BELLUNO
di DANIELE DAL VIT
BELLUNO Nella splendida cornice di piazza del Duomo a Belluno, dinanzi al palazzo dei Rettori, sede della Prefettura, circondati dalla Basilica Cattedrale di San Martino e Palazzo Rosso, si è tenuta questa mattina la cerimonia per il 209° Annuale della Fondazione dell’Arma dei Carabinieri. Alla presenza del Prefetto di Belluno, di moltissimi Sindaci e delle autorità civili, religiose e militari della provincia, i Carabinieri hanno sfilato per le vie cittadine accompagnati dalla “Fedelissima”, marcia d’ordinanza della Benemerita, sino a giungere nel luogo della cerimonia. Tra gli ospiti d’onore anche l’Alfiere della Repubblica Maddalena Da Rozze, giovanissima studentessa di Sedico che lo scorso febbraio è stata insignita del prestigioso attestato d’onore dal Presidente della Repubblica.
LA STORIA
Sono trascorsi 209 anni da quando, nel 1814, a Torino, venne costituito un Corpo di militari “per buona condotta e saviezza distinti”, incaricato di “contribuire alla difesa dello Stato in tempo di guerra e di vigilare alla conservazione della pubblica e privata sicurezza” in tempo di pace. L’atto costitutivo dell’Arma tracciava – con straordinaria lungimiranza – l’identità dell’Arma, una forza militare in servizio di polizia, con una duplice missione: la difesa della Patria e la sicurezza dei suoi cittadini. L’Arma, oggi come allora, è impegnata al servizio dei cittadini con un modello organizzativo che si distingue per la vicinanza al cittadino. L’Arma, patrimonio delle comunità, si fonda sulla sua cellula base, la Stazione dei Carabinieri, presente sin nelle più piccole realtà locali quale presidio di legalità e simbolo concreto di prossimità delle Istituzioni. Sin dalla loro nascita, i Carabinieri hanno conservato la peculiarità di essere “soldati in servizio di polizia” e quindi protagonisti della storia d’Italia, di cui è diventata parte integrante quella dell’Arma. Il 20 maggio 1814, Vittorio Emanuele I, sovrano di Sardegna, per fronteggiare il disordine e le precarie condizioni di sicurezza del regno, dispose che la Segreteria di Guerra approntasse immediatamente un “Progetto di istituzione di un Corpo militare per il mantenimento del buono ordine”. Il progetto prese vita con le Regie Patenti del 13 luglio 1814, istitutive del Corpo dei Carabinieri Reali, già militarmente impegnato nella carica di Grenoble il 6 luglio 1815. Il 12 ottobre del 1822, la competenza dei Carabinieri Reali fu estesa anche alla Sardegna. Nel 1834, il Carabiniere Giovan Battista Scapaccino, caduto in un’imboscata di riottosi nell’abitato di Les Eschelles, scelse la morte pur di non rinnegare il giuramento di fedeltà prestato al Re, venendo insignito per tale episodio di M.O.V.M, la prima di una storica serie che ha visto protagonisti i militari dell’Arma. Nel 1848, i Carabinieri si distinsero nell’eroica carica di Pastrengo, con un intervento decisivo per l’esito favorevole della battaglia. Nel 1861, con la costituzione del Regno d’Italia, il Corpo dei Carabinieri Reali divenne “Arma” del Regio Esercito e anche in quella nuova configurazione, i Carabinieri continuarono ad assolvere contestualmente le funzioni di prima Arma dell’Esercito e di Corpo di Polizia. Notevole, nella prima guerra mondiale, fu l’impegno dei Reparti dell’Arma, sempre in prima linea. Tra gli episodi di fulgido eroismo, si ricordano l’assalto del Podgora del 19 luglio 1915, allorché i Carabinieri attaccarono all’arma bianca una posizione saldamente difesa da un avversario preponderante: l’operazione costò 53 caduti, 143 feriti e 10 dispersi. Il 5 giugno 1920, per il contributo offerto alle sorti del primo conflitto Mondiale, la Bandiera dell’Arma venne insignita della prima Medaglia d’Oro al Valor Militare. Consistente fu anche l’impegno dell’Arma nelle operazioni della campagna d’Africa, in Libia, Somalia, nelle Regioni della Tripolitania e della Cirenaica, dove fu determinante l’apporto degli Zaptiè. Per la valente azione svolta in terra d’Africa dalle Divisioni Carabinieri di Tripolitania e Cirenaica, furono concesse alla Bandiera dell’Arma 2 Croci di guerra al Valor Militare. Seguì la partecipazione alle operazioni belliche del 2° conflitto Mondiale, che vide i Reparti dell’Arma impegnati in delicatissimi momenti bellici sia all’estero che nel territorio nazionale, con mirabili esempi che hanno sacrificato la loro vita per salvare le popolazioni a loro affidate, come il Vice Brigadiere Salvo D’Acquisto, medaglia d’oro al valor militare alla memoria, sempre a tutela e difesa della popolazione e delle istituzioni democratiche. L’Arma dei Carabinieri, “prima Arma dell’Esercito”, nell’anno 2000 è stata elevata al rango di Forza Armata, con l’effetto, tra gli altri, di esprimere il proprio Comandante Generale fra gli Ufficiali Generali della Benemerita. In ragione della sua peculiare connotazione di “Forza di polizia ad ordinamento militare”, l’Arma dei Carabinieri ha avuto negli anni un ruolo molto importante nel contesto internazionale, impegnandosi in prima linea in importanti missioni all’estero sotto l’egida delle Nazioni Unite e della NATO, con compiti di Polizia Militare e di Polizia di Stabilità. Sono passati quasi 170 anni da quel lontano 1855, in cui per la prima volta le uniformi della Benemerita varcarono i confini nazionali per approdare, con il Corpo di Spedizione sardo in Crimea: Libano, Somalia, Bosnia Erzegovina, Kosovo, Iraq, Afghanistan, Gibuti e altri, sono stati poi teatri di operazioni di pace impegnative, in cui la Benemerita, a difesa dei diritti umani, della sicurezza e libertà dei popoli, del patrimonio artistico, culturale e ambientale, in ogni angolo del pianeta, ha visto operare i propri militari in servizi umanitari e di addestramento delle ricostituite polizie locali. Ma da sempre, in ogni angolo del Paese, anche nelle località più remote, la gente riconosce il lavoro silenzioso dei tanti Carabinieri delle Stazioni, patrimonio delle comunità che operano instancabilmente al servizio dei cittadini e delle Istituzioni, per svolgere una funzione di rassicurazione sociale che è parte integrante della loro missione.
LO SCHIERAMENTO
Alle 10.30 ha avuto luogo la cerimonia militare, con l’ingresso in piazza Duomo dei Reparti dei Carabinieri che, partiti dal Teatro Comunale, dopo aver percorso piazza dei Martiri, si sono schierati davanti al Palazzo del Governo, sulle note della “fedelissima”, la marcia d’ordinanza dei Carabinieri: il primo plotone di Carabinieri in Grande Uniforme Storica; il secondo plotone, formato dai Comandanti di Stazione del Comando Provinciale di Belluno; il terzo plotone costituito da militari delle diverse specialità e organizzazioni dell’Arma (sciatori, rocciatori, elicotteristi, carabinieri forestali e militari impiegati nelle missioni internazionali). Nel 3° plotone, era schierata anche una rappresentanza delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana, con tre sorelle del Comitato di Belluno. Le Infermiere Volontarie e la Croce Rossa Italiana sono sempre accanto all’Arma dei Carabinieri nei complessi scenari di crisi internazionale nel mondo, dove la Benemerita conduce operazioni di Polizia Militare e di Polizia di Stabilità, a protezione delle popolazioni, dell’ambiente e del patrimonio culturale. Tutti intorno i labari dell’Associazione Nazionale Carabinieri e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, unitamente al Gonfalone del Comune di Belluno, decorato di MDVM e Croce al Merito di Guerra, accompagnato dai Gonfaloni decorati delle Città e Comuni della provincia di Belluno. Inoltre erano presenti i mezzi in uso all’Arma dei Carabinieri, gli stand espositivi dell’Organizzazione Forestale, due unità a cavallo e l’elicottero del 14° Nucleo Elicotteri di Belluno ha sorvolato l’area, unendosi idealmente al Reparto schierato.
L’ALZABANDIERA
La cerimonia è iniziata con la resa degli onori al Prefetto di Belluno e al Comandante Provinciale dei Carabinieri, che hanno passato in rassegna lo schieramento, accompagnati dal Capitano Alessandro Bui, Comandante della Compagnia di Cortina d’Ampezzo che, indossando la Grande Uniforme Speciale, ha assunto il comando del Reparto in armi. A seguire uno dei momenti più emozionanti della cerimonia. Due Carabinieri della Stazione di Longarone, scelti per issare il Vessillo Nazionale, proprio per ricordare il 60° annuale del tragico evento del Vajont, in cui perirono anche molti Carabinieri di quella Stazione e le loro famiglie, si sono portati al centro della piazza. Subito dopo l’Alfiere della Repubblica, Maddalena Da Rozze, insieme a due bambini della Scuola Elementare Gabelli di Belluno, hanno consegnato la Bandiera Italiana ai Carabinieri, per dare avvio all’Alzabandiera, sulle note dell’Inno Nazionale.
IL DISCORSO DEL COMANDANTE PROVINCIALE
Il Colonnello Enrico Pigozzo ha preso la parola rivolgendo un doveroso pensiero alle vittime e a quanti hanno sofferto per i recenti eventi alluvionali occorsi in Emilia Romagna. “Questa cerimonia, così prossima agli eventi, non può che mantenere un carattere sobrio, per un doveroso rispetto ai nostri concittadini deceduti e per quelle migliaia di persone che hanno subito ingenti danni. L’impegno di tutte le Istituzioni del pubblico soccorso è ancora vivo nel nostro ricordo, per sostenere le comunità di quei territori. A loro oggi va il nostro grazie per l’impegno profuso”. Ha poi ringraziato tutte le autorità e i cittadini presenti. Ma ha voluto ringraziare in particolar modo la giovanissima Maddalena Da Rozze, Alfiere della Repubblica, insignita a febbraio scorso del prestigioso attestato d’onore dal nostro Presidente della Repubblica. “Grazie Maddalena di essere presente qui con noi oggi con la tua famiglia: sei un esempio per i giovani e un motivo di orgoglio per questa terra”. Si è poi rivolto ai suoi Carabinieri, verso i quali ha indirizzato l’intero suo intervento, caratterizzato dall’emozione di potersi rivolgere a loro, per la prima volta, da Comandante Provinciale “per la prima volta, da Comandante Provinciale, mi è dato l’onore di rappresentare la mia Istituzione nel rivolgermi a voi, miei cari Carabinieri, così come alle autorità, agli studenti e ai cittadini presenti. E questo credetemi non è poco per chi, sin da bambino, sognava di indossare l’uniforme dei Carabinieri e oggi, con immenso orgoglio, guarda voi, qui schierati, a cui ho promesso, nel giorno del mio insediamento, di donare ogni mia energia, tutto il mio impegno ed esperienza, per consentirvi di svolgere con serenità e determinazione il vostro servizio in favore delle nostre comunità”. Il Comandante Provinciale ha poi voluto evitare di ripercorre durante il suo discorso i dati dell’attività operativa dell’Arma. “i risultati ci sono, sono tanti e importanti: dall’attività di prevenzione a quella di contrasto ad ogni forma di criminalità, senza dimenticare l’impegno per garantire quella così importante funzione di rassicurazione sociale che passa attraverso l’educazione alla legalità nelle scuole, la sensibilizzazione sul tema della violenza di genere, lo sforzo a contrastare le truffe agli anziani, a promuovere, in sintesi, l’importanza di un corretto vivere civile di comunità” ha detto il Colonnello Pigozzo, ma ha poi aggiunto “questi dati, misura parziale del nostro impegno, li leggete certamente perché li forniremo agli organi di informazione, che voglio ringraziare per la qualità del loro lavoro, per una informazione libera ed equilibrata, e per l’attenzione che sempre ci dedicano. Risultati che si uniscono ai tanti che l’Arma, su tutto il territorio nazionale, ogni giorno consegue, in uno sforzo corale”. Ha quindi ricordato i risultai dell’intera Arma sul territorio nazionale e la gioia vissuta, in particolare, nel momento dell’arresto del latitante Matteo Messina Denaro, ricordando le vittime di mafia “eroi delle forze di polizia, della magistratura, semplici cittadini”, rimarcando che quel giorno dell’arresto “eravamo felici tutti. Perché la Repubblica quel giorno ha vinto, come ogni giorno, da un capo all’altro d’Italia, quando vincono i buoni, semplicemente i buoni”. E poi è tornato a rivolgersi ai suoi Carabinieri “uomini e donne con gli Alamari cuciti sulla pelle” ha detto, ricordando che “un Carabiniere, da Lampedusa a Vipiteno, passando per Belluno, è ovunque un convinto servitore dello Stato, un militare che conosce e si riconosce nelle parole onore, dovere, fedeltà, coraggio ed etica del servizio”. Nel suo breve ma intenso intervento, il Colonnello Pigozzo ha ricordato il senso del giuramento prestato alla Patria “perché a Lei abbiamo giurato fedeltà, una fedeltà che rinnoviamo ogni giorno, quando intraprendiamo il nostro servizio. Una fedeltà che abbiamo giurato sulla Costituzione, cuore pulsante e vivo del Paese, della quale vogliamo essere attenti, vigili, premurosi custodi e garanti, come lo sono tutti quei cittadini onesti che sono risorsa preziosa della Repubblica”, ha rinnovato, con le sue parole, l’impegno dell’Arma al servizio dei cittadini “alle comunità che ci sono affidate e che a noi si affidano con fiducia” e delle Istituzioni della Repubblica, sottolineando che “non si sceglie di fare il Carabiniere, si sceglie di essere Carabiniere”, citando infine un vecchio libro sui Carabinieri che “riportava in una pagina – ormai sgualcita dal tempo – l’immagine di un Carabiniere sorridente. E sotto – nella descrizione – una frase: la bandoliera a tracolla e il sorriso sulle labbra indicano che il Carabiniere è in servizio” per sottolineare che “imporre il rispetto della legge, la forza della legge, non significa arroganza, ma determinazione. E si può essere determinati anche con gentilezza, con umiltà e rispetto, col sorriso. Questo rende credibile la nostra Istituzione, da oltre 200 anni, questo rende credibile agli occhi degli italiani e delle Istituzioni, i Carabinieri, dal più giovane al più anziano. Questo ci rende fieri di essere Carabinieri”.
ATTIVITA’ OPERATIVA 2022-2023
I dati dell’intensa attività operativa dell’Arma in Provincia, come ha ricordato il Comandante Provinciale, sono “misura parziale del nostro impegno”, ma i numeri dimostrano quanto sia stato significativo l’operato dell’Arma nello scorso anno, a cominciare dai servizi di prevenzione generale che hanno visto impegnati militari delle Stazioni, delle Aliquote Radiomobili e dei Carabinieri di Quartiere in più di 15.000 servizi di prevenzione sul territorio provinciale, nel corso dei quali sono stati controllati oltre 30.000 veicoli e identificate 42.000 persone, nonché verificati circa 12.500 documenti di guida o di identità. Ai servizi di prevenzione generale si sono poi aggiunti oltre 30 servizi “ad alto impatto”, con l’impiego di decine di pattuglie dell’Arma in diversi punti del territorio provinciale per contrastare fenomeni specifici, legati alla prevenzione dei furti, alla sicurezza stradale, all’abuso di alcoolici o al contrasto allo spaccio di stupefacenti. Questi i risultati conseguiti: nel periodo dal primo giugno 2022 al mese di maggio 2023, l’Arma ha denunciato 1.350 persone all’Autorità Giudiziaria, arrestandone 62. Sono stati perseguiti oltre 3618 reati dei 4402 totali denunciati complessivamente in Provincia alle Forze di Polizia, pari al 82% del totale, segno di come la capillarità dell’Arma consenta ai cittadini di avere una immediata risposta alle loro esigenze di sicurezza. Di questi, ben 1127 sono stati scoperti dai Carabinieri, riscontrando che l’Arma ha identificato l’84% degli autori “noti” dei reati commessi nella provincia. Particolarmente incisivi sono i dati relativi ai controlli sulla sicurezza stradale che hanno visto la contestazione di ben 1.376 sanzioni al codice della strada per un importo di oltre 230.000 euro, violazioni queste principalmente legate al mancato uso della cintura di sicurezza e all’uso del telefonino, ma anche per velocità pericolosa. I controlli nello specifico settore hanno portato a scoprire 82 casi di guida in stato di ebbrezza alcolica e 4 di quelle dovute all’uso sotto l’effetto di stupefacenti. Sono stati gestiti quasi 300 interventi di soccorso e 495 sinistri stradali. Sempre nello specifico settore, sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria 7 persone per “omicidio stradale” e altre 25 per “lesioni stradali gravi o gravissime”. La lotta ai furti e alle truffe è stata affrontata con determinazione, con la conseguente denuncia all’Autorità Giudiziaria rispettivamente di 149 e 167 soggetti, dei quali 5 in stato di arresto. Sul fronte del contrasto all’uso e traffico di stupefacenti, i Carabinieri hanno arrestato 1 persona denunciandone a piede libero altre 11, segnalando inoltre 23 consumatori alla locale Prefettura. Complessivamente il sequestro di sostanze stupefacenti o psicotrope ammonta a 1050 grammi di hashish, 575 di marijuana, 390 di cocaina e 110 di altre sostanze. I Carabinieri hanno, poi, affrontato con grande determinazione i cosiddetti “reati di genere”, ampia categoria che comprende tutte quelle forme di violenza fisica o psicologica nei confronti di soggetti “deboli”. I dati forniti danno un quadro della situazione: sono state 17 le presunte violenze sessuali trattate, 57 i casi di maltrattamenti familiari e 22 quelli di atti persecutori altrimenti definiti “Stalking”. La delicata attività di indagine ha visto particolarmente impegnata la specifica Aliquota del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo provinciale, che ha proceduto a ben 37 audizioni protette, avvalendosi con incredibile frequenza della sala di ascolto, la cosiddetta “stanza tutta per sé” realizzata presso il Comando Provinciale con il contributo del Club “Soroptimist International”. Sono state applicate, come disposte dall’Autorità Giudiziaria competente, 2 misure cautelari di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla parte offesa e 1 di allontanamento dalla casa familiare.Parte integrante del dispositivo di vigilanza e sicurezza del territorio è anche il servizio di vigilanza e soccorso sulle piste, svolto dai Carabinieri Sciatori in 7 comprensori sciistici della provincia; nella stagione invernale 2022/2023 sono stati impiegati giornalmente oltre 20 unità specializzate nel soccorso piste, per un totale di 921 servizi. Sono stati 930 gli interventi per soccorso agli infortunati e sono state comminate oltre 30 sanzioni per comportamenti scorretti posti in essere da sciatori. Sotto l’aspetto preventivo, l’Arma ha fornito il proprio contributo alla sensibilizzazione dei giovani su tematiche quali il bullismo, i pericoli del web e nell’utilizzo dei social network, la sicurezza stradale e sugli stupefacenti, attraverso numerose conferenze tenute nelle scuole primarie e secondarie della provincia nell’ambito dei progetti di educazione alla legalità. Particolarmente proficui si sono rivelati anche gli incontri sul tema delle truffe con la popolazione anziana, in sinergia con AUSER, APPIA-CNA e molte amministrazioni comunali, che hanno visto centinaia di persone presenti agli incontri, nel corso dei quali sono stati dispensati utili consigli per la sensibilizzazione sul fenomeno delle cosiddette “truffe agli anziani”. Da segnalare anche i qualificati interventi operati dal militare Negoziatore del Comando Provinciale di Belluno. Si tratta di personale altamente qualificato e specificamente formato per la risoluzione di situazioni di crisi (intenzioni suicidarie, barricamenti domestici da parte di persone in difficoltà, gestione di soggetti psichiatrici o soggetti pericolosi) che è stato recentemente affiancato da un team di negoziazione capace di operare in modo sinergico sull’intero territorio provinciale. Nell’anno trascorso sono stati 8 i casi di intervento del Negoziatore dei Carabinieri (connessi soprattutto a tentativi di suicidio), tutti conclusisi con successo. Alcune operazioni vanno ricordate in particolare. Tra queste certamente l’ingente sequestro di stupefacenti operato a Cortina d’Ampezzo nel marzo scorso, l’ingente quantitativo di refurtiva recuperato di Carabinieri di Feltre poche settimane fa, l’identificazione degli autori di una rapina da parte dei Carabinieri di Belluno, operazioni che sono state valorizzate dalla consegna di alcune ricompense durante la cerimonia odierna. Ma va anche ricordata la rapidissima risoluzione, con l’arresto del responsabile, dell’omicidio volontario di Fener di Alano di Piave, dove un uomo è stato ucciso con un coltello, o ancora, il caso di omicidio – suicidio occorso a Mel lo scorso 15 novembre, per il quale le puntuali indagini condotte dai Carabinieri hanno consentito di escludere l’opera di terzi nel tragico evento. Con riferimento al controllo delle armi sul territorio, l’attività di monitoraggio e repressione ha portato al rinvenimento di un ingente quantitativo materiale bellico (nell’ultimo anno sono state rinvenute quasi 100 bombe a mano e 18 da mortaio, esplosivi, oltre a 16 fucili e numerose cartucce) con il conseguente arresto di 4 incauti cercatori di cimeli dei conflitti mondiali. I Carabinieri Forestali, che operano a tutela dell’ambiente, del territorio e delle acque, nonché nel campo della sicurezza e dei controlli nel settore agroalimentare e sono presenti capillarmente nel territorio bellunese, hanno effettuato 13.849 controlli complessivi, identificato 3.994 persone e 1.160 veicoli, rilevando 389 infrazioni. Nello stesso periodo hanno perseguito 101 reati, segnalando alla A.G. 70 persone, eseguendo 4 arresti, 15 sequestri e 10 perquisizioni. Sul piano della Polizia Amministrativa sono state contestate 373 violazioni a carico di 356 persone, per complessivi 123.000 euro, oltre ad 1 sequestro amministrativo. Presso il Gruppo Carabinieri Forestale di Belluno ha sede anche il “Centro Settore Meteomont Veneto e Friuli Venezia Giulia” che coordina l’attività del personale specializzato (51 Osservatori, 12 Esperti Neve e Valanghe e 10 Previsori) nel monitoraggio e rilevazione delle condizioni del manto nevoso per l’emissione del bollettino quotidiano di pericolo valanghe. I bollettini vengono messi a disposizione degli organi di Protezione Civile e pubblicati sul sito e sulla app: complessivamente nella stagione appena conclusa sono stati effettuati 1.934 rilievi sulle stazioni meteonivometriche fisse, svolti 458 nuclei itineranti di rilevamento in alta montagna e pubblicati 346 bollettini. Intensa anche l’attività dei Reparti Speciali dell’Arma in Provincia. Il Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Treviso, competente anche sulla nostra provincia, ha effettuato 269 controlli presso strutture sanitarie o commerciali, elevando 188 violazioni amministrative di carattere igienico-sanitario per un importo pari a circa 138.000 euro e segnalando all’Autorità Giudiziaria 16 persone per un totale di 39 reati accertati. L’importo della merce sequestrata ammonta a 25.000 euro. Il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Belluno ha sottoposto a verifica ispettiva oltre 180 aziende, ove è stata riscontrata la presenza di più di 300 lavoratori, per i quali è stata vagliata ogni singola posizione lavorativa pervenendo al riscontro di 9 situazioni irregolari e 6 lavoratori “in nero”. I controlli, rivolti massivamente alla verifica del rispetto delle norme sulla sicurezza negli ambienti di lavoro, in particolare nel settore dell’edilizia, hanno portato al deferimento in stato di libertà di 52 persone e ad elevare sanzioni e ammende per circa 160.000 €. Sono stati, altresì, adottati 4 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale, sia per la presenza sul luogo di lavoro di lavoratori irregolari, sia per gravi e reiterate violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro. Infine, il 14° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Belluno, con sede presso l’aeroporto “Arturo dell’Oro”, nel corso di circa 150 ore di volo, ha fornito il supporto ai reparti territoriali per il controllo del territorio, ma ha operato anche in favore dei Carabinieri Forestali per il sorvolo di aree boschive e protette nonché per l’attività del Meteomont finalizzato alla valutazione del rischio valanghe. Il supporto è stato garantito anche ai vari reparti speciali dell’Arma per il monitoraggio di aree paesaggistiche, archeologiche, sottoposte a tutela ambientale. Il N.E.C. è sede del Centro per il Coordinamento e Soccorso della Protezione Civile (CCS) attivato dal Prefetto in occasione di emergenze e calamità. In quella sede hanno luogo inoltre le esercitazioni di Protezione Civile.
I CARABINIERI PREMIATI
Ecco i nomi dei Carabinieri che sono stati premiati durante la cerimonia della Festa dell’Arma dei Carabinieri 2023.
Elogio concesso al Mar. Ca. Marco Mazzotta, al V. Brig. Marco Rova e al V. Brig. Gioele Guglielmi, in servizio al Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Feltre.
“Addetti al Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Feltre, con elevata professionalità e spiccato acume investigativo, conducevano e sviluppavano una complessa e prolungata attività d’indagine che consentiva di individuare e denunciare all’Autorità Giudiziaria gli autori di 13 furti commessi, da luglio 2022 ad aprile 2023, in danno di abitazioni, imprese e aziende agricole operanti nel territorio feltrino e in altre province del Veneto. L’attività si concludeva con l’arresto di uno degli autori, il sequestro di un ingente quantitativo di refurtiva e la restituzione dei beni ai legittimi proprietari, riscuotendo l’apprezzamento della comunità.” Feltre, province di Treviso e Vicenza, luglio 2022-aprile 2023
Elogio concesso al V. Brig. Dionigi Giusti e al Car. Federico Mascìa, in servizio alla Stazione Carabinieri di Belluno.
“Addetti alla Stazione Carabinieri di Belluno, evidenziando spiccata professionalità, acume investigativo ed elevatissimo impegno, sviluppavano rapide e decisive attività di indagine, volte all’identificazione degli autori di una rapina in danno di un cittadino extracomunitario, perpetrata nei pressi di un parco cittadino. L’operazione, che dimostrava l’efficacia del servizio di prevenzione espresso dall’Arma sul territorio, si concludeva con l’esecuzione di 3 misure cautelari a carico di altrettanti soggetti, riscuotendo il plauso dell’Autorità Giudiziaria e della comunità tutta.” Belluno, marzo 2023
Elogio concesso al Lgt. Fabio Schiavone, al Brig. Ca. Q.S. (ora in congedo) Andrea Pin e al Brig. Maria Luisa Giordano, in servizio al Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Belluno
“Militari effettivi al Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Belluno, con encomiabile dedizione, senso del dovere e spiccata sensibilità, si sono distinti per il costante, elevatissimo impegno nelle attività di contrasto al fenomeno della violenza di genere sul territorio provinciale. Solerti ed efficaci nella risposta istituzionale, hanno svolto numerosissime attività investigative, delicate e complesse, a supporto dell’Autorità Giudiziaria, raccogliendo indispensabili fonti di prova, assicurando i responsabili delle azioni criminali, aiutando e rassicurando le vittime in ogni circostanza. Provincia di Belluno, gennaio 2022-maggio 2023
Elogio di Reparto concesso alla Stazione Carabinieri di Cencenighe
“Comandante e militari addetti a stazione distaccata, con un corale e prolungato impegno, dimostrando elevato senso del dovere, spirito di corpo e capacità investigative, fornivano una efficace risposta istituzionale al fenomeno dei reati predatori sul territorio, avviando un’attività di indagine che, all’esito, consentiva l’individuazione del responsabile di 13 furti in abitazione ed esercizi pubblici, commessi nella valle agordina, e traendo infine in arresto l’autore. L’operazione si concludeva con il sequestro di un ingente quantitativo di refurtiva e la restituzione dei beni ai legittimi proprietari. Agordo, San Tomaso Agordino e La Valle Agordina, ottobre-novembre 2022 (hanno ritirato la ricompensa, in rappresentanza della Stazione di Cencenighe, il Mar. Enrico Danese, l’App. Sc. Rolando Massaroni e il Car. Antonio Bua)
Elogio concesso al Lgt. C.S. Antonio Alibrandi e al Brig. Massimiliano De Bastiani
“Comandante ed addetto al Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Cortina d’Ampezzo, con encomiabile impegno ed elevata professionalità, avviavano una efficace azione di contrasto al fenomeno dello spaccio di stupefacenti nell’ampezzano. Le protratte attività investigative condotte sul territorio, si concludevano col sequestro di oltre 1 chilogrammo di sostanze stupefacenti, numeroso materiale per il confezionamento e lo spaccio, più di 17.000 euro in contanti e l’arresto dell’autore. L’operazione ha riscosso il plauso delle autorità locali e della cittadinanza, contribuendo a consolidare il prestigio dell’Arma nel territorio. Cortina d’Ampezzo, gennaio-febbraio 2023
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