VENEZIA Si è tenuto oggi al Ministero dello Sviluppo Economico l’incontro di aggiornamento sulla situazione Ideal Standard. Obiettivo dell’incontro è stato l’approfondimento dell’attuale situazione dell’azienda che occupa 450 lavoratori nel sito di Mel. L’azienda ha comunicato di essere ancora nella fase di analisi della situazione del sito e del gruppo e di non avere ancora ultimato il nuovo piano industriale. Rispetto alle informazioni fornite dai vertici aziendali e alle aspettative sulle prospettive future del sito bellunese e dell’intero gruppo, il tavolo è stato quindi al di sotto delle aspettative. A tale riguardo, le parti hanno, infatti, espresso insoddisfazione al termine dell’incontro e hanno chiesto all’azienda, come termine ultimo ed inderogabile, di presentare il proprio progetto industriale per il sito di Borgo Valbelluna e per il gruppo Ideal Standard entro e non oltre il mese di ottobre. Su mandato del comitato, l’Assessore Donazzan ha, comunicato al Ministero che ieri è stato costituito il Comitato Socio-istituzionale relativo a Ideal Standard. Il comitato, su modello ACC, è coordinato dal Sindaco di Borgo Valbelluna Stefano Cesa e vede partecipi le parti sociali ed istituzionali del territorio, e ha l’obiettivo di monitorare costantemente l’evoluzione della vicenda, in relazione con il MISE, al fine di mettere in evidenza la strategicità industriale, produttiva e occupazionale, del sito di Mel, unico rimasto in Italia del gruppo.
Ideal Standard, il Ministro Federico D’Incà
“Al tavolo Ideal Standard di fine marzo convocato dal Mise avevamo chiesto certezze sul futuro dello stabilimento bellunese: in quell’occasione, da parte dell’azienda era emersa la volontà di non volere chiudere il sito di Trichiana né di dismettere il marchio Ceramica Dolomite. All’esito del tavolo odierno ci aspettavamo una risposta chiara da parte della proprietà: a questo punto, attendiamo il piano industriale in tempi brevi, possibilmente già entro il mese di settembre. Come Governo siamo pienamente disponibili a trovare la migliore soluzione che permetta di aiutare l’azienda a rimanere nel sito di Trichiana, uno stabilimento che, è bene ricordarlo, è l’unico sito del gruppo rimasto in Italia”. È il commento del Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà. “Con la ripresa in corso e con il rilancio dell’edilizia, anche in funzione delle misure messe in campo dal Governo, ci sono tutte le condizioni per dare continuità allo stabilimento: per questo motivo chiediamo ancora una volta chiarezza all’azienda”