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VENEZIA “Ha voluto donare l’ultimo sorriso alla “sua” Laste dopo una vita trascorsa tra le Dolomiti e il Sudafrica: è la feltrina Elena Boschet, classe 1929, che, partita, nel secondo dopoguerra, con il marito Adelio dalla piccola frazione di Rocca Pietore, nel bellunese, per raggiungere Neuchatel, in Svizzera, ai tempi “una seconda America”, nel 1968, con due bimbi piccoli, è emigrata fino a Città del Capo, dove si è stabilita e dove è nato il terzo figlio. Simbolo dell’emigrazione veneta, e di tutti i valori che la nostra terra esprime, quali onestà, laboriosità, spirito di sacrificio e inventiva, ad Elena, che ha raggiunto Adelio nella notte tra il 3 e il 4 gennaio, giunga il nostro pensiero e un particolare grazie per essere stata, con il marito e la sua famiglia, uno dei migliori biglietti da visita del Veneto nel mondo”. Così il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha voluto ricordare la figura di Elena Boschet, 94enne, che dopo una vita d’emigrazione in Sudafrica, è tornata nella sua Laste, frazione del Comune di Rocca Pietore, dove si è addormentata per sempre. “Il mio cordoglio va ai figli, nipoti e pronipoti – ha aggiunto il Presidente Zaia – che oggi saranno circondati dall’affetto dei loro cari, tra cui 30, tra parenti e amici, che da quattro continenti, Australia, Nuova Zelanda, Nord America, Sudafrica, Paesi Europei tra cui Belgio, Svizzera e Inghilterra, hanno raggiunto l’altopiano di Laste per dare l’ultimo saluto ad Elena, simbolo dei Veneti nel mondo e di quel forte senso di identità che i nostri emigrati hanno conservato e tenuto sempre alto”.
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