CANALE D’AGORDO Un nuovo dipinto murale di 3,5 m² si affaccia alla caratteristica piazzetta di Tancon di Canale d’Agordo (Belluno), e l’autore è Dunio Piccolin. Un onore, come sostenuto da Dunio, è stato quello poter dipingere nella piazzetta dove sono presenti gli antichi affreschi seicenteschi della Casa delle Regole e quelli del ciclo pittorico del Maestro Giuliano De Rocco sulla sua abitazione. Un’ intenzione quella delle famiglie Baggio, Berno e Lolato, proprietarie dello stabile, di impreziosire la loro abitazione in uno spazio ormai grigio dalla totale sparizione dell’affresco precedente, e anche con il desiderio di abbellire ancor più la piazzetta della Casa delle Regole, uno dei luoghi simbolo della Valle Biois. Un dipinto dai colori leggermente vivaci, quello creato da Dunio, il “pittore di muri”, che volge lo sguardo ad immagini del passato della comunità canalina: un duo con una mamma e un piccolo pastore al ritorno o alla partenza per i monti, a ricordo dell’ “umile”, ma genuino, passato di questi luoghi; una fanciulla che ambisce a diventare la “Zinghenesta”, che nel frattempo indossa qualche nastro colorato ai polsi, al collo e i classici calzini rossi e bianchi della “zingara”, e nel frattempo ha già preparato accanto a sé il tradizionale cappello scuro e riccamente infiorato, che indosserà, si spera, quando sarà il momento giusto. Accanto alla bimba un cesto contenente alcuni simboli di Canale, dalla lanterna, in ricordo del passato minerario della comunità a uno stilizzato copricapo papale, la Tiara, a prefigurare il “paese del papa”. Segue un personaggio della fantasia, in omaggio a uno di quelli presente in alcuni disegni di Giuliano De Rocco; dietro lui, a chiudere il dipinto, delle foglie svolazzanti tendenti a sfumare l’irregolare contorno del fondo del dipinto antico preesistente.
Ed è così, in questo affresco, e in altri dipinti creati in questi ultimi anni, che la “Valle coi Santi alle Finestre” ha una certa rinascita culturale, con sembianze diverse da quelle della raffigurazione dei Santi, ma che ribadisce ancora una volta la sensibilità degli abitanti della Valle del Biois verso la decorazione murale e soprattutto per la cura dei propri luoghi.