LA VALLE Il sindaco firma una sacrosanta ordinanza per evidenti problemi legati a valanghe e slavine e puntualmente la stessa viene snobbata dagli sci escursionisti. Uomini e donne dello Sci Club guidati dal presidente hanno provveduto anche a portare i cartelli con l’ordinanza anche in quota. Nei giorni di festa dell’Epifania ritrovo in località Conaggia per la salita sci o ciaspe a piedi fino a Malga Foca. Ora il sindaco passa alle vie di fatto, visto il pericolo ha dato mandato di sanzionare coloro che non rispetteranno il divieto “Chi è causa del suo mal….pianga se stesso” dice il sindaco Ezio Zuanel ribadendo il contenuto dell’ordinanza del 22 dicembre: “Chiusura totale della strada silvo pastorale per malga Foca per caduta valanghe, divieto di transito a valle/monte del ponte sul torrente Bordina sino alla seconda curva allo sbocco sul vallone Val Cavalera” . Il provvedimento si è reso necessario anche a seguito delle copiose nevicate che hanno creato un imminente pericolo di distacco di slavine. La zona è mèta di persone con ciaspe e sci con pelli di foca per cui onde prevenire incidenti l’area è stata interdetta. Per chi vuole salire in quota verso Malga Foca c’è però una variante “invernale ” attualmente anche battuta dal gatto delle nevi che aggira la zona valanghiva. Ma nel giorno della befana il divieto posto a valle sul ponte è stato ignorato da tanti turisti e valligiani, le barriere sono state divelte. Si tratta tra l’altro di violazione penale con arresto fino a tre mesi e ammenda di 206 euro. “Tutti i sistemi di prevenzione sono stati attivati – anticipa il sindaco Zuanel – quindi se non verrà rispettato il divieto/ordinanza i trasgressori verranno segnalati alla Autorità Giudiziaria. La vita merita più rispetto e visto l’alto rischio di distacchi nevosi sui canaloni e pendii, tutti converranno che l’uso della variante invernale sia la soluzione migliore”. Dalle parte del sindaco e dell’amministrazione comunale non c’è solo la paura e la prevenzione ma anche la storia. Diversi anni fa scese una slavina di proporzioni gigantesche, la “lingua” terminale si arrestò a valle oltre il piazzale nei pressi del torrente Bordina e solo per caso fortuito non coinvolse i partecipanti di una gara con sci svoltasi nella mattinata. Durante le feste l’afflusso di persone in frazione Conaggia ha creato peraltro parecchi problemi. “E’ vero – dice il consigliere comunale Massimo Sommariva – sul piazzale antistante gli spogliatoi del campo sportivo i mezzi in parcheggio hanno creato intralcio agli operai comunali impegnati nello sgombero neve, è stato bloccato anche il punto d’acceso al deposito di sale e ghiaia. Per questo non escludiamo che il parcheggio in zona spogliatoi venga inibito alla sosta mediante divieto con rimozione forzata. Analoga ordinanza di divieto di transito è stata emessa per il tratto di strada comunale tra le frazioni di Gaidon e Cancellade una strada interna chiusa per pericolo valanghe”.