AGORDO In un clima cordiale, tra il profumo dei libri che tappezzano le pareti della Biblioteca Civica di via 27 aprile, il Circolo Culturale Agordino ha presentato l’ultimo libro di Maria Pia Fassari Cappelletti. Si tratta di 18 racconti, distribuiti sul filo degli anni della vita dell’autrice. Vissuta tra la Sicilia ed il Veneto, l’autrice ha dedicato la sua vita all’insegnamento nelle scuole secondarie di primo grado. Dal 2003 ad oggi impiega il suo tempo libero come volontaria al servizio di due biblioteche: quella di Agordo e quella di Pedara (Catania). Per lei, comporre significa trasmettere emozioni, stati d’animo inconsueti, soprattutto diffondere la bellezza della natura: animali, piante, fiori da curare, rispettare, proteggere. L’attività culturale ha avuto inizio con la lettura della prefazione dell’Editore Don Sergio Sacco, direttore dell’Istituto Bellunese di Ricerche Sociali e Culturali. “In questo nuovo libro – dice Sacco – Maria Pia si esprime in una limpida, a volte raffinata, sempre calda prosa. E, naturalmente, anche nei suoi versi, che chiosano fatti o avvenimenti. I personaggi sono immersi in un paesaggio speciale, un panorama di culture e di bellezza” Il volume è stato presentato in maniera encomiabile da tre professionisti, membri della Biblioteca: la presidente del Circolo Culturale Agordino Maria Teresa Cironis, che ha decantato alcune poesie incluse nei racconti dell’autrice; Lionella Tonet, vice presidente, che ha presentato Maria Pia come collaboratrice volontaria, archivista ed addetta stampa in seno alla Biblioteca e Patrizio De Ventura che ha letto e commentato, ad un pubblico numeroso, alcuni brani estrapolati dalla narrazione del libro. Significativo l’intervento dell’assessore Chiara Fontanive collaboratore alla cultura ed al turismo, la quale si è complimentata con il Circolo Culturale e con l’autrice per l’attività svolta a favore della cultura in generale. Commovente l’intervento di Monsignor Giorgio Lise che in una lettera intestata a Maria Pia, invita ad una riflessione, riconducibile ad un solo concetto: “amore riconoscente, amore e riconoscenza: due sentimenti essenziali che affiorano nel libro – dice Lise – amore e riconoscenza verso le tante persone incontrate nella vita dell’autrice, ciascuna con il proprio prezioso carico di insegnamento, gioia e anche di sofferenza. Prima fra tutte la persona più importante, il marito Marcello. Grazie a lei, Maria Pia – conclude Lise – per questo dono fatto a tutti che ci ricorda come nella vita di ogni giorno l’amore si ricambia solo con l’amore”.
Ha concluso Maria Pia Fassari: “In ogni lingua del pianeta ci sono parole che salvano e parole che distruggono. La prosa, la poesia, la narrativa, quando sono delicate e garbate salvano in molte occasioni dalla sofferenza psicologica, dal distacco improvviso, dal luogo natio, dalle persone che hai amato più di te stessa, salvano dall’angoscia della solitudine”. Il libro si trova in Biblioteca e in tutte le cartolibrerie agordine.