I controlli dei carabinieri forestali bellunesi mirano ad alzare la soglia di attenzione relativa a tale importante responsabilità in cui tutti siamo chiamati ad essere custodi.
BELLUNO Dopo il periodo di limitazioni legate alla pandemia riaprono le attività e arrivano i turisti. Come ogni anno i Carabinieri forestali intensificheranno la vigilanza sul rispetto di tutte le norme poste a tutela dei delicati e preziosi ecosistemi alpini, con particolare riguardo alle aree maggiormente sensibili e frequentate. Tre queste la Val Visdende, la Conca Ampezzana, il Nevegal, il versante bellunese delle Tre Cime di Lavaredo, la Val di Zoldo, il Massiccio del Sorapis, nel cui lago vige il divieto di balneazione per tutelare l’integrità del delicato circo glaciale dall’altro l’incolumità pubblica, non essendo previsto alcun sistema di soccorso. Per gli inadempienti sono previste sanzioni sino a 500 euro. Tra gli altri divieti comuni ai vari Regolamenti locali si menzionano il divieto di abbandono di rifiuti, divieto di campeggio, divieto di accensione fuochi e l’obbligo di passeggio con cani al guinzaglio per evitare eccessivi disturbi alla fauna selvatica locale.