“Mere logiche economiche non dovrebbero mai prevalere sul dovere collettivo di commemorare una immane tragedia come è stata quella del Vajont”.
LONGARONE Commemorazione della tragedia del Vajont: tutto chiuso, tranne due aziende di Longarone, la Mariposa e la Maricell. A condannare l’atteggiamento delle due fabbriche sono le Organizzazioni sindacali territoriali Femca Cisl, Filctem Cgil e Uiltec Uil. “Non si può non stigmatizzare purtroppo che anche quest’anno – spiegano Milena Cesca (Femca Cisl), Giampiero Marra (Filctem Cgil) e Giorgio Agnoletto (Uiltec) – Mariposa e Maricell hanno scelto di mantenere aperte le fabbriche e far lavorare i propri dipendenti nonostante l’invito del Comune e i comunicati inviati dalle Organizzazioni sindacali”. Le due realtà del settore della gommaplastica – 25 dipendenti Mariposa e 160 Maricell – lavorano a ciclo continuo, e dunque tecnicamente l’ordinanza del Sindaco che prevede la chiusura di uffici, scuole e fabbriche nel giorno dell’anniversario del disastro non le riguarda. Ma il problema è di opportunità e rispetto. “Il 9 ottobre tutte le attività produttive operanti nel territorio di Longarone si fermano osservando la giornata di commemorazione per la catastrofe del Vajont a simbolo di un dolore mai sopito di un’intera comunità – ricordano Cesca, Marra e Agnoletto -. Riteniamo che la scelta di queste due aziende ospiti del territorio di Longarone sia irrispettosa sia della comunità che delle Organizzazioni sindacali che rappresentano i lavoratori, che altro non sono se non cittadini del territorio stesso. Tutte le altre aziende con cicli produttivi a carattere continuativo si sono fermate”