INTERVENTO MARIACHIARA SANTIN
Parla la dottoressa Mariachiara Santin amministratore unico Asca Agordo, il primo punto prevede infatti l’approvazione del bilancio. Nel 2019 ci siamo mossi in una situazione complessa con eventi nuovi che ci portano a dire che il quadro è in evoluzione. Ieri dopo aver parlato con l’azienda sanitaria siamo in difficoltà- La nostra azienda cura le persone con la presenza di figure specifiche, siamo in difficoltà per la presenza delle figure degli Oss, si stanno prendendo provvedimenti speriamo efficaci con i corsi. In questo momento in particolare le difficoltà sono per il servizio infermieristico. Abbiamo in pianta organica 14 infermieri, oggi ne abbiamo 10 ne arriverà un altro, siamo sopra gli standard ma questo non ci dà tranquillità perche’ un servizio efficace è impostato su 14 persone. Le Ulss continuano ad assumere infermieri e tendenzialmente vengono assoribiti dalle strutture per anziani. La nostra è la più giovane, gli infermieri sono giovani, 8 su 10 vengono dal sud con l’obiettivo di tornare a casa loro anche per avere un lavoro piu’ proteto dal punto di vista sanitario. Per tornare al bilancio l’anno 2019 è stato positivo anche rispetto alle nuove impostazioni. Rispetto alle presenze in struttura si è passati alla copertura di posti letto dal 97,94 al 98,67 aumentato il personale con 54 operatori socio sanitari quasi 6000 ore in piu’ di attività e sono aumentare le spese di personale sia perchè abbiamo assunto piu’ persone ma anche perché abbiamo assunto gli Oss. Sono tutti dipendenti è chiaro che il costo è aumentato ma diminuito quello degli affidi alla cooperativa. Fatti investimenti significativi con i fondi di confine, acquistate le auto Panda per i servizi di assistenza domiciliari, studi progettazioni per la tenuta sismica poli2, lavanderia e caldaie dei due poli, inoltre studi anche per la messa a norma antincendio. Obiettivo miglioramento dell’assistenza, ogni anno bisogna migliorare. Nel 2019 obiettivo portare a casa la certificazione di qualità non solo l’Iso ma Uni Iso 9000 – 9015 per la gestione di servizi agli anziani. Punto di partenza per metterci nella situazione di essere valutati da un ente esterno sugli obiettivi che ci poniamo da inizio anni. Abbiamo partecipato a progetti specifici con altre realtà locali. Abbiamo lavorato sulla qualità e sul territorio potenziando l’attività del territorio, filo conduttore di Asca. Abbiamo 4 centri sollievi e quasi aprivamo il quinto, abbiamo potenziato quello di Cencenighe e con i bandi della Regione abbiamo organizzato incontri di formazione sull’invecchiamento attivo ed a favore dei minori grazie ad una delibera regionale per intervenire nella prevenzione più che nella cura. Con professionisti esperti fatte una serie di attività dalla ginnastica all’alfabetizzazione infromatica e attività specifiche su giovani e famiglie, anche famiglie in rete. Area anziani e territorio abbiamo l’opportunità di Luxottica che fornisce i pasti, grazie ai volontari che hanno continuato a colllaborare anche in questo periodo, servizio indispensabile, aumentati erogazione pasti a domicilio ormai quasi a 100 giornalieri. Potenziata assistenza interno struttura, continuato il percorso di potenziamento dell’attività domicialire quindi ed ora i dati tecnici: 64 mila e rotti euro di utile, nel corso dell’anno 147mila euro aumento capitale sociale con il versamento dell’Ulss, a fine anno 1 milione 100 mila euro di disponibilità, nessun debito verso le banche ma verso fornitori e dipendenti che vengono pagati il mese successivo. Dato importante anche se l’obiettivo è quello di fare bene, ma anche obbligo di pareggio di bilancio. 250 mila euro di investimenti e aumentato il numero di dipendenti per l’attività assistenziale e assorbimento di chi lavora sul territorio. Valore passa da 600 a 816 mila. Mantenimento del sistema welfare, nocciolo della questione del personale, accantonamento va evidenziato 225 mila euro, 62 mila per il rinnovo contrattuale. SIstema welfare uno degli strumenti per favorire la presenza di persone per mantenerle nell’azienda e siamo convinti sia strategico. Il mondo sta cambiando non e’ facile pero’ i collaboratori sono valorizzati anche dal punto di vista economico. Welfare provede raggiungimento risultati di massa quest’anno la qualità certificata era già un risultato poi ci sono i riferimenti dei famigliari e l’impegno personale. Il filo diretto resta la complessità nel reperire personale e una volta trovato purtroppo c’e’ la difficoltà di trovare alloggio che peraltro costa. Solo lo scorso anno 40 persone su 98-100 sono state selezionate, chiamate, accolte l’assunzione e hanno rinunciato per mancanza di alloggio. Questi sono gli aspetti della situazione. Stiamo governando la fase 3 del covid con le visite attente e strutturate dei famigliari per il ricongiungimento ma non è niente rispetto a quello che ci aspetta per la carenza di personale. Degli Oss è uscita una nota delle associaizoni che da risultati positivi con gli incontri in Regione per la ripartenza e modalità dei corsi. In provincia sui 120 posti che la Regione ha autorizzato che avrebbero dovuto concludersi in autunno sospesi per l’emergenza covid ne usciranno 75 perche’ se ne sono presentati 80. Quindi 75 per tutta la provincia, questa la situazione Oss in attesa di altri corsi dalla Regione. Rispetto agli infermieri situazione scoppiata perche’ sistema sanitario ha assorbito tanti profesionisti ora ci sarà l’infermiere di famgilia sul territorio e le assunzioni non sono finite. Abbiamo persone giovani che vogliono tornare a casa o fare esperienza in ospedale che presenta situazioni piu’ protette.
Paolo Selva Moretti chiede chiarimenti sull’investimento interessante 235 mila euro per welfare poi calata a 207 mila quanto pro capite? SANTIN fino a 3000 euro chi ha preso di piu’ in base a presenza e valutazione, obiettivo avvicinarci al contratto della sanità ancora piu’ vantaggioso. SIamo nel contratto Uneba dal punto di vista economico equiparato all’ente locale. Inoltre inizialmente siamo partiti con il programma come l’ente locale chi ha preso il massimo ha preso 3000 euro con massima valutazione e presenza INVESTIMENTI in corso stiamo andando avanti per arrivare a una conclusione (antincendio) per l’anti sismica responso già mandato all’azienda sanitaria proprietaria dell’edificio alcune cose completate altre in itinere. PASTI DA LUXOTTICA RISPARMIO E NUOVE RISORSE PER PROGETTI SUL TERRITORIO Con i pasti abbiamo iniziato a metà ottobre le vere risorse arrivano quest’anno. Abbiamo iniziato prendendo in considerazione l’acquisto di tablet per una fascia di persone con difficoltà uditive che arriveranno a breve. Attività dei centri sollievo sono nati da delibera e finanziamento della Regione ma le risorse sono state distribuite ha chi ha chiesto di aprire, nel precedente bilancio già approvato che saremmo stati disponibili a mettere le risorse aggiuntive ci muoveremo anche in questo senso, il prossimo anno vi racconteremo cosa abbiamo fatto con i soldi risparmiati con l’operazione Luxottica. In questi mesi c’abbiamo messo tanto impegno nell’emergenza covid il resto e’ stato bloccato INVESTIMENTI IMMOBILIZZAZIONI RISPETTO ANNO PRECEDENTE 100 MILA EURO IN PIU’ DI AUTOVEICOLI, MOBILI ARREDI MACCHINARI? Non so con precisione, i sollevatori non ancora dovrei vedere con calma. Non sono in grado ora di dare una risposta IMPIANTI RISCALDAMENTO SPESE RILEVANTI Abbiamo rinnovato gli impianti ma sono aspetti tecnici.ANZIANI INABILI Sezione inadeguata e lo dico da sempre, bisogna trovare una soluzione. La sua proposta non e’ valida, la sezione e’ inadeugata con 48 posti e gli standard strutturali non sono sufficienti possiamo trasferirne 10-12 massimo 15. Gli standard cambieranno credo che il poli 1 e 2 richiedano interventi eventualmente quegli spazi si posono recuperare per qualche cosa. In ogni caso non sono tantissimi. Il centro diurno che va via a fine anno verrà occupato dall’Ulss per attività loro. Quello che lasceranno libero servirà per uffici Non sono spazi recuperabili per 48 posti. COLLABORAZIONE CON CASA RIPOSO TAIBON? Non sta a me rispondere a questa domanda è inadeguatissima.COVID QUANTO E’ COSTATO Noi teniamo il bilancio sotto controllo su due indicazioni, entrate ed uscite del personale, nonostante questo momento con 6 posti letto liberi (che ci e’ costato di piu’) la situazione è sotto controllo discretamente. CI sono costati di DPI il disinfettante non ci siamo mai fatti mancare nulla. NOn e’ questo il costo, piuttosto il potenziamento dell’attività assistenziale e i 6 posti liberi costretti man mano che si liberavano a non sostituirli ma creare zone particolari per rispondere alla normativa. Una rette di 48 euro al giorno e un’impegnativa della Regione di 50 euro al giorno (circa) quindi 100 euro, un posto in meno sono 36 mila euro l’anno, moltiplicati per 6 e’ un costo alto anche se non meno personale. Questi sono i costi maggiori, i posti liberi.
PARTE 1
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PARTE 2
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