UNA DOMENICA DI NEVE
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Belluno ore 13. Con il caffè in mano guardo fuori dalla finestra. Piove forte. E’ tutta la mattina che mi gira in testa questa domanda: ” ma in su fiòcaralo? ” Basterebbe consultare una webcam sul pc o sul telefono per saperlo in pochi secondi. Ma oggi si fa a moda vecchia. Ore 13.20 si parte, direzione agordino. Come sempre. Con la Panda 4×4, che si va piano ed il pomeriggio dura di più. E poi, se la strada è innevata, si va anche più sicuri. Ad Agordo e Taibon qualche cm. e scende mista. Chissà se dopo la galleria di Listolade nevica, di solito è così. Esco dal tunnel e scende grossa e veloce. Tradizione rispettata. La Provinciale per San Tomaso è tutta bianca e nevica in pieno. Arrivo in piazza a Celat e mi fermo, spengo la macchina ed esco. C’è silenzio. Sento i grossi fiocchi bianchi appoggiarsi sulla giacca. In lontananza il rumore di una pala che gratta l’asfalto davanti ad una casa. Nessuna persona in piazza e neanche un’auto che passa. Amo questi momenti, ma a Belluno vedere scendere la neve è un evento ormai piuttosto raro. Ed allora vengo quassù a vederla, anche solo per un pomeriggio. Perchè le emozioni non si misurano a minuti. Sono fatte di gesti particolari, a volte all’apparenza strani. Come farsi 40 km per vedere un paese imbiancato. Ma è il paese stesso a chiamarmi. Ed ogni volta rispondo così.