MUSCOLARI, MALORI E CAVIGLIE SLOGATE MA COME SEMPRE IL “TAXI” SUEM RISPONDE: PRESENTE!
VAL DI ZOLDO Un escursionista in camminata verso il rifugio Coldai dallo zoldano è stato costretto a chiamare il Suem di Pieve di Cadore per uno strappo muscolare. Mentre l’equipaggio stava prestando le cure all’uomo S.V., 61 anni, di Rovigo, una donna sul posto, M.R.M., 48 anni, di Pordenone, ha accusato un malore. Entrambi sono stati imbarcati e trasportati all’ospedale di Belluno per le verifiche del caso.
PONTE NELLE ALPI Il Soccorso alpino di Longarone e Belluno sono intervenuti sul sentiero che dalla Chiesa di Sant’Andrea porta a Polpet, poiché scendendo con un amico, un’escursionista si è procurato un trauma alla caviglia. I due sanitari della Stazione di Longarone le hanno stabilizzato la gamba e, una volta imbarellata, I.C., 46 anni, di Ponte nelle Alpi (BL), è stata imbarellata e trasportata fino a valle, assicurando il passaggio con corde nei tratti più esposti. La donna si è poi allontanata autonomamente.
INTERVENTO SUL PICCOLO LAGAZUOI
CORTINA Nel pomeriggio di ieri l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione della Via del buco sul Piccolo Lagazuoi, dove a un alpinista scivolato in parete era rimasto incastrato un piede, causandogli una storta al ginocchio. Recuperato dal tecnico di elisoccorso con un verricello di 20 metri, l’infortunato, G.F., 59 anni, di Cappella Maggiore (TV), è stato trasportato all’ospedale di Cortina. I compagni hanno proseguito autonomamente.
CANTIERI ALLA DOMENICA, DOVE NON SI LAVORA, NON SONO PRESENTI I MOVIERI, SI FORMANO LE CODE E SI GUASTA IL SEMAFORO
AGORDO Dopo l’incontro in Prefettura sembrava di aver intuito che i cantieri nel fine settimana devono chiudere e le strade liberate per evitare quanto visto una settimana fa, ad esempio sulla 203 Agordina con 12 chilometri di coda fino alla tangenziale di Agordo, dal semaforo alla Stanga difronte alla centrale. Pareva anche d’aver intuito che in caso d’impossibilità a coprire un buco e spostare il cantiere l’impresa dovrebbe comunque garantire fluidità al traffico con i movieri. Evidentemente quanto detto non vale per la regionale 347 del Duran e Cereda perché tanto sabato che soprattutto ieri, in piena curva a Crostolin sopra Agordo, in strada c’erano i mezzi della ditta, i fossi regolarmente aperti sulla carreggiata e cosa ancora peggiore un impianto semaforico funzionante a metà. Erano le 10.08 minuti quando è partita la telefonata diretta al sindaco di Agordo che subito ha invitato gli addetti ai lavori ad intervenire, prima che qualcuno si facesse male, prima che scoppiasse la rissa. Infatti per gran parte della mattinata, forse anche prima. un semaforo (da Agordo a La Valle) ha funzionato regolarmente passando dal rosso al verde, l’altro invece, il gemello (La Valle-Agordo), ha continuato a lampeggiare sulla luce arancione. Lasciamo al lettore immaginare cosa cosa sia successo quando automobilisti e motociclisti hanno rispettato il rosso ma quando si sono mossi con il verde, in piena curva, si sono trovati difronte i mezzi degli utenti della strada in discesa, leggittimati dal semaforo lampeggiante a proseguire senza fermarsi. Chi era presente ha assistito a scene al limite della sopportazione tra utenti della strada, retromarce, parolacce e quanto si può immaginare. La regionale 347 non è una strada di serie B tra l’altro, è la direttrice per Passo Duran con il suo Rifugio Carestiato sempre molto apprezzato dai turisti, ma anche la via di collegamento per lo zoldano e quindi longaronese, Primiero e Alto Agordino. Perché la ditta che ha in appalto i lavori non ha coperto i buchi e liberato la strada diversamente da quanto fatto lungo la regionale 203 agordina a La Stanga e Candaten dopo una settimana di crtitiche e polemiche? Domande lecite anche se di norma non dovremo essere noi a farle. (MM)
COVID19, IL FOCOLAIO NEL FELTRINO, SONO 6 I CONTAGIATI. E’ EMERGENZA ASSEMBRAMENTI A BELLUNO E FELTRE MA ANCHE NEI RIFUGI FREQUENTATI DA TURISTI ITALIANI CHE NON RISPETTANO LE REGOLE. SULLE STRADE IERI E’ ANDATA MEGLIO MA NON A CROSTOLIN DI AGORDO PER UN CANTIERE CHE HA RALLENTATO IL TRAFFICO ED UN SEMAFORO GUASTO.
di Mirko Mezzacasa
Sei contagiati nel feltrino, tutto ha avuto inizio dopo i controlli a due dipendenti dell’Eurobrico il negozio di bricolage rimasto chiuso per due giorni per permettere la sanificazioni di tutti i locali alla Zuecca. I colleghi degli infetti sono risultati tutti negativi, però i risultati di ieri sera hanno fatto emergere un caso di positività tra i contatti tra i parenti o amici, 18 i tamponi eseguiti nella giornata di festa. E’ emergenza movida, nel feltrino assembramenti sabato sera, a Belluno soprattutto nei giovedi di sera. Numerose le segnalazioni e oggi l’assessore al commercio di Feltre Irma Visalli incontrerà il comandante della Polizia Locale “Per valutare – dice – le segnalazioni di assembramenti e capire come muoversi per evitare spiacevoli situazioni” . Ieri è stato assalto ai rifugi alpini, tanti turisti tutti italiani ma sono pochi gli stranieri che scelgono le località della montagna per le loro ferie. Dai gestori dei rifugi la denuncia: “in pochi rispettano le regole, poche le mascherine anche chi entra in sala da pranzo o usa i servizi”. Mancano i pernotti per la latitanza degli stranieri, i turni per il pranzo costringono a tenere aperte le cucine anche fino alle 16 del pomeriggio. Sulle strade ieri meno problemi di sette giorni fa, code dimezzate in autostrada ma i rallentamenti non sono mancati, 4 i chilometri di coda a Vittorio Veneto Nord con l’intervento della Polizia locale a dirigere il traffico, code da Tai di Cadore ad Ospitale, scorrevole il traffico lungo l’Agordina, caso sulla 347 per un cantiere a Crostolin e un guasto al semaforo dove si è sfiorata la rissa oltre ai frontali. E’ stata una giornata di grande lavoro per il Soccorso Alpino e l’elicottero del Suem chiamato per malori, caviglie slogate e affaticamenti degli impreparati escursionisti della domenica. I NUMERI IN VENETO: TOTALE POSITIVI 19276 (+6) ATTUALMENTE POSITIVI 461 (-10) DECESSI 2008 (+1) NEGATIVIZZATI 16807 (+15) IN ISOLAMENTO 711 (-30) RICOVERATI 186 (+1 16 POSITIVI, 170 NEGATIVIZZATI), NEGLI OSPEDALI DI COMUNITA’ RICOVERATI 30 (0, 6 POSITIVI, 24 NEGATIVIZZATI), IN TERAPIA INTENSIVA 11 (1 POSITIVI, 10 NEGATIVIZZATI). DIMESSI 3584 (+1) I NUMERI IN PROVINCIA: TOTALE CONTAGI 1191 (+4) , ATTUALMENTE POSITIVI 27 (+4) , DECEDUTI 112 (0), NEGATIVIZZATI 1052 (+2) ISOLAMENTO DOMICILIARE 92 (+25) RICOVERATI IN OSPEDALE AL SAN MARTINO 2 (0)
NELLE ULTIME 24 ORE: 6 POSITIVI, 1 DECESSO E 1 RICOVERO IN PIU’ IN AREA NON CRITICA
DATI E GRAFICI DEL GIORNO, PROVINCIA – REGIONE 28 GIUGNO 2020
Con la collaborazione di Tiziano De Col
ZAIA TAGLIA I NASTRI MA NON SOLO, OSPEDALI NON SOLO MURI
FELTRE L’Altra settimana il taglio del nastro all’ospedale Santa Maria del Prato, ma altrove solo lacrime per i servizi persi dal Cadore all’Agordino. I Comitati portano l’attenzione su quanto è stato perso negli ultimi anni
DI GIANNI SANTOMASO
GLI AGORDINI AGGIUNGONO
PRECISAZIONI IN MERITO ALLA DIFFUSIONE DI NOTIZIE RELATIVE AL RADUNO ALLO STELVIO
COMUNICATO DELLA FISI
Nello staff anche il bellunese Giovanni Feltrin di Longarone (tecnico della nazionale) Goggia e Brignone
In relazione ad alcune informazioni filtrate in maniera distorta attraverso alcuni siti internet, la Federazione Italiana Sport Invernali precisa che grazie alla rigida applicazione dei protocolli sanitari stilati per la gestione del raduno sciistico dello Stelvio è stato possibile identificare che un tecnico, appena salito sul ghiacciaio, mostrava deboli sintomi influenzali. È stato quindi immediatamente condotto presso l’ospedale di Sondalo dove è risultato positivo al test sierologico e, di conseguenza, per il protocollo dell’ATS di Sondrio, sottoposto ad un tampone. Per lo stesso protocollo la stessa ATS ha sottoposto a tampone tutti coloro che si trovano in questi giorni presso l’hotel Livrio. Oggi si è attivata anche l’ATS di Bolzano, essendo il Livrio in territorio altoatesino, che effettuerà un nuovo tampone. La situazione complessiva è costantemente monitorata dalla Commissione medica FISI, in continuo contatto con ATS, che provvederà immediatamente ad isolare eventuali casi di positività. Il tecnico ora sta bene e gli esami non hanno evidenziato ulteriori sintomi di nessun tipo.
LA MONTAGNA DI AGORDO: COMUNALE PER IL FRAMONT, UN BEL LAVORO CON I FONDI VAIA
AGORDO Proprio un bel lavoro sulla strada che da Rif sale fino a Malga Framont passando per il Don. La ditta incaricata dei lavori ha sistemato il fondo stradale allargando la rotabile in alcuni punti, ora è un piacere raggiungere la malga, dotata di ampio parcheggio, ma anche i sentieri per il Rifugio Carestiato, Mont Alt con la sua Croce, l’Alta via numero 1 che porta ai rifugi Vazzoler, Tissi e Coldai. La strada era stata seriamente danneggiata dalla furia di Vaia. “Sono stati spesi 400 mila euro inizialmente – spiega l’assessore ai lavori pubblici Giulio Favretti – poi ne sono stati aggiunti altri 150 mila”. I cantieri rimangono aperti per gli utlimi lavori di rifiinitura con eventuali chiusure se necessarie, con l’autunno via di nuovi ai cantieri. “Ci saranno dei lavori su un lotto boschivo – spiega Favretti – e poi la ditta incaricata provvederà alle rifiniture della strada, compresa l’asfaltatura”: Intanto sono terminati anche i lavori di posa dei guardrail in legno tra Rif e il Don altra bella soluzione nel rispetto dell’ambiente. Continuano invece anche nelle prossime settimane i lavori sull’altra comunale, quella che collega Don con la frazione Farenzena “Per questo cantiere – spiega Favretti – il Comune ha stanziato 30 mila euro, nelle nostre intenzioni dare un’importante via di sfogo alla frazione in quota per raggiungere il Don ma anche Rif, potrebbe tornare molto utile anche in caso di emergenze.”
VIDEO DA MALGA FRAMONT CON UNA VISIONE SPETTACOLARE TRA MONTE CELO, MOIAZZA, FRAMONT
COME INVESTIRE ALLA MENO PEGGIO I SOLDI DEI FONDI DI CONFINE, DUE ANNI DI LAVORO E STRADA SBARRATA
TAIBON Verrebbe da sorridere se non fosse da piangere, perchè quei soldi stanziati sette anni fa (annualità 2013-2014) non hanno trovato concretezza in un’opera voluta dal Comune e seguita dall’ufficio tecnico fin dal 30 dicembre 2017. Oltre 332 mila euro dei fondi di confine immobilizzati, viene da sorridere se si pensa che i lavori sono iniziati il 16 aprile 2018, viene da piangere se si pensa invece che erano stati previsti 150 giorni per l’esecuzione, ovvero doveva essere inaugurata nel settembre del 2018 e invece quella strada è ancora sbarrata. Viene da sorridere se si pensa che lo scorso anno la strada era stata aperta, addirittura si ipotizzava anche l’illuminazione, viene da piangere se si guarda la strada oggi, dei pali per l’illuminazione nemmeno l’ombra, peggio: la strada è di nuovo chiusa, ermeticamente chiusa non ci passa nemmeno un pedone. Per la verità non è stata mai inaugurata, nessun taglio del nastro e probabilmente non è stata nemmeno mai collaudata, come dire che per un anno chi ha circolato su quella strada per raggiungere Peden ed evitare lo stretto del Comedon lo ha fatto infrangendo le regole ma sentendosi autorizzato visto che erano state tolte le “transenne” una sorta di tacito via libera. Evidentemente tra gli esecutori delle opere e l’ufficio tecnico comunale è successo qualche cosa, lo si intuisce dal commento del sindaco Silvia Tormen che alla richiesta di chiarimenti in modo telegrafico ma assolutamente chiaro risponde: “E’ una questione tecnica che conosce bene Fulvio Collazuol che è appunto il tecnico comunale. Da quanto ne so c’è un procedimento aperto con l’Anac (’Autorità Nazionale Anticorruzione che si occupa della prevenzione della corruzione nell’ambito delle amministrazioni pubbliche ndr.). Alla base dell’inghippo un non accordo economico con la ditta costruttrice (Impresa La Bellunese di Santa Giustina, direttori di cantiere Marco e Tito Zollet). Secondo l’Ufficio Tecnico dovrebbe pagare penali per il ritardo della consegna dei lavori e quindi ha avanzato riserve e ad oggi manca il collaudo”. La frazione Lagunal è quindi di nuovo privata di un importante collegamento, i fondi di confine non trovano concretezza, la gente si lamenta e il sindaco alla domanda quando si risolverà la situazione risponde “Credo ci vorrà qualche mese”. Per quanto riguarda l’illuminazione di una strada buia, quindi anti pedonale, neanche da chiederlo, ora i problemi sono altri ma il paese cerca risposte, stufo di aspettare e vedere un cantiere aperto. Rimane il fatto che per un anno la gente ha continuato a transitare su quella strada fortunatamente non ci sono stati incidenti.
FIORIN FIORELLO TAIBON E’ BELLO…
TAIBON Come di consuetudine anche quest’anno il comune ha provveduto ad abbellire con i fiori i ponti principali del paese, la piazzetta di San Cipriano, le piazzole picnic in Valle di San Lucano e il monumento ai caduti in piazza del Municipio. Verranno curati amorevolmente da volontari che abitano nelle vicinanze e, sul Pont Grant, da giovani ragazze volenterose che abbiamo colto in “flagrante”. Un altro gran esempio di come la popolazione di Taibon sia disponibile e collaborativa. Siamo riconoscenti anche agli abitanti delle varie frazioni che spontaneamente adornano le loro fontane, piazzette e quant’altro affinché anche il passante possa “lustrase l’ocio”.
CICLABILE DI ALLEGHE SEGNALETICA CARENTE, LE CRITICHE DI UN TURISTA NELLA LETTERA AI SINDACI
Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera di Giorgio Troni (Venezia) inviata ai sindaci di Rocca Pietore Andrea De Bernardin e di Alleghe Danilo De Toni. Il riferimento alla ciclabile della Val Cordevole, la stessa in questi giorni oggetto di critiche inascoltate a tutti i livelli dove una ditta sta “grattando” l’asfalto posizionato pochi mesi fa (era come un biliardo) perché per qualcuno il colore stona con l’ambiente. Per questa “grattata” saranno spesi – lo ricordava l’ex sindaco di Alleghe Siro De Biasio – oltre 30 mila euro.
LA LETTERA
LE FOTO PER LE BELLE NOTIZIE
CANALE D’AGORDO Continuano i lavori della Provincia sulla strada per Carfon dopo la frana autunnale che ha bloccato la rotabile che dalla 346 sale nella frazione che non è rimasta isolata ma solo grazie al collegamento per Vallada. Stamane in cantiere anche l’elicottero. (grazie a Stefano per la collaborazione)
QUASI 9 PMI SU 10 NON HANNO CHIESTO PRESTITI AVVALENDOSI DEL FONDO DI GARANZIA
ZERO PIU’ UNO DIVENTA LA FABBRICA DELLE EMOZIONI
RADIOPIU La rubrica “Zero Più Uno” diventa “La Fabbrica delle Emozioni”. Eravamo partiti a marzo con una serie di interviste sul difficile momento che stavamo vivendo a causa dell’epidemia da covid 19. Dalle aziende ai professionisti, dagli artigiani agli esperti nei vari settori della società, abbiamo sentito punti di vista e considerazioni, cercando di capire il momento delicato vissuto dalle comunità. Abbiamo proseguito testimoniando attraverso le parole degli ospiti la ripresa, la ripartenza lavorativa, culturale e sociale. Nel titolo “Zero” rappresentava idealmente il lockdown, “Uno” la fase della ripartenza. In mezzo Radio Piu’, sempre testimone della nostra vita. Ora, cerchiamo di tornare il più possibile nella normalità. “Da Zero Più Uno” a “La Fabbrica delle Emozioni” riprendendo anche per tradizione il titolo di un anno fa, in apparenza contraddittorio, ma che nel nostro spirito vuole essere un auspicio: tante emozioni da diventare una sorta di fabbrica, nel senso della quantità, ma non nella qualità, perché le emozioni non sono quasi mai ripetitive. In parte cambia il taglio del programma. Alcune difficoltà restano ancora in questo periodo, per la nostra economia industriale, artigianale, commerciale e turistica, ma la fiducia verso la stagione estiva c’e’, vogliamo testimoniarla attraverso le parole degli operatori turistici e commerciali, ma apriamo il dialogo anche verso altre realtà che possono caratterizzare la bella stagione. Ci saranno forse meno eventi questa estate, anche se ci auguriamo possano essere ripensati in maniera diversa. E noi ci saremo, in un viaggio quotidiano che ci farà scoprire con fiducia e positività la possibile strada verso una vita che è e forse sarà un po’ diversa di quella vissuta fin’ora, ma che ci può aprire, nel nostro territorio, a nuove potenzialità e ulteriori sviluppi. La Fabbrica delle Emozioni, sara’ in onda nei mesi di luglio e agosto dal lunedi al venerdi alle 15.10 e alle 20.30, anche grazie al prezioso supporto di Giornale & Caffe’ di Taibon Agordino.
IL SALUTO DI VASCO ROSSI A RADIO PIÙ RACCOLTO DA MAURIZIO LAGHI
EUSTACHIO RUDIO, STUDIOSO E MEDICO POCO NOTO MA DI NOTEVOLE LEVATURA di Renato Bona
Ci occupiamo oggi di un bellunese illustre, anche se poco noto e talvolta confuso con un quasi omonimo che era in tutt’altre faccende occupato. Parliamo di Eustachio Rudio che nacque a Belluno intorno al 1548 – lo scrive Massimo Rinaldi nel volume 89 dell’anno 2017 del Dizionario biografico degli italiani – dal giureconsulto Giovanni Battista (già governatore dell’abbazia di Moggio) e da Elisabetta Bazzi. Conseguito il dottorato in arti e medicina nel 1574, nello studio di Padova, si trasferì in Friuli dove esercitò la professione medica per un decennio prima di accogliere l’invito del patrizio Pietro Zani e trasferirsi a Venezia. Il soggiorno nella città lagunare durò 4 anni e consentì al nostro di integrare la formazione personale sotto la guida di Alessandro Massaria, e di perfezionare i rapporti di clientela con le famiglie di maggior peso nelle istituzioni culturali della Repubblica ottenendo, grazie all’appoggio del procuratore di San Marco, Giovanni Micheli, una lettura di medicina pratica nella pubblica Libreria per un biennio, periodo nel quale – sempre secondo Rinaldi – si fa risalire l’avvio di un serrato impegno editoriale che nel 1587 portò alla pubblicazione appunto a Venezia, dei tre libri di cardiopatologia ‘De virtutibus et vicii cordis’, con dedica ai rettori dello Studio patavino, in cui si tratta principalmente di palpitazioni, infiammazioni e sincopi, seguiti nel 1588 dal breve compendio di fisiologia galenica ‘De usu totius humani corporis’ dedicato a Lorenzo Massa. C’è da aggiungere che – come scrive il sito dizionariobiograficodeifriulani.it – anche con lo pseudonimo di Ioannes Donatellus Castilionensis pubblicò varie opere che gli dettero una discreta notorietà. Ancora: “All’inizio del nuovo decennio divenne titolare di una condotta a Montagnana nel Padovano, dove accettò di spostarsi per attendere con più tranquillità alla sistemazione di alcuni scritti ‘de arte medica’ che da tempo aveva in animo di rendere pubblici”. Quattro dei cinque libri previsti videro la luce: i primi due dedicati alle affezioni delle singole parti, il terzo alle febbri e ai morbi non specifici, il quarto alle malattie esterne, il quinto alle infermità curate per via empirica. I primi tre furono pubblicati a Venezia con il titolo “De humani corporis affectibus dignoscendis, praedicendis, curandis et conservandis” nel 1590, 1595 e 1952 con dedica al Senato veneto, al granduca di Toscana Ferdinando de’ Medici e ai settemviri della città di Udine; il quarto uscì ancora a Venezia nel 1606 con dedica a Leonardo Dona; il quinto non venne mai stampato. Il frutto di tali fatiche fu l’incarico di supplente del vecchio Bernardini Paterno, forse tra il 1591 e il 1592, mentre è del 1595 l’offerta di una condotta nella comunità di Udine: ringraziando per la fiducia accordata, afferma di considerare Udine sua novella patria tanto che nei frontespizi delle opere successive si sarebbe sempre dichiarato ‘Utinensis’ al posto del precedente “Bellunensis’. Venuto a morte Massaria il 15 ottobre 1599, il Senato lo chiamò alla cattedra di pratica medica ordinaria con lo stipendio di 600 fiorini, saliti a mille nel 1603 con la promozione e commutati in mille scudi nel 1609. Pubblicò quindi il “De tumoribus praeter naturam” e il “De naturali atque morbosa cordis constitutiones” a Venezia il 1610. Nominato cavaliere di San Marco nel 1607, Rudio fu ascritto alla nobiltà udinese il 31 luglio 1609 ed il 26 aprile di due anni dopo investito della giurisdizione comitale dei feudi di Goricisso, Virco e Gradiscutta. Arricchì la personale produzione con due opere rilevanti: “De morbis occulti set venerati” (Venezia 1610), dedicata al papa Paolo V, e “De anima” (Padova 1611), dedicata all’amico Ottavio Amalteo. Nell’estate del 1612, durante un soggiorno udinese, Rudio cadde gravemente malato; dettato il testamento il 28 agosto successivo, morì il 1. settembre 1612 e venne sepolto nella chiesa di San Pietro martire di Udine, Lasciò la moglie, Lionetta Doglioni e i figli Nicolò (ereditò il titolo comitale), Ercole, frate cappuccino, una figlia sposata col nobile udinese Pietro Brazzacco mentre l’altro figlio, Giacomo, era mancato l’anno precedente. In chiusura – detto che il Comune di Belluno gli ha intitolato la via che a Cavarzano è tra la Urbano Pagani Cesa e la A. Alpago; che lo storico bellunese Giuseppe Fontana lo ha inserito tra le figure storiche nel suo libro del 1960 “La Provincia di Belluno” ricordando che: “…compilò un trattato sulla circolazione del sangue nel corpo umano e questo per molto tempo costituì testo indiscusso”; che nel Notiziario del Rotary club Belluno dell’aprile 2010, a cura di Gianni Bertiato venne pubblicato un esaustivo servizio per “Storie di medicina bellunese” in cui si diceva di Rudio: “E’ una figura poco nota ma di sicuro interesse come medico e studioso affermatosi a livello nazionale sul finire del XVI secolo; egli, purtroppo, deve essere annoverato in quella schiera quasi anonima di letterati, filosofi ed eruditi di cui abbondarono le nostre Università, e in particolare quella padovana agli inizi del ‘600…” – citiamo il sito ilmedicodifamiglia.altervista perché nella biografia di Rudio scrive che il medico bellunesee “noto anche come Eustachius Rudius Bellunensis o con lo pseudonimo di Ioannes Donatellus Castilionensis, fu principalmente uno studioso della struttura e delle funzioni del cuore e delle arterie”. NELLE FOTO (Renato Bona, Wikipedia, sito ilmedicodifamiglia.altervista): la tabella e due scorci della via col nome di Eustachio Rudio a Belluno; il frontespizio dell’opera “Ars medica”, Venezia 1608 con Rudio-Utinensis; la circolazione sanguigna secondo il medico bellunese; copertina di una delle pubblicazioni di Rudio-Bellunensis; scrive all’amico Nicolao Donato.
AGORDINOMERON OGGI L’ULTIMA DI 105 PUNTATE SUPERATO ANCHE IL BOCCACCIO
ECCO CHI HA RACCONTATO LE STORIE A RADIO PIU
Maria Teresa Andriollo, Paola Battaglino, Cesare Benvegnù, Corrado Chicco Cattadori, Giuliana Da Ronch, Laura Da Tos, Bruna Dai Pra, Antonella De Riva, don Fabiano Del Favero, Diana Fontanive, Andrea Fossen, Lucia Fossen, Sara Gnech, Ada Grilli, Luisa Manfroi, Carlo Mazzarol, Albino Mezzacasa, Mirko Mezzacasa, Oretta Paternoster, Attilio Pietrogiovanna, Renato Pietrogiovanna, Angelo Ramazzina, Ivo Ren, Elisa Ronchi, Italo Rualta, Paola Rudatis, Gianni Santomaso, Loris Santomaso, Alessandro Savio, Loris Serafini, Damiano Soppelsa, Gigliola Soppelsa, Simonetta Soppelsa, Claudio Tibolla, Ivonne Tomaselli, Pietro Urpi, Celestino Vallazza, Gian Piero Zanin.
Foto: DUNIO PICCOLIN, IL DISEGNO PER AGORDINO MERON
IERI ALLA RADIO
LA RASSEGNA STAMPA DALL’AMICO DEL POPOLO di Gianni Santomaso
AGORDINOMERON
AGORDINOMERON, IL TERRITORIO SI RACCONTA Da un’idea di Gianni Santomaso
IL MESSAGGIO DEI SACERDOTI A RADIO PIU
DON CESARE SU RADIO PIU’ ALLE 7.30 E 19.30, PARROCCHIE DI AGORDO, LA VALLE E TAIBON
PROVINCIALE 641 DI PASSO FEDAIA, FINO AL 31 LUGLIO (FESTIVI E PREFESTIVI ECLUSI) SENSO UNICO IN LOCALITÀ ROCCA PIETORE PER SOSTITUZIONI BARRIERE LATERALI
PROVINCIALE 25 PASSO VALLES FINO AL 18 LUGLIO (FESTIVI ESCLUSI) SENSO UNICO ALERNATO CON SEMAFORO O MOVIERI PER ESBOSCO
FINO AL 24 LUGLIO SABATO E DOMENICA COMPRESI LUNGO LA 641 DI PASSO FEDAIA IN LOCALITà CAPANNA BILL E COL DI ROCCA, SENSO UNICO ALTERNATO CON SEMAFORO
PROVINCIALE 20 DELLA VAL FIORENTINA, SELVA DI CADORE: FINO AL 4 LUGLIO, CHIUSURA TOTALE TRA SOLATOR E IL CENTRO DEL PAESE ANCHE NEI GIORNI FESTIVI E PREFESTIVI, DAL CHILOMETRO 4.850 AL CHILOMETRO 5.100. TRANSITO CONSENTITO AI LOCALI CON TEMPI DI ATTESA MASSIMI STIMATI IN 30 MINUTI IN LOCALITA’ SOLATOR DAL CHILOMETRO 4.400 AL CHILOMETRO 4.850
STRADA REGIONALE 48 DELLE DOLOMITI, DAL KM 110,350 AL KM 112, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO ANCHE SABATO E FESTIVI FINO AL 30 GIUGNO PER POSA ELETTRODOTTO INTERRATO
PROVINCIALE 563 DI SALESEI, FINO AL 3 LUGLIO, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO IN LOCALITÀ DIGONERA PER MESSA IN SICUREZZA PIANO VIABILE, SABATO E FESTIVI INCLUSI
STRADA PROVINCIALE 346 DEL SAN PELLEGRINO, NEI COMUNI DI FALCADE, CANALE E VALLADA, FINO AL 3 LUGLIO, INCLUSI SABATI E DOMENICHE, POSSIBILE ISTITUZIONE DI SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA MOVIERI PER SOSTITUZIONE CONDUTTORI E MANUTENZIONE LINEA ELETTRICA ALTA TENSIONE
REGIONALE 203 AGORDINA, NEL COMUNE DI CENCENIGHE, FINO AL 3 LUGLIO, INCLUSI SABATI E DOMENICHE, POSSIBILE ISTITUZIONE DI SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA MOVIERI PER SOSTITUZIONE CONDUTTORI E MANUTENZIONE LINEA ELETTRICA ALTA TENSIONE
STRADA REGIONA 203 AGORDINA, TRA MAS DI SEDICO E CERNADOI SU TRATTI SALTUARI DI STRADA, FINO AL 30 GIUGNO, ESCLUSO SABATO E DOMENICA, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO PER MESSA IN SICUREZZA BARRIERE DI PROTEZIONE LATERALI
STRADA REGIONALE 48 DELLE DOLOMITI, NEL COMUNE DI LIVINALLONGO DEL COL DI LANA IN LOCALITA’ ANDRAZ, FINO AL 30 GIUGNO SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO O MOVIERE CON POSSIBILI BREVI INTERRUZIONI TOTALI AL TRAFFICO DELLA DURATA MASSIMA DI 10 MINUTI, PER LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA DEL VERSANTE
STRADA REGIONALE 203 AGORDINA TRA PERON E CANDATEN, DAL 15 GIUGNO AL 31 LUGLIO ESCLUSI SABATI E DOMENICHE, DALLE 7:30 ALLE 9 E E DALLE 16:30 ALLE 18 SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA MOVIERI. NEGLI ALTRI ORARI SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA SEMAFORO PER INTERRAMENTO CAVIDOTTO E-DISTRIBUZIONE
48 DELLE DOLOMITI, LOCALITA’ ALVERA’ CORTINA D’AMPEZZO LUNGO IL PONTE SUL TORRENTE BIGONTINA. DAL 18 GIUGNO E FINO A REVOCA DIVIETO DI TRANSITO AI VEICOLI AVENTI MASSA A PIENO CARICO SUPERIORE A 24 TONELLATE
PROVINCIALE 1 SINISTRA PIAVE, INTERRUZIONE TOTALE ALLA VIABILTA’ DAL GIORNO 22 GIUGNO FINO A REVOCA PER CEDIMENTO STRUTTURALE DI PARTE DEL FABBRICATO
STRADA PROVINCIALE 6 DI DANTA, NEL COMUNE DI DANTA DI CADORE, DAL 29 GIUGNO AL 14 AGOSTO, COMPRESI SABATI E DOMENICHE, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO PER REALIZZAZIONE CORDOLI E BARRIERE DI SICUREZZA
347 DURAN E CEREDA: FINO ALL’11 LUGLIO (FESTIVI ECLUSI) SENSO UNICO CON SEMAFORO IN LOCALITÀ SANT’ANDREA (GOSALDO)
PROVINCIALE 25 PASSO VALLES DA LUNEDI AL 18 LUGLIO (FESTIVI ESCLUSI) SENSO UNICO ALERNATO CON SEMAFORO O MOVIERI PER ESBOSCO
347 DURAN E CEREDA, NEI COMUNI DI CIBIANA E VALLE DI CADORE, DAL 30 GIUGNO E FINO AL 10 LUGLIO POSSIBILI INTERRUZIONI DELLA DURATA MASSIMA DI 30 MINUTI E SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA MOVIERI PER ASFALTATURA PIANO VIABILE
L’AGORDINA FESTEGGIA LA PROMOZIONE NELL’ANNO DEL CINQUNTESIMO
AGORDO Una domenica in compagnia, rispettando il distanziamento sociale e con le mascherine alzate. Ieri all’Ivano Dorigo di Agordo l’Agordina Calcio ha festeggiato la promozione in Seconda Categoria. I giocatori e gli addetti ai lavori gli unici presenti per la festa di fine stagione. Ora si pensa già al prossimo campionato regionale con conferme e nuovi arrivi nella rosa dell’allenatore Marco Lorenzi che ai microfoni di Radio Più annuncia un nuovo innesto: Santomaso che arriva dalla Plavis
IL PRESIDENTE DELL’AGORDINA COSMO FORCELLA
MARCO LORENZI, L’ALLENTORE DELL’AGORDINA
LA LAVAREDO ULTRA TRAIL TRA REALE E VIRTUALE
CORTINA La gara non c’era, ma i sentieri della La Sportiva Lavaredo Ultra Trail si sono comunque popolati di tanti runners che hanno voluto correre tra le Dolomiti di Cortina d’Ampezzo. Tra di loro anche 10 atleti élite che hanno percorso il tracciato della Cortina Trail (48 km con 2.600 metri di dislivello positivo) a ritmo sostenuto ma sempre scherzando tra di loro e commentando la loro corsa in diretta video. Lo streaming sulla pagina Facebook della Lavaredo Ultra Trail è iniziato alle 10 di sabato mattina, quando gli atleti sono partiti da Corso Italia, ed è proseguito per tutta la giornata, grazie ad una videocamera e ad uno zainetto per la trasmissione indossato a turno dagli atleti, che ha permesso a migliaia di appassionati da tutto il mondo di seguire i top runners lungo tutto lo splendido percorso. Dall’attraversamento di Cortina alla Val Travenanzes, dalle Cinque Torri al Passo Giau, dal Mondeval a Croda da Lago, è stato come correre virtualmente con loro; e in effetti una corsa virtuale c’è stata: chiunque, in qualunque parte del mondo, ha potuto partecipare alla sua “Lavaredo Ultra Trail Virtual”, percorrendo un tracciato da 48 km in autonomia in qualsiasi luogo. Alla fine della due giorni di questa corsa virtuale i tempi di tutti i partecipanti saranno pubblicati sul sito www.ultratrail.it.
(FOTO DELL’EDIZIONE 2019)
Precipitazioni: Al mattino probabilità medio-bassa (25-50%), al pomeriggio medio-alta sulle Prealpi centro-occidentali, alta (75-100%) su quelle orientali e sulle Dolomiti, di rovesci o di temporali sparsi, a tratti diffusi soprattutto sulle zone prealpine orientali e sulle Dolomiti, dove non si escludono locali fenomeni intensi. Si potranno registrare quantitativi giornalieri anche consistenti, localmente grandinigeni soprattutto sulle Prealpi orientali e sulle Dolomiti .
Temperature: In aumento contenuto le minime, in generale diminuzione le massime anche sensibile, specie nelle valli; ridotta escursione termica giornaliera con clima diurno più fresco rispetto ai giorni precedenti e valori massimi nella norma o di qualche grado inferiori alle medie stagionali. Su Prealpi a 1500 m min 14°C max 16°C, a 2000 m min 11°C max 14°C. Su Dolomiti a 2000 m min 10°C max 14°C, a 3000 m min 3*C max 6°C.
Venti: Nelle valli deboli/moderati con locali raffiche durante i temporali; in quota moderati o tesi dai quadranti occidentali, a 15-25 km/h a 2000 m e a 25-45 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Al mattino assenti. Nel pomeriggio probabilità medio-bassa (25-50%) di qualche locale fenomeno, piovasco/rovescio/temporale.
Temperature: Clima ancora un po’fresco, con minime senza notevoli variazioni, massime in ulteriore lieve calo. Su Prealpi a 1500 m min 12°C max 16°C, a 2000 m min 9°C max 14°C. Su Dolomiti a 2000 m min 9°C max 14°C, a 3000 m min 2*C max 8°C.
Venti: Nelle valli deboli/moderati a regime di brezza; in quota deboli/moderati ovest, sud-ovest, a 10-15 km/h a 2000 m e a 20-25 km/h a 3000 m.