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BELLUNO «Il nostro territorio perde in un colpo solo due figure di altissimo valore che pur in campi diversi hanno dato lustro alla provincia e significato profondo alla bellunesità». Lo scrive il presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin in una nota di cordoglio per la scomparsa di Aduo Vio e Mario Ferruccio Belli. «Aduo Vio rappresentava quella importantissima fetta di bellunesi emigrati all’estero, simbolo del lavoro e del valore professionale quale leva per il riscatto sociale di un’intera provincia che è profondamente mutata e cresciuta dagli anni dell’emigrazione a oggi. Era un punto di riferimento per i gelatieri bellunesi e ricordo che ogni anno, in occasione della Mig, organizzava una cena partecipatissima, con una lotteria che faceva emergere il lato più umano e goliardico dei nostri emigranti». «Anche Mario Ferruccio Belli – aggiunge il presidente Padrin – è stato a suo modo un personaggio simbolo, simbolo e narratore attento della minoranza ladina, cultore e divulgatore di una cultura e di una storia che arricchisce da sempre il nostro territorio».
IL MESSAGGIO DI LUCA ZAIA PER LA SCOMPARSA DI MARIO FERRUCCIO BELLI
VENEZIA “Se ne va un grande conoscitore del nostro territorio, delle nostre montagne e della nostra storia. Un uomo colto e un appassionato divulgatore, che ha fatto della diffusione della cultura e della conoscenza la sua professione. Autore di una ventina di libri, tra guide, racconti e saggi storici, ha descritto nelle sue opere luoghi e tradizioni a noi veneti molto cari, restituendo l’unicità dei paesaggi del Cadore, a cui era profondamente legato”. Con queste parole il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ricorda il giornalista di San Vito di Cadore Mario Ferruccio Belli alla notizia della sua morte.
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