FELTRE Puntare sulla filiera del legno per valorizzare una delle risorse storiche delle nostre vallate e contribuire ad un’economia circolare che tuteli e salvaguardi anche l’ambiente. E’ questa la filosofia che sottende il lavoro avviato da qualche tempo dall’assessorato all’Ambiente del Comune di Feltre che è sfociato poi nel piano strategico recentemente presentato – in partnership con l’Unione Montana Feltrina e con il Consorzio BIM Piave quale capofila – a valere sul bando “Green Communities per lo sviluppo delle comunità locali montane” proposto dal Ministero degli Affari Regionale nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. “Il progetto – spiega l’assessore Tiziana Penco – mira alla valorizzazione della filiera foresta-legno del Feltrino, attraverso la realizzazione di una piattaforma logistica dotata di una piazzola attrezzata con tettoia per lo stoccaggio temporaneo della biomassa forestale, ed eventuale lavorazione del cippato, che potrebbe essere destinato ad un impianto di teleriscaldamento per l’avvio di una comunità energetica in una delle aree industriali di Feltre. Il progetto – prosegue l’assessore – prevede poi anche che la possibilità di creare una linea di produzione per alcuni manufatti primari (come, ad esempio, travi lamellari e simili). Purtroppo, prosegue l’assessore, la classifica di assegnazione del bando ci ha visto al terzo posto finale, a due soli punti dal soggetto vincitore, privandoci del finanziamento dell’iniziativa che prevedeva risorse per circa 750 mila euro. Non ci diamo certo per vinti, sicuri come siamo della bontà dell’iniziativa: immaginiamo – aggiunge l’assessore Penco – di quale utilità sarebbe potuto essere un centro del genere sùbito dopo la tempesta Vaia se fosse stato attivo. Consideriamo poi la sua ulteriore importanza nella fase storica, caratterizzata dalla grave crisi energetica, che stiamo attraversando, ma anche il ruolo che questa filiera potrebbe avere nella battaglia al bostrico, il parassita che sta mettendo a serio rischio la sopravvivenza dei nostri boschi. Noi in ogni caso non ci fermiamo – conclude Penco – siamo già al lavoro per cercare altre strade e altre fonti per promuovere questo o un altro progetto simile (in primis presso la Regione Veneto, attraverso il fiondo per lo sviluppo della montagna italiana), importante sia per la cura e la sicurezza del territorio che per l’avvio di una vera e propria filiera del legname locale”.
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