I VENETI NON SONO IRRESPONSABILI
Fino a venerdi abbiamo applicato i DPCM in maniera restrittiva, le cartolerie le abbiamo aperte 2 volte la settimana e poi teniamo ancora chiusi i supermercati la domenica, siamo quelli che non hanno ammesso che la gente si allontanasse oltre 200 metri da casa. Non ammetto che ci dicano irresponsabili.
PREVISTO OPERAZIONI DI ACCOMPAGNAMENTO PER ECONOMIA E TURISMO?
Facciamo tutto quello che si puo’ fare. Sulla scuola stiamo facendo tutta una serie di attività. Vogliamo un parere del comitato tecnico scientifico nazionale. Vogliamo creare un network per le famiglie per l’accudimento dei minori. Le cose che facciamo noi le fanno tutte le Regioni anche quelle dello stesso colore politico del Governo. Pare che Firenze voglia riaprire le scuole, se è vero cercheremo di capire cosa fa e il sindaco è di centro sinistra non della Lega
PIU RESTRIZIONI PERCHE?
Abbiamo scoperto che ci sono gli studi segreti. Puo’ essere che uno studio possa essere secretato per non dare vita a panico. Per quale motivo i responsabili della sanità che sono i Governatori non ne sanno nulla. Una coperta corta che si sposta da un posto all’altro per coprire. Adesso c’è lo studio segreto…. io non ne so proprio nulla. Continuo a vedere la classifica dei contagiati per Regione, è inutile ci sono Regioni che non hanno nemmeno iniziato a fare tamponi.
BOCCIA DICE CHI SBAGLIA PAGHERA’ LE CONSEGUENZE
Il tema è che siamo entrati nella fase di convivenza. Mi dispiace che un membro del Governo di esprima cosi’. Prima doveva evidenziare che abbiamo votato tutto quello che il Governo ha proposto con un’intesa per non fare cagnara con totale solidarietà. Ricordo al Governo l’obbligo della vigilanza se pensa che mettiamo a rischio la salute dei cittadini impugni le ordinanze di tutte le Regioni non solo il Veneto non si va a colore politico
LA NUOVA ORDINANZA ANCHE PER LE MESSE
Valutiamo tutti gli aspetti per le messe che il Governo che ha fatto una figuraccia trovi una soluzione
MANUELA LANZARIN: DOMANI SARA’ PRESENTATO IL PIANO OSPEDALI, TEST QUALITATIVI E QUANTITATIVI E L’INCONTRO CON LE PARRUCCHIERE