di RENATO BONA
Se Feltre è nota come “La piccola città degli uomini grandi”, la Valle del Biois è stata giustamente definita “La piccola valle dei grandi uomini”. Una conferma ci viene da quella che per il 2022 è la quarantaseiesima edizione del prestigioso “Calendario Agordino” puntualmente distribuito ad abbonati e richiedenti vari, anche all’estero, ad iniziativa della parrocchia di Santa Maria Nascente di Agordo col bimestrale “Echi di Agordo” (direttore editoriale mons. Cesare Larese, responsabile il pubblicista Loris Santomaso che ne è stato anche il compilatore; hanno collaborato: Franco e Nadia Murer, Dino Bridda, don Fabiano Del Favero, referenze fotografiche di Franco Colleselli, Giuliana Da Ronch, Dunio Piccolin, Dario Fontanive, Agordo foto Luigi Cadorin; composizione ed impaginazione di Santomaso e Moreno Arnoldo, stampa Grafica Castaldi di Agordo). Si spiega infatti la conferma della scelta di “riempire la cornice mensile mediante immagini che richiamino sia i momenti attuali che avvenimenti del passato vissuti dal nostro territorio, pare possa essere ancora pertinente la rievocazione di eventi e personaggi significativi della cultura e della storia agordina. Ecco allora i viaggi fotografici ‘attraverso la mia terra’ di Giuliana Da Ronch” (agordina, classe 1974, vive a Taibon col marito e due figli ed è “molto legata al territorio e alle sue tradizioni, si è impegnata nella divulgazione del passato, che ha vissuto in prima persona, con una serie di racconti che svelano un Agordino rurale con usi e modi di vita che stanno scomparendo; si interessa di cucina locale, le piace fotografare e soprattutto andare in montagna con la quale ha un legame fondamentale cominciato da bambina…” ) cui si accostano “esemplari figure di agordini che hanno ben meritato con la loro arte e la loro cultura per la nostra piccola patria” (sui quali avremo modo di tornare con altri servizi): il maestro Augusto Murer, scultore di Falcade, di cui ricorre il centenario della nascita (21 maggio 1922); Valerio Da Pos, di Carfón, il famoso “poeta contadino” mancato il 13 luglio 1822; Gio Batta (Tita) Rossi, docente, linguista, nato a San Tomaso il 20 dicembre 1922. Per il mese di gennaio sono proposte 4 fotografie: quella intitolata “I ricami della neve” con riferimento a I viaggi di Giuliana; “attraverso la mia terra”; due di Augusto Murer ripreso a Molino negli anni ’50 con le prime opere e, nel 1966 mentre scolpisce il San Sebastiano; quindi quella dell’Autoritratto di Valerio Da Pos del quale molti lavori furono pubblicati in “Poesie di Valerio Da Pos, contadino delle Alpi Canalesi”. Febbraio: di Giuliana: “Alba al cól de san Lugan; di Murer: quella di “Sono nato tra le foreste, tronchi e pietre…” e quella con la moglie, Ada Fenti; di Gio. Batta Rossi un’immagine degli anni ’60 ad una premiazione dopo una gara sulle nevi; si spiega che fu preside della media di Cencenighe dal 1962 al 1979, dopo un ventennio di insegnamento nelle elementari. E siamo a marzo con Giuliana che propone la foto “Benvenuta primavera!”; Murer ripreso nel 1978 con il grande amico e scrittore Mario Rigoni Stern, il “sergente nella neve”; di Da Pos un ritratto accostato a un sonetto. Aprile ci riserva, sempre con la Da Ronch, la foto di un crocifisso intitolata “In silenzio al Sass de Stria” mentre Murer è presente con “Crocifissione” 1972 della chiesa parrocchiale di Taibon Agordino, e di Rossi un’immagine da montanaro (da sempre grande appassionato e frequentatore delle nostre montagne) e quella del 26 marzo 1995 quando, ad Agordo, la Sezione agordina del Cai gli conferisce la tessera di socio onorario per premiare una vita di studi e ricerche che ha significativamente contribuito alla valorizzazione e diffusione della cultura alpina agordina. L’immagine del “Castello di Andraz: attraverso la sua storia” di Giuliana in apertura di maggio quindi due lavori di Murer: “A mia madre” e “Minatori agordini” (Premio Suzzara, 1953); infine la casa di Carfon d’Agordo dove Valerio Da Pos nacque il 13 maggio 1740 da Giovanni e Orsola Da Colò, contadini proprietari di qualche terreno ma di modeste risorse. Chiude il semestre il mese di giugno che offre: “Tramonti infiniti” della Da Ronch, un’immagine , Belluno 1959, di Augusto Murer con il dott. Gigi Lise, suo primo estimatore, e la figlia Lionella Lise, pittrice; infine con la foto , del 28 settembre 2001, di Gio Batta Rossi e la moglie Flora Parissenti che festeggiano il traguardo delle nozze d’oro assieme ai figli Rossella e Roberto nel vivo ricordo di Romeo, tragicamente caduto sul monte Pelsa il 30 novembre 1980. Tocca a luglio. Immagine della “Marmolada , regina indiscussa” proposta da Giuliana; due di Murer: San Vito di Cadore, 1960, ritratto a Primo Carnera e studio Murer 1974, mostra di Renato Guttuso; chiude il poeta contadino Da Pos (morì nel suo paese il 13 luglio 1822 e fu sepolto nel cimitero della chiesa di San Simon di Vallada) con una foto della chiesa e la riproduzione dell’Epitaffio che si conclude così: “Fu matto fin che visse, or è guarito”. “Dipinto dolomitico” è il titolo per l’immagine proposta da Giuliana; poi c’è quella ad Agordo dell’agosto 1983 quando Augusto Murer saluta il Presidente della Repubblica Sandro Pertini che inaugura la mostra “40 anni di scultura” nelle antiche scuderie Crotta; infine quella relativa alla dodicesima edizione dell’ “Agordino d’oro” del 10 settembre 1994 quando Giovan Battista Rossi viene premiato per “letteratura-amore per la propria terra”, Piero Badaloni (giornalismo-informazione), Brigata alpina Cadore (impegno sul territorio), Mauela Di Centa (sport-sci), Maria Giovanna Elmi (spettacolo), Luca Goldoni (letteratura), Reinhold Messner difesa dell’ambiente). Settembre: Giuliana propone la foto “Primi scorci d’autunno”M di Murer un lavoro per l’ingresso alla sala consigliare del Municipio di Agordo. Di Da Pos un disegno a cura di Augusto Murer ed il sonetto “Faccio voto”. Ottobre: “San Lucano, la mia valle” della Da Ronch; di Murer il “Monumento al partigiano” nella piazza Sandro Pertini di Falcade-Caviola; di Rossi la foto con il fraterno amico Giovanni Battista Pellegrini. Viene ricordato che con Vito Pallabazzer di Colle Santa Lucia hanno costituito un eccezionale trio di linguisti figli di questa terra, un inestimabile patrimonio umano e culturae dell’Agordino”. Ci avviano a conclusione con novembre, mese per il quale Giuliana Da Ronch propone l’immagine “Resistenza e solitudine d’autunno”; Murer all’inaugurazione, il 2 novembre 1968 a Vittorio Veneto, del monumento alla Vittoria presente il Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat; e il grande artista ad Agordo con Tono Zancanaro in occasione della mostra “40 anni di sculture”; per il poeta-contadino la copertina del libro di Vittorio Fontana “Valerio Da Pos. Autobiografia e poesie inedite” ed il sonetto dal titolo “Contro la guerra”. Dicembre: “Mi sento piccola” è il titolo della foto proposta da Giuliana; poi, per Augusto Murer la foto “I mistierói. El caregheta (el cónza) e il maestro nello studio di Molino con il figlio Franco, anche lui artista molto apprezzato; Infine, per Gio. Batta Rossi la foto del 14 dicembre 2002 ad Agordo dove, per l’80. compleanno, la Comunità montana agordina (nel riquadro l’allora presidente dell’ente, Rizieri Ongaro gli consegna un riconoscimento) gli dedicò una speciale giornata di studi con la partecipazione di autorevoli esponenti del mondo accademico della glottologia e l’intervento di allievi ed amici.
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