BELLUNO La serie di tavoli e incontri che ha coinvolto 100 esponenti di categorie, associazioni, istituzioni tutto portatori di interessi con il supporto delll’Università di Padova, ha sfornato 29 sfide comuni già identificate e discusse. Spunti per ora che dovrebbero trasformarsi in una sorta di agenda strategica provinciale con orizzonte il 2030 e che i bellunesi conosceranno a settembre, anzi potranno anche dire la loro per eventuali miglioramenti. Tra i partecipanti al tavolo è emerso che c’è assoluta condivisione sia nelle azioni sinergiche sia nella vision di territorio. Questo rappresenta già un importante valore metodologico». «L’approccio utilizzato è quello dell’ascolto dal basso, per definire insieme il modello di sviluppo per il nostro territorio – spiega il presidente della Provincia, Roberto Padrin -. L’obiettivo è arrivare a costruire progetti di comunità per una crescita integrata che non sia solo economica, ma anche culturale e sociale, al fine di contrastare lo spopolamento, la marginalizzazione e la desertificazione imprenditoriale. Le idee di tutti sono importanti e in quanto tali sono state ascoltate».
ALLA RADIO, IL PRESIDENTE ROBERTO PADRIN