LE RISPOSTE DEL DIRETTORE ALLE DOMANDE DI RADIO PIU’
TAIBON Nella conferenza stampa odierna abbiamo proposto alcuni interrogativi al direttore generale della Ulss1 Adriano Rasi Caldogno. Abbiamo ricevuto le risposte, ringraziamo per l’attenzione riservataci augurando al direttore e a quanti operano nella Ulss1 buon lavoro in questa battaglia contro il Covid_19
Casa di soggiorno di Taibon, e’ vero che ci sono stati dei casi positivi?
Secondo quanto comunicato all’Ulss, al 3 aprile 2020 alle ore 11 alla Casa di riposo di Taibon risulta 1 ospite COVID positivo ricoverato in ospedale e 4 membri dello staff in isolamento fiduciario.
Ieri e’ stata fatta una video conferenza con i sindacati pare sia venuto fuori una differenza tra i numeri pubblicati e quelli a conoscenza dei sindacati stessi, cosa intende fare il direttore per proporre un resoconto puntuale sui decessi?
Secondo la nota del Capo dipartimento della Protezione Civile Nazionale “Misure operative di protezione civile per la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid19” del 3 marzo 2020 la comunicazione ai mass media dei dati su positività, decessi e guariti NON è nei compiti del livello locale. L’Ulss Dolomiti ha sempre fornito le informazioni utili ai cittadini con tempestività e trasparenza, nel rispetto della privacy. Dal 21 febbraio ad oggi sono state diffuse oltre 90 note informative e quotidianamente viene divulgato un aggiornamento organizzativo. L’azienda risponde di quanto comunica ufficialmente e conferma i dati raccolti nei flussi aziendali e pubblicati nei canali ufficiali. Non risponde per dati divulgati da altri soggetti.
Quando viene ricoverato un paziente della casa di riposo in ospedale la Ulss1 si preoccupa di fare i tamponi a tutti gli altri ospiti e al personale dipendente? E’ stato fatto fino ad oggi?
Come per tutte le positività riscontrate (499 ad oggi), viene fatta l’indagine epidemiologico per la ricostruzione dei contatti stretti secondo le valutazioni del Dipartimento di Prevenzione. L’indagine epidemiologica parte dalla comunicazione al Dipartimento di Prevenzione della positività del tampone. Vista la particolare fragilità degli ospiti dei Centri di Servizio, si stanno formando gli infermieri dei centri di servizio per accelerare il processo di effettuazione dei tamponi in loco. Inoltre, è partito uno screening di ospiti e dipendenti . La task force dedicata ha individuato due medici, il direttore delle cure primarie dott. Gianpaolo Ben e il medico del Servizio Igiene e Sanità Pubblica (medico in quiescenza rientrato con incarico LP) Mauro Soppelsa che stanno organizzando l’attività di screening e di ricerca di positività nei vari Centri di Servizio. Ad ieri (2 aprile) sono stati effettuati 160 tamponi sugli ospiti e 538 sui dipendenti. Nel caso di ospiti positivi che non necessitano di ricovero, i Centri di servizio devono attuare le misure di isolamento e prevenzione previste dalla procedura regionali. L’Ulss vigila sul l’attuazione delle misure attraverso sopralluoghi della task force dedicata e supporta i Centri nella gestione attraverso una formazione specifica, consulenze al bisogno del personale ospedaliero oltre all’erogazione in via eccezionale di Dispositivi di Protezione Individuale aggiuntivi.