VENEZIA Giuridicamente hanno ragione loro, non sono centri commerciali ed è chiaro che il DPCM è stato fatto talmente male che fatta la legge l’inganno è stato subito trovato. Chi non è definito come centro commerciale ma con altre parole (medie strutture di vendita, parchi commerciali etc…) nel fine settimana ha fatto orecchi da mercante, ha aperto ugualmente e gli assembramenti sono stati la norma. “Faro’ qualche cosa entro sabato” lo ha assicurato il Presidente della Regione Luca Zaia. Quindi dobbiamo attenderci importanti provvedimenti? “Non lo escludo – risponde Zaia – ma è una sconfitta non riuscire a dialogare. Stiamo parlando con i sindaci per trovare una soluzione. Non abbiamo problemi a fare provvedimenti a prescindere dal consenso, è salute pubblica. Non ho detto che non intendo prendere provvedimenti, voglio prima confrontarmi con i sindaci non per scaricare il problema ma per operazioni coordinate tra tutti. Un confronto con i sindaci per valutare un’eventuale ordinanza regionale, non la sto annunciando… ho detto eventualmente”.
LE COLPE SONO DI CHI HA REDATTO IL DPCM FACENDO INFURIARE I COMMERCIANTI RIMASTI CON LE ATTIVITA’ CHIUSE: Il Dpcm di Giuseppe Conte precisa che i parchi commerciali devono considerarsi esenti dalla chiusura prefestiva e festiva laddove non vi sia un atrio al chiuso di accesso agli esercizi commerciali singoli, ma sia caratterizzato da spazi aperti di accesso ai singoli negozi. Ad esempio il Noventa Designer Outlet non è classificato come un centro commerciale, bensì un parco commerciale. Quindi, può restare aperto nei weekend, come infatti è avvenuto ieri. Chi è rimasto aperto ieri ha solo seguito alla lettera le imposizioni nazionali e non ha certo sgarrato.
foto copertina non attuale ma da archivio, distribuzionemoderna.info