TAIBON La segnalazione di Giacomo Mottes, sempre attento a fatti ed eventi del territorio, merita il giusto spazio oggi Vigilia di Ntale più che mai. I taiboner guardano ai due eventi autunnali che hanno cambiato volto a parte del territorio, i fuoco prima, l’acqua e soprattutto il vento poi hanno ispirato un paese a trascorrere il Natale ma con il pensiero a quei giorni, anche guardando il presepe.
“La strada che da Taibon conduce al Forte di Peden, è particolarmente frequentata anche nel periodo invernale, per delle brevi gite fuori porta, favorite da una felice esposizione a mezzogiorno e da una carrozzabile sottovento in dolce pendenza. Questa, in particolare nel suo ultimo tratto sterrato, offre rilassanti panorami da prima sulla conca Agordina e poi sulla Val Corpassa e la Val Cordevole. Da qualche anno lungo questa via – denominata appunto Via Al Forte – si possono osservare durante le festività natalizie originali rappresentazioni iconografiche della natività, realizzate spontaneamente da privati. Questi ” presepi di strada” possono essere osservati dai passanti dando ulteriore significato alla passeggiata. Fra le varie interpretazioni, una in particolare, si ispira agli eventi calamitosi di fine ottobre. Il territorio di Taibon, oltre al nubifragio che ha colpito tutto l’Agordino, ha dovuto confrontarsi pochi giorni prima anche con l’incendio divampato sui pendii delle Pale di San Lucano. Per questi motivi, Fiore Bulf (FOTO) ha pensato, nel suo presepe, di ricavare la capanna della natività in un resto di un pino schiantato dal vento; nella parte centrale ha poi cercato di rappresentare la forza delle acque, ed infine sulla parte destra ha disposto pezzi di legno ed un ceppo bruciati. Tutto il materiale è stato raccolto nei luoghi dove effettivamente si sono scatenati gli eventi calamitosi. In questo modo è riuscito a dare un significato trasversale al manufatto, che va oltre i canoni classici.”