BELLUNO Una tassazione soft per le botteghe di montagna e dei piccoli paesi. È la proposta formulata dal presidente Usarci – Unione sindacati agenti e rappresentanti di commercio – di Belluno e del Veneto Franco Roccon. Il numero uno degli agenti di commercio ha spiegato la sua idea ieri sera (questa sera) all’interno della trasmissione “Quarta Repubblica” condotta da Nicola Porro e la ribadirà venerdì 17 alle 10 all’interno del programma “Mi manda Rai3”. Ha intenzione di inviare una lettera al Governo per sottoporla anche all’attenzione delle stanze di bottoni della Capitale e la presenterà anche ai parlamentari bellunesi. “Si deve decidere una tassazione fissa per i piccoli negozi, indipendente dal reddito e dal guadagno – spiega -. Per esempio 3 mila euro l’anno, insomma un sistema in cui le tasse vengono pagate con un forfait. Certo, serve decidere i criteri per cui concedere questo aiuto, per esempio per le attività sopra una certa quota e per quelle in paesi con poche migliaia di abitanti. In questo modo non servirebbe adeguarsi allo scontrino elettronico, che già di per sé rappresenta una spesa, ne avere un commercialista e tutto sarebbe più semplice e sostenibile”. La proposta, se attuata, andrebbe a salvare le tante piccole attività sparse nelle Terre alte bellunesi ma non solo, fermando di conseguenza anche lo spopolamento e la disoccupazione. “A dicembre nel Bellunese sono stati chiusi 40 negozi su 1800 totali – conclude -. In ambito nazionale ci sono un milione e 200 mila frazioni sotto i mille abitanti e di queste circa la metà ha un negozio. Inoltre in molte frazioni come nei rifugi alpini non c’è linea telefonica nè internet, per cui gioco forza diventa difficile inviare all’Agenzia delle entrate lo scontrino”. Roccon ne parlerà con i rappresentati bellunesi a Roma, nella speranza che la sua idea trovi qualcuno che la porti avanti e la faccia attuare.