I bambini di Cencenighe in “Armonia delle mani” dopo il vento e la distruzione.

IL PROGETTO
L’armonia è centrale, è tangibile, si può toccare con mano, ci risolleviamo, per ripartire e ci lasciamo alle spalle la tragedia.
Tutto attorno desolazione, un paesaggio sferzato dal vento e violentato dalle piogge torrenziali, che a fine ottobre hanno cambiato veste al territorio della provincia di Belluno.
Il cartellone realizzato dai bambini di 5 anni è la ricerca, attraverso l’espressione artistica di un equilibrio, necessario a riordinare le idee e scacciare le paure.
“Per fortuna che il mio gatto si è salvato”, “il nonno è stato fortunato perché era in ospedale e aveva la luce”. I pensieri dei bambini pian, piano hanno preso corpo e dato vita a questo progetto che unisce espressione artistica ed emozioni.
Abbiamo rivisto con i bambini le immagini dell’alluvione, tutti insieme abbiamo fatto riemergere ansie e paure, attribuendo ad ognuna un colore. Abbiamo preso per mano i bambini e li abbiamo guidati a scorgere l’equilibrio e l’armonia anche nel caos generato dall’evento meteorologico. Chiudiamo gli occhi e immaginiamo alberi caduti e rami intrecciati, diventare riparo per gli animali che cercano rifugio e piccoli paesaggi prima nascosti all’ombra degli alberi, fare capolino baciati dal sole.
Al centro del progetto l’armonia delle persone, la sinergia delle mani che sollevano pietre, scavano nel fango, soccorrono gli anziani in difficoltà e riportano il sorriso nella valle flagellata. Armonia ed equilibrio sono sinonimi di rispetto della natura e il progetto realizzato si fonde con il riciclo della carta, che diventa nuova linfa per i boschi messi in ginocchio dal nubifragio.
L’istinto dei bambini li ha guidati a scegliere i colori freddi per rappresentare la notte ed il disordine, ma soprattutto la loro naturale predisposizione a rimettersi in piedi dopo una caduta, gli ha permesso di mettere al centro i colori caldi della cooperazione, della condivisione e nel loro elaborato sono affiorati volti sorridenti e la certezza che tutto si può aggiustare.

Le insegnanti:
Tiziana De Gasperi
Carmela Manuli

I PENSIERI DEI BAMBINI DOPO L’ALLUVIONE

L’ alluvione è stata troppo brutta perché io avevo paura…non c’ era la luce.
Fortunato il nonno che era all’ ospedale dove c’ era la luce.
La kim, il mio gatto, era andato di fuori e io avevo paura fosse caduto nell’ acqua.
(Ambra)

Sulla strada c’ erano rami, alberi e sassi…
L’ acqua ha distrutto tutta la pista ciclabile.
(Erion)

Per andare a Taibon c’ erano tanti sassi caduti dalla montagna.
(Stella)

Quando c’è stata l’alluvione io sono dovuto andare via dalla mia casa perché l’acqua alta era arrivata da noi.
Allora siamo andati tutti dalla nonna Rachele e siamo stati lì sette giorni.
(Julian)

L’ alluvione è stata bruttissima perché sotto la mia strada si è rotto un tubo ed è da pochi giorni che è aggiustato. A casa sentivo TUM… TUM; erano gli alberi che cadevano sulla strada.
(Davide)

Nella nostra scuola dormivano le persone che sono venute ad aiutarci e il cuoco Marco cucinava per loro.
(Giovanni)

Io mi ricordo che sui fili della luce c’ erano gli alberi e poi non c’ era la luce.
(Rosa)

Quando c’era l’alluvione sono andata a dormire dai nonni e abbiamo giocato.
(Emma)

IL “CONCORSO GIOTTO”

Dal 24 aprile all’8 maggio potrete quindi votare l’elaborato dei bambini della scuola dell’infanzia di Cencenighe pubblicato nella gallery.
Votare è facile, è sufficiente:
essere maggiorenni
registrarsi su lamatitadelleidee.it
accettare il regolamento
cliccare su VOTA, accanto all’immagine scelta.

Ogni utente avrà a disposizione un solo voto per opera, ma potrà votare tutte quelle che desidera.

Il progetto che avrà ricevuto più voti dal pubblico online sarà premiato con:
300 kit GIOTTO ART LAB (in quattro versioni diverse) con all’interno carta, colla, colori e una fantastica guida alla creatività realizzata da illustratori professionisti.