ROMA “Lo stabilimento Ideal Standard di Trichiana rappresenta un’eccellenza nel settore dei sanitari e della ceramica e avrà tutta l’attenzione necessaria da parte del Governo affinché avvenga la ripresa della produzione. Come si è già verificato nella vertenza legata all’Acc di Mel, ci sarà tutto il mio impegno, in ogni sede, per dare una prospettiva solida ai 600 dipendenti dell’azienda”. Lo dichiara Federico D’Incà, Ministro per i Rapporti con il Parlamento al termine della videoconferenza tra il Mise, i rappresentanti di Ideal Standard e le organizzazioni sindacali in cui si è discussa la situazione dello stabilimento di Trichiana. “Abito molto vicino allo stabilimento di Trichiana – prosegue D’Incà – e ho evidenziato ai rappresentanti dell’azienda la mia conoscenza personale con i dipendenti che, oltre ad avere un’elevata professionalità, considerano lo stabilimento come un simbolo del territorio: nel corso del tempo, c’è stato un forte impegno da parte di ognuno di loro, proprio in virtù di questo legame speciale con l’azienda. Uno stabilimento che vanta una tradizione importante e che ha sempre lavorato molto bene nel settore”.
D’Incà precisa che “negli ultimi 12 anni, 4 stabilimenti su 5 del gruppo Ideal Standard hanno chiuso in Italia. Trichiana è rimasto un luogo di fondamentale importanza e “Nei prossimi tavoli tra le parti – conclude il Minsitro – staremo ancora molto attenti sulle valutazioni dell’azienda per il futuro. Ho una grandissima fiducia nel rilancio dello stabilimento e del nostro Paese e dimostreremo ancora una volta la determinazione nel seguire queste problematiche. Ringrazio i dipendenti, le organizzazioni sindacali e il Ministro per lo Sviluppo Economico Patuanelli, per il lavoro svolto fino a questo momento”.
DONAZZAN, “CHIEDIAMO I PIANI DI RILANCIO INDUSTRIALE DELLA SEDE DI TRICHIANA”
VENEZIA “L’aspetto positivo – sottolinea l’assessore Donazzan – è l’anticipo di due settimane della ripresa dell’attività lavorativa nella sede di Borgo Valbelluna, rispetto all’iniziale calendario prospettato dal gruppo, che aveva privilegiato in termini temporali la ripartenza dell’attività nelle sedi in Bulgaria, nella Repubblica Ceca e nel Regno Unito. Continuano però a mancare, ad oggi, elementi concreti rispetto alla programmazione aziendale nel breve-medio periodo”. La Regione Veneto ha preso l’impegno a realizzare un nuovo incontro, insieme alle altre istituzioni, entro metà luglio, al fine di verificare l’evoluzione della situazione aziendale.