di RENATO BONA
E l’anno successivo la notizia del rinvenimento del petrolio nella zona di Borgo Pra Persone, luoghi, notizie, situazioni: alcune le conoscevamo, la maggior parte no e dunque apprezziamo molto l’iniziativa dell’amico di vecchia data Franco Sirena che, con l’Istituto bellunese di ricerche sociali e culturali che gli ha fatto da editore ha dato alle stampe (Tipografia Piave, gennaio 2001) il libro “Cento anni a Belluno. Notizie e curiosità dal XX secolo”. In questa occasione ci occupiamo del decennio che inizia nel 1951, anno al quale è stato riservato il titolo: “Mostra dei Vecellio”. Ma la prima notizia è che il 17 marzo viene fondato il Circolo Culturale Bellunese, primo presidente il prof. Antonio Ponzian, primo concerto col pianista Nikita Magaloff. Ad aprile alla scuola Catullo viene celebrato il 130. anno di fondazione. Elezioni amministrative del 10 giugno: 20 seggi alla Dc, 6 ai saragattiani, 5 ai comunisti, altrettanti ai socialisti, 4 ad altri partiti. Il 12 agosto all’Auditorium inaugurazione della Mostra dei Vecellio: tutte le opere, reperite in provincia, appartengono a Tiziano, al fratello Francesco, al figlio Orazio, al nipote Tommaso, al cugino Cesare e ai Vecellio della famiglia collaterale. Il 2 settembre il via al “Settembre bellunese” in cui spicca la ripresentazione della fluitazione della zattera sul Piave. Il Papa dona la statua della Madonna Regina Alpinorum per la cappella del rifugio 7. Alpini che viene inaugurato il giorno 23 alla Schiara. Prende il via con una prima “di collegamento” il Liceo scientifico. Le allieve della Professionale consegnano con apposita cerimonia il nuovo gonfalone del Comune da esse realizzato. A dicembre a Baldenich apre la locanda “Bortoletto”. Anno 1952, titolo: “L’acquedotto della Pezzericola”; cambio al vertice della sezione Cai: l’accademico Furio Bianchet subentra al presidente Mario Brovelli. Il sindaco Barcelloni Corte a Roma per i problemi della città: collegamenti e ricettività alberghiera in primis. A maggio iniziano a circolare i primi autobus di Buzzatti, Saab, Zasio e Andreella. Apre l’ufficio postale di Baldenich e la popolazione chiede ora farmacia, marciapiedi e scuola. Il 1. giugno fondazione della parrocchia di San Giovanni Bosco. Pietro Vinanti eletto presidente del Circolo culturale bellunese. Raccolta di firme per l’istituzione della Ragioneria. Il 6 luglio in Nevegal Festa provinciale della montagna. 19 ottobre: benedizione della prima pietra dell’Asilo infantile di Cavarzano. 11 novembre:inaugurazione dell’acquedotto della Pezzericola, portata di 100 litri al secondo, costato 150 milioni, spesa divisa tra Belluno, Sedico e Sospirolo, contributo dello Stato di 40 milioni. 23 novembre: inaugurazione della nuova sede della Scuola di avviamento e Istituto professionale con 182 allieve, nella ex Gil. 1953, titolo: “La Brigata Alpina Cadore”: il 1. luglio viene costituita la Brigata con sede nella caserma Fantuzzi; lo stesso giorno ricostituito il 7. Reggimento Alpini che era stato fondato nel 1873 e verrà sciolto l’11 novembre 1975. Gli alpini della Cadore – scrive Sirena – avranno tutto il tempo di intervenire nelle più gravi sciagure che hanno colpito il Bellunese e la nazione: il Vajont in primo luogo. Anno 1954, titolo “Mostra del ‘700 Bellunese”. Il 10 aprile si illumina Piazza dei Martiri con i nuovi fanali a luce fluorescente; l’indomani grande festa per la consegna della bandiera di combattimento al battaglione del 7. Alpini e del 6. Artiglieria da montagna; conferita la cittadinanza onoraria al poeta napoletano E.A. Mario autore dell’Inno del Piave. Il 25 aprile scoperta la lapide sul lato nord del Municipio, con l’attestazione del conferimento della medaglia d’oro per la Resistenza. Il 14 luglio tre vittime sul lavoro: operai della Società bellunese industria elettrica, folgorati a Marta d’Oro. L’8 agosto inaugurazione della mostra del ‘700 dei pittori bellunesi con più di 80 opere esposte. Nella via Feltre il nuovo mercato all’ingrosso. Il 29 novembre festeggiati i componenti della spedizione al K2. Siamo al 1955 anno per il quale è scelto il titolo: “La seggiovia del Nevegal”. Il 22 gennaio il consiglio comunale approva il Piano regolatore generale. Il 13 marzo entra in funzione la seggiovia Col di Gou-Monte Faverghera, l’incasso sarà di 90 mila lire; il progetto risale al 1953. Ha una lunghezza di 2.200 metri; la spesa è stata di 4 milioni 120 mila lire. Nel 1987 sarà demolita e sostituita da un nuovo impianto in due tronconi. Restiamo in tema-sci visto che per il 1956 il titolo scelto è stato: “Le Olimpiadi invernali”. Prima però leggiamo che in gennaio viene inaugurata la nuova via del Piave tra via San Lucano ed il tornante per Borgo Piave. Il 24 gennaio alle 18 giunge in città tra due ali di folla il fuoco olimpico, tedoforo è l’olimpionico Lino Dalla Bernardina; il tripode è posto sotto il portico del teatro comunale. Il 27 gennaio il presidente della Repubblica Gronchi dopo aver inaugurato le Olimpiadi a Cortina passeggiava in centro, sul listòn, col sindaco Barcelloni. 12 febbraio: inaugurata la nuova Parrocchia dell’Immacolata a Mussoi affidata ai Padri Cappuccini. 4 marzo: solenni cerimonie per il centenario dell’Istituto Sperti. Smantellati i due distributori di benzina di piazza Martiri. Il 16 settembre il cardinal Roncalli presiede la cerimonia di chiusura del Congresso Eucaristico presenti 30 mila persone. Il 9 dicembre inaugurazione del nuovo Polisportivo, il 15 della sede dell’Inps di viale Fantuzzi. Siamo giunti al 1957 e dal titolo “Il Centrale” si apprende che la costruzione all’angolo fra le vie Loreto e Matteotti viene completamente demolita e il nuovo esercizio, un tempo Garibaldi o Ferrovia, si chiama appunto Centrale. In febbraio il Comune decide la trasformazione in parco dell’ex campo sportivo. Il 12 maggio viene costituito il Comitato per l’autostrada di Alemagna per la quale è previsto un costo di 100 miliardi. In settembre si effettua la prima Coppa del Nevegal di automobilismo, Sul Nevegal via ai lavori della nuova sciovia Brigata Cadore vicino all’omonimo rifugio del Cai. Il 27 ottobre inaugurazione dell’istituto Agosti. Per l’anno 1958 il titolo indicato da Sirena è: “Festa nazionale della montagna” che si svolge il 10 e 11 agosto con una folla enorme che plaude all’enorme lavoro del Corpo Forestale per il rimboschimento: spesa di 30 milioni per la messa a dimora di un milione di piante. Il 7 agosto era stata benedetta la chiesetta dedicata a san Giovanni Gualberto patrono dei forestali che l’avevano costruita. Il 27 dicembre monsignor Albino Luciani, vicario della diocesi, è consacrato vescovo da Papa Angelo Roncalli. Ci avviano a conclusione con i due rimanenti anni: 1959 e 1960. Titolo per il primo: “Il tempio Madonna della strada” la cui costruzione sarà promossa a novembre dalle diocesi di Belluno e Feltre e contempla una capienza di 5 mila persone; la statua della Madonna sarà alta 46 metri ed il tempio avrà uno sviluppo circolare con diametro di 55 metri. A maggio si diffonde in città una notizia curiosa: un rabdomante avrebbe individuato ad una profondità di 2.400 metri il petrolio nella zona di Borgo Pra! Il titolo per il secondo anno: “Il nuovo ospedale”. Il 24 luglio cerimonia per la posa della prima pietra a San Gervasio. Il 29 ottobre viene inaugurato il centro diocesano Giovanni XXIII in Piazzale Piloni. In precedenza, il 22 marzo, era iniziato nella sede provvisoria dell’Auditorium il processo in corte d’assise (presidente Mario Alborghetti) per i delitti di Alleghe, con imputati giudicati a 25 anni dai tragici fatti.
NELLE FOTO (riproduzioni dal libro “Cento anni a Belluno” di Franco Sirena): riproposizione storica della fluitazione della zattera sul Piave; inaugurazione dell’acquedotto della Pezzericola; Alpini della Cadore sfilano in Piazza dei Martiri; il nuovo mercato ortofrutticolo di via Feltre; la stazione a valle della seggiovia Col di Gou-Monte Faverghera; la fiaccola olimpica giunta a Belluno; il piazzale del Nevegal; un momento della Festa nazionale della montagna sul colle bellunese; posa della prima pietra del Tempio Madonna della strada a Cavarzano; il nuovo ospedale in costruzione.