VENEZIA/TORINO Sulla Pista da Bob a Cortina in vista delle Olimpiadi invernali 2026, opera dai costi esuberanti e contestata da movimenti e cittadini, la Consigliera regionale veneta Cristina Guarda (Europa Verde) e la Consigliera regionale piemontese Monica Canalis (PD) intervengono con una proposta alternativa: “Di fronte alle emergenze sociali ed economiche del nostro Paese, occorre razionalizzare le risorse e utilizzarle in modo sostenibile, senza creare sprechi. Per questo sollecitiamo il Governo e la Regione Veneto a valutare alternative meno onerose e impattanti, come il riutilizzo della pista da bob di Cesana Torinese, costruita per le Olimpiadi di Torino 2006, in alternativa alla costruzione di una nuova pista a Cortina d’Ampezzo, il cui costo è di almeno 61 milioni di euro, a cui si aggiungerebbero 400.000 euro di perdite annue. Siamo ancora in tempo per fermarci e optare per la pista di Cesana Torinese, il cui ripristino avverrebbe ad un costo decisamente più contenuto e quindi rispettoso dei contribuenti. In questo modo si otterrebbe un risparmio e si darebbe ascolto alle proteste di tanti cittadini che stanno chiedendo di salvaguardare il più possibile l’ecosistema delle Dolomiti in vista delle olimpiadi di Milano-Cortina 2026. La pista da Bob di Cesana Torinese, in località Pariol, esiste già e andrebbe semplicemente ripristinata, in accordo con la Federazione del Bob per garantire la durabilità dell’intervento. La pista è inoltre situata a poca distanza dalla linea ferroviaria internazionale Torino-Modane e il suo accesso può essere garantito mediante spostamenti a basso impatto ambientale. Le Olimpiadi 2026 possono fare tappa anche in Piemonte.” Aggiunge Cristina Guarda, per Europa Verde Veneto – “Per noi la priorità è investire in impianti che possano avere un vero futuro, senza perdite per un comune bellunese o per la Regione. Quindi, non scartiamo a priori nemmeno l’idea di utilizzare l’impianto di Innsbruck, che ha dato testimonianza di avere una continuità d’uso della propria pista. Dato però che gli interessi di bandiera pare vengano prima della ragionevolezza economica, almeno puntiamo su un impianto da ristrutturare con meno spreco di soldi, come può essere la pista di Cesana Torinese, andando quindi anche ad accrescere il lavoro di squadra in vista dei giochi olimpici. Zaia investa i milioni previsti per la pista da bob in politiche a sostegno delle nostre montagne, creando impiego e migliorando le possibilità abitative; i cittadini apprezzerebbero molto questo cambio di rotta”.
****