COMELICO A seguito dell’annuncio da parte di Anas della necessità di chiudere la galleria Comelico per il rifacimento della volta, i Sindaci dei sei Comuni della Val Comelico e Sappada si sono incontrati per trovare una soluzione al problema.
LA LETTERA
Sono passati solo 35 anni dall’inaugurazione della galleria che ha permesso il collegamento “sicuro” della Val Comelico e Sappada con il resto del Veneto, con la convinzione che si fossero così risolti tutti i problemi di viabilità, tanto da dismettere immediatamente quella che era stata, fino a quel momento, l’unica via per raggiugere la valle, denominata oggi la “valle Vecchia”. Fu un errore enorme, in quanto la galleria Comelico in 35 anni è rimasta chiusa svariate volte per manutenzioni dovute al suo deterioramento, lasciando come unica via d’accesso il passo Sant’Antonio di Danta. A seguito dell’annuncio da parte di Anas della necessità di chiudere la Galleria Comelico addirittura 2 o 3 anni per il rifacimento della volta, i Sindaci dei sei Comuni della Val Comelico e Sappada espongono un unico pensiero, ovvero la necessità di costruire un secondo tunnel parallelo a quello attuale e rimettere in sicurezza la strada della valle vecchia. Per quest’ultima esiste già uno studio di fattibilità elaborato per conto dell’Unione Montana Comelico, con una stima dei costi di circa € 30.000.000. Per quanto riguarda la seconda canna, sono stati proposti percorsi alternativi ma i Sindaci ribadiscono che l’unico possibile è a fianco dell’esistente, tesi sostenuta anche dal parere di esperti: il Presidente ed il Vicepresidente dell’Unione Montana hanno infatti richiesto una consulenza ad ingegneri specializzati in costruzioni di gallerie, di cui si allega la relazione. È necessario iniziare subito a programmare la costruzione del secondo tunnel, ma è altrettanto necessario trovare contemporaneamente una soluzione per i lavori imminenti, ormai improscratinabili (come definiti dall’Anas), in considerazione ovviamente delle Olimpiadi a Cortina con la conseguente deviazione del traffico pesante verso la Val Comelico. Vi può essere un’alternativa alla chiusura della galleria Comelico, che i Sindaci sottopongono a Prefetto ed ANAS: essendo la parte più critica della galleria Comelico quella verso Auronzo, si è pensato di poter utilizzare il tunnel dell’Enel per svincolare una corsia, sfruttando la parte della strada della valle vecchia che giunge fino alla diga e che sembra essere in buone condizioni. Questo permetterebbe la chiusura della parte di galleria a sud, dando la possibilità di poter lavorare senza traffico, sistemando nel frattempo l’altra parte della strada della valle vecchia, per poi chiudere nel senso opposto. Questo tipo di intervento renderebbe possibile sistemare contemporaneamente la galleria e la strada laterale per eventuali emergenze, fino al completamento del secondo tunnel. La Val Comelico è la valle più a nord del Veneto, incuneata fra due Regioni a statuto speciale (ad una delle quali, il Friuli Venezia Giulia, Sappada ha deciso di passare) ed uno stato estero (l’Austria). Siamo isolati, abbiamo una viabilità inadeguata, subiamo lo spopolamento da decenni ed ora a maggior ragione chiediamo con forza e con il supporto delle associazioni di categoria di vedere applicato un regime di fiscalità agevolato, come prevede il progetto di legge sulla montagna: una volta approvato, i sindaci della Val Comelico chiedono che la defiscalizzazione venga immediatamente applicata al proprio territorio, che come nessun altro in provincia di Belluno si trova ai limiti del collasso socio-economico, a maggior ragione con i prossimi lavori per la galleria Comelico.
I Sindaci della Val Comelico e Sappada
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