EGNA Una settimana di intenso lavoro, con tante sessioni sul ghiaccio e fuori dalla pista, per i 44 azzurri che hanno partecipato al primo vero e proprio raduno stagionale della nazionale senior maschile di hockey su ghiaccio. Dopo i test fisici effettuati a luglio presso il Centro di preparazione olimpica del CONI a Formia, l’Italia di coach Greg Ireland si è infatti ritrovata a Egna per dare il via alla “campagna” 2020-2021 che si concluderà con i Mondiali Top Division di Riga (21 maggio – 6 giugno). Il raduno, iniziato domenica 16 agosto, si è concluso questa mattina con un’ultima partitella in famiglia fra Italia bianca e Italia blu prima del rompete le righe. Il prossimo appuntamento azzurro, Covid permettendo, dovrebbe essere per i primi di novembre con la tappa dello Euro Ice Hockey Challenge in programma in Ungheria, dove l’Italia sfiderà i padroni di casa, la Polonia e la Corea del Sud. Rispetto alle convocazioni iniziali, ha dovuto saltare il raduno l’attaccante Alex Petan, il cui posto è stato preso dai due giovani Luca Biondi, lo scorso anno al Fassa, e Marco Sanna, in forza al Cortina. Al gruppetto dei portieri è stato invece aggregato il giovanissimo Carlo Muraro, asiaghese classe 2002. Molto soddisfatto per l’andamento del ritiro, svoltosi tra Bolzano ed Egna, il capo-allenatore della nazionale, Greg Ireland: “Molti sono rimasti sorpresi per il gran numero di convocati – spiega Ireland – ma in questo modo ho avuto la possibilità di vedere e conoscere più giocatori possibile, e farmi un’idea sul gruppo che voglio formare. Senza dimenticare che, in Nord-America, questi numeri sono abbastanza normali quando si tratta dei training-camp di inizio stagione. Le risposte che ho avuto sono state davvero positive da parte di tutti i ragazzi, e abbiamo potuto lavorare su tanti aspetti importanti del sistema di gioco che voglio dare alla nazionale. Abbiamo sperimentato ogni tipo di situazione, dal power-play al 3 contro 3, e grazie ad un coaching staff molto profondo abbiamo potuto anche svolgere esercizi singoli per migliorare la tecnica individuale”. Tra le novità di questo training-camp, anche le sessioni di yoga, disciplina difficilmente associabile all’hockey su ghiaccio, ma considerata però di grande importanza per migliorare atleticità, coordinazione ed equilibrio dei giocatori. “I primi giorni di raduno sono stati abbastanza difficili perché la maggior parte dei ragazzi arrivava da 5-6 mesi di inattività – aggiunge l’assistant coach Giorgio De Bettin – ma piano piano tutti hanno innalzato il loro livello, e negli ultimi allenamenti e partite si sono viste davvero ottime cose”. Lo stesso De Bettin, a partire da questa sera, sarà in raduno ad Aosta, dove guiderà la nazionale under 20 che svolgerà il proprio training-camp assieme alla nazionale under 18 di Fabio Armani.