AGORDO Dopo il caso del Fiori Barp Mas e di altre squadre bellunesi, anche nello spogliatoio dell’Agordina ha fatto capolino il Covid-19. L’emergenza coronavirus colpisce la squadra di Agordo che nelle ultime ore è stata chiamata a fare i tamponi dopo i primi due casi confermati. Giocatori, allenatori e dirigenti in fila per il controllo di routine imposto per chi è stato a contatto con un positivo. Nei prossimi giorni arriveranno le risposte dei tamponi ma al momento non si sa quanti siano i positivi all’interno dell’Agordina Calcio. Un’emergenza arrivata nel momento in cui il DPCM di domenica scorsa metteva lo stop ai campionati regionali di calcio, quindi nessuna ripercussione per la stagione degli agordini che saranno costretti ugualmente a non scendere in campo fino al 24 novembre prossimo. Intanto si pensa alla salute di tutto lo staff e si cerca di individuare se all’interno della famiglia Agordina ci siano altri casi di positività così come nelle famiglie dei giocatori contatti di positivi: padre, madre, nonni, fratelli…Numeri importanti anche per il drive-in tamponi di Agordo per il quale al momento non è previsto un aumento di potenzialità nè l’intervento dell’Esercito come in altre realtà. Per ora dunque tre giorni la settimana, 2 ore a turno. Basteranno?